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Riassumendo...

Dunque, riassumendo...

- L'euro è in agonia
- La scuola pubblica è in coma profondo, indotto peraltro da chi la dovrebbe salvare;
- La crisi (che fino a qualche tempo fa era alle nostre spalle) attanaglia il nostro Paese, tanto che occorre una manovra da circa 25 miliardi di euro (giusto per capirci, 50.000 miliardi di vecchie lire...la metà di quanto fece Prodi - che però ci fece entrare nell'euro!- e che fece incazzare gli italiani e urlare allo scandalo Tremonti, Berlusconi & c.)
- L'università tra poco chiuderà i battenti, mentre la ricerca lo ha praticamente già fatto:
- I disoccupati si contano ormai a milioni, in alcune regioni la disoccupazione giovanile è quasi al 30% della categoria;
- Le aziende costrette alla chiusura ormai non le conta più nessuno;
- Il malaffare è all'ordine del giorno, come dimostrano le notizie che circolano su ministri e politici in genere;
- La rai diffonde dalle reti 1 e 2 dei telegiornali da far impallidire il leggendario Istituto Luce dei tempi d'oro (ormai manca solo la "battaglia del grano" col duce ripreso a torso nudo), e non so se siano già finiti nella programmazione comica delle tv estere;

Scusate se mi fermo qui, ma temo che - continuando - esaurirei lo spazio messomi a disposizione da Libero..

Per contro:

- si discute della legge sulle intercettazioni (evidentemente vitale!)
- Nostra Signora dei Grembiulini (alias Gelmini) sposa l'ipotesi di Giorgio Rosario Costa, un commercialista di Lecce che sinora si era fatto notare proponendo l'istituzione dell'Albo Nazionale dei Pizzaioli, per far iniziare l'anno scolastico a ottobre anzichè a settembre, provocando un ampio dibattito interno con la Lega...no, non è un attimo di nostalgia per quando eravamo piccoli e si andava a scuola il 1 ottobre...è solo una lotta tra chi vuol risparmiare un mese di stipendio ai precari e chi invece vuol favorire gli impianti sciistici del proprio elettorato: la scuola, in sè, non c'entra una beneamata fava;
- si dibatte accanitamente sul tema "Santoro si, Santoro no" dimenticando cosa è diventata la rai nel suo complesso;
- si imposta una manovra sulla base dei tagli, senza che il nostro Presidente del Consiglio abbia il coraggio (non parlo del concetto,  ignoto al medesimo, di onestà intellettuale) di dire agli italiani come stanno realmente le cose, scaricando i succitati tagli sugli enti locali, per cui il governo potrà dire che non ha aumentato le tasse, nè diminuito i servizi, perchè, tanto, sarà l'onere di questi ultimi! Il fatto che non ancora ci si accordi sul taglio al "costo della politica" è un dettaglio! Così come è un dettaglio il fatto che oneri come i pedaggi o i ticket farmaceutici gravino percentualmente di più sui ceti meno abbienti...come tutta l'imposizione indiretta (insegnavano una volta in Scienza delle Finanze: vi prego di avvertire Tremonti).

Qualcuno, però, in Italia li ha votati, no?