Creato da dolcesettembre.1 il 19/10/2010
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Alda Merini
E' necessario
che una donna
lasci un segno
della propria anima
ad un uomo...di sè,
perchè a fare l'amore
siamo brave tutte.
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Messaggi di Giugno 2020
Tre anni di carcere per “incitazione all’immoralità e alla dissolutezza”. È questa la condanna inflitta da un tribunale del Cairo alla danzatrice del ventre Sama El Masry, che dovrà anche pagare una multa di 16mila euro e avrà 3 anni di sorveglianza da parte della polizia. L’accusa – ricorda l’agenzia Mena – era di aver pubblicato foto e video sui social network, in contrasto con i “valori morali” egiziani. L’arresto era avvenuto il 23 aprile e la detenzione della 42enne era stata prolungata diverse volte, col protrarsi dell’inchiesta. La danzatrice, che presenterà appello, si era difesa dicendo che le immagini era state riprese dal suo cellulare, rubato nel 2019, e pubblicate a sua insaputa.
Durante il governo dei Fratelli Musulmani e del presidente Mohamed Morsi, durato circa un anno, El Masry aveva pubblicato video satirici: ha accusato proprio esponenti del movimento filo-islamico di averla denunciata. “C’è una gran differenza tra libertà e dissolutezza”, ha dichiarato, citato dal quotidiano Al Ahram John Talaat, un parlamentare che ha chiesto la condanna di El Masry, aggiungendo che lei ed altre influencer sui social media stanno “distruggendo i valori della famiglia e le tradizioni, un’attività vietata dalla legge e dalla costituzione”.
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Chiara aveva deciso di avere un secondo figlio. Apriti cielo. Il suo datore di lavoro, attraverso un emissario come se fossimo nella Londra della rivoluzione industriale dei racconti di Dickens, l’ha affrontata con una minaccia da malvivente: «Non dovevi, adesso sul lavoro per te sarà un inferno. Meglio se ti dimetti…». Questa storia, badate bene, non è avvenuta in qualche zona grigia della Calabria dove nei luoghi di lavoro si incrociano ordini dei boss malavitosi e lavoratori sfruttati e in nero: no, siamo nella ricca e civilissima Lombardia. Epicentro della locomotiva industriale italiana. E la denuncia non è partita per via anonima o in qualche scantinato delle fake news: no, è stata pubblicata e verificata dal Corriere della Sera.
Se fate qualche sondaggio tra persone che conoscete, se allungate l’occhio e l’orecchio nell’universo del lavoro femminile, non dovrete faticare più di tanto per scoprire la verità di uno spreco, umano e sociale, che dovrebbe farci arrossire tutti come italiani: i paletti per ostacolare il mestiere di mamma e di lavoratrice. È come se fossero incompatibili. E, a parte casi di autentica violenza come quello di Chiara, ci sono pochi, essenziali numeri che dicono tutto.
L’Ispettorato del Lavoro ha contabilizzato 49.451 dimissioni sul lavoro nel 2018, con un aumento del 24 per cento rispetto al 2017, di mamme o padri. I due terzi sono donne che hanno scelto di vivere la maternità e sono state di fatto costrette a rinunciare al lavoro. Se abbinate questo spreco scandaloso all’altro lato della medaglia, ovvero il calo demografico e la diminuzione delle nascite, farete un’altra scoperta interessante. O meglio, avvilente. Sempre nel 2018 sono nati in Italia 449mila nuovi bambini, questo significa che siamo arrivati a 11 dimissioni dal lavoro di genitori ogni 100 nascite.
Insomma: nonostante la valanga di promesse, di annunci e di dichiarazioni da anime belle, che arrivano dalle catacombe della politica fuori giri e sempre più distaccata dalla società, alle donne che lavorano, in Italia, non è consentito fare figli. E questo spiega, meglio di qualsiasi indagine sociologica, il motivo per il quale 5,5 milioni di donne italiane (il dato è dell’Istat), tra i 18 e i 49 anni, non diventano madri. Non possono permetterselo.
Nel frattempo ci sono sempre più donne che reggono la baracca: in 1 milione di famiglie italiane, anche per effetto della Grande Crisi, lavorano soltanto le donne; le stesse che poi, in casa, si fanno carico del peso quasi integrale del lavoro domestico e della cura dei figli (72 per cento rispetto a un misero 28 per cento di maschietti pronti a collaborare) e le stesse che ingoiano, sempre sul lavoro, stipendi più bassi rispetto agli uomini, circa il 30 per cento. Una somma di sprechi.
