Creato da Cartman72 il 10/08/2007

1a canzone al giorno

La mia canzone oggi è......

 

Messaggi di Maggio 2017

L'amica di Lucio

Post n°3546 pubblicato il 31 Maggio 2017 da Cartman72
 
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La risposta al commento di Paolone al post di ieri mi ha dato l'idea su quale sarebbe stato l'autore protagonista della canzone del giorno. Il brano di oggi è del 1978 sfornato dalla premiata coppia Mogol-Battisti. Ho scelto "Una donna per amico" dall'omonimo album. Il ricorso a questi capolavori è sempre un piacere. A breve arriverà una nuova sfornata di singoli che dovrebbero regalare qualche gioia a Vincent... Capito Paoli? Pronti alla botta... Intanto godetevi questa. Buon ascolto e a domani!!!

Una donna per amico (Lucio Battisti)

Può darsi ch'io non sappia cosa dico,
scegliendo te - una donna - per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna

L'eccitazione è il sintomo d'amore

al quale non sappiamo rinunciare
le conseguenze spesso fan soffrire,
a turno ci dobbiamo consolare
e tu amica cara mi consoli
perché ci ritroviamo sempre soli

Ti sei innamorata di chi?

Troppo docile, non fa per te
lo so divento antipatico
ma è sempre meglio che ipocrita

D'accordo, fa come vuoi
i miei consigli mai

mi arrendo fa come vuoi
ci ritroviamo come al solito poi

Ma che disastro, io mi maledico

ho scelto te - una donna - per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta;
ti odio forte, debole compagna
che poche volte impara e troppo insegna

Non c'è una gomma ancor che non si buchi

il mastice sei tu, mia vecchia amica.
la pezza sono io, ma che vergogna.
che importa, tocca a te, avanti, sogna
ti amo, forte, debole compagna
che qualche volta impara e a volte insegna

Mi sono innamorato? Sì, un po'

rincoglionito? Non dico no
per te son tutte un po' squallide
la gelosia non è lecita

Quello che voglio lo sai,
non mi fermerai

che menagramo che sei,
eventualmente puoi sempre ridere poi

Ma che disastro, io mi maledico

ho scelto te - una donna - per amico,
ma il mio mestiere è vivere la vita
che sia di tutti i giorni o sconosciuta
ti amo forte, debole compagna
che qualche volta impara e qualche insegna

 
 
 

La cittā di Cosmo

Post n°3545 pubblicato il 30 Maggio 2017 da Cartman72
 
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Nuovo singolo e terza presenza sul blog per Cosmo. Nonostante poco più di un anno fa sia uscito il suo secondo album dal titolo "L'ultima festa" ecco che viene pubblicato un nuovo brano che potrebbe anticipare anche un nuovo album. La canzone si intitola "Sei la mia città" e il video è online solo da ieri. Aspetto ancora un duetto tra le nuove uscite.... Buon ascolto e a domani!!

Sei la mia città (Cosmo)

Ti ricordi che nebbia
Ci ha seppelliti una settimana
Ricordi che abbiamo sbagliato strada
E risalendo la valle
Abbiamo scoperto che il cielo era sgombro
Eppure nemmeno lì sotto
Neppure lo schifo d’inverno
Nemmeno all’inferno
Vorrei starti lontano
Te lo dico più piano 

Lo penso ogni volta che devo partire
È sempre bello tornare
Confuso, spaccato, fatto, sfatto
È bello percorrere i sensi vietati
Guidando veloce
Con gli occhi bendati
Raggiungerti e dirti mi piaci
Cazzo se mi piaci 

Sei la mia città
Fuori dal centro
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti sento dentro
E quando tornerò qualcosa cambierà
Sei la mia città
Fuori dal tempo
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti sento dentro
E quando tornerò qualcosa cambierà
Qualcosa cambierà
Qualcosa nascerà
Qui 

Ma quanto tempo è passato
È ricominciata l’estate
Tutto si ripete
Me ne vado lontano
E non scrive e non chiamo
E non so bene se voglio partire 

È sempre bello tornare
Confuso, spaccato, fatto, sfatto
È bello percorrere i sensi vietati
Guidando veloce
Con gli occhi bendati
Raggiungerti e dirti mi piaci
Cazzo se mi piaci 

Sei la mia città
Fuori dal centro
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti vengo dentro
E se succederà

Sei la mia città
Fuori dal centro
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti sento dentro
E quando tornerò
Qualcosa cambierà
Sei la mia città
Fuori dal tempo
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti vengo dentro
E se succederà
Qualcosa nascerà

Sei la mia città
Fuori dal centro
Sei la mia città
È un complimento
Sei la mia città
Ti vengo dentro
E se succederà

 
 
 

Il mondo di Raphael

Post n°3544 pubblicato il 29 Maggio 2017 da Cartman72
 
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La scorsa estate ha sorpreso un po' tutti con il brano "L'estate di John Wayne", uno dei migliori della stagione. Ci riprova quest'anno con "La fine del mondo". Lui è Raphael Gualazzi che in autunno vedrà pubblicato il suo album del 2016 "Love life peace" anche all'estero. E con questa presentazione  che nemmeno Salvetti al festivalbar, vi lascio alla canzone del giorno. Buon ascolto e buona settimana e tanti auguri di buon compleanno al mio amico Leonardo!!!

