Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

giovila1966Vera_GioiaSte_Biancomassimiliano.chirchiITALIANOinATTESAgaetanomaglioneghostrider1978fortitudovolleybianconiglioskarlotta_dparrocchia_pontelagointini.alberobellogrande.carlo_1961debbyamaalessio
 
Citazioni nei Blog Amici: 9
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Creato da: karlotta_d il 02/10/2008
Gesù Unica fonte di Vita

 

 

Halloween ... Giù la maschera ....

Post n°56 pubblicato il 26 Ottobre 2010 da karlotta_d

 

Per saperne di più o trovare altre notizie e poter confrontare  ... basta fare una semplice ricerca  come ho fatto io ... su Google o Wikipedia o altro simile   questo articolo(copiato integralmente) l'ho trovato su questo link  :

                http://www.gazzettadisondrio.it/3293-hallowen__gi___la_maschera_.html

Hallowen, giù' la maschera!
di Giancarlo Padula

 

Il 31 ottobre, è una data importante non soltanto nella cultura celtica, ma anche nel satanismo. E’ uno dei quattro sabba delle streghe. I primi tre segnavano il tempo per le stagiono “benefiche”: il risveglio della terra dopo l’inverno, il tempo della semina, il tempo della messe. Il quarto sabba marcava l’arrivo dell’inverno e la “sconfitta” del sole, freddo fame, morte. La festa cattolica di Tutti I Santi non è legata ad Halloween, è stata instaurata da Papa Gregorio IV nell’anno 840; originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all’inizio di novembre al fine di detronizzare il culto Samhain. In inglese la vigilia si chiama “All Hallowed Eve”, che divenne poi Halloween.
“Halloween è un fatto di cultura, è una forma di colonizzazione economica del nostro Paese, (e di tutti gli altri). è un espediente commerciale, è voglia di divertirsi, è la notte dove tutto è permesso, è un modo per intrattenere i bambini, quindi… HAPPY HALLOWEEN!
Con queste espressioni o con chissà quali altre e con questo augurio ci si accinge ad addobbare negozi, organizzare feste, insegnare l’inglese ai bambini in modo divertente, o improvvisare qualche mascherata a scuola, o in ufficio”. Intanto… «IL MIO POPOLO PERISCE PER MANCANZA DI CONOSCENZA» (Osea 4,6), come accade per la magia e tutto quanto gli ruota intorno tra cui anche la new e next age (pranoterapia, fiori di bach, piramidi, profumoterapia, musicoterapiea, corsi reiky, ecc): la maggior parte delle persone anche cattoliche, non sanno che si viola l’A,B,C delle regole fondamentali del rapporto con Dio: il primo comandamento: “Non avrai altro Dio all’infuori di me”.

PRIMA DI AGIRE, CONOSCI!
1. Il significato – Halloween è la forma contratta dell’espressione inglese “All Hallows’Eve day” che letteralmente significa vigilia d’ognissanti.

2. La ricorrenza – Halloween, nonostante non lo si dica come invece si dovrebbe, è una ricorrenza magica (di fatto, la magia è esercitare potere, in modo occulto, nei confronti di qualcuno). Il mondo dell’occulto così lo definisce: “è il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico”, “è la festa più importante dell’anno per i seguaci di satana”.
La Bibbia invece afferma: «Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce e il,dolce in amaro» (Isaia 5,20).

3. La leggenda – L’antica leggenda irlandese racconta che Jack, un fabbro malvagio, perverso e tirchio, che una notte d’ognissanti, dopo l’ennesima bevuta viene colto da un attacco mortale di cirrosi epatica. Il diavolo nel reclamare la sua anima viene raggirato da Jack e si trova costretto ad esaudire alcuni suoi desideri, tra i quali di lasciarlo in vita, giungendo al patto di rinunciare all’anima del reprobo. Jack, ignaro dell’effetto della malattia, muore un anno dopo. Rifiutato in Paradiso, Jack non trova posto nemmeno all’inferno a causa del patto con diavolo. A modo di rito il poveraccio intaglia una grossa rapa mettendovi all’interno della brace fiammante a luogo della dannazione eterna. Con questa lanterna, Jack, fantasma, torna nel mondo dei vivi.

