Creato da dolcesettembre.1 il 19/10/2010
notizie choc, curiose,strane,assurde, incredibili, dall'Italia e dal mondo

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Alda Merini

E' necessario

che una donna

lasci un segno

della propria anima

ad un uomo...di sè,

perchè a fare l'amore

siamo brave tutte.

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Messaggi di Marzo 2019

L'ANSIA DA MATEMATICA ESISTE: LE FEMMINE NE SOFFRONO PIù DEI MASCHI

Post n°3634 pubblicato il 29 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

“ODIO la matematica”, “la matematica non fa per me”: quante volte abbiamo sentito pronunciare queste frasi da un amico, un familiare o un conoscente? Non è un caso. Questa avversione, infatti, secondo gli scienziati può trarre origine molto presto, già alle scuole elementari, e può essere associata a sensazioni di paura e ansia, spesso dovute a influenze esterne e non sempre motivate da insuccessi scolastici. A sostenerlo, oggi, è un gruppo di ricerca dell'Università di Cambridge, che ha studiato meglio questo fenomeno, che sembra colpire maggiormente le bambine e le ragazze. I ricercatori hanno documentato il loro studio in un rapporto pubblicato dal Centro per le neuroscienze e l'educazione dell'Università di Cambridge.

I ricercatori hanno coinvolto 2.700 studenti inglesi e italiani con domande per comprendere quale fosse il loro livello di ansia legato alla matematica e alla performance generale. Dalle risposte dei 1000 allievi italiani intervistati è emerso che le bambine e le ragazze presentano livelli più alti di ansia. Questa differenza potrebbe riflettere anche la presenza di stereotipi di genere che tuttora persistono nella nostra cultura. Tali stereotipi, che non hanno alcun fondamento scientifico, vedono le donne come come meno abili nella matematica. “L'ansia è più marcata nel genere femminile a partire dall'adolescenza”, commenta Roberta Penge, neuropsichiatra infantile alla Sapienza Università di Roma, “e lo studio in questione conferma questa differenza, associata a ragioni psicobiologiche e alimentata da questi stereotipi”.

Un altro dato interessante riguarda il fatto che a soffrire di una forte ansia da matematica non sono solo gli studenti che prendono voti bassi ai compiti, ma anche quelli con abilità elevate che riescono a ottenere punteggi alti nei test in questa materia. “Dato che questi bambini sono bravi nei compiti”, sottolinea Amy Devine, coautrice del rapporto, “si rischia fortemente che la loro ansia da matematica passi inosservata a insegnanti e genitori, che potrebbero prestare attenzione soltanto alla performance scolastica e non ai fattori emozionali”. Nonostante i voti alti, questa sensazione spiacevole può avere effetti negativi anche a lungo termine, ad esempio condizionando le scelte degli studenti, che eviteranno di iscriversi a facoltà scientifiche, nonostante abbiano tutte le capacità di poterle affrontare.

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SACERDOTE ABUSA DI UN'ANZIANA MENTRE LE Dà L'ESTREMA UNZIONE

Post n°3633 pubblicato il 27 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Doveva darle l'estrema unzione, invece ha abusato di lei. Il sacerdote, Gerold Langsch,(foto), 75enne di Austin, in Texas, Stati Uniti, è stato accusato di molestie sessuali dopo aver palpeggiato un'anziana in punto di morte alla quale avrebbbe invece dovuto dare il Sacramento dell'estrema unzione. Il sacerdote era a casa della vittima che stava molto male, così i familiari avevano scelto di farla incontrare con un prete per poter prendere il Sacramento temendo per il peggio. Come da rito, ha unto il petto della fedele con l'acqua santa, ma a quel punto si è lasciato prendere la mano ed ha iniziato a toccarle il seno fino a scendere fino al pannolone. Il marito della donna si era accorto di quello che stava succedendo ed ha avvertito la Polizia. Il sacerdote, come riporta la stampa locale si è subito pentito delle sua azioni, dicendo di sentirsi in colpa, ma questo non è bastato a evitargli il carcere. L'uomo è stato liberato dopo il pagamento della cauzione, la Diocesi lo ha sospeso dall'incarico ed ha garantito che ci sarà piena collaborazione con le Autorità per le indagini ed il processo.

