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Post n°2461 pubblicato il 15 Marzo 2011 da ottimistasempreecomu

Pensavo stamane, venendo in ufficio, a come le nostre azioni, noi stessi siamo guidati da un insieme quasi inconsapevole di microscelte, quotidiane...

Mi spiego meglio. Ciascuno di noi ha l'illusione di aver fatto una scelta (o più scelte) di vitale importanza nel corso della propria esistenza..il tipo di scuola, la facoltà universitaria, sposarsi o convivere, farsi prete o diventare rapinatore... e sono in pochi a considerare che, in fondo, qualsiasi sia stata la scelta, è il frutto di una serie di scelte insignificanti nella vita di tutti i giorni...

Da ragazzo incontro una ragazza, scelgo se telefonarle o no, lei sceglie se rispondere o no...e poi la scena si ripete..."passo a prenderti"..."si" oppure "no"...e pian pianino quello che era un qualcosa di estemporaneo, diventa usuale...si passa allo stadio successivo...

Oppure in blog...oggi rispondo o non rispondo, scrivo o non scrivo a qualcuno...domani la scena si ripete...e si finisce con il dimenticare qualche amico...

Esemplare, sotto questo profilo, il film "innamorarsi"...

Frank e Molly, alla vigilia di Natale, si incontrano casualmente alla libreria Rizzoli di New York. Si rivedono per qualche mattina sul treno che dai sobborghi del New Jersey li trasporta nella grande metropoli: lui, ingegnere, vi sta seguendo la costruzione di un grattacielo, lei, disegnatrice pubblicitaria, vi si reca in visita al padre ammalato. Alle spalle hanno ambedue una famiglia apparentemente tranquilla, lui con moglie e due figli, lei è sola con il marito. Dal prevedibile incontro ogni successiva occasione non può andare che in una scontata e prevedibile direzione: dalla simpatia iniziale, allo star bene insieme, all'innamoramento. Arrivano fino alla camera da letto, ma lei si pente e torna indietro. I rapporti nelle rispettive famiglie comunque si guastano ugualmente; lui rompe l'imbarazzante situazione accogliendo la proposta di un lavoro a Huston. Ma l'anno dopo, sempre casualmente, sempre alla vigilia di Natale, sempre nella libreria Rizzoli si ritrovano un'altra volta: si salutano da "vecchi" e cari amici; ma poi sul solito treno che avrebbe dovuto separarli definitivamente, si incontrano ancora e questa volta per non lasciarsi più.

Ora, è chiaro che la fine avrebbe potuto essere diversa...a patto che uno dei due protagonisti avesse scelto di non prendere il treno, o di sedere in un posto differente, ecc. Così come quando scegliamo, ogni giorno, di vederci, di sentirci, di parlare in maniera esclusiva (cioè con modalità che escludano altri) con tizio, caio o sempronio...o come quando, in una classe manca l'insegnante...quello che è il primo timido tiro di un foglio appallottolato diventa - con il tempo - usuale...e si passa ai gessetti, e via via a livelli sempre più "pesanti"...Si arriva poi alle aule devastate e ci si chiede come sia potuto accadere...

C'è chi ha un'idea diversa?