4. La tradizione- Gli irlandesi, colpiti dalla carestia, immigrarono in America verso il 1850. Approdati nel nuovo mondo, trovarono un’enormità di zucche che, a differenza delle piccole rape indigene, erano sufficientemente grandi da essere intagliare. Così le zucche sostituirono le rape e divennero le Jack o’ lantern. Utilizzate la notte d’ognissanti perché si pensava di tenere lontani gli spiriti inquieti dei morti che tentavano, come Jack, di tornare a casa.
I bambini oggi si travestono da spiriti inquieti, che non trovano “pace” né all’interno del Paradiso e fanno visita alle famiglie guidati dalla lanterna zucca e ottengono dolci in cambio della loro “benevolenza”. Trick-or-treat è l’usanza del “dolcetto o scherzetto”. Trick or treat letteralmente significa: “trucco o divertimento”, “stratagemma o piacere”, ma che ha il significato originale di “maledizione o sacrificio”.

5. Fatti storici – La cupa leggenda di Jack occulta dei fatti storici e, in modo magico, mira a rievocarli. Alcuni secoli prima di Gesù Cristo, una setta segreta teneva sotto il suo impero il mondo celtico. Ogni anno, il 31 ottobre, giorno di Halloween, questa celebrava, in onore delle sue divinità pagane, un festival della morte. Gli anziani della setta andavano di casa in casa reclamando offerte per il loro dio e capitava che esigevano sacrifici umani. In caso di rifiuto, proferivano delle maledizioni di morte sulla casa, da qui è nato il “trick or treat”.

6. Considerazioni riguardo la…
…Leggenda: questa è montata sulla duplice menzogna che l’uomo può essere più furbo del diavolo e che le porte degli inferi si chiudono a qualcuno. Inoltre si sviluppa secondo pratiche sataniche: chiedere al diavolo l’esaudimento di desideri, fare un patto col diavolo, il mandato satanico a manifestarsi agli uomini, ritualità esoterica.
…Tradizione: il fenomeno Halloween, nella tradizione, nei costumi e nel commercio, è un insieme di rituali e una pratica di stregoneria sia che chi lo faccia consapevolmente o no.
…Storia: la storia rivela come dietro il fenomeno Halloween ci sono stati rituali e sacrifici satanici, Ai nostri giorni sappiamo che i satanici praticano dei sacrifici umani durante questa notte.

7. Attenzione: HALLOWEEN È SOSTANZIALMENTE MAGIA – S’impone un’irremovibile presa di posizione riguardo tutto ciò che ci viene propinato di Halloween e di magico in genere. Consideriamo che le parole che proclamiamo, i gesti che facciamo, gli sguardi che diamo non sono neutri ma significano la realtà spirituale che rappresentano.
Genitori, stiamo attenti a permettere che i nostri bambini si abituino, o ancor peggio, si educhino all’occulto.
Insegnanti, informiamoci sulle verità nascoste dietro la macabra creatività, potremmo scandalizzare, a nostra e a loro insaputa, gli alunni che ci stanno davanti. Certe filastrocche che i bambini devono imparare sono evocazioni dello spirito di morte.
Giovani e meno giovani, siamo accorti a non avvinghiarci al mondo esoterico attraverso i rituali di massa che, nelle feste come quelle dedicate ad Halloween, ci vengono proposti. Alcuni balli di gruppo sono rituali di iniziazione satanica.
Commercianti e venditori, abbiamo il coraggio di dire no a promuovere articoli che, dietro l’apparenza della mascherata, diffondono e creano mentalità esoterica. Molti oggetti venduti tra i prodotti di consumo sono amuleti, o loro riproduzioni, usati nelle pratiche di stregoneria.
Cristiani non lasciamoci fuorviare da apparenti tradizioni e mode, ma teniamo alta la vittoria che ha sconfitto il mondo, la nostra fede (cfr 1Giovanni 5,4). Non dimentichiamo che le disastrose conseguenze dell’inalazione magica non sono immediate, ma si manifestano a distanza di anni in depressioni, crisi e violenze.