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SABOTATO IL SALVAVITA DEI CARDIOPATICI ALL'OSPEDALE CARDARELLI DI NAPOLI

Post n°3632 pubblicato il 25 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Decine di malati di cuore, ricoverati all'ospedale cardarelli di Napoli, hanno rischiato la vita per il sabotaggio del salvavita con una graffetta. Mani ignote hanno bloccato il dispositivo che, attivo 24 ore su 24 lancia l'allarme sonoro quando il tracciato cardiaco non è regolare, permettendo così il soccorso dei Sanitari. Scatta l'inchiesta sulla grave ipotesi di reato di sabotaggio, e si segue anche la pista del raket. A denunciare l'accaduto, con tanto di fotografie, e ad aprire un'inchiesta, è stato il primario di Cardiologia del Cardarelli. Indaga anche la Procura,e i Carabinieri hanno interrogato i dipendenti della struttura sanitaria.

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BALENA INGHIOTTE IL SUB E LO RISPUTA ILLESO

Post n°3631 pubblicato il 22 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

L'incredibile vicenda capitata al sub 51enne Rainer Schimpf,nelle acque del Sudafrica, ha avuto incredibilmente un lieto fine. Raccontata in un video sul sito Barcroft Animals, la storia ha lasciato tutti a bocca aperta. Così come aperte erano le fauci della balena quando si è trovata sulla sua strada il fotografo naturalista, regista dei documentari Drive Expert Tours, che ha finito per essere inghiottito dalla balena per alcuni interminabili secondi. Il sub Sudafricano stava nuotando al fianco di un banco di sardine, filmandole con la collaborazione del suo team, quando ad un tratto, il mare si è agitato e dai fondali è sbucato il gigantesco mammifero, forse in cerca di cibo. Il sub ricorda che da un momento all'altro è diventato tutto buio ed ha sentito una forte pressione sul fianco. E'stato proprio l'attimo in cui, una volta emerso, il mammifero, d'istinto ha risucchiato l'uomo prima di inabissarsi nuovamente sotto lo sguardo sconvolto dei compagni che si trovavano nelle vicinanze sulla barca di appoggio. Un collega fotografo ha tenuto fermo l'obiettivo nel punto in cui la balena è sparita e, dopo pochi ma lunghissimi attimi, ha potuto filmare il lieto fine: il cetaceo è affiorato risputando il suo "boccone"."Non c'è stato nemmeno tempo per la paura in una situazione del genere:bisogna usare l'istinto, ho trattenuto il respiro perchè pensavo che la balena si sarebbe immersa e mi avrebbe liberato nelle profondità del mare,"ha spiegato il regista una volta soccorso. La sua fortuna, con ogni probabilità, è stata quella di risultare un cibo indigesto per il gigante dei mari, che si nutre in prevalenza di plancton e piccoli crostacei.La balena ha spalancato con lentezza le fauci, ha sputato il sub che è stato letteralmente spazzato via, insieme a quella che all'uomo è sembrata una tonnellata d'acqua. Il video che ritrae l'avventura, dal titolo I Was Spat Out By A Whale, è disponibile anche su YouTube.

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IN ITALIA LA SICCITà e' SPAVENTOSA MA SI CONTINUA A FARE FINTA DI NIENTE