La fine del mondo (Raphael Gualazzi)

Aspettare la fine del mondo
è molto più facile
che spiegare la differenza
fra New York e Los Angeles
l’ho già dimenticata
ma penso che stanotte
mi giocherei l’America con te.

Accettare la fine di un sogno
non è molto più facile
che spiegarti la differenza
fra equilibrio e vertigine
fra le tue notti brave
e le mie tasche piene
di tutto quello che non so di te.

Prendi questo amore in mano
metti sullo stesso piano
il silenzio e le parole
prendi la mia vita in mano
giuro sopra questo piano
che vorrei poterti dire
noi chi siamo
noi chi siamo
noi chi siamo.

Arrivare alla fine di un viaggio
non è molto più facile
che distinguere i volti
intorno alle nuvole
però se vuoi partiamo
ho prenotato un cielo
un cielo che ha più stelle di un hotel.

Prendi questo amore in mano
metti sullo stesso piano
il silenzio e le parole
prendi la mia vita in mano
giuro sopra questo piano
che ti aiuterò a capire
noi chi siamo
noi chi siamo
noi chi siamo.

E se non mi sentirai
io te lo dirò più forte
se è troppo grande la città
ti accompagnerò su Marte.

Prendi questo amore in mano
metti sullo stesso piano
il silenzio e le parole
prendi la mia vita in mano
giuro sopra questo piano
che vorrei poterti dire
noi chi siamo
noi chi siamo
noi chi siamo.

 
 
 

All'arrembaggio

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Ieri sera abbiamo visto "Pirati dei Caraibi: la maledizione della prima luna", primo capitolo della saga piratesca arrivato proprio in questi giorni nelle sale con il quinto episodio. La canzone del giorno non è proprio una canzone ma la colonna sonora del film. Che non è niente male. Che dire... Grande successo per Johnny Depp - Jack Sparrow con Andrea. Buona domenica e buon ascolto.

Pirati dei caraibi (O.S.T.)

 
 
 

Nina in ritardo

Post n°3542 pubblicato il 27 Maggio 2017 da Cartman72
 
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Dopo un po' di rivisitazioni del passato si torna ad oggi. O meglio.... a ieri. E' uscito un giorno fa, infatti. "Mi hai fatto fare tardi" il nuovo singolo di Nina Zilli in vista del nuovo album, pper ora senza titolo, in uscita il primo settembre. Ascoltato. E... niente.... E' Nina Zilli. Più di altre mi sembra sempre che sia la stessa canzone. Sarà per la voce o non so cos'altro ma l'effetto che mi fa è questo. Peccato perchè ogni tanto qualcosa mi piace ma al primo ascolto questa un po' meno. Buon sabato!

Mi hai fatto fare tardi (Nina Zilli)

Anna perdonami 
per questa vita che, mi sta portando via 
per caso hai una caramella? 
che mi levi dalla bocca il gusto dell'ultima poesia

Nel mio cuscino confesserò, oh 
questa notte 
un giorno perdonami 
quando arrivi tu, io me ne vado via

Perché non sono così bella? 
quando la luce entra nella stanza a farmi compagnia 
mi addromento distratta, ah 
questa notte 
con il trucco in faccia

Quanto mi hai fatto fare tardi 
quanto mi hai fatto fare tardi 
se l'amore è una partita noi siamo rimasti 
sopra gli spalti 
sopra gli spalti

Quanto mi hai fatto fare tardi 
quanto mi hai fatto fare tardi 
per vedere l'alba 
poi neanche mi guardi 
neanche mi guardi 
neanche mi guardi

C'è gente nei vicoli 
occhi rossi stropicciati di malinconia 
sono venuta alla tua festa 
il primo brindisi, prima di andare via

Io ti guardo, i miei silenzi 
sono un colore in mezzo a tanti

Quanto mi hai fatto fare tardi 
quanto mi hai fatto fare tardi 
se l'amore è una partita noi siamo rimasti 
sopra gli spalti 
sopra gli spalti

Quanto mi hai fatto fare tardi 
quanto mi hai fatto fare tardi 
per vedere l'alba 
poi neanche mi guardi 
neanche mi guardi 
neanche mi guardi

La prima stella dela notte poi non se ne va 
ricorderà il nostro amore maledetto 
dentro i miei ricordi non so cosa fai 
non ti penso mai 
e ti ci ritrovo dentro

Quanto mi hai fatto fare tardi 
quanto mi hai fatto fare tardi 
se l'amore è una partita noi siamo rimasti 
sopra gli spalti 
sopra gli spalti

Quanto mi hai fatto fare tardi 
quanto mi hai fatto fare tardi 
per vedere l'alba 
poi neanche mi guardi 
neanche mi guardi 
neanche mi guardi

 
 
 

Il bisogno degli Stadio

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Ieri avevo voglia di una canzone di Umberto Tozzi. Oggi... degli Stadio del grande Gaetano Curreri. Anche oggi andiamo indietro di qualche anno. Non fino al 1977. Basta arrivare al 1993. Sono gli anni di maggior succeso del gruppo ai quali seguirà un lieve calo per poi fare di nuovo un picco lo scorso anno con la vittoria al Festival di Sanremo. Esce nel 1993 "Stadio Mobile Live" con un indetio "Un disperato bisogno d'amore" che ho scelto come canzone del giorno. Buon ascolto e buon venerdì! A domani!!