8) I simboli – Pipistrelli, gatti neri, la luna piena, streghe, fantasmi…questi simboli hanno poco a che vedere con la vigilia di Samhain. Si tratta però di simboli usati nel mondo dell’occulto che hanno trovato un posto “naturale” alla “festa di Hallowen”. Le notte di luna piena sono il momento ideale per praticare certi riti occulti. I gatti neri vengono associati alle streghe per superstizione, si credeva infatti che le streghe potessero trasferire il loro spirito in un gatto, e per questo ne avevano sempre uno. Ai pipistrelli vengono attribuite capacità occulte perché hanno caratteristiche di uccello (che non mondo occulto sono simbolo dell’anima) e di demonio (perché vivono nelle tenebre). Nel medioevo si credeva che spesso il diavolo si trasformava in pipistrello. Diviene così chiara la ragione per cui il pipistrello è diventato parte di Hallowen. Le origini di Hallowen sono strettamente connesse alla magia, alla stregoneria e al satanismo. Gli adepti del satanismo e della magia riconoscono nel 31 dicembre uno dei giorni più importanti dell’anno: la vigilia di un nuovo anno per la stregoneria. A causa delle sue radici e della sua essenza occulta Halloween apre una porta all’influsso occulto nella vita delle persone. L’enfasi di Hallowen è sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni. E i bambini sono particolarmente influenzabili in questo campo. Molti simboli sono chiarissimi in diversi prodotti anche alimentari, in questo periodo: svastiche, diavoli, ecc. La Parola di Dio, gli insegnamenti di tutta la tradizione cattolica, dalle prime comunità cristiane fino ad oggi sono chiarissimi, 150 sono i passi della Sacra Scrittura che dall’Antico (mai abolito da Gesù Cristo!) al Nuovo Testamento, vietano in ricorso più o meno inconsapevole a pratiche magiche, esoteriche, occultistiche, spiritiche e via dicendo. Ad esempio il Deuteronomio, al capitolo 18, versetti 9-14 dice: “Quando sarai entrato nel paese che il Signore tuo Dio sta per darti, non imparerai a commettere gli abomini delle nazioni che vi abitano. Non si trovi in mezzo a te chi immola, facendoli passare per il fuoco, il suo figlio o la sua figlia, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti e gli indovini, né chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore….tu sarai irreprensibile verso il Signore tuo Dio, perché le nazioni di cui tu vai ad occupare in paese, ascoltano gli indovini e gli incantatori, ma quanto a te, non così ti ha permesso il Signore tuo Dio”. In sostanza nella notte di Hallowen, chi partecipa ai vari “festeggiamenti” che in un modo o in un altro più o meno inconsapevolmente sono veri e propri riti che mettono in contatto con glio spiriti che altro non sono che gli angeli decaduti: i demoni. Las struttura spirituale che circonda l’uomo, come creatura, infatti è molto semplice: c’è Dio, il Figlio unigenito Gesù Cristo, lo Spirito Santo (Dio uno e Trino), gli angeli (nelle varie gerarchie) e gli angeli decaduti, cioè i demoni con il loro capo: Lucifero, poi divenuto Satana. Poi ci sono le anime dei beati-santi; purganti e quelle dannate, all’inferno. L’uomo è uno spirito incarnato, composto da tre componenti distinte: anima, corpo e spirito.