Post n°3630 pubblicato il 20 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Nel nord Italia l'inverno non c'è stato. A partire dagli anni 80 dello scorso secolo, le precipitazioni invernali sono diminuite neanche tanto progressivamente determinando l'arretramento dei ghiacciai che sono le nostre riserve d'acqua,(in un secolo e mezzo, essi sono diminuiti di ben due terzi). E comunque, anche quando non nevicava le temperature erano rigide. Quest'inverno no, nulla di tutto questo, non ha nevicato e neppure ha fatto freddo. Il risultato drammatico è che i corsi d'acqua e i laghi sono già ai minimi come se fossimo ad agosto. A questo dovrebbero guardare i nostri politici. Non tanto ai cambiamenti climatici a cui oramai non possono e non possiamo più porre rimedio, quanto ai provvedimenti da prendere per l'immediato in conseguenza degli stessi. E questi provvedimenti non possono che riguardare anche sopratutto l'acqua, definita"l'oro blu", ma della cui importanza invece non ci rendiamo conto. Tanto si potrebbe fare sul fronte di questo bene prezioso. Pensiamo alle perdite nella rete idrica.Il Rapporto Ispra sull'acqua del 2017, denuncia che nell'anno 2015, nei Comuni capoluogo di provincia, la perdita è stata del 38,2% del totale. E la perdita giornaliera reale, al netto degli errori di misurazione e degli allacciamenti abusivi, ammonta a circa 50 metri cubi per ciascun chilometro delle reti di distribuzione. Poi i nostri politici, potrebbero far capire a noi cittadini, che l'acqua è un bene prezioso:semplicemente facendocela pagare di più. Le tariffe dell'acqua in Italia sono fra le più basse d'Europa: a Milano, l'acqua costa 0,79 dollari al metro cubo, a Napoli, 1,48 dollari, a Roma, 1,62 dollari, a Bologna,1,71 dollari, mentre ad Amsterdam costa 7 dollari, a Oslo, 4,57 dollari, a Bruxelles, 5,12 dollari, a Zurigo, 5,96 dollari, a Copenhagen, 8,06 dollari. I maggiori introiti potrebbero essere destinati al miglioramento delle infrastrutture, anche se i soldi ci sono già oggi:basta smetterla di bucare le montagne. E poi ancora:i nostri politici, anzichè fare una stupidissima pubblicità al consumo di carne, potrebbero farci capire che al dì là dell'aspetto etico relativo alle condizioni di vita negli allevamenti e alle macellazioni, la filiera della carne consuma anche molta acqua, come anche nell'agricoltura.

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LA PROSTITUTA DI 85 ANNI

Post n°3627 pubblicato il 18 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Questa storia arriva dal Regno Unito; il nome della protagonista è Sheila Vogel-Coupe, ha 85 anni ed è la più vecchia signora a fare il mestiere più vecchio del mondo.

Sheila non è una veterana della prostituzione, ha cominciato a farlo appena quattro anni fa, dopo la morte del suo secondo marito, poichè desiderosa di avere ancora al suo fianco una figura maschile.

Nonostante la veneranda età e la sua tariffa oraria decisamente poco economica, fattori che potrebbero rappresentare un limite per la clientela, al contrario di quanto si possa pensare, Sheila vanta numerosi clienti: se i suoi 85 anni possono essere considerati come un bagaglio di esperienza, i 300 euro l’ora che l’arzilla signora chiede come esborso in cambio del suo corpo danno un po’ da pensare… Eppure, evidentemente, sono in molti gli uomini che considerano la cifra uno stimolo eccitante.

In un’intervista rilasciata alla tv, Sheila ha dichiarato che il motivo per cui fa la prostituta non è relativo ai soldi che guadagna, bensì alla passione e all’amore… per il sesso: “La ragione per la quale ho iniziato questa professione è che io amo il sesso, anche solo pensarci mi fa sentire meglio. Non ho inibizioni e mi piace la compagnia di gentiluomini. Non credo che potrò mai smettere di fare questo lavoro; i miei clienti, fortunatamente tanti, vedono qualcosa di positivo in me ed è davvero una bellissima sensazione. So di essere sexy, molto sexy” ha aggiunto Sheila Vogel-Coupe.

