Una mela

A spasso per Genova

il post partecipa al gioco letterario proposto da Writer

Si respira la sua aria di mattina, girovagando tra i vicoli, a passo lento, immergendosi in un via vai di volti dalle diverse etnie.. Un  fiume vivo che scorre e si insinua tra vecchie case scolorite o appena restaurate, le prime  si offrono ai raggi del sole come pavoneggiandosi per farsi notare,  le altre  un po’timorose, rimangono al riparo   dell’ombra dei muri che quasi si toccano da un lato all’altro delle stradine. Qui pulsa il cuore della Superba!un tempo questi angusti passaggi erano rifugio dalle incursioni piratesche, oggi offrono riparo ad un campionario di varia umanità che va dall’emigrato, al barbone, alla prostituta, allo sbandato.

E’ il centro storico che inghiotte i suoi abitanti, tra portoni

angusti  e bui e  piccole botteghe che sembrano uscite da vecchi album di foto ingiallite. Dietro a quelle vetrine si trovano oggetti impensabili e stranissimi: dal timone del vascello fantasma, alle spezie profumate dei mari lontani,stoffe di rara fattura,  fritti di pesci, farinata, focaccia e altre prelibatezze.

Poco piu in là la Strada Nuova, oggi via Garibaldi, spaziosa, ben ordinata  con i suoi palazzi antichi in bella mostra, riempie l’occhio del passante dei  fasti del tempo andato,con i suoi atri, scaloni, stucchi,affreschi, giardini pensili.

Si sogna ad occhi aperti tra queste mura che celebrano  la grandezza delle famiglie più importanti, come gli Spinola, i Lomellini, i Grimaldi al punto che diventaron oggetto di attenzione di molti visitatori e studiosi europei, tra i quali Rubens, che nei primi anni del 600 pubblicò ad Anversa un volume che la rese famosa nel mondo.

Ancora un po’ di strada e si arriva in piazza Matteotti,  dominata dalla facciata importante di Palazzo Ducale, antica dimora del primo Doge Simon Boccanegra, poi scendendo per via San Lorenzo, si arriva al Porto Antico.

L’area portuale un tempo punto d’arrivo delle navi mercantili , fulcro dei traffici commerciali europei  dal medioevo in poi, ideata da Renzo Piano che ha riconvertito lo spazio ormai in disuso in un’area di 130.000 mq.  che comprende l’acquario , i magazzini del cotone, palazzo san Giorgio.

Genova  per noi… è un’idea  come un’altra., cantava Paolo Conte,  avrebbe fatto meglio a dire che Genova è  originale e inimitabile, riservata e poco socievole come i suoi abitanti….ma che vuol mostrarsi solo a chi la vuole scoprire nei suoi angoli più suggestivi, con calma, senza fretta ,come farebbe una donna molto bella,che si cela dietro ad un ventaglio, desiderosa di essere conosciuta ed amata.