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Post n°2374 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da ottimistasempreecomu

Quello che sta accadendo - e non da oggi - in Italia mi indigna profondamente... non sono e non sono mai stato un moralista...direi piuttosto un esteta oppure un cultore delle regole...e ci son cose che offendono il buon gusto ed il senso del limite...

Che ci siano - e ci siano sempre state - persone che oltrepassano i limiti, è fatto noto...solo che ora sono i limiti stessi ad essere cambiati e le regole stesse ad essere modificate...Già, i limiti... quali sono? Come si trovano? Per quelli della mia generazione era compito abbastanza facile trovarli e seguirli...c'erano le indicazioni dei genitori, della Chiesa, dello Stato, della società, ed erano univoche...non si poteva sbagliare! Chi sbagliava, veniva condannato all'emarginazione! Ma che merito c'è a seguire una strada obbligata? In cui ti viene detto, istante dopo istante, ciò che è bene e ciò che è male? la scelta era solo tra si e no! Ora è diverso: le scelte competono a ciascuno di noi, nella propria individualità, in un quadro complessivo in cui bene e male sono spesso sovrapposti l'un l'altro...ci son ragazze che si prostituiscono, pare ci sia il consenso a questo da parte di molti tra genitori, fratelli, ecc.... Il problema è che un chilo di ferro pesa esattamente come un chilo di cotone...ed un euro è sempre un euro, qualunque cosa ci compri, si tratti di pane o di droga... voglio dire che non è più importante, per questa società la cosa che ci compri, con un euro...ma l'euro stesso!!!

Non sono un bacchettone, non sono contrario al sesso - purchè lo si faccia per scelta e non in cambio di qualcosa - ma sono contrario a far diventare unità di misura della mia, della nostra vita, l'euro, sostituendolo alla dignità delle persone e delle loro scelte...

Ho trovato la lettera aperta di una suora che opera in una comunità di recupero per ex prostitute...mi è piaciuta...la divulgo volentieri...

Lettera aperta da Caserta di suor Rita Giaretta

Caserta, 27 gennaio 2011 - Festa di Sant’Angela Merici

«Da anni, insieme a tre mie consorelle (suore Orsoline del S. Cuore di Maria), sono impegnata in un territorio a dire di molti “senza speranza”. Un territorio, quello casertano, sempre più in ginocchio per il suo grave degrado ambientale, sociale e culturale, dove anche la piaga dello sfruttamento sessuale, perpetrato a danno di tante giovani donne migranti, è assai presente con i suoi segni di violenza e di vera schiavitù.
Come donna, come consacrata, provocata dal Vangelo di Gesù che parla di liberazione e di speranza, insieme alle mie consorelle, ho scelto di “farmi presenza amica” accanto a queste giovani donne straniere, spesso minorenni, per offrire loro il vino della speranza, il pane della vita e il profumo della dignità.
Oggi, osservando il volto di Susan chinarsi e illuminarsi in quello del suo piccolo Francis, scelto e accolto con amore, ripensando alla sua storia – una tra le tante storie accolte, la quale ancora bambina (16 anni) si è trovata sulle nostre strade come merce da comprare, da violare e da usare da parte di tanti uomini italiani – sono stata assalita da un sentimento di profonda vergogna, ma anche di rabbia.
Ho sentito il bisogno, come donna, come consacrata e come cittadina italiana, di chiedere perdono a Susan per l’indecoroso spettacolo a cui tutti, in questi giorni, stiamo assistendo. E non solo a Susan, ma anche alle tante donne che hanno trovato aiuto e liberazione e alle tante, troppe donne, ancora schiave sulle nostre strade. Ma anche ai numerosi volontari e ai tanti giovani che insieme a noi religiose credono nel valore della persona, in particolare della donna, riconosciuta e rispettata nella sua dignità e libertà.
Sono sconcertata nell’assistere come da “ville” del potere alcuni rappresentanti del governo, eletti per cercare e fare unicamente il bene per il nostro Paese, soprattutto in un momento di così grave crisi, offendano, umilino e deturpino l’immagine della donna. Inquieta vedere esercitare un potere in maniera così sfacciata e arrogante che riduce la donna a merce e dove fiumi di denaro e di promesse intrecciano corpi trasformati in oggetti di godimento.
Di fronte a tale e tanto spettacolo l’indignazione è grande!
Come non andare con la mente all’immagine di un altro “palazzo” del potere, dove circa duemila anni fa al potente di turno, incarnato nel re Erode, il Battista gridò con tutta la sua voce: «Non ti è lecito, non ti è lecito!».
Anch’io oggi, anche a nome di Susan, sento di alzare la mia voce e dire ai nostri potenti, agli Erodi di turno, non ti è lecito! Non ti è lecito offendere e umiliare la “bellezza” della donna; non ti è lecito trasformare le relazioni in merce di scambio, guidate da interessi e denaro; e soprattutto oggi non ti è lecito soffocare il cammino dei giovani nei loro desideri di autenticità, di bellezza, di trasparenza, di onesta. Tutto questo è il tradimento del Vangelo, della vita e della speranza!
Ma davanti a questo spettacolo una domanda mi rode dentro: dove sono gli uomini, dove sono i maschi? Poche sono le loro voci, anche dei credenti, che si alzano chiare e forti. Nei loro silenzi c’è ancora troppa omertà, nascosta compiacenza e forse sottile invidia. Credo che dentro questo mondo maschile, dove le relazioni e i rapporti sono spesso esercitati nel segno del potere, c’è un grande bisogno di liberazione.
E allora grazie a te, Susan, sorella e amica, per aver dato voce alla mia e nostra indignazione, ora posso, come donna consacrata e come cittadina, guardarti negli occhi e insieme al piccolo Francis respirare il profumo della dignità e della libertà.

Sr. Rita e sorelle comunità Rut

 
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Commenti al Post:
mauafel
mauafel il 01/02/11 alle 10:41 via WEB
Nico... non ce la posso fare
Mi sono persa nella storia dell'euro....(*_*)
Vado.. mi tuffo in un caffè... e torno
Abbraccioooooooooo
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 01/02/11 alle 10:49 via WEB
Un po' complicato, lo riconosco... In pratica dico che non si fa attenzione alla qualità delle cose da comprare, degli obiettivi da raggiungere...la mèta è solo il denaro, il successo, e qualunque strada si percorra va bene!
(Rispondi)
bryseide2010
bryseide2010 il 01/02/11 alle 12:47 via WEB
che dire ... è una lettera bellissima e profondamente vera. Ciao Nicola
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 01/02/11 alle 12:54 via WEB
L'ho sentita ieri sera nella trasmissione di Gad Lerner, e stamane l'ho cercata...di solito su libero le voci di quanti hanno attinenza con la religione non hanno molto spazio (quasi ci si vergognasse, si avesse paura di apparire bigotti, omologazione, o chissà cos'altro...) ma io son dell'idea che chiunque abbia qualcosa da dire vada sostenuto, indipendentemente dalla provenienza: contano le idee espresse, secondo me! E la lettera di questa suora mi è parsa splendida, da subito! Un bacione!
(Rispondi)
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