Un disperato bisogno d'amore (Stadio)

Ho un disperato bisogno d'amore
che non mi fa dormire
ho un disperato bisogno d'amore
che mi porta fino a te

E' un disperato bisogno d'amore

che mi fa star male
è un disperato bisogno d'amore
che cresce dentro me

E' un disperato bisogno d'avere

fili d'erba e labbra rosse da sfiorare
ho un disperato bisogno d'amore
di stare qui con te

E non c'è niente da fare

non si può controllare
è qualcosa di grande
di più grande di noi
è una forza misteriosa
che poi non si ferma mai
tu non sai quanto ti vorrei

E' un disperato bisogno d'amore

che mi fa cercare
E mi fa fare anche brutte figure
per farti innamorare

Ma è un disperato 
bisogno di andare
verso mondi nuovi ancora da esplorare
è un disperato bisogno d'amore
che mi fa vivere

Dammi almeno un segnale

che mi faccia capire
cosa accende il tuo cuore
se ci assomigliamo noi
cosa c'è dentro agli sguardi
e ai sorrisi che mi dai
chissà davvero tu chi sei

Ma non c'è niente da fare

non si può controllare
è qualcosa di grande
di più grande di noi
è una forza misteriosa
che poi non si ferma mai
tu non sai quanto ti vorrei

Ho un disperato bisogno d'amore

ti prego fammi entrare
poi chiudi a chiave
la porta del cuore
e non farmi uscire più

E' un disperato bisogno d'amore...

E' un disperato bisogno d'amore...
Ho un disperato bisogno d'amore...

 
 
 

In aiuto di Umberto

Post n°3540 pubblicato il 25 Maggio 2017 da Cartman72
 
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Oggi avevo voglia di Umberto Tozzi. Sono andato a prendere un brano del 1977 dall'album "E' nell'aria... ti amo". La canzone che ho scelto è "Se tu mi aiuterai" dove Umberto affronta in maniera decisamente esplicita il suo problema con la tossicodipendenza da eroina. Una bellissima canzone che si merita la vetrina della canzone del giorno. Buon ascolto e buona giornata. A domani!!

Se tu mi aiuterai (Umberto Tozzi)

Siedi qui 
Grazie dei libri amore mio 
Ti hanno fatta passare 
Per guarirmi d'amore 

Siedi qui 
Fatti guardare amore mio
Posso ancora chiamarti così
Posso ancora toccarti. 

Io me ne andrò da qui 
Se tu mi aiuterai 
E di un bambino sì 
Un uomo tu farai 
Io ti desidero 
Io ti respiro 
E il segno che mi fai col tuo rossetto 
Anche se è pietà l'accetto. 

Siedi qui 
Va molto meglio amore mio 
Tu mi hai fatto capire 
Che drogarsi è morire 

Io posso vivere 

Se tu mi aiuterai 
Voglio rivincite che solo tu mi dai 
E letti morbidi come le nuvole 
Voglio sognare anch'io 
Voglio parlar con Dio 
Se tu mi aiuterai 
Se non mi lascerai...

 
 
 

L'inno di Mia

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E niente... Ancora nessun nuovo singolo che mi ispiri. Continuo a dar fondo alla colonna sonora dello sceneggiato "Di padre in figlia". Stavolta la canzone è di Mia Martini. E' un brano del 1974 dal titolo "Inno" presente nell'album "E' proprio come vivere". E' stato scritto da Maurizio Piccoli e Dario Baldan Bembo ed ha la particolarità di avere sei trofe cantate con tonalità diverse e nessun ritornello e Mia le canta davvero divinamente. Buon ascolto e buona giornata. A domani!!

Inno (Mia Martini)

Cantero’ – se vuoi – ma non credermi
Stelle nelle tasche piu’ non ho
E tu – non sai – volare piu’ – piu’ – piu’ in alto
Nel viso della sera che nasce
Sulla spiaggia coi falo’

Cantero’ – per noi – che non siamo piu’
piu’ forti – di quel po’ – di gioventu’
Che sta – bruciando dentro e poi – finira’
Nel viso della sera che nasce
Sulla spiaggia coi falo’

Dimmi che vuoi – che puoi – darmi felicita’
E sotto – la mia pelle nascera’
Per te un dolce fiume che – cantera’
La mia speranza d’esser donna
E la tua bocca poi lo berra’

Dimmi che il posto mio non sto per perderlo
Dentro la mia fiaccola tu sei
Ma se – non sai bruciare piu’ – resta ancora
Insieme canteremo e legnia
Porteremo al nostro falo’

Dimmi che vuoi – che puoi – darmi felicita’
Apri le tue braccia e se ne andra’
La mia tristezza finalmente sara’ un esplosione
Di stelle cadenti sopra i fuochi gia’ spenti dei falo’
Sole no! Non puoi – piu’ mandarci via
Rosso stai salendo sempre piu’
Lui sta dormendo il mare sa’ – quanto amore
Mi ha dato e mi dara’ rubando il viso di una sera

 
 
 

Il maggio di Fabrizio

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Oggi nessuna novità ma una bella canzone di Fabrizio De Andrè del 1973 dall'album "Storia di un impiegato". E' a tema per il titolo "Canzone del maggio" un po' meno per il tema trattato. E' una canzone sui movimenti di protesta del Sesantotto mentre da un po', nonostante la situazione sia sempre abbastanza critica, mi sembra che ci sia una certa rassegnazione in giro. Ma siamo ad alcuni mesi dalle elezioni e la situazione potrebbe evolvere da un momento all'altro. Intanto godiamoci la musica del poeta genovese. Buon ascolto e buona giornata. A domani!

