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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

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Post N° 1211

Post n°1211 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da ottimistasempreecomu

Why

Ci pensavo stanotte...già, invece di dormire: che perdita di tempo! Invece di fare altro: che perdita di tempo! Faccio da tempo le medesime cose, compio le medesime azioni, percorro la medesima strada: allora da cosa deriva questa sensazione di averla smarrita? E quando l'ho smarrita? E ripercorro a mente i numerosi incroci e bivi che ho incontrato nella mia vita. Sarà stato al momento di scegliere le scuole? di sposarmi e mettere su famiglia? quando l'ho perduta? Quando ho cambiato lavoro? Quando ho scelto di non avere una compagna accanto? E perchè diavolo sono stato meno furbo di Pollicino e non mi sono messo i sassolini bianchi in tasca? Ma forse è solo che la scelta della strada da percorrere è difficile. Già, è strano! All'inizio, sei giovane, ma scorgi con nettezza dove il cammino ti porterà...man mano percorri la strada, la mèta si smarrisce davanti agli occhi, la perdi di vista, e a te sembra di andare avanti verso non si sa dove...poi ti accorgi di girare in tondo...cerchi la bussola, e non la trovi, provi ad orientarti con il sole o le stelle, ma è nuvoloso!
Ogni giorno ti alzi, ti dici che oggi cambierà qualcosa, ma guardi il calendario ed ogni giorno porta la stessa data, stesso giorno, mese ed anno, si ripetono le medesime cose, dici le medesime parole, in un perpetuarsi infinito di suoni e voci e rumori e oggetti e atti che rimangono fissati, immutabili, quasi incrostati dentro e fuori di te. Nè serve - ti accorgi - avere il coraggio delle scelte: attraversi il fiume, ma il paesaggio rimane uguale! Ho cambiato casa, ma non è cambiato nulla, anzi, se possibile le condizioni si sono ingarbugliate!

Dovrei cambiare me stesso, ma ne varrebbe la pena? E ci riuscirei?

 
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