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Vasco Rossi - Eh...già

Io sono ancora qua....

Per una settimana mi sono immerso nel quotidiano, in parte per costrizione in parte per scelta...

Mi son dedicato a sistemarmi la casetta, mi son trasferito...certo mancano ancora le mille cose quotidiane che solo il vissuto può suggerire, ma il grosso è fatto...e ieri sera mi son concesso la mia prima serata libera in città... Niente di che, una passeggiata, una visita alla Feltrinelli - col solito corollario di shopping compulsivo, nella forma di un romanzo di Erri de Luca ed un libro di Odifreddi - ma è stato emozionante riprendere le mie vecchie abitudini, reincontrarsi con antiche libertà che avevo perduto per strada...

Ringrazio gli amici che hanno avuto la pazienza e la costanza di aspettarmi, e mi scuso con chi mi ha salutato - in pubblico ed in privato - senza ottenere una risposta... Con alcuni di voi mi son sentito in questi giorni per telefono, con altri mi è stato impossibile...

Dicevo...in parte per costrizione, in parte per scelta... Non ero su un'isola tropicale in compagnìa della donna dei miei sogni...sia perchè avrei scelto, potendo, un ritiro in montagna, sia perchè la donna dei miei sogni...beh, rimane dei miei sogni e temo lo rimarrà perennemente...ma va bene così..

Per costrizione...ho dovuto sistemare la linea telefonica (e devo dire che Infostrada è stata estremamente efficiente... ci lamentiamo di tante cose che, quando una funziona, è una notizia, e va data!), non ho avuto molto tempo per stare al pc, dovendo riorganizzarmi su basi completamente nuove e diverse ed esendo assolutamente da solo in questa vicenda (il che comporta anche qualche difficoltà pratica, non avendo il dono dell'ubiquità)...

Per scelta... ho pensato che la riorganizzazione non dovesse solo passare dall'aspetto pratico, ma anche dalle priorità individuali... Internet mi aveva preso un po' troppo la mano, a scapito delle relazioni personali: la chiacchiera col salumiere o il tabaccaio, le due parole col vicino di casa, ecc., erano tutte cose che - nella solitudine della vita che conducevo - stavano cominciando a mancare... finito il colloquio telefonico, preso il caffè o l'aperitivo con l'amico o l'amica, non restava altro, cessava tutta quella rete di relazioni interpersonali che non sono amicizia e non sono non-conoscenza, ma rappresentano comunque una parte del mondo di ciascuno di noi: parlo, appunto del tabaccaio, della commessa, del salumiere, del negoziante, del pizzaiolo sotto casa, del vicino di casa, ecc., tutte figure cui mi ero man mano disabituato e che si riaffacciano all'orizzonte, ora...

Non è che sia cambiato il mio modo di intendere internet, per me è sempre un passaggio verso un rapporto umano, personale, diretto ed immediato (e molti sanno che non ho molti problemi a dare il mio numero telefonico...alcuni accettano, altri no...), ma la vita è fatta anche di immediatezze, di quotidianità...

Ho un sogno....lavoro giorno dopo giorno per realizzarlo...

Un bacione a tutti!!!!!!!!!!