Canzone del maggio (Fabrizio De Andrè)

Anche se il nostro maggio 
ha fatto a meno del vostro coraggio 
se la paura di guardare 
vi ha fatto chinare il mento 
se il fuoco ha risparmiato 
le vostre Millecento 
anche se voi vi credete assolti 
siete lo stesso coinvolti. 

E se vi siete detti 
non sta succedendo niente, 
le fabbriche riapriranno, 
arresteranno qualche studente 
convinti che fosse un gioco 
a cui avremmo giocato poco 
provate pure a credevi assolti 
siete lo stesso coinvolti. 

Anche se avete chiuso 
le vostre porte sul nostro muso 
la notte che le pantere 
ci mordevano il sedere 
lasciamoci in buonafede 
massacrare sui marciapiedi 
anche se ora ve ne fregate, 
voi quella notte voi c'eravate. 

E se nei vostri quartieri 
tutto è rimasto come ieri, 
senza le barricate 
senza feriti, senza granate, 
se avete preso per buone 
le “verità” della televisione 
anche se allora vi siete assolti 
siete lo stesso coinvolti. 

E se credente ora 
che tutto sia come prima 
perché avete votato ancora 
la sicurezza, la disciplina, 
convinti di allontanare 
la paura di cambiare 
verremo ancora alle vostre porte 
e grideremo ancora più forte 
per quanto voi vi crediate assolti 
siete per sempre coinvolti, 
per quanto voi vi crediate assolti 
siete per sempre coinvolti.

 
 
 

Il silenzio dei Decibel

Post n°3537 pubblicato il 22 Maggio 2017 da Cartman72
 
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Nuovo singolo per i Decibel di Enrico Ruggeri, ritornati con l'album "Noblesse Oblige" dopo oltre trent'anni di vita separata che ha permesso a Ruggeri di fare la carriera che ha fatto. Il secondo estratto dall'album si intitola "Gli anni del silenzio". Non ho ascoltato il brano ma ho letto il testo. Mi ricorda un po' "Signora Lia", brando quasi cinquantennale di Claudio Baglioni. Buona settimana e buon ascolto. Sono in attesa di un duetto che potrebbe riservare una buona sorpresa.... Vi farò sapere. 

Gli anni del silenzio (Decibel)

Tuo marito è di là 
Tu sei qui sola 
Basterebbe un sorriso 
Una parola che non senti più

Tuo marito non sa quale mondo c’è in te
dentro l’intimità di pensieri che non racconti più.

Le cicatrici nei giorni del silenzio, 
stanchi sorrisi negli anni del silenzio 
e passi la vita aspettando che scenda la sera

Tuo marito non c'è 
Tu sei già fuori 
Guardi in giro e ritrovi 
Quei colori persi dentro al tram

Tuo marito non sa quanta voglia c'è in te 
Un abbraccio in un bar 
Un bicchiere di vino 
Un bacio ovunque tuo

Le cicatrici nei giorni del silenzio, 
Nuovi sorrisi negli anni del silenzio 
E passi la vita aspettando che scenda la sera

Le cicatrici nei giorni del silenzio 
nuovi sorrisi negli anni del silenzio 
Le cicatrici nei giorni del silenzio 
E passi la vita aspettando che scenda la sera

 
 
 

Enzo che canta onlių

Post n°3536 pubblicato il 21 Maggio 2017 da Cartman72
 
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La canzone di oggi arriva da whatsapp ;-)) O meglio dalla chat con Vincent che venerdì mi ha consigliato un bel pezzo di Enzo Jannacci, genio della musica italiana. La sua proposta, accettata volentieri, è "Quello che canta onliù" che non avevo mai sentito. Ho scoperto che è del 1980 e si trova nell'album "Ci vuole orecchio". Ascoltata, piaciuta e pubblicata. Grande Vincent. Continua così. E.... Secondo te Rudy Marra quanto deve a Jannacci per plagio di stile? Buon ascolto e buona domenica!!

Quello che canta onliù (Enzo Jannacci)

Quando capirai che non potrò più camminare neanche in mezzo alla strada
quando capirai che non potrò neanche aggrapparmi a quel balcone
che c'è in mezzo alla strada

quando arriverà la sera e penserai che la mattina dopo non potrebbe arrivar mai
e tu eri là che stavi al mare
che bel fresco onde evitare...
che ti frega di uno che fa fatica a camminare e allora...

Quando mi dirai che è proprio roba da imbecilli vomitare
proprio in mezzo alla strada

e quando ti dirò che è per fatica di capirti che mi vien da vomitare
qui giù in strada

e quando arriverà la sera e penserai che la mattina dopo
non potrebbe più arrivare

e tu eri là che stavi al mare
che bel fresco onde evitare...
che ti frega di uno che fa fatica a vomitare e allora...

Portami in fondo alla piazza,

là dove canta il jukebox
senti se c'è ancora quello che canta Onliù, Onliuuu...

E portami in fondo alla piazza
fammi cantare con lui.

accertarsi bene che quello che canta sia proprio Onliù, Onliuuu...

E quando mi dirai che anticamente masturbarsi era peccato veniale

quando capirai che umanamente è l'insalata che mancava di sale
e dopo arriverà la sera e capirai che la mattina
dopo non poteva più arrivare

e tu che cazzo sei venuto sei venuto via dal mare
che bel fresco a riva stare
che ti frega di uno che si voleva rimbambire e allora...