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LA BATTAGLIA LEGALE DI UNA BIMBA TETRAPLEGICA

Post n°3626 pubblicato il 15 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Non c'è pace per Eleonora Gavazzeni,10 anni.(foto) La sua vicenda era stata raccontata nei mesi scorsi come la storia di una battaglia combattuta per lei negli ultimi 10 anni da mamma Benedetta e da papà Davide e dal loro avvocato Mario Cicchetti. Una battaglia che sembrava finalmente vinta: le due ginecologhe accusate di averla, per negligenza durante il parto, resa per sempre gravemente invalida, erano state riconosciute colpevoli,(anche se il reato, nel frattempo, si era prescritto), e anche condannate in sede Civile, col loro ospedale, a versare attraverso le Aassicurazioni Lloyd's, e Am Trust Europe Limited, un risarcimento record di oltre 5 milioni di euro. Soldi che le Assicurazioni non volevano versare, ma che hanno infine bonificato nel Dicembre scorso dopo che il caso era esploso sul settimanale Oggi, a Le Jene e nei TG nazionali. Tutto risolto? Neanche per sogno. Appena i riflettori della vicenda si sono spenti, le due ginecologhe hanno presentato un ricorso in Cassazione contro la condanna Penale,(l'udienza ci sarà il 29 Marzo prossimo), e le loro Assicurazioni e la Ulss, hanno addirittura fatto Appello contro il risarcimento già versato. Il loro obiettivo è riuscire a farsi restituire dalla famiglia Gavazzeni, almeno parte della somma record versata a Dicembre scorso. Per raggiungerlo, le Assicurazioni, hanno presentato una Perizia in cui si sostiene che le disabilità gravi come quelle di Eleonora, consentono un'aspettativa di vita che va dai 10 ai 20 anni, e che quindi, il risarcimento va rivisto, in quanto, calcolato dai Giudici, sulla base di un'aspettativa di vita di 80 anni. Per i Gavazzeni si apre quindi un'altra battglia, in cui dovranno mostrare di nuovo quanto già accertato nei precedenti gradi di Giudizio, e cioè nell'ordine:che Eleonora era arrivata al parto perfettamente sana: che i danni fisici e neurologici permanenti che ha sono effetto di manovre sbagliate durante il parto.

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PARADOSSO ALL'ITALIANA

Post n°3625 pubblicato il 13 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

 

Bisognerà fare la tara. Sono diverse le situazioni, gli anni, le circostanze. Eppure mettere a confronto le due vicende fa emergere tutti i paradossi italiani. Due casi: Ermes Mattielli da una parte, David Raggi dall'altra.

 

In apparenza sono due sconosciuti che non hanno nulla da condividere, se non la sfortuna di finire sulle prime pagine dei giornali. Ermes, anziano robivecchi di Arsiero, sparò a due ladri rom che erano entrati nella sua azienda. David, invece, è stato ammazzato senza un perché in strada da un clandestino che non sarebbe dovuto essere lì.

 

Il paradosso sta nel seguito delle due vicende. Il robivecchi veneto, dopo anni di calvario giudiziario, venne condannato a cinque anni e quattro mesi per duplice tentato omicidio dei malviventi rom. Per il giudice non ci fu legittima difesa. Ermes finì col dover risarcire anche i banditi con 135mila euro di provvisionale. Lui, la vittima di un furto, costretto a versare i risparmi di una vita a chi voleva togliergli tutto. Per il timore che gli pignorassero la casa, alla fine Ermes morì di crepacuore. I suoi beni, dopo la rinuncia dei parenti, sono finiti allo Stato che avrebbe dovuto provvedere a risarcire i nomadi secondo la legge. Togliendo così da morto a Mattielli quello che non erano riusciti a rubargli in vita.

 

 

L'assassino è stato condannato a 30 anni: la giustizia - almeno stavolta - ha fatto il suo corso. Solo che i genitori del giovane 27enne avrebbero voluto un risarcimento per quell'omicidio ingiusto. Lo chiesero allo Stato, domandando 2 milioni di euro da devolvere in beneficenza. L'Italia negò l'indennizzo, perché David era troppo "ricco", visto che guadagnava circa 13mila euro all'anno e il redditto massimo per accedere al fondo è di 11mila. La famiglia decise allora di portare in Tribunale il ministero dell'Interno e quello della Giustizia: l'assassino era già stato espulso dall'Italia, aveva da scontare diversi anni di carcere e "non doveva essere lì". Dopo il rimpatrio era tornato su un barcone, aveva chiesto asilo, gli era stato negato e lui aveva pure fatto ricorso contro il diniego. In attesa del verdetto del giudice, ha tolto la vita a David.

