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Messaggi di Ottobre 2007

Post N° 414

Post n°414 pubblicato il 30 Ottobre 2007 da SweetHug
 

 

Voglio credere che guarderò a ciascuno dei giorni come se fosse la prima volta. Che vedrò le persone che mi circondano con sorpresa e stupore, felice di scoprire che sono lí accanto a me a condividere qualcosa che si chiama amore, di cui si parla molto, ma del quale si capisce ben poco.

Guarderò tutto e tutti come se fosse la prima volta – soprattutto le piccole cose, alle quali mi sono ormai abituato, dimenticando la magia che mi circonda.

E persino le cose alle quali sono abituato – come l’arco e le frecce, la tazzina del caffè, gli stivali che si sono trasformati in un’estensione dei miei piedi dopo tanto uso – si rivestiranno del mistero della scoperta. Che tutto ciò che la mia mano toccherà, che i miei occhi vedranno, che la mia bocca proverà sia diverso ora, anche se per molti anni è stato uguale. Cosí, tutto ciò cesserà di essere una natura morta e comincerà a trasmettermi il segreto di aver trascorso con me tanto tempo e manifesterà il miracolo di un nuovo incontro con certe emozioni che si erano ormai logorate con la routine.

 Voglio guardare per la prima volta il sole, se domani ci sarà il sole; il cielo nuvoloso, se domani sarà nuvoloso. Al di sopra del mio capo esiste un cielo per il quale l’umanità intera, nel corso di migliaia di anni di osservazione, ha già dato una serie di spiegazioni ragionevoli. Dimenticherò, dunque, tutte le cose che ho appreso sulle stelle, ed esse si trasformeranno di nuovo in angeli, o in bambini, o in qualsiasi altra cosa in cui io abbia il desiderio di credere in quel momento.
A poco a poco, il tempo e la vita hanno reso tutto perfettamente comprensibile – ma io ho bisogno del mistero, del tuono che è la voce di un dio arrabbiato, e non una semplice scarica elettrica che provoca vibrazioni nell’atmosfera. Io voglio di nuovo colmare la mia vita con la fantasia, perché un dio irato è molto piú intrigante, terrificante e interessante di un fenomeno fisico.

 E, infine, che io guardi a me stesso come se per la prima volta mi trovassi in contatto con il mio corpo e la mia anima. Che io guardi questa persona che cammina, che sente, che parla come qualsiasi altra, che io sia affascinato dai suoi gesti piú semplici, come conversare con il postino, contemplare la moglie che gli dorme accanto, domandandosi che cosa mai starà sognando.
E cosí rimarrò quello che sono e che amo essere, una sorpresa continua per me stesso. Questo io che non è stato educato né da mio padre né da mia madre né dalla mia scuola, ma da tutto ciò che ho vissuto fino a oggi, che tutt’a un tratto ho dimenticato e che di nuovo sto scoprendo oggi.            

P.Cohelo

 
 
 

Post N° 413

Post n°413 pubblicato il 29 Ottobre 2007 da SweetHug
 

"Sono arrivato alla conclusione che spesso non mi rendo conto di quanto Sei..
Non speciale,non importante,non unica...Anche queste cose..Ma di quanto in realtà sei,l'essere te.. Essere,ovvero dire Io a testa alta..Ovvero aver quell'Io grande,grande..Invidiabile,anzi..Invidiato... Ti adoro come mai nessuno ho adorato... Ti voglio bene solo come a te se ne può volere. "

sei nell'anima

 
 
 

Post N° 412

Post n°412 pubblicato il 25 Ottobre 2007 da SweetHug
 

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Siamo convinti che la nostra vita sarà migliore quando saremo sposati, quando avremo un primo figlio o un secondo. Poi ci sentiamo frustrati perché i nostri figli sono troppo piccoli per questo o per quello e pensiamo che le cose andranno meglio quando saranno cresciuti.
In seguito siamo esasperati per il loro comportamento da adolescenti.
Siamo convinti che saremo più felici quando avranno superato quest'età.
Pensiamo di sentirci meglio quando il nostro partner avrà risolto i suoi problemi, quando cambieremo l'auto, quando faremo delle vacanze meravigliose, quando non saremo più costretti a lavorare.

Ma se non cominciamo una vita piena e felice ora, quando lo faremo?
Dovremo sempre affrontare delle difficoltà di qualsiasi genere.
Tanto vale accettare questa realtà e decidere d'essere felici, qualunque cosa accada.

Alfied Souza diceva:
"Per tanto tempo ho avuto la sensazione che la mia vita sarebbe presto cominciata, la vera vita! Ma c'erano sempre ostacoli da superare strada facendo, qualcosa d'irrisolto, un affare che richiedeva ancora tempo, dei debiti che non erano stati ancora regolati.
In seguito la vita sarebbe cominciata. Finalmente ho capito che questi ostacoli: erano la vita
."

Questo modo di percepire le cose ci aiuta a capire che non c'è un mezzo per essere felici ma la felicità è il mezzo.


Di conseguenza gustate ogni istante della vostra vita e gustatelo ancora di più quando potete dividerlo con una persona cara, una persona molto cara per passare insieme dei momenti preziosi della vita.
Ricordatevi che il tempo non aspetta nessuno.