 
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Commenti al Post:
b_t_h
b_t_h il 15/03/11 alle 10:12 via WEB
mi soffermo ank'io spesso a fare riflessioni di questo genere...in stile "sliding doors" per restare in campo cinematografico! ma se avessi scelto un'altro indirizzo di studi? se non mi fossi licenziata dalla pizzeria? se arrivata quì avrei preferito il lavoro in pasticceria piuttosto ke al pub? se Uccio non avesse mai avuto quell'incidente sul lavoro ke ci ha convinto a venire in Sicilia? se fossi veramente partita per bologna com'erano i miei progetti scolastici?...il futuro non si crea però con i se...
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 15/03/11 alle 10:35 via WEB
Osservazione giustissima, la tua...anche se io volevo soffermarmi sul fatto che ci ritroviamo a volte a compiere della grandi scelte (macroscelte) che sono solo delle finte scelte, perchè sono il naturale sbocco di tante piccole scelte (microscelte) che compiamo strada facendo... Non si arriva subito a fare il rapinatore, ma prima si rubano delle caramelle, una mela, ecc... non si arriva subito al divorzio, ma prima si conosce qualcuno che ci interessa (diverso dal marito o dalla moglie), poi instauriamo con lui un rapporto privilegiato (l'incontro quotidiano, il caffè, la chiacchiera...) magari con la scusa che è un tipo/una tipa simpatico/a...ecc. Come vedi, piccole scelte quotidiane, finchè un giorno ti trovi costretto/a alla grande scelta...
(Rispondi)
danielaz1969
danielaz1969 il 15/03/11 alle 10:32 via WEB
Non saprei... buona giornata:)
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 15/03/11 alle 10:35 via WEB
Nessuno lo sa con certezza...era un'ipotesi! Serena giornata a te! :-)
(Rispondi)
annausilia56
annausilia56 il 15/03/11 alle 12:01 via WEB
ciao Nicola, con il senno di poi, forse si cambierebbe qualche cosa o forse no.... dipende da quanto sei stato fortunato!! Anna
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 15/03/11 alle 12:07 via WEB
...nelle piccole scelte? ...forse...col senno di poi...
(Rispondi)
mihaela_laura
mihaela_laura il 15/03/11 alle 14:42 via WEB
Beh, si dice che il destino è già scritto per ogniuno di noi da qualche parte in quel famoso "Libro"...ma quale libro?,..ma quale destino?.. Quello che chiamiamo il nostro destino è in realtà il nostro carattere, ed il carattere si può cambiare! Perciò dobiamo fare delle scelte per forza, solo che adesso nell 2011, le nostre scelte sono dittate soprattuto da essigenze economiche.... My opinion...
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 15/03/11 alle 14:49 via WEB
Infatti, io parlo di scelte, nel post...delle piccole scelte di tutti i giorni, di sempre...Le esigenze economiche hanno il loro peso...e non mi pronuncio in merito, perchè so di essere più fortunato di tanti altri...
(Rispondi)
blu_angel33
blu_angel33 il 15/03/11 alle 16:37 via WEB
Ciao Nicola ,dipende tutto dal destino secondo me...anch´io certe volte penso a questo credo che ciascuno di noi cé sempre un chissá... buona giornata kisss
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 15/03/11 alle 21:27 via WEB
Il destino indubbiamente gioca la sua parte...se il ragazzino ha la famiglia in rotta, è facile che finisca con cattive compagnìe...ma resta il fatto che andare a rubare - per sport - le caramelle è una sua microscelta che facilmente - a meno di correzioni di rotta - lo porterà domani ad una macroscelta facinorosa! Serena notte a te...
(Rispondi)
mauafel
mauafel il 16/03/11 alle 09:34 via WEB
Innegabile l'essere condizionati da fattori esterni o comunque vicini al nostro essere o comunque relazionabili agli altri
Ma non credo siano..le scelte.. illusioni
Almeno se sono fatte nella consapevolezza e non sono frutto di alibi
La vita..per me.. ci pone innanzi delle "occasioni" Delle possibilità
A vent'anni si può essere ingenui e così agire.. ma crescendo una porta si chiude o si apre con le proprie mani
Il film citato poi non penso sia esemplare.. piuttosto una eccezione
Buongiornooooooooo caro mio *_*
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 16/03/11 alle 09:46 via WEB
Ogni scelta è fatta nella consapevolezza, secondo me, - magari oggligata, ma sempre di scelta si tratta -...è il susseguirsi delle piccole scelte che ci porta in una situazione anzichè in un'altra. Da piccolo, quando mangiavo le ciliegie, mi divertivo a metterne i noccioli in fila, uno dietro l'altro...e a seconda della posizione dei noccioli precedenti, la linea prendeva la forma di una curva, di una retta, di una "S"...ma io non lo avevo deciso prima, quale forma dare alla linea...^___^ Buongiorno, dolcissima!!!! ^_______^
(Rispondi)
valeria2924
valeria2924 il 16/03/11 alle 17:59 via WEB
Mi ha spaventato leggere questa storia, sta succedendo a me da ieri dopo due anni. come vorrei qualcuno mi dicesse qual'e' la strada migliore ... se rimanere o scendere da quel treno... specialmente se la scelta coinvolge altri. ma poi e' giusto guardarsi intorno prima di scegliere??
(Rispondi)
 
ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 16/03/11 alle 19:45 via WEB
Se è quello che sospetto, solo tu puoi sapere se rimanere o scendere, o meglio tu e presumibilmente un'altra persona...Giusto, o no? Ciascuno ha la propria risposta, nessuna è universale...io ritengo di si, perchè non possiamo decidere - sia pure indirettamente - anche per gli altri. Ma è la mia risposta, mica il Vangelo!
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