 

Dopo quattro anni, il Tribunale civile di Roma ha decretato che Aassoul era "convivente con la madre" cittadina italiana e quindi non poteva essere espulso. Lo Stato insomma non ha colpe per l'omicidio. I Raggi dovranno accontentarsi di un risarcimento minimo, appena 21mila euro. Da dividere in tre (mamma, papà e fratello).

 

 

 

Loro, costretti a versare cifre consistenti per aver reagito ai banditi. E la vita di David, invece, valutata meno di quella "di un cane".

 

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DAVID RAGGI ED ERMES MATTIELLI

 

 

 

 

 

 

 

 

 
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CIBI LIGHT:VANA SPERANZA PER CHI VUOLE DIMAGRIRE

Post n°3624 pubblicato il 11 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Biscotti, bevande gassate, formaggi, maionese, cioccolato: l'elenco dei cibi light è lungo e tentatore. Sono ritenuti leggeri e più sani perchè contengono meno grassi e zuccheri, così se ne possono mangiare di più senza ingrassare, invece...Dal 2006, i prodotti light sono regolati a livello Ue: per definirsi tali, il contenuto di grassi, di calorie o di zuccheri deve essere di un terzo rispetto all'omologo originale. Possiamo convenire sul fatto che l'eccesso di grassi e zuccheri sia nocivo per la salute e la linea, ma la soluzione sta nel ridurli, più che nel ricorrere a prodotti impoveriti artificialmente, che a causa delle lavorazioni subìte costano di più e perdono alcuni nutrienti importanti come vitamine e acidi grassi. In compenso, aggiungono altro, spesso si tratta di acqua, che rende il prodotto più deperibile e richiede l'impiego di conservanti, oltre che di gelificanti e addensanti per l'omogeneità. La perdita di sapore viene compensata con aromi sintetici ed edulcoranti, così ci si abitua ad un gusto sempre più dolce e cresce il rischio di diventarne dipendenti. Inoltre, questi prodotti,sono nel complesso, meno sazianti e spesso poco meno calorici degli omologhi originali. E non finisce quì. I lipidi. Un conto è utilizzare i latticini scremati, un altro, degli alimenti lavorati, che sostituiscono grassi magari anche di buona qualità con altri di qualità inferiore, come miscele di surrogati dal gusto cremoso o margarine a ridotto contenuto lipidico, che possono nascondere grassi trans e idrogenati, capaci di favorire le malattie cardiovascolari e i tumori. Per sopperire alla mancanza di grassi, spesso si aggiungono edulcoranti, sopratutto artificiali dall'apporto calorico nullo ma che in eccesso possono causare gonfiore addominale, disturbi gastrointestinali e diarrea. Secondo gli Studi, queste sostanze possono alterare la flora batterica in modo da modificare il metabolismo energetico e alzare la glicemia(effetto pro-diabetico).

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GLI UOMINI CASALINGHI RIVENDICANO IL LAVORO DOMESTICO

Post n°3623 pubblicato il 08 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Casalinga. Sostantivo, femminile: donna che si dedica ai lavori della propria casa. Casalingo. Aggettivo, maschile: che riguarda la casa. Intimo, domestico. Il dizionario Zingarelli, come quarta voce, aggiunge: uomo che si prende cura della propria casa (usato) anche scherzosamente. Il signor Fiorenzo Bresciani, lucchese di 66 anni, non è mai stato d’accordo: tanto da fondare un’associazione di “Uomini Casalinghi” per ribaltare la grammatica e lo stereotipo. “Le faccende di casa sono una cosa normale, necessaria, un lavoro prezioso: perché se le fa una donna va bene e se lo fa un uomo no?”. Dal 2003 ad oggi, nonostante le perplessità e l’ironia di molti, l’Associazione ha raccolto 6.800 membri e ha raccolto la propria esperienza in un libro, “Pulire al naturale”.