Vai proprio in fondo alla piazza
senti che canta Onliù

senti se c'è ancora quello che canta Onliù, Onliuuu...

Vai proprio in fondo alla piazza, vai,
fatti cantare da lui:

prima accertarsi bene che quello che canta sia proprio Onliù, Onliuuu...

 
 
 

In volo con Fabio e Gianni

Post n°3535 pubblicato il 20 Maggio 2017 da Cartman72
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Ci siamo. E' uscito. Il featuring più improbabile adesso è realtà. Fabio Rovazzi ha scelto come compagno di avventura per il tormentone dell'estate 2017 "l'unico che non si può odiere". Il grandissimo Gianni Morandi. Dopo i primi 4-5 ascolti (andrea ne va già matto) devo dire che mi erano piaciute più le due precedenti ma di questa preferisco il video che vede anche Anna, la moglie di Gianni, complice (in tutti i sensi) di Rovazzi e l'immancabile presenza di Fedez e J-Ax. Dai... così anche voi vi levare il pensiero e non se ne parla più. Buon sabato!!

Volare (Fabio Rovazzi feat. Gianni Morandi)

Ho milioni di views ma vivo in un monolocale 
mi fa volare, mi fa volare 
tutti fanno storie ma solo sul cellulare 
mi fa volare, mi fa volare

Questa grande convinzione che un mi piace può aiutare 
mi fa volare, mi fa volare 
quando sto cantando e Gianni cerca di scappare 
mi fa volare, mi fa volare

Però 
ma questi giovani di oggi no 
però 
io ti giuro mai li capirò

Facciamo presto, mi fa volare 
non è uno scherzo, mi fa volare 
mi hanno costretto, mi fa volare 
ma tutto questo, mi fa volare

Sto volando prego, non mi disturbare 
il problema vero è come atterrare 
mi fa volare, mi fa volare

Signori e signori, ora spegnete il cellulare 
al capitano servirebbe un sacchetto per vomitare 
allacciate le cinture che stiamo per atterrare 
non abbiamo alternative, atterriamo in tangenziale

Ma papà non so cosa dirti non trovo un lavoro che mi piace...

Hai affittato una Ferrari che può solo accompagnare 
mi fa volare, mi fa volare 
il mio cane va in vacanza e mi ha voluto abbandonare 
mi fa volare, mi fa voalre

Però 
ma questi giovani di oggi no 
però 
io ti giuro mai li capirò

Facciamo presto, mi fa volare 
non è uno scherzo, mi fa volare 
mi hanno costretto, mi fa volare 
ma tutto questo, mi fa volare

Sto volando prego, non mi disturbare 
il problema vero è come atterrare 
mi fa volare, mi fa volare 
mi fa volare, mi fa volare

L’ho capito dopo sta canzone 
che Rovazzi è solo un gran... cognome 
il featuring lo faccio ad un solo scopo 
ridatemi Anna sennò chi me le fa le foto

Mi hanno costretto, mi fa volare 
ma ad essere onesto, mi fa volare 
te lo confesso, mi fa volare 
che tutto questo mi fa volare

Sto volando prego non mi disturbare 
il problema vero è come atterrare 
mi fa volare, mi fa volare 

 
 
 

La cura dei Timoria

Post n°3534 pubblicato il 19 Maggio 2017 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

E dopo Omar Pedrini, in attesa di... prendere il volo, oggi tocca a.... Omar Pedrini.... Ma nella sua versione di membro dei Timoria. La canzone di oggi è il quarto o quinto brano che posto dall'album "Viaggio senza vento" del 1993, il capolavoro della band, secondo me. La voce non è quella di Omar ma quella, inconfondibile, di Francesco Renga. Si intitola "La cura giusta", una delle mie preferite. Buon ascolto e buon venerdì.

La cura giusta (Timoria)

Strano trovarsi qui 
questo cortile 
occhi scuri intorno a me 

ho un pò paura 
il peggio verra da sé 
anche questa sera
il mio orgoglio griderà
cieco dolore
Dicon: " l' hai voluto tu...
... qui c'é la cura giusta, 
per non guarire mai"

La vita scivola
in questo inferno che
non si apre che per me 
un uomo nudo
lividi e ferite sai
non fanno male
quanto la mia libertà
sotto stracci bagnati
ma cosa vuoi che sia
per te che non hai pianto
sul tuo tempo che verrà?

Un nome un Dio io non ho 
per cancellare il buio dentro me
la polvere del ricordo servirà
per caricare l' arma dei miei anni
ma il sogno non sparirà mai
é tutto quel che resta
della mia dignità

... Ma sono ancora vivo

 
 
 

Il domani di Omar

Post n°3533 pubblicato il 18 Maggio 2017 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Nuovo album e nuovo singolo, uscito qualche settimana fa, per Omar Pedrini, ex Timoria con qualche problema di salute, purtroppo per lui. La carriera solista di Omar purtroppo non brilla di grandi successi. Meglio di lui l'altro ex Renga. Ma mi piacevano così tanto i Timoria che un po' gli sono affezionato e quando esce qualcosa un post glielo dedico sempre. E così anche stavolta con "Come se non ci fosse un domani" primo singolo dell'omonimo album. Mi perdonerete.... Buon ascolto e a domani!!