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Emilio Fede è stato arrestato la scorsa notte a Napoli, mentre si trovava a cena con sua moglie in un ristorante sul lungomare, esattamente in via Partenope
L'accusa per l'ex direttore del Tg4 è di evasione per essersi allontanato dall'indirizzo eletto per gli arresti domiciliari.
Il giornalista compirà oggi 24 giugno, 89 anni e per l'occasione aveva deciso di concedersi una cena romantica con sua moglie, Diana De Feo, nella città partenopea da lui tanto amata. Quando Emilio Fede è stato raggiunto dai sei uomini dell'Arma in borghese, era appena arrivato nel locale. A consegnare la richiesta del magistrato di Milano è stato il capitano dei Carabinieri, che insieme ai suoi uomini l'ha invitato a tornare immediatamente presso l'hotel nel quale il giornalista pernotta. Il magistrato ha contestato l'evasione per aver lasciato l'abitazione presso la quale Emilio Fede ha scontato 7 mesi di reclusione domiciliare. L'ex direttore del Tg4 deve terminare di scontare la sua pena con 4 anni di servizi sociali. Prima di andare via da Milano con il treno diretto verso Sud, Emilio Fede ha chiesto il permesso al giudice del tribunale di sorveglianza, la cui decisione era attesa per queste ore, e ha avvisato i carabinieri di Segrate del suo imminente viaggio a Napoli. Il giornalista prevedeva di tornare a Milano nella giornata di giovedì.
Quando i carabinieri l'hanno raggiunto in ristorante, il Roma riporta che Emilio Fede era evidentemente instabile sulle gambe e aveva difficoltà a camminare a causa di una rovinosa caduta subita nei giorni scorsi che gli avrebbe arrecato alcuni danni alla gamba. Al momento, il giornalista è bloccato e piantonato nell'albergo di Napoli nel quale aveva deciso di alloggiare ed è in attesa della convalida del fermo da parte del giudice. Qui, nella notte, è stato interrogato dalle forze dell'ordine, in costante contatto con l'avvocato milanese dell'ex direttore del Tg4. La moglie, ex senatrice di Forza Italia, ha fatto rientro nella sua abitazione napoletana in evidente stato di choc dopo che l'uomo è stato accompagnato in hotel.
"Mi viene contestato di essere partito da Milano quando non c'era ancora la firma sui servizi sociali. Sono stato accompagnato in albergo e ora non posso nemmeno affacciarmi alla finestra. Io sono claustrofobico, sono stato operato alle vertebre e non posso camminare da solo, devo essere accompagnato e con il bastone. È stato un arresto davanti a tutti, sono terrorizzato, che si possa prendere un essere umano, non Emilio Fede, e arrestarlo così", ha detto Emilio Fede all'Adnkronos. Sentito dal Corriere della sera, l'ex direttore ha voluto fare il suo personale ringraziamento agli uomini delle forze dell'ordine a cui è stato dato ordine di prelevarlo: "Devo dire che solo la loro gentilezza ha evitato il peggio. Poi sono stato interrogato nella hall dell’hotel dove alloggiavo per ore e ore. Sono ancora annichilito". Si attendono sviluppi in giornata.
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Molte donne sono convinte del fatto che i cani battono i fidanzati per il rapporto speciale che intrattengono con il loro fedele amico a quattro zampe.
Non importa quale aspetto hai, oppure se ti sei lasciata andare trascurando piega, peso, abbigliamento o trucco, per il tuo fido tu sei perfetta ed unica. In questo gli animali domestici battono gli umani in generale ed i fidanzati in particolare.
Inoltre il tuo fedele amico a quattro zampe è sempre disponibile ad appagare i tuoi desideri, quindi se hai voglia di uscire a passeggiare ti segue felice. Così è pronto a starti a fianco, non fa i capricci e fa scegliere alla sua padrona quale tragitto percorrere senza lamentarsi se ha camminato tanto. Invece quando si esce a piedi spesso ci si ritrova a discutere per il tempo perso o per le strade percorse.
Tra partner poi si finisce per litigare anche per questioni banali come nel caso del pranzo o della cena che si è preparato. Anche in questo i cani battono i fidanzati perché non protestano ma accettano volentieri ogni cosa che gli offre da mangiare.
Molti cani poi amano condividere con i propri padroni lo stesso cibo e si adattano ai gusti umani. In più, dopo aver spazzolato in pochi secondi la pappa i cani spesso regalano ai propri padroni uno sguardo soddisfatto come a chiedere grazie. Così dimostrano la loro gioia per aver mangiato.