Allora smettete di aspettare di finire la scuola, di tornare da scuola, di perdere 5 kg, di avere dei figli, di vederli andare via di casa.
Smettete di aspettare di cominciare a lavorare, di andare in pensione, di sposarvi.
Smettete di aspettare il venerdì sera, la domenica mattina, di avere una nuova macchina o una casa nuova.
Smettete di aspettare la primavera, l'estate, l'autunno o l'inverno.
Smettete di aspettare di lasciare questa vita, e decidete che non c'è momento migliore per essere felici che il momento presente.

La felicità e le gioie della vita non sono delle mete, ma un viaggio

Un pensiero per oggi:
Lavorate, come se non aveste bisogno di soldi.
Amate, come se non doveste soffrire mai.
Ballate, come se nessuno vi guardasse.

Ora rifletti bene e cerca di rispondere a queste domande:
Nomina le 5 persone più ricche del mondo.
Nomina le 5 ultime vincitrici del concorso Miss Universo.
Nomina 10 vincitori del premio Nobel.
Nomina i 5 ultimi vincitori del premio Oscar come migliore attore od attrice.
Come va? Male? Non preoccuparti.
Nessuno di noi ricorda i migliori di ieri.
E gli applausi se ne vanno! E i trofei si impolverano!
I vincitori sì dimenticano!



Adesso rispondi a queste altre:
Nomina 3 professori che ti hanno aiutato nella tua formazione.
Nomina 3 amici che ti hanno aiutato in tempi difficili.
Pensa ad alcune persone che ti hanno fatto sentire speciale.
Nomina 5 persone con cui passi volentieri il tuo tempo.

Come va? Meglio? Le persone che segnano la differenza nella tua vita non sono quelle con le migliori credenziali, con molti soldi, o i migliori premi... sono quelle che si preoccupano per te, che si prendono cura di te, quelle che ad ogni modo stanno con te.

Rifletti un momento. La vita è molto corta!
Tu, in che lista sei?

 
 
 

Post N° 411

Post n°411 pubblicato il 21 Ottobre 2007 da SweetHug
 

Tutti quanti indossiamo un naturale paio di occhiali che ci mostra il mondo di un bel color seppia,avete presente le vecchie foto in bianco e nero? ecco più o meno così.
Siamo tutti affezionati ai nostri occhiali,gli occhiali dell'egocentrismo:calzano a pennello,ci regalano quell'aria da sicuri intellettuali,hanno lenti con la gradazione,perciò appena arriva un pò di sole si fanno più scuri e proteggono la nostra vista da raggi troppo forti,troppo diretti che potrebbero a nostro avviso farci male.
Perchè dunque sbarazzarci di questi accessori?Perchè provare a toglierci i nostri comodi occhiali?
Perchè si fa fatica.Tutto qui. Ma fatica a far cosa?
Ad abituare la vista ai colori sconosciuti degli altri e del mondo.Si fa fatica ad essere tolleranti comprensivi e indulgenti verso coloro che ci stanno intorno,verso chi, come noi magari, si sta sforzando di togliersi quelle lenti che impediscono di conoscere e apprezzare colori diversi da quelli del proprio mondo perennemente e comodamente seppia.

Vorrei che gli altri mi capissero:ma io mi sforzo veramente di capire gli altri?
Vorrei che gli altri mi stimassero:ma io do loro modo di apprezzare le mie qualità sono attenta alle loro o tutto mi è dovuto?
Vorrei che gli altri scusassero i miei frequenti sbagli:ma io chiudo un occhio sui loro?
Vorrei che gli altri mi dessero sempre un'altra opportunità:ma io faccio altrettanto con loro?
Vorrei che gli altri fossero miei amici:ma io sono un buon amico per loro?
 
E' accettabile che io mi lagni continuamente di non riuscire nelle cose se non ho tentato seriamente di migliorarmi?
Sono riuscito a darmi delle priorità e ho fatto tutto quanto in mio potere perchè fossero tali?
O io merito tutto quello che desidero e anche di più senza aver fatto lo sforzo di guadagnarmelo?
 
E ora che sono arrivato fin qui avrò il coraggio di guardarmi allo specchio e dirmi che mi migliorerò o mi nasconderò dietro inutili scuse e piagnucolii lasciando che ancora una volta nella mia vita non cambi nulla?
 
La vita s costruisce istante per istante
Personalmente mi sto rendendo conto di fare poco di quello che ho scritto,ma val la pena di tentare di migliorarmi ne sono sicura!

 
 
 

Post N° 410

Post n°410 pubblicato il 18 Ottobre 2007 da SweetHug
 

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Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli  uomini. 

  Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose:
  "giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza  potersi
  contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò  la pazzia - in cui io
  mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò
  terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco".

  L'entusiasmo   si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per
  convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti
  vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono?
  La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che
  non  fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi.

  "UNO,DUE,TRE..." -cominciò a  contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si
  lasciò cadere dietro la prima  pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si
  nascose all'ombra del trionfo  che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La
  generosità quasi non  riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso
  per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di
  un albero? Perfetto  per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di
  vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole.
  L'egoismo, al  contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé.
  La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!).
  La passione e  il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove? 

  Quando la  pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove
  nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise
  di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a
  comparire fu la  pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con
  Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per
  caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era
  fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto
  camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le
  risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da
  che lato  nascondersi. 

  Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna
  dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino.
  Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni
  pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e
  cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano
  ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse,
  pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida. 
  
  Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la
  pazzia sempre lo accompagna....

 
 
 
 
 

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Un blog di: SweetHug
Data di creazione: 11/03/2006
 

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