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Post n°2448 pubblicato il 07 Marzo 2011 da ottimistasempreecomu

Coloro che scrissero la nostra Costituzione erano persone che avevano vista lunghissima...

...cambiarla, modificarla, potrebbe essere pericoloso...

Piero Calamandrei – discorso pronunciato al III Congresso in difesa della Scuola nazionale a Roma l’11 febbraio 1950

Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito.

Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c’è un’altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime… Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico”

 

(dal sito: "Informare per resistere")

 
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Commenti al Post:
caffe.65
caffe.65 il 07/03/11 alle 12:25 via WEB
PER ESSERE STATI VARATO COSI TANTI ANNI FA è STATO FATTO BENE VERO????''CIAO CIAO BUONA SETTIMANA
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 07/03/11 alle 14:46 via WEB
Direi proprio di sì...è per questo che a qualcuno non piace!!! Serena settimana a te!
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aracnoid.999
aracnoid.999 il 09/03/11 alle 12:44 via WEB
Tutela delle scuole pubbliche, certo che si, ma sceelta anche nel campo delle private non mi pare un'eresia!
Faccio un off topic:
«Il pm come il difensore è per sua natura parziale, la parzialità del pm e del difensore è una caratteristica della loro funzione ed è proprio da questa parzialità che deriva l'imparzialità del giudice, le due parzialità sono essenziali per raggiungere la giustizia. Proprio per questo è improprio arrivare a ipotizzare per il pm le stesse identiche prerogative riservate al giudice. Il pm è un magistrato che va garantito e rispettato, certo, ma la sua toga non ha quel valore supremo e inviolabile che ha la toga del giudice. Per questo va istituito un "Commissario di Giustizia", nominato dal Presidente della Repubblica e tenuto a rispondere al Parlamento sul funzionamento della magistratura e in primo luogo dei pm». Di chi sono queste parole virgolettate? Sono di Piero Calamandrei.
Non sarà che per queste sue parole lo scuminichiamo fin da subito il grande Calamandrei.. Saluti, Antonio
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 09/03/11 alle 13:31 via WEB
Non sono nelle condizioni di scomunicare nessuno, tanto meno Calamandrei...e se si deve cambiare qualcosa, la si cambi! La domanda è: essendo tre i poteri, dove andrebbe a collocarsi il pm? Il "commissario di giustizia" nominato dal Presidente, da chi sarebbe proposto? Serena giornata. Nicola
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Utente non iscritto alla Community di Libero
giorgio il 12/03/11 alle 09:15 via WEB
Condivido le considerazioni ma devo fare una osservazione. Quale genitore di due figli liceali sono "disgustato" dalla didattica e dalla modalità con la quale viene propinata. Mi spiego. Un figlio ha avuto un'insegnante di filosofia marxista che non ammetteva interpretazioni diverse dalle sue,pena voti bassissimi. l'altro figlio ha un professore sempre di storia e filosofia appartenente a qualcuno dei tanti movimenti cattolici.Per tale insegnante Galilei ha torto nella disputa con la chiesa e Giordano Bruno non è un filosofo ma solamente una spia, quindi non viene studiato. Pertanto direi che il problema non è solamente avere scuole di partito o dogmatiche in generale ma insegnanti che anche nella scuola pubblica non utilizzino il loro ruolo per plasmare le menti di adolescenti che non possono argomentare. La scuola italiana va riformata, purtroppo idee valide non ne vedo molte, da nessuna parte.
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raminido
raminido il 12/03/11 alle 09:20 via WEB
IL DISCORSO NON FA UNA GRINZA, MA TUTTO QUESTO E' POSSIBILE PERCHE' IN OGNI GESTIONE PASSATA LA SCUOLA PUBBLICA E' STATA SEMPRE BISTRATTATA SIA IN CAMPO CULTURALE CHE IN QUELLO ECONOMICO
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Utente non iscritto alla Community di Libero
luca fedeli il 12/03/11 alle 09:49 via WEB