LA SPERANZA
Nonostante l’amara realtà di fenomeni come quello di Halloween, dobbiamo dire della grande speranza che viene dalla fede cristiana: la sua Chiesa articolata in tante realtà anche nuove ed emergenti, lo Spirito Santo sta anche suscitando la nascita, la formazione e la crescita di comunità cristiane in seno alla chiesa Cattolica. Comunità che collaborano con Parrocchie portando nuova vitalità evangelica. Sempre più giovani, anche se questo i notiziari non lo dicono, man www.papaboys. it sì, stanno scoprendo e accogliendo Gesù, Signore Salvatore e Messia e vogliono dedicare a Lui la loro vita. Sempre più famiglie, dopo aver fatto esperienza dello Spirito Santo, desiderano vivere esperienze dove trovare nutrimento alla fame di comunione che oggi, il mondo denuncia.
La fede è necessaria per vivere l’Amore di Dio ma non è sufficiente, ci vuole la Comunità, la Chiesa nelle sue articolazioni e varietà di carismi e chiamate.
“Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, piuttosto denunciatele apertamente”. I Papaboys vogliono fare la volontà di Dio e quindi fanno questa opera di informazione, doverosa, e crediamo utile, anche per le strutture stesso della Chiesa, spesso ignare di quanto sopra illustrato.
Anche diversi vescovi nelle Diocesi italiane stanno diffondendo le informazioni riportate.
Molti gruppi, movimenti, associazioni cattoliche, la notte del 31 ottobre si riuniranno in preghiera o organizzeranno feste cristiane alternative con la partecipazione di gruppi, cantanti o cantautori della musica cristiana contemporanea dei vari generi musicali e particolarmente, in quella occasione, di Lode e Adorazione contemporanea.
Giancarlo Padula


GdS - 28 X 2003 - www.gazzettadisondrio.it

 

 A voi ogni deduzione .... un saluto

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

"MIO CARO BAMBU',HO BISOGNO DI TE! ... "

Post n°55 pubblicato il 07 Ottobre 2010 da karlotta_d

Miei cari amici, desidero raccontarvi questa leggenda cinese, che mi  ha molto colpito e che ha un bellissimo e profondo significato.Spero possiate leggerlo e meditare  con calma e con il cuore aperto per   volerne assimilare i contenuti

 

 

C'era una volta un bellissimo e meraviglioso  giardino. Era situato ad ovest del paese, in mezzo ad un grande regno. Il Signore, di questo giardino, aveva l'abitudine di farvi una passeggiata ogni giorno specie quando il caldo della giornata era più  forte. C'era in questo giardino un bambù di d’imponente aspetto. Era il più bello di tutti gli alberi del giardino. Il Signore amava questo bambù,  più di tutte le altre piante.  Anno dopo anno, questo bambù cresceva e diventava sempre più bello e possente, Il bambù sapeva bene che il Signore lo amava e che si compiaceva della sua bellezza . Un giorno, il Signore, molto pensieroso, si avvicinò al suo albero amato,il  grande albero felice e come segno del suo amore , chinò la sua chioma verde in riverenza.

Il Signore gli disse:- " Caro bambù, ho bisogno di te ".. Sembrò al bambù che fosse venuto il giorno  più bello di tutti gli altri giorni, il giorno per cui era nato, il giorno che aveva aspettato per poter ringraziare per tutto l’amore e la cura sino a quel giorno ricevuta .

Con grande gioia, ma a bassa voce, il bambù rispose:- "O Signore, sono pronto. Fa di me l'uso che vuoi "-.”Bambù" – disse il Signore, e la voce era seria - "per usarti devo abbatterti!".  Il bambù rimase spaventato, molto spaventato e gli chiese:- "Abbattermi, Signore? Abbattere me, che hai fatto diventare il più bell'albero del tuo giardino? No, per favore, no! Usati di me per  la tua gioia, Signore: ma per favore, non abbattermi".-

-"Mio caro, caro bambù"-  disse il Signore, e la sua voce divenne più seria.- "se non posso abbatterti, non posso usarti"-. Nel giardino  ci  fu un gran silenzio. Il Vento non soffiava  più. Gli uccelli non cantavano più.