Gli umani invece a tavola sono pronti spesso a criticare i piatti portati a tavola e non ringraziano mai. Infatti non si tiene conto che quando si cucina, ci si prende cura degli altri, ma è difficile che si apprezzi questa dedizione.
Anche quando il morale è giù il proprio amico a quattro zampe si dimostra più sensibile degli umani. Nei momenti di malinconia, crisi esistenziale, stati di ansia o depressione, i cani battono i fidanzati. Perché sono capaci di stare vicino dimostrando un pieno coinvolgimento emotivo.
A differenza del comportamento umano che potrebbe rivelarsi poco sensibile ed empatico, quello animale riesce a far breccia. Di fronte ad uno stato d’animo di disagio e crisi della sua amica umana il cane senza parlare verbalmente lo fa con i suoi gesti di affetto. Ecco spiegati in pieno i benefici della pet therapy: basta accarezzarlo per sentirsi meglio e più sereni.
Il rapporto che si può creare con il proprio cane può essere davvero speciale se si è disposti ad instaurare una relazione quasi paritaria. Che si traduce in uno scambio vicendevole. Questo stesso rapporto è difficile da creare con un partner perché la natura umana è spesso egoista e recriminatoria.
Ci si aspetta di ricevere senza dare niente in cambio. Si perde la volontà di venirsi incontro ed il volersi bene sempre e comune. Un aspetto che si ritrova nella relazione cane ed uomo dopo una lunga convivenza.
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Stamattina ho appreso che la mia amica virtuale Nina(Nina Monamour) è venuta a mancare.Il mio dolore è grande.
Ciao Nina,riposa in pace.
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Essere animali ha documentato per la prima volta in Italia l'intero ciclo di allevamento del pollo, grazie al lavoro di un investigatore infiltrato che è stato assunto per un mese in una grande azienda del Piemonte proprietaria di diversi allevamenti e fornitore di Aia, il principale produttore di carne avicola in Italia. Le immagini diffuse dal Tg1 in prima serata sono state viste da milioni di persone ed hanno mostrato le sofferenze patite dai polli dal momento in cui raggiungono l'allevamento a un solo giorno di vita, fino a quando vengono caricati per il trasporto al macello. Durante le 6 settimane di allevamento, i polli vengono stipati in capannoni che arrivano a contenere fino a 30.000 esemplari, 20 in un metro quadrato, senza poter mai vedere la luce del sole. In questo breve periodo vengono nutriti in continuazione con mangimi iperproteici e con della sabbia di fiume che serve ad integrare l'apporto di Calcio. I pulcini devono convivere con malformazioni, problemi respiratori, neurologici, cardiaci e di deambulazione. La lettiera in cui giacciono non viene mai cambiata anche quando è ormai carica dell'ammoniaca proveniente dalle loro deiezioni e questo provoca dolorose dermatiti e perdita delle penne. Dopo qualche settimana, il petto dei polli è talmente pesante da impedirgli di muoversi. Come se non fosse già abbastanza, i pennuti devono far fronte anche alle violenze e alle negligenze degli operatori, che dimostrano di non essere adeguatamente formati, o di non seguire la normativa sul benessere animale come previsto dalla legge. La mortalità dentro le strutture arriva a toccare i 20 polli al giorno, ma per garantire la sopravvivenza del maggior numero di pennuti, questi allevamenti ricorrono ad un uso massiccio e costante di antibiotici. La somministrazione avviene per trattare in modo preventivo tutti i polli in maniera indistinta, ovvero, prima che questi presentino segni clinici di una malattia. L'utilizzo indiscriminato di antibiotici è tanto allarmante quanto pericoloso, perchè contribuisce al fenomeno dell'antibiotico resistenza, definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità una minaccia per la salute globale, come afferma Simone Montuschi, presidente di Essere Animali. Un grave problema per la salute umana, poichè rende più difficile la cura delle malattie infettive.
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Donna
Mentre urli alla tua donna
sappi che c'è un uomo
che dedidera parlarle all'orecchio.
Mentre la umili,
insulti,sminuisci,
sappi che c'è un uomo
che la corteggia
e le ricorda
che è una gran donna.
Mentre la violenti,
sappi che c'è un uomo
che desidera
fare l'amore con lei.
Mentre la fai piangere,
sappi che c'è un uomo
che le ruba sorrisi.
VIVA LE DONNE
MERAVIGLIE DELL'UNIVERSO!!