Come se non ci fosse un domani (Omar Pedrini)

Se tutto finisse qua 
E' morta questa città 
Mi sveglio e sento che ho già paura

Ti prego rimani qua 
La notte ci porterà lontano

Partiremo su quelle astronavi 
Fuggiremo dagli esseri umani 
io e te, come se, come se non ci fosse un domani 
Lontano da qui

Motore, velocità 
Sognando nuove realtà 
Insieme non avrai più paura

Sceglieremo gli istinti animali 
Finché morte non ci separi 
Io e te, come se, come se 
Non ci fosse un domani

Dove i sogni saranno reali 
Dove tutti saremo uguali 
Come se, come che, come se 
non ci fosse un domani 
Lontano da qui

Partiremo su quelle astronavi 
Fuggiremo dagli esseri umani 
io e te, come se, come se non ci fosse un domani

Sceglieremo gli istinti animali 
Finché morte non ci separi 
Come se, come che, come se 
Non ci fosse un domani 
Lontano da qui

 
 
 

History Cile

Post n°3532 pubblicato il 17 Maggio 2017 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Nell'attesa di un paio di duetti che potrebbero essere degni di pubblicazione anche oggi vi propongo un nuovo singolo. E' uscito "La fate facile" primo brano del nuovo album de Il Cile in uscita alla fine dell'estate. Il cantante aretino ha già all'attivo due album ed è già passato di qui ma probabilmente è più noto per il suo duetto con J-Ax in "Maria Salvador" tormentone dell'estate 2015. Andiamo a sentire com'è questa. Buon ascolto e a domani!

La fate facile (Il Cile)

Nato negli anni ’80 come la disco music 
ricordi dell’infanzia sporadici e confusi 
Giocattoli e ospedali, mia madre che piangeva 
Lorenzo “come stai?” ogni ora mi chiedeva 
Cresciuto in una stanza, pane e medicinali 
Vedevo il mondo fuori con i telegiornali 
A dodici anni cento chili a tredici cinquanta 
Nessuno da quel giorno mi chiamò più pastasciutta 
Adolescenza isterica da incubi e deliri 
Mangiavo dentifricio per non prendere più chili 
I tagli sulle braccia, sognavo una ragazza 
Sputavo mille demoni suonando una chitarra 
Poi l’università non mi ricordo niente 
Andare e poi convivere è stato da incosciente 
Già mi vedevo morto, coi sogni dentro al naso 
Un uso alternativo dei prodotti Proraso.

La Fate Facile 
Per voi è facile 
Prendere un lupo 
E renderlo docile.

Amore! 
Ti prego torna a casa questa sera 
I mostri sono fuori ed è già buio 
Ti giuro ti preparo anche la cena 
Amore! 
Ti prego torna a casa questa sera 
I mostri sono fuori ed è già buio 
Ma dormi nel mio letto per piacere.

Adesso sono qui 
Il solito coglione 
Ho perso donne e soldi 
Amici di finzione 
Ho un cuore imbizzarrito che preoccupa i dottori 
Un amico immaginario che non dà consigli buoni 
E penso alla mia vita trangugiata come il whisky 
Che gira a 360 come il giradischi 
Mi piacerebbe solo ritornare a quel tempo 
In cui sapevo fingere di essere contento 
Non voglio che mi aiuti, non cerco compassione 
Non cerco nuovi abbracci, non cerco un’illusione 
Ho come la certezza che nella mia incoscienza 
Ancora sono in guerra con la mia dipendenza 
Ma è questa società a volerci tutti schiavi 
Amanti di veleni barattati coi denari 
Se mai avrò il coraggio di salutarvi tutti 
Sarò il più silenzioso tra i serpenti maledetti.

La Fate Facile 
Per voi è facile 
Prendere un lupo 
E renderlo docile.

Amore! 
Ti prego torna a casa questa sera 
I mostri sono fuori ed è già buio 
Ti giuro ti preparo anche la cena 
Amore! 
Ti prego torna a casa questa sera 
I mostri sono fuori ed è già buio 
Ma dormi nel mio letto per piacere.

Amore! 
Ti prego torna a casa questa sera 
I mostri sono fuori ed è già buio 
Ti giuro ti preparo anche la cena.

Amore! 
Ti prego torna a casa questa sera 
I mostri sono fuori ed è già buio 
Ma dormi nel mio letto per piacere.

 
 
 

J-Ax e Fedez a scrocco

Foto di Cartman72

Più o meno a distanza di un anno dall'uscita di "Vorrei ma non posto" ecco il nuovo singolo della premiata ditta J-Ax & Fedez qui in compagnia dei T-Pain. Dall'album "Comunisti col Rolex" è stata estratta la canzone "Senza pagare" con un testo modificato rispetto a quello del disco. A mio avviso una cantonata. C'erano almeno tre pezzi decisamente meglio nell'album. Il video è piuttosto lungo e vede anche la partecipazione di Fabio Rovazzi e Paris Hilton  (e stì c....). Pensavo sarebbero stati i protagonisti anche di questa estate ma con questa canzone la vedo dura anche se sarà pluriascoltata visti gli interpreti. Ci salveranno Rovazzi e Morandi? Chissà.... Pochi giorni e sapremo.... Buon ascolto e buon martedì. A domani!