Quello che leggo sulla scuola prospetta uno scenario possibile ma che è stato paventato ormai decenni da decenni e ancora non si è verificato. Negli anni'80 alcuni studenti (che dicevano di saperla più lunga degli altri) organizzarono scioperi proprio per questo problema, ho una foto sull'aula magna in cui troneggia uno striscione "se non facciamo qualcosa tra 10 anni non ci sarà la più la scuola pubblica", mio figlio negli anni 90 stessi scioperi e slogan, mio nipote credo che fra poco farà lo stesso. Intanto quando andavo a scuola io un professore spiegava che un cinghiale corre a 130 Km orari (registrato in audio, non c'erano i telefonini) un altro (anche questo registrato) che Mussolini era un pedofilo e io avevo creduto a tutte due le cose, etc. etc... Mio figlio torna da scuola (media) e mi riferisce che il prof di storia ha ufficialmente comunicato che basta studiare sul libro e non c'è bisogno che spieghi, io non ci credo e lui mi spiattella davanti un video che conferma tutto, etc. etc.. Nel lavoro ho asunto in prova un ragazzo con diploma di scuola superiore che non ha la minima idea di quello che è il lavoro che deve svolgere perchè il professore che avrebbe dovuto insegnargli non conosce il mondo del lavoro e gli ha inseegnato una procedura che non è più legale dal 2001. Insomma sono daccordo con te sul pericolo che la scuola pubblica rischi molto, ma non credo per colpa di manovre occulte, semplicemente perchè gli insegnanti (la maggior parte) si deve rendere conto che il loro è un lavoro e non un privilegio, il fatto di essere laureati non presuppone che si sappia le cose e soprattutto le si sappia insegnare.
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etsimilisemper
etsimilisemper il 12/03/11 alle 18:41 via WEB
Condivido che la scuola sia obsoleta, che molti degli insegnanti debbano imparare il loro mestiere prima di insegnare, ma io che ho vissuto in prima persona quegli slogan, mi accorgo con due figlie frequentanti liceo che è cambiata molto. Non discuto la laicità degli insegnanti od almeno di quelli che conosco, ma forse sono gli studenti meno impegnati a percepire quello che succede loro intorno. E ci vorrebbero ristrutturazioni degli edifici che sono sedi di licei, costruiti sotto il tempo del fascio e maggiori fondi per le nuove tecnologie cosi che esse fossero da traino portante per una scuola migliore e per un maggiore interressamento d apprendimento dei giovani. Ma resterebbe sempre il problema può un professore di Tecnica spiegare l'uso di un pc? Dovrebbe snellirsi e ringiovanirsi la classe insegnante
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Utente non iscritto alla Community di Libero
adriano il 12/03/11 alle 10:09 via WEB
Calamandrei non si discute però dal 1950 data in cui ha scritto quelle cose sulla scuola di acqua sotto i ponti ne è passata tantissima. Sessanta anni sono tantissimi in un'epoca in cui il progresso non ha avuto precedenti nella storia e in cui le condizioni sociali e politiche dell'Italia sono profondamente cambiate dall'immediato dopoguerra.La scuola pubblica ha avuto il merito in questo di avere alfabetizzato la nazione e di consentito l'accesso ai livelli d'istruzione superiore a classi sociali che prima ne erano completamente escluse ma nello stesso tempo ha demonizzato la meritocrazia impartendo un'impronta culturale direi sessantottina che rifletteva la formazione di buona parte degli attuali studenti e quindi politicamente di parte.Oggi c'è bisogno di una scuola che non avvilisca il merito e le capacità individuali e che certo non è la scuola privata attuale che spesso è l'ancora di salvezza dei più fannulloni(spesso non solo figli di papà)ma una scuola con insegnanti più qualificati e motivati selettiva e per questo di qualità.
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Free4Ever1
Free4Ever1 il 12/03/11 alle 10:43 via WEB
La maledizione di questo paese si chiama "68". Da lì sono nati i "cervelli" che da 40 anni indottrinano le menti dei nostri ragazzi. Una classe insegnante formata per la maggioranza da persone impreparate, inadatte al ruolo, asservite al potere politico dell'epoca, che hanno contribuito, insieme ad altre "classi" sociali ad impoverire il paese e sono servite esclusivamente ad ingrassare l'immane esercito di parassiti e quindi del debito pubblico, vero cancro dell'odierna e della futura società: i nostri figli.