Lentamente, molto lentamente il bambù chinò ancor più la sua testa meravigliosa. Poi sussurrò: " Signore, se non puoi usarmi senza abbattermi, fa di me quello che vuoi, e abbattimi".

-"Mio caro bambù"-  disse di nuovo il Signore - "non devo solo abbatterti, ma anche tagliarti le foglie e i rami "-. "O Signore” - supplicò il bambù – “non farmi questo! Lasciami almeno le foglie e i miei rami!...".La voce del Signore,ancora una volta disse - "Se non posso tagliarti, non posso usarti...". Allora il sole si nascose e gli uccelli ansiosi volarono via,una farfalla inorridita . Il bambù tremò e disse con la voce appena appena udibile: "Signore tagliali". -"Mio caro bambù, devo farti ancora di più. Devo spaccarti in due e strapparti il cuore. Se non posso far questo non posso usarti".-Il bambù non poté più parlare. Si chinò solo fino a terra in segno di sottomissione e consenso. Così il Signore del giardino abbatté il bambù, ne tagliò i rami,ne  levò le foglie, lo spaccò in due e ne estirpò il cuore. Poi delicatamente, il Signore dispose l'amato bambù a terra. Un'estremità del tronco la collocò alla fonte; l'altra la diresse verso il suo campo arido. La fonte dava l'acqua: l'acqua si riversava sul campo che l'aveva tanto attesa. Poi fu piantato il riso; i giorni passarono, la semente crebbe e venne il tempo della raccolta.

Autore: Bruno Ferrero – Libro: Solo il Vento lo sa
Casa Editrice: ElleDiCi


 Così il meraviglioso bambù in tutta la sua povertà ed umiltà,divenne realmente una grande benedizione. Quando era ancora grande e stupendo, viveva e cresceva orgogliosamente solo per se stesso e amava la propria bellezza la propria forza .Ora,spezzato e distrutto … era diventato un canale che il Signore usava per rendere fecondo e rigoglioso  il suo regno. Lui stesso era contento,poiché  dissetava quel terreno arido,sentiva quel riso parte di se "Se il chicco di grano non muore ,non può portare frutto “... E noi … fratello sorella … ed anche tu che stai leggendo … sei disposto a farti usare da Dio,  per l’avanzamento del suo regno? La messe è grande e gli operai sono pochi .. lasciamoci cambiare ed rimodellare  affinché  possiamo essere canali di benedizione … un saluto fraterno  a tutti Carla

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

ALBERI PROFUMATI O FIORI PIETRIFICATI?....

Post n°54 pubblicato il 30 Settembre 2010 da karlotta_d

“ Aventi le forme della pietà ed avendone rinnegata la potenza “

2Timoteo 3:5


In un Museo di scienze naturali si possono ammirare dei bellissimi fiori pietrificati. Sono fiori che conservano ancora l’apparenza di ciò che erano, ma che nel tempo hanno perso la linfa vitale e la loro fragranza naturale. Non ci sono forse anche dei cristiani che assomigliano a questi fiori? Credenti che una volta spandevano il buon profumo di Cristo,ma che ora sono rigidi e  morti come le pietre? Vite dai cuori induriti che conservano ancora le “Forme” della pietà,ma non ne conoscono la potenza vitale. Se invece andiamo in un giardino botanico possiamo trovare un albero semplice,non particolarmente bello:l’Albero del Sandalo,splendida figura di Gesù e del credente. E’ un albero che ha una particolarità; profuma tutto quello che gli sta vicino,riempie l’aria intorno a sé della fragranza del suo olio, nascosto nel cuore del legno. Anche quando viene abbattuto,per essere lavorato,il Sandalo impregna del suo profumo perfino l’ascia che lo colpisce. Il Signore esamini il nostro cuore in questo giorno e ci riveli la nostra reale condizione. Siamo fiori,forse bellissimi, ma pietrificati o alberi profumati? Dio ci visiti , affinchè pure nella profondità della prova e del dolore non cessiamo di spandere dappertutto il buon profumo di Cristo,anche su coloro che ci fanno del male !