Senza pagare (J-Ax & Fedez feat. T-Pain)

Da ragazzini era normale non avere soldi 
e prima d’ordinare controllare il portafogli 
Professor X, Batman, Iron Man e Iron First 
supereroi ma pieni di quattrini 
Darth Vader, Lex Luthor, Joker e Harley Quinn 
mi piacciono molto di più i cattivi

So cosa vuol dire 'non arrivo a fine mese' 
questo è il mio film, zio ho fatto io le riprese 
non ti piace ma reagisco alle tue offese 
un regista che risponde male, Martin Scortese

Ra-ta-ta-ta, qui nessuno ti dà 
una mano quando serve, come Trump con la Merkel 
meglio dire cose che fan ridere 
per la verità c’è omertà

Come il crimine, senza regole 
come le ragazze con il grilletto facile 
entriamo senza pagare 
come dei calciatori di serie A 
ci guarda tutto il locale 
ma alla fine nessuno ci toccherà 
come il crimine

Partito con la zattera, adesso sto in barca 
ma resto il figlio di due cuori e un mutuo in banca 
due animi sperduti gridavamo a bong 
senza abiti di marca, con la vita che ti sfianca

Andavo al nido 
con mamma e papà, appesi ad un fido 
essere indebitati già da feto 
nascondono la polvere sotto il decreto 
sotto il decreto

Voglio un low cost per Ibiza 
e il Blue Tornado di Gardaland 
le lezioni di Visa seduti all’ultimo bancomat 
dalla lotta di classe alla botta di tasse 
comunisti col Rolex

Come il crimine, senza regole 
come le ragazze con il grilletto facile 
entriamo senza pagare 
come dei calciatori di serie A 
ci guarda tutto il locale 
ma alla fine nessuno ci toccherà 
come il crimine

We used to be begging for work 
now we feel like we don’t need to have any work 
ee hit the fast got spot with no dollar 
straight from walking to a lambo 
I’ma ballin’ tell me in a good day 
now I feel good in a good way 
I like it ayy she like it 
nnd everything came right on time 
on time

Come il crimine, senza regole 
come le ragazze con il grilletto facile 
entriamo senza pagare 
come dei calciatori di serie A 
ci guarda tutto il locale 
ma alla fine nessuno ci toccherà 
come il crimine

 
 
 

Il poster di Claudio

Foto di Cartman72

Grazie alla segnalazione dei Paoloni, ieri sera ho visto una grande puntata di Techetechetè su Rai Uno dedicata a Claudio Baglioni. Uno spettacolo. Risentire i grandi successi e rivedere i video di alcune trasmissioni che ho visto da bambino / ragazzo è stato davvero bello. E, ovviamente, mi è venuta voglia di postare una sua canzone come brano del giorno. Visto il tenore della trasmissione ho scelto proprio uno dei pezzi storici. Forse l'unico che ancora non ho pubblicato. Si tratta di "Poster" dall'album "Sabato pomeriggio" uscito nel 1975. Tanta tanta roba. Stavolta voglio Ola e scene di giubilo. Buon ascolto e buona settimana!

Poster (Claudio Baglioni)

Seduto con le mani in mano
sopra una panchina fredda del metro
sei lì che aspetti quello delle 7.30
chiuso dentro il tuo palteot
un tizio legge attento le istruzioni
sul distributore del caffè
e un bambino che si tuffa dentro a un bignè

E l'orologio contro il muro

segna l'una e dieci da due anni in qua
il nome di questa stazione
è mezzo cancellato dall'umidità
un poster che qualcuno ha già scarabocchiato
dice "Vieni in Tunisia"
c'è un mare di velluto ed una palma
e tu che sogni di fuggire via...

E andare lontano lontano

andare lontano lontano...

E da una radiolina accesa

arrivano le note di un'orchestra jazz
un vecchio con gli occhiali spessi un dito
cerca la risoluzione a un quiz
due donne stan parlando
con le braccia piene di sacchetti dell'Upim
e un giornale è aperto
sulla pagina dei films

E sui binari quanta vita che è passata

e quanta che ne passerà
e due ragazzi stretti stretti
che si fan promesse per l'eternità
un uomo si lamenta ad alta voce
del governo e della polizia
e tu che intanto sogni ancora
sogni sempre sogni di fuggire via...

E andare lontano lontano

andare lontano lontano...

Sei li che aspetti quello delle 7,30

chiuso dentro il tuo paletot
seduto sopra una panchina fredda del metro

 
 
 

Auguri mamma!!

Post n°3529 pubblicato il 14 Maggio 2017 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Oggi è la festa della mamma quindi... auguri a tutte le mamme del mondo ma in particolare alla mia e di Vincent e alla mamma del mio piccolo. Come per la festa del babbo la canzone di oggi è di uno dei preferiti della Paolona, il grande Renato Zero. Ho scelto "Cercami" dall'album "Amore dopo amore" del 1998. Speriamo bene.... Quelle che penso le migliori le ho già messe e tra quele rimaste ho scelto questa. Buona domenica e ancora auguri!!

Cercami (Renato Zero)