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Albertino365
Albertino365 il 12/03/11 alle 11:17 via WEB
non hp molto da commentare, solo che a macellare la scuola sono stati in tanti, tutti con molto entusiasmo: sindacati che hanno fatto finta di tutelare i lavoratori, mamme pietose, leggasi professoresse, pronte a lanciare una ciambella allo studente poco desideroso di fare, ministri per la pubblica Distruzione inetti ed incapaci, i nomi sono tanti, tanto da arrivare ad affermare che il migliore è quello che non ha fatto, almeno non ha fatto danni. si parla tanto di meritocra"zia", mrglio la meriticra"nonna".
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Albertino365
Albertino365 il 12/03/11 alle 11:21 via WEB
in risposta a: Free4Ever1. il 68 è stato tanto tempo fa; è stato un tentativo per migliorare la società, in parte c'è riuscito ( apertura delle università a tutti ). oggi è un alibi per nascondere il gioco al massacro: dal 68 ad oggi, quanti sono stati i ministri 68ini: nessuno. io il 68 l'ho fatto, ti garantisco: sono un pezzo di pane duro. le responsabilità sono e restano politiche, ministri imbelli ed incapaci, buoni sol a dire signorsì.
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Ngiliddu
Ngiliddu il 12/03/11 alle 12:27 via WEB
Condivido perfettamente!!!!!
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zanigio2
zanigio2 il 12/03/11 alle 15:22 via WEB
La costituzione,non è il vangelo x i creduloni,con l' evolversi di eventi e situazioni,deve essere adeguata,importante che sia condivisa,e non solo x motivi personali,o contrapposizioni politiche.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
LEX il 12/03/11 alle 20:05 via WEB
Per molti è il Vangelo,tranne l'art. 1 perchè per tutti quelli che è vangelo lo è perchè sono raccomandati.L'itaLIA è AL PRIMO POSTO PER RACCOMANDAZIONI E NEPOTISMO,UN "RAZZISMO" DI TIPO SOCIALE (SCARTARE SOLO PER MANCATA CONOSCENZA O SPINTA...) NEL MONDO OCCUPAZIONALE CHE NON FA IMPALLIDIRE I SINDACATI PERCHE' L'HANNO INVENTATO,MA E' UNA SITUAZIONE ASSURDA!
(Rispondi)
etsimilisemper
etsimilisemper il 12/03/11 alle 18:31 via WEB
Cosa aggiungere a ciò che si detto? Cercare di invertire la tendenza così da non trovarci fra dieci anni, con tanti pdellini simili a ballillini che, saranno dottori che non sapranno operare, avvocati e magistrati che, vedreanno la legge dalla loro parte, E se fra questi, nascesse un altro alto ufficiale con volleitarie manie di golpe?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Stahl il 12/03/11 alle 19:59 via WEB
Non c'è differenza se una scuola è pubblica o privata e non funziona.C'è gente che esce dalle scuole pubbliche con voti regalati,soprattutto negli ultimi 15 anni.Un tempo i respinti c'erano adesso tutti promossi compreso chi non parla italiano.Gli insegnanti statali sono inamovibili anche se non insegnano,ma scaldano una sedia;sono praticamente intoccabili e per questo nello stato è diventato uno stipendificio.Il giusto apporto alla scuola pubblica sarebbe quello di cacciare i nullafacenti,ma grazie a leggi anacronistiche non si può fare,quindi è ovvio che ci sarà sempre più concorrenza.Inoltre non capisco perchè possa esserci in Italia concorrenza per altre aziende e non per la scuola.L'apparato pubblico ha elargito stipendi a donne in maternità preventiva e bidelli nullafacenti...il problema è che non pochi anni fa erano quelli di sinistra a criticare tutto ciò compreso lo spreco e il ladrocinio nel pubblico servizio.Oggi invece la sinistra prende in mano il tricolore massone! Inoltre se leggiamo la costituzione il primo articolo parla di "fondata sul lavoro" e non sul lavoro previo raccomandaioni come nel 90% dei concorsi pubblici,quindi credo ci sarebbero da fare altre manifestazioni e non aiutare i Baroni (da baro cioè ladro) per far si che mantengano i loro privilegi,con figli e amici a seguito!
(Rispondi)
 
