Creato da cingomma il 06/09/2006

cingomma

Lana fuori..Cotone sulla pelle

 

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ATTIMI

Post n°226 pubblicato il 10 Luglio 2009 da cingomma
 

Mi aspetta Cugina. A casa sua. Una tazza da prima colazione di slavargiato caffè cialoccato nel percolatore e due parole con lei, CuginaJunior -  due poppe che alle mie fanno piripì e il telefonino al collo dal bip incantato -  e Orlon, l'uomo più inculato del mondo,..quello che invoca gli elettrodomestici e il giorno dopo li trova davanti ai cassonetti in giro per la città, nel tratto dal posto di  lavoro al raccordo per casa. ..L'uomo piu succube della catarsi post prandiale che io conosca. ..cui soccombe inesorabilmente ogni volta, abbioccandosi sopra la pelle della frutta nel piatto, seviziata dai mozziconi di sigaretta piantati nella polpa e una mano sulla guancia puntellata da un gomito trafitto da briciole a sostenere una testa ciondolante e deformandogli l'espressione in una stropicciata smorfia ridicola. ..ah!.. dimenticavo l'isterica cagnetta. .. che dal ringhiarmi contro senza tregua è arrivata, in questi ultimi nostri incontri, a leccarmi il piede che penzola dalla gamba accavallata per tutto il tempo che mi trattengo. Sorseggiando brodo nero fumando a profusione e conversando amabilmente con Cugina, l'unica presente nella stanza. ..

.

Salto sulla bici e vado. Non è ancora proprio buio. Una piacevole arietta accarezza la pedalata e mi da' sollievo persino all'anima. Tanto che per un attimo mi sento addirittura serena. Prendo la strada che passa dalla casa dei parents. E proprio quando sono sotto le loro finestre e sto per buttarci un occhio in un gesto istintivo, un bimbetto con la sua bici mi sbuca davanti all'improvviso, saltato fuori in volata dal palazzo di fronte. Rallento e appoggio le mani al manubrio. Ci guardiamo per un attimo. La sua testa mi arriva al ginocchio. I suoi occhioni scuri sopra una maglietta bianca mi guardano cercando d'indovinare la mia reazione. Allungo il passo lasciandomelo dietro e torno ai miei confusi pensieri. Ma non smetto di sentire alle mie spalle un faticato e ostinato ronzio. Torno a rallentare e giro leggermente la testa. Il moretto è piegato sulla sua mini bici verde e gialla spremuto in una forsennata pedalata nel  cocciuto tentativo di raggiungermi. ..e di superarmi.

"Stai facendo a gara con me?" .. Mi sorride senza perdere concentrazione nel suo sforzo rispondendomi di si con un cenno della testa. " E gara sia!" Gli ricambio il sorriso e accenno ad accelerare riguadagnando terreno. Lo faccio sgambettare per un paio di pedalate poi torno a rallentare e lascio che mi superi. "Hai vinto tu", gli dico quando mi è in fianco.  Ho aspettato di rivederlo sorridere e ho svoltato a destra lasciandolo a sgommare nel piazzale della palestra.

 
 
 
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