Cercami 
come quando e dove vuoi 
cercami 
è più facile che mai 
cercami 
non soltanto nel bisogno 
tu cercami 
con la volontà e l'impegno...reinventami! 
Se mi vuoi 
allora cercami di più 
tornerò 
solo se ritorni tu 
sono stato invadente 
eccessivo lo so 
il pagliaccio di sempre 
anche quello era amore però... 
Questa vita ci ha puniti già 
troppe quelle verità 
che ci son rimaste dentro... 
Oggi che fatica che si fa 
come è finta l'allegria 
quanto amaro disincanto... 
Io sono qui 
insultami,feriscimi 
sono così 
tu prendimi o cancellami... 
Adesso si 
tu mi dirai che uomo mai...ti aspetti. 
Io mi berrò 
l'insicurezza che mi dai 
l'anima mia 
farò tacere pure lei 
se mai vivrò 
di questa clandestinità per sempre... 
Fidati 
che hanno un peso gli anni miei 
fidati 
e sorprese non avrai 
sono quello che vedi 
io pretese non ho 
se davvero mi credi 
di cercarmi non smettere no... 
Questa vita ci ha puniti già 
l'insoddisfazione è qua 
ci ha raggiunti facilmente... 
così poco abili anche noi 
a non dubitare mai 
di una libertà indecente 
io sono qui 
ti servirò ti basterò 
non resterò 
una riserva, questo no... 
Dopo di che 
quale altra alternativa può...salvarci! 
Io resto qui 
mettendo a rischio i giorni miei 
scomodo si 
perché non so tacere mai... 
Adesso sai 
senza un movente non vivrei..comunque. 
Cercami...cercami...non smettere

 
 
 

Le torture di Zucchero

Post n°3528 pubblicato il 13 Maggio 2017 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

C'è un artista italiano che pubblica praticamente un singolo ogni 15-20 giorni ;-))). Si tratta del grande Adelmo "Zucchero" Fornaciari che non molto tempo fa è passato di qui con l'ennesimo estratto dall'album "Black Cat". Da quel posto sono già usciti altri due singoli. Il primo l'ho passato. Il secondo è la canzone di oggi. Si intitola "La tortura della luna" e arriva quasi fuori tempo massimo ma... non del tutto. Buona serata!

La tortura della luna (Zucchero)

C’è una cosa selvaggia 
Che balla dentro la pioggia 
That’s all right 
Sugar & spice 
E c’è una luna così 
Fino a che nasce il sole 
Tu vai avanti così 
Luna di miele 
A torturarmi così!

(E) c’è qualcosa che striscia 
Tra l’erba liscia e la coscia 
That’s all right 
Sugar & spice 
E c’è qualcosa di più 
Fino a che sale il sole 
Tu vai avanti così 
Luna di fiele 
A torturarmi così

Rolla questa sera 
Dammi tregua mama 
Fiore in canottiera 
Diavolo e santiera sei tu

Rolla la sirena 
Spegni il fuoco mama 
Bel sorriso osceno della luna 
Luna quaggiù

Luna ala di fuoco 
Luna fuoco così 
That’s all right 
Sugar & spice 
Luna umana così 
Finché eiacula il sole 
Tu vai avanti così 
Luna crudele 
A torturarmi così

Rolla questa sera 
Dammi tregua mama 
Fiore in canottiera 
Diavolo e santiera sei tu

Rolla la sirena 
Spegni il fuoco mama 
Bel sorriso osceno della luna 
Luna quaggiù

E c’è qualcosa che striscia 
Tra l’erba vispa e la coscia 
That’s all right 
Sugar & spice 
E c’è qualcosa di più 
Sgargia piume nel sole 
Un gallo fallo così 
Luna baciata dal mare 
Tu vai avanti così 
Luna scosciata dal sole 
A torturarmi così

 
 
 

Lamezia Milano con Brunori

Post n°3527 pubblicato il 12 Maggio 2017 da Cartman72
 
Foto di Cartman72

Allora si... si torna in Italia... Anche se non con il pezzo che avevo pensato. Torna ancora (ed è la presenza più... presente del 2017) Brunori Sas con il nuovo estratto dall'album "A casa tutto bene". Mi ricorda sempre qualcun altro quando lo ascolto... (un po' De Gregori, un po' Gazzè...). Tra quelle che ho messo, così, al primo ascolto, forse è quella che mi piace di più... A qualcuno già so che.... Buon ascolto e buon venerdì. A domani!!

Lamezia Milano (Brunori Sas)

Lamezia Milano andata e ritorno
Mi sveglio una mattina e nemmeno mi ricordo
Dov’ero fino a ieri, cos’ho mangiato a cena
perché mi prude il culo e mi fa male la schiena

Lamezia Milano, valigia e biglietto
lo spazio in aereo sembra sempre più stretto
C’è gente che ride per l’applauso al pilota
Io vedo solamente attaccamento alla vita
Alla vita

Con il terrore di una guerra santa
E l’occidente chiuso in una banca 
Io me ne vado in settimana bianca
bianca…  

Con la metropoli che ancora incanta
E la provincia ferma agli anni ‘80
L’Italia sventola bandiera bianca
e canta...e canta

Lamezia Milano, andata e ritorno
La vita di coppia non è come un video porno
La signorina Google mi dice dove andare
entrando a gamba tesa sulla voce di mia madre

Lamezia Milano è un viaggio pazzesco
da nonno Michele a mio nipote Francesco
c’è un lupo della Sila fra i piccioni del duomo
c’è un vecchio ragazzino dentro il corpo di un uomo
di un uomo

Con il terrore di una guerra santa
E l’occidente chiuso in una banca 
Io me ne vado in settimana bianca
bianca…  

Con la metropoli che ancora incanta
E la provincia ferma agli anni ‘80
L’Italia sventola bandiera bianca
e canta...e canta
uh uh uh… non riesco più a vedere
uh uh uh… la differenza, se c’è
fra la vita reale e la vita cellulare
oh oh oh…

Con il terrore di una guerra santa
E l’occidente chiuso in una banca 
Io me ne vado in settimana bianca
bianca…  

Con la metropoli che ancora incanta
E la provincia ferma agli anni ‘80
L’Italia sventola bandiera bianca
e canta...e canta

 
 
 

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