 

Tratto dal calendario cristiano “ Una Parola Al Giorno” pubblicato da ADI-Media anno 2010

Un saluto a tutti Dio ci benedica !


 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E’ QUESTA LA BUONA STRADA VERSO CASA? ............

Post n°53 pubblicato il 25 Settembre 2010 da karlotta_d
Foto di karlotta_d

E’ QUESTA LA BUONA STRADA VERSO CASA?

E’ questa la buona strada verso casa, Signore?

Cupe e fitte nubi coprono il cielo,

il pietroso sentiero è aspro e duro,

e ogni passo porta una nuova salita!

Credevo che la via si sarebbe fatta sempre più luminosa,

e che il sole avrebbe irradiato il suo calore

e canti di gioia sarebbero sgorgati dai cuori leggeri!

E’ questa la strada verso casa?

Sì, figlio!Questo stesso sentiero io ho percorso; le nubi erano scure per me,

il pietroso sentiero duro e calcare.

Nessun occhio se non quello della fede può vedere che alla fine splende fulgido il sole per sempre dove non c’è più notte, e i cuori lieti riposano dalle aspre lotte terrene.

E’ questa la buona strada verso casa!

 da un giornale inglese dal titolo « The Life of Faith » (« La Vita della Fede »)


Il testo è stupendo !
Ma il mio cammino di tutti i giorni me lo aveva già insegnato !
Da tempo ormai le nubi scuri fanno parte della mia vita, ma nessuna tempesta potrà sviarmi dalla strada per casa...conoscevo per sentito dire la strada stretta e tortuosa, ma ora la conosco per esperienza..non mi scoraggia la strada tutta in salita,ne le montagne che mi trovo davanti, perché per fede già mi vedo nella casa del Padre mio,dove Gesù è andato a prepararmi un luogo meraviglioso dove con Lui e con tutti quelli che hanno lavato le loro vesti,nel sangue dell’Agnello … trascorrerò l’eternità … questa, infatti, è la promessa che Gesù ha fatto per quelli che credono in Lui … Nel cantico " Dona tutto a Gesù" la seconda strofa dice " Ei non ha promesso sempre il sole/ né che la tempesta non avrem / ma nei nostri cuori ha messo un canto /e vittoria sempre ci darà"Il canto che il Signore ha messo in noi … è quello dei nostri cuori aspersi dal prezioso sangue di Gesù ... " Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna.Tuttavia erano le nostre malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito, percosso da Dio e umiliato! Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via; ma il SIGNORE ha fatto ricadere su di lui l'iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la bocca. Come l'agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi la tosa, egli non aprì la bocca. Dopo l'arresto e la condanna fu tolto di mezzo; e tra quelli della sua generazione chi rifletté che egli era strappato dalla terra dei viventi e colpito a causa dei peccati del mio popolo?” (Isaia 53:3,8)  Tutto questo Egli l’ha vissuto per noi … noi che Gli apparteniamo,noi che siamo: “Egli vedrà il frutto del tormento dell’anima sua,e ne sarà saziato; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, renderà giusti i molti, e si caricherà egli stesso delle loro iniquità” Noi siamo il frutto del tormento dell’anima sua … che bello sapere che noi siamo il suo frutto! … E noi che frutti vogliamo dare? Anche noi, come Lui, dobbiamo passare per quella strada piena di sassi e ripida, irta di difficoltà e sofferenze …nessuno arriva al Golgota in carrozza ... ma ognuno di noi deve prendere la croce della rinuncia a se stesso e seguirlo … Allora, proseguiamo, anche se è ancora salita e i sassi e le nuvole non smettono dì essere presenti.Scavalchiamo gli uni e non ci spaventiamo degli altri.
Non tarderà: "Fulgido il sole per sempre, dove non c’è più notte, e i cuori lieti riposano dalle aspre lotte terrene."
Dobbiamo viverlo TUTTO il vangelo … così come Gesù percorse per intero il cammino che lo portò alla morte in croce … così anche noi, dobbiamo percorrere interamente il percorso del nostro cammino terreno, sapendo che la meta è vicina e che, finalmente, vedremo Gesù faccia a faccia, come Egli è! Ed allora coraggio, e non si smarrisca il nostro cuore; nel mondo avremo tribolazioni, ma facciamoci animo Gesù ha vinto il mondo (Giovanni 16:33) Pace in Cristo

