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Auld Lang Syne (Piano)

(La lettera - artificio (con un po' di prosopopea) letterario - è ad un'amica immaginaria...)

Cara amica mia,

ho pensato di scriverti per farti gli auguri, ma - mentre mi scorrono nella mente le immagini dell'anno appena trascorso - non so neppure bene cosa augurare...

Sì, perchè gli auguri son sempre gli stessi, anno dopo anno, ma poi il mare - dopo il promontorio artificiale del primo gennaio - è uguale a quello di prima: non ne muta la salinità, nè la temperatura...al massimo si increspa per qualche folata di vento prima coperta...

Forse è perchè le persone, in fondo, continuano a rimanere sempre se stesse, nel positivo e nel negativo, conservando una voglia di cambiare che rimane distesa sul fondale, mentre emerge la paura di cambiare, la paura del nuovo...in fondo - per ripetere un qualcosa detta qualche giorno fa - siamo come i carciofi: per raggiungere la parte commestibile occorre togliere le foglie esterne...ma molti di questi carciofi, quelle foglie preferiscono mantenerle, per timore di essere mangiati...le foglie esterne (i propri dogmi acquisiti, le proprie verità indiscutibili, il valore che si dà all'opinione pubblica, ecc.) rassicurano e proteggono....in fondo, non mettersi in discussione è una bella sicurezza, no?

Non ho mai sofferto di mancanza di autostima...so quello che valgo, conosco pregi e difetti di me stesso...sensibile, testardo, dolce, razionale (non so se qualificarlo tra i pregi o i difetti) a tratti pratico, a tratti sognatore....magari un po' pesante...un po' di cultura non mi manca e forse anche un minimo di intelligenza (sotto Natale, voglio autogratificarmi), affidabile sempre, ma con un notevole concetto della libertà altrui (se uno non mi cerca, penso stia bene così)....ma, evidentemente, non è sufficiente....

...o non è richiesto..... 

...perchè, forse, uno come me richiede che altri facciano i conti con se stessi, e decidano cosa vogliono essere "da grandi"...

...Uhmmmm...brutta storia, decidere cosa essere...si rischia di essere coerenti!

Cara amica mia...non so - davvero - cosa augurarti per l'anno che verrà....forse solo una cosa: che ogni mattina tu trovi un promemoria in cui ricordarti di essere felice...

...e trovati qualcuno affidabile: i barzellettieri, alla lunga, stancano (a sessant'anni, lo so), e la bellezza svanisce.....

E auguri.......

(P.S. A seguito di qualche messaggio privato, mi son reso conto che occorre una precisazione: le riflessioni scaturiscono non solo - e non tanto (ma anche) - da situazioni che mi hanno visto coprotagonista, ma da tante altre di cui sono stato testimone, da dialoghi, confidenze e tanto altro ancora...può darsi che sia solo l'1% di quel che accade in giro e che quell'1% sia accaduto tutto nei miei pressi, ma è l'esperienza fatta da me, che racconto...non posso parlare di esperienze che non conosco)