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parlare?

Post n°1316 pubblicato il 02 Febbraio 2009 da ottimistasempreecomu

“…quando non puoi dire una parola buona, stai zitto!”…diceva il piccolo leprottino Tippete nel film “Bambi”. Ecco, è un po’ che taccio, perché non mi riesce di dire nulla di sensato, di buono…Ci sono quei periodi un po’ così, in cui tante idee ti affastellano la mente, ma non ne riesci a sviluppare alcuna. Buon per me che non faccio lo scrittore o il giornalista! Del resto, di cosa parlare? Continuare a parlare di me? Per dire cosa? Non sono diverso dagli altri, più buono o più cattivo, ho il mio bagaglio di pregi e difetti, come tutti, i miei momenti positivi e negativi. Sono certo solo di una cosa: assolutamente incapace di odiare o di essere cattivo, anche quando mi son trovato a difendermi, l’ho fatto mantenendomi nei limiti, senza accanimento e senza odio. E’ l’unica cosa che posso dire di me, e me ne vanto, ma per il resto, beh, credo di essere una persona assolutamente normale. Stamane, al risveglio, pensavo proprio a questo, alla difficoltà di essere normale, al non proporsi come un qualcuno di eccezionale (più buono. O più bello, o più ricco…insomma, un “più” qualsiasi). E forse (dico forse) non è stata estranea a questa difficoltà l’apertura del blog, o meglio, la sua trasformazione. Nel senso: si scrive davvero per sfogo, per raccontare e raccontarsi, per esaltare, stigmatizzare, commentare? O a volte lo si fa in una sorta di larvato tentativo di autoesaltazione? E ancora: parlare di sé, degli altri, della società? Parlare di me, dei miei momenti tristi o gioiosi? Ma non sono diversi da quelli di miliardi di altri esseri, a qualsiasi latitudine. I problemi si somigliano un po’ tutti, almeno quelli di coloro che – comunque – hanno la fortuna di non dover pensare in maniera eccessiva alla propria sopravvivenza e si dibattono nelle problematiche consuete (che sia amore, vita di famiglia, finanza, e quant’altro)…parlare della società? La società, la nostra almeno, ha sempre le solite pecche, che tutti biasimano ma nessuno vuole efficacemente contrastare. Ci stiamo militarizzando sempre di più, il razzismo ormai serpeggia incontrastato (checchè se ne dica) e la stampa dice solo cose che si possono dire! Prendiamo il caso degli stupri: sembra che in questo periodo ne accadano di più o siano più selvaggi, ma penso che in realtà le cose siano andate sempre (purtroppo) alla stessa maniera, in qualsiasi mese dell’anno. Oggi, però, val la pena di pubblicare, di cavalcare l’onda, così come un anno fa. Perché? Forse per la tornata elettorale che si avvicina? La magistratura: si parla delle scarcerazioni facili, ma nessun legislatore si prende la briga di cambiare la legge sulla custodia preventiva e sugli arresti domiciliari, mentre va di moda parlare di intercettazioni o altro. A chi giova? E, per tornare all’inizio, a cosa giova parlarne? Purtroppo, in Italia, il confronto non è più tra le idee, ma tra gli schieramenti, una iniziativa è buona o cattiva a seconda di chi la propone, non nel merito. Il potere usa la nostra emotività per spingerci a fare questo o quello, perché noi siamo un popolo emotivo. E si utilizza l’emotività per farci accettare qualsiasi cosa, ma nessuno – ribadisco: nessuno – cerca di dare una qualche forma di metro critico. Nessuno ci insegna a valutare i fatti, ma solo ad inseguire le opinioni. Abbiamo un papa che insegue le ombre, gli scheletri di un passato che nessuno rimpiange (eccettuate poche frange), richiamandomi alla memoria i papi delle lotte per le investiture: il mondo stava cambiando, era cambiato, il medioevo era agli sgoccioli, ma loro non ne erano stati informati! Un governo che cerca di fare con le forme quello che non riesce a fare nella sostanza (ordine e sicurezza? I militari per strada! Mica dare più soldi e mezzi a polizia e carabinieri!!! Eliminare le intercettazioni, mica porre mano ad una riforma seria dei codici, o dare soldi per la carta per fotocopie ai tribunali!!! Mettere i grembiulini, le telecamere di sorveglianza, mica ristrutturare edifici fatiscenti e dar soldi per programmi in grado di coinvolgere ed educare gli studenti!!! Ecc.)

Un opposizione che ormai è pressocchè indistinguibile dalla maggioranza, intenta più a sbarazzarsi degli ostacoli più pressanti che a svolgere bene il ruolo (lo sbarramento del 4% a chi giova?) ed una sinistra tutta intenta ad atomizzarsi…

Ci siamo dimenticati della nostra emigrazione, quando a nord non si affittavano case ai meridionali, in Europa ci facevano lavorare nelle miniere o al massimo come camerieri, o negli USA, in alcuni stati del sud – è accaduto anche questo – eravamo razza inferiore, al pari dei non anglosassoni! Parlare di cosa, allora? Di chi?

 
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