“Non siamo tutti casalinghi a tempo pieno – precisa Fiorenzo Bresciani – ma condividono la filosofia dell’associazione”. Cioè supporto reciproco, condivisione dei lavori domestici e grande attenzione all’ambiente. Il signor Bresciani vive a Pietrasanta, dove ha sede l’Associazione Uomini Casalinghi. Mentre racconta, è nel pieno delle sue faccende quotidiane: “Stamattina ho lavato le lenzuola e le ho stese in modo che sia facile stirarle: bisogna pur esser furbi“. L’associazione ha ormai più di 15 anni: è nata nel 2003, quando Bresciani ha venduto la sua attività commerciale. “La mia signora si era appena laureata in Medicina e cominciava a lavorare, quindi era fuori tutto il giorno. Io ero a casa e ho dovuto iniziare a spolverare, a preparare da mangiare. Insomma, a mandare avanti la casa in sua assenza“. Rotto il ghiaccio, si è accorto che non era una fatica, anzi, lo faceva volentieri. Così ha avuto l’idea di fondare un’associazione, per conoscersi e darsi una mano: “Ho fatto il sito, stilato lo statuto, c’era tutto, ma non sapevo come trovare gli iscritti”.

La mia signora si era appena laureata in Medicina e cominciava a lavorare. Ho iniziato a mandare avanti la casa in sua assenza

Perciò ha invitato tutti i suoi amici in un casale in Toscana, a condizione che ognuno si impegnasse a fare qualcosa: chi cucinava, chi spazzava, chi lavava i piatti, e così via. “Alla fine della giornata ho parlato loro del mio progetto e ho detto che mi avrebbe fatto piacere se i miei amici più cari mi avessero sostenuto in questa avventura. Il gelo totale. Ho pensato: vabbé, ci ho provato”. Inaspettatamente però il giorno dopo il telefono comincia a squillare: gli amici hanno cominciato ad aderire. Il boom arriva dopo l’invito nella trasmissione di Maurizio Costanzo: oggi l’associazione raccoglie quasi 7mila iscritti, la cui età media va dai 25 ai 38 anni, ma ci sono anche uomini di sessant’anni e alcuni ragazzi di venti. Gli iscritti vengono da tutt’Italia, e periodicamente si riuniscono in un congresso nazionale: l’ultimo a Sanremo, per il prossimo si cercano sponsor. “La prima regione che ci ha aperto le braccia è la Sicilia, soprattutto Catania. Inizialmente ero stupito, si pensa che ci siano più stereotipi sui ruoli tradizionali. Ma è anche vero che al Sud si vive di più la dimensione della casa e della famiglia, mentre al Nord si tende più a fare una vita fuori casa, sono generalmente più restii”. E questo vale per tutti, anche per chi svolge un’altra professione: “Molti non vogliono iscriversi perché sono medici o professori. Ma dal momento in cui si torna a casa è un lavoro che dobbiamo far tutti, dovremmo esser tutti un po’ casalinghi“.

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DOPO VENT'ANNI SCOPRE CHE I TRE FIGLI NON SONO SUOI

Post n°3622 pubblicato il 06 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

A 55 anni scopre di avere la fibrosi cistica ma anche di non essere il padre dei tre figli avuti dalla moglie. Già, perché i medici gli spiegano che la sua condizione comporta che sia sterile dalla nascita. Quella di Richard Mason, milionario inglese, è stata definita dalla stampa britannica la storia di un «tradimento di dimensioni bibliche».

All'uomo crolla il mondo addosso. Decide di affrontare la moglie Kate, da cui nel frattempo ha divorziato, e lei confessa che i figli, una ragazza ormai 23enne e due gemelli di 19 anni, sono in effetti figli di un altro uomo con cui ha avuto una lunga relazione durante il matrimonio.