orsonmax2006
orsonmax2006 il 13/03/11 alle 03:46 via WEB
E'sbagliato generalizzare.C'è il clientelismo cm in ogni ambito pubblico e o privato. Ma,nn facciamo di tutta l'erba un fascio.Ci stanno molti insegnanti(che ho conosciuto)che sn degli ottimi insegnanti,che cercano in ogni modo di far progredire le classi in cui insegnano.Ma dopo anni di riduzione dei poteri,dei finanziamenti etc,.vuoi che un insegnante perda la "vocazione"?La colpa è di tutti se la scuola va male. Nn credo che la situazione delle scuole private,sia poi tanto meglio di quella delle scuole pubbliche.In queste scuole ci vanno molti figli di personaggi altolocati.Vuoi che non abbiano il potere di far promuovere i propri figli?Il denaro,come il potere,può corrompere chiunque.Quindi,nn mi sento di criticare la scuola pubblica. Cm detto sotto,se le assunzioni fossero fatte x merito e nn x graduatoria(o grazie a raccomandazioni),probabilmente(cm nel servizio militare)ci sarebbero più professionisti e meno fannulloni(o persone incapaci). E'il modo di gestire la scuola ad essere sbagliato,nn gli insegnanti(quanto meno,nn tutti).
(Rispondi)
orsonmax2006
orsonmax2006 il 13/03/11 alle 03:36 via WEB
Io credo che,il problema,nn sia la scuola in se. si parla tanto di scelta.Ma,tale scelta,pare,sia fatta,da pochissime persone.Allora perchè continuare su questa strada? Sembra quasi che,x far aumentare gli iscritti alle scuole private,si stia,anno dopo anno,cercando di affossare quella pubblica,con tagli,licenziamenti e ristrutturazioni mai avvenute. Credo che,prima di dare denaro alle scuole private,occorre rendere le scuole pubbliche,efficienti e parsimoniose,con controlli continui e pene in caso di "disobbedienza". Questo in generale. Ovviamente,occorre che,chi viene assunto come insegnante,sia meritorio. Molti diventano insegnanti,nn x passione(o vocazione),ma per avere il posto fisso(erroneamente creduto tale)e o fare un lavoro facile. Molti(mi auguro la maggioranza),hanno passione e voglia di insegnare. Ma tutto deve essere supportato da una famiglia che ha fiducia nell'istituzione scolastica. Se sn i primi i genitori a sbattersene le palle della scuola,bè,anche se diventasse la scuola migliore al mondo(sia finanziariamente che didatticamente),di fatto,nn lo sarebbe. Genitori dementi,che difendono altrettanti figli deficienti. Quando sento genitori che dico:"...ah ma mio figlio è buono..."dopo che ha scoperto che ha massacrato un compagno perchè nn gli voleva dare il suo cellulare. E'un esempio che fa capire,quanto i genitori che difendono ad oltranza i propri figli dalle istituzioni,nn siano facendo altro che rovinarli.Insidiando il loro,l'idea che,a prescindere di ciò che fanno,nn ne pagheranno mai le conseguenze,perchè tanto ci sarà sempre qualcuno che li tirerà fuori dai guai. Cento volte meglio genitori ed insegnanti severi e complici,che genitori di questo genere.
(Rispondi)
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