Carla Davì

 

 

 

 

 



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Favola del Porcospino… di Shopenhauer…

Post n°52 pubblicato il 29 Giugno 2010 da karlotta_d

“Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d’inverno, si strinse vicina, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l’uno dall’altro.

Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell’altro malessere; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una moderata distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione.”

I porcospini della favola di Schopehauer   si stringono l’un all’altro per trovare calore, ma poi si ritraggono per evitare gli aculei dei propri simili.

E’ una metafora perfetta della vita  di noi esseri umani, che dibattiamo fra la difficoltà del coinvolgimento e l’isolamento.

La favola è molto istruttiva: noi spesso non riusciamo a trovare la giusta misura per vivere accanto ad alcune persone, accettandoli e facendosi accettare, nonostante idee, abitudini, stili di vita, dottrine, culture diverse…  ci feriamo ancora con i nostri aculei… Impareremo dai porcospini?

La migliore relazione non è quando le persone sono perfette, ma quando uno impara a convivere con gli aculei degli altri apprezzando e coltivando la motivazione per salvaguardare la specie!

Luca 6:41  Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello, mentre non scorgi la trave che è nell’occhio tuo?

Noi guardiamo i difetti degli altri quando NOI stiamo male, altrimenti li accettiamo più facilmente.

 Giovanni 13:34  Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri.

Non riusciremo a fare cambiare le persone, ci saranno persone che Dio ci chiederà d’amarle come sono, quindi dobbiamo prendere la nostra croce (Matteo 10:38) e seguire il Signore in quello che ci chiede di fare.  La trasformazione del cuore è un opera Divina.

 ·        IL VERO AMORE è QUANDO UNO CERCA D’ ADATTARSI ALL’ ALTRO, L’AMORE  NON CERCA IL SUO PROPRIO INTERESSE

·        RENUNCIAMO ALLE COSE CHE IMPEDISCONO IL FLUIRE DELL’AMORE. AMORE NON CHIEDE, DONA

·        RELAZIONE SANE, DA QUESTO IL MONDO CI CONOSCERA’.

 Giovanni13:35  Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”.

Abbiamo voluto iniziare così questo nuovo anno con la certezza che siamo mamme dotate di aculei, ma che li useremo solo ed esclusivamente, non per ferire le persone, ma per difendere dai “nemici” che minacciano la sopravvivenza della nostra famiglia.

Abbiamo un grande lavoro da fare, quindi non ci perderemo in cose che ci porteranno lontane dal nostro scopo.

 Amare però non vuol dire giustificare i difetti (o il peccato) degli altri a noi accanto. Nella giusta misura lo Spirito Santo ci darà saggezza  per capire la grazia e di come deve essere applicata.

La storia del porcospino fa riflettere, proprio sulla giusta misura quando, con volonta’ ed amore, uno scopo unisce 2 o piu’ persone per un bene comune.

2010 anno di vittoria!

tratto da Internet dal sito  cristiano " Messaggere di Vittoria"

http://www.messaggeredivittoria.org/index.php?paged=6   

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963