«Così da un momento all'altro ho scoperto di non avere figli, è come un lutto, ma anche peggio, perché va al cuore di quel che pensi di essere. Quando qualcuno ti chiede di te gli dici che sei il padre di tre ragazzi, così definisci te stesso. Così viene rimosso un pilastro fondamentale della tua vita, non sai più chi sei», racconta l'uomo al Daily Mail, spiegando di non aver ormai più raporti con due dei tre figli. «Seguo su Facebook cosa fanno e mi si spezza il cuore perché ho visto che il più grande si è laureato, ma non sono stato invitato. Non sono loro padre: non sono neppure un amico di famiglia. Sono solo un tizio che era lì mentre crescevano. Il futuro è deprimente: aspettavo le gioie di lauree, matrimoni, nipoti, le speranze e le paure nell’aiutarli e guidarli lungo il cammino. Tutto ciò mi è stato rubato nel modo più brutale possibile».

La vicenda ha inevitabilmente innescato un acceso dibattito sulla Stampa Inglese:Chi merita di essere definito "padre"? Quello biologico o quello che ha cresciuto i ragazzi?

https://www.leggo.it/photos/PANORAMA/55/47/4215547_2151_richard_mason_tradito_figli_non_suoi.jpg

RICHARD MASON CON L'EX MOGLIE

 
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OMAGGIO A LUCIO DALLA NEL GIORNO DEL SUO COMPLEANNO

Post n°3621 pubblicato il 04 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

A sette anni di distanza l’Italia non si rassegna ancora alla sua scomparsa, e lo ricorda. In piazza Duomo, a Milano, è stata organizzata via social network una cantata spontanea per ricordarlo, un po’ come le cantate anarchiche per un altro gigante, Fabrizio De Andrè. Ma certamente è Bologna a omaggiarlo con tre giorni per «distrarsi un po’». Gli eventi si tengono dal 2 al 4 marzo: la Fondazione Lucio Dalla con il Comune, il Teatro Comunale, Bologna Welcome e la Cineteca, ricorderà il cantautore tra concerti e visite guidate. Il giorno più sentito è lunedì 4 marzo, compleanno di Dalla, e per l’occasione il Teatro Comunale mette in scena uno spettacolo in cui l’orchestra suonerà, quarant’anni dopo, i nove brani di Lucio .

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E' IN AUMENTO TRA LE DONNE LA PASSIONE PER LA MOTO

Post n°3620 pubblicato il 01 Marzo 2019 da dolcesettembre.1
 

Donne che sfrecciano tra le auto in città, in sella allo scooter o alla moto, per raggiungere al più presto il posto di lavoro, riprendere i figli a scuola, andare in palestra o a fare la spesa. Più che un semplice mezzo di trasporto, la motocicletta è un modo di essere, per molti una filosofia, e sempre più ragazze la adottano come fedele compagna della routine settimanale e del tempo libero. Secondo i Dati raccolti da Aci e Istat, nella sola città di Milano, si contano più di 20 mila biker rosa. Nel 2017 sono incrementate del 16,6% le donne che hanno acquistato un ciclomotore, con un crescita totale del 32,4% negli ultimi 5 anni. Un dato destinato a salire ulteriormente, visto che, tra i nati tra gli anni 80 e il 2000, la cosiddetta Generazione Y, un proprietario di moto su 4 è al femminile. Una passione, però, praticata su strade sempre più intasate e spesso dissestate, fattori che mettono in pericolo la sicurezza e richiedono una profonda conoscenza della moto stessa, e di come portarla nella maniera più opportuna. Per questo, è nata BikerX, un'organizzazione che non solo offre corsi di vari livelli dedicati a neofiti, neopatentati, o a chi vuole migliorare la propria tecnica di guida, ma promuove anche la conoscenza e la cultura delle due ruote attraverso eventi di tecnica e guida, assaggiando, perchè no, il piacere del turismo in moto.

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Donna

Mentre urli alla tua donna

sappi che c'è un uomo

che dedidera parlarle all'orecchio.

Mentre la umili,

insulti,sminuisci,

sappi che c'è un uomo

che la corteggia

e le ricorda

che è una gran donna.

Mentre la violenti,

sappi che c'è un uomo

che desidera

fare l'amore con lei.

Mentre la fai piangere,

sappi che c'è un uomo

che le ruba sorrisi.

VIVA LE DONNE

MERAVIGLIE DELL'UNIVERSO!!   

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