comunicare

Ormai mi soffermo sempre meno a vedere la tv: i programmi di intrattenimento sono praticamente dei cloni gli uni degli altri, quelli di approfondimento informativo ospitano personaggi che dicono sempre la stessa cosa in forma diversa: non c'è una sola persona da cui abbia sentito dire che: "beh, sì, in effetti quel mio avversario in questo ha ragione...", ma soprattutto ho notato che stiamo diventando schiavi dei sondaggi...

Stamane, nella solita rassegna stampa che seguo al mattino in tv su rai 3, mi ha colpito un titolo: la stragrande maggioranza sarebbe, secondo i sondaggi appunto, a favore del nostro capo del governo...

Mi ha colpito, dicevo, ma non per la sua veridicità o per l'assenza di essa, non mi interessa se sia vero o falso ciò che è asserito...è che ho ripercorso con la mente vari altri titoli e dichiarazioni basate sul presunto consenso della popolazione, oppure sulla supremazia della volontà degli elettori rispetto a considerazioni etiche o giuridiche, e via dicendo...sembra quasi che l'elezione sia una consacrazione che abilita a fare e dire di tutto senza che ci sia alcun potere a controllare atti e parole...

e sembra strano che si sia persa nella memoria la considerazione che anche il nazionalsocialismo andò al potere per mezzo di elezioni, che il fascismo era al massimo del consenso popolare quando mandava in Etiopia, in Spagna o dichiarava guerra agli Stati Uniti (si, per chi non lo dovesse sapere, fu l'Italia a dichiarare guerra agli USA e non il contrario!!!), ecc....Per qualcuno, oserei pensare (su questa base), era giusto che Hitler fosse svincolato da qualsiasi controllo, perchè aveva vinto le elezioni!

Perchè non mi convince questa idea?

(P.S.: interessante la tesi sostenuta da Ghedini alla Consulta, sul lodo Alfano!)