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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

Grazie.
Semplicemente grazie.
Per essere l'amico speciale che sei.
Per essere l'uomo che non si è arreso mai.
Per essermi sempre così vicino.
Grazie davvero.

Dolce Dany... 

 

 

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Post n°2795 pubblicato il 24 Agosto 2011 da ottimistasempreecomu

E' parecchio che non scrivo qualcosa di mio...prendo in prestito vignette, aforismi, brani musicali...fingo che la vita vada avanti...o forse la vita va avanti davvero e cerco di starle attaccato...

Raramente una persona mi è mancata tanto...sono stato abituato a cambiare di continuo ambienti e persone che mi circondano e questo mi ha fatto sviluppare degli anticorpi: mi affeziono alle persone, ad alcune persone almeno, ma sempre pensando che un domani potrebbe esserci un distacco, preparandomi al peggio...

Con te non è avvenuto...forse non lo avevo neppure contemplato tra le possibilità...eri entrata a far parte della mia vita...sapevo a chi rivolgermi per un consiglio, un conforto, un aiuto o anche solo per una chiacchierata...non ero mai solo a pranzo o a cena...

Amica mia, mi manchi...

Ci son ferite che sono più profonde delle altre, però...ferite che stentano a rimarginare...e dopo, si sta molto attenti a non procurarsi di nuovo quelle medesime ferite, perchè si sa quanto siano dolorose...

Il mondo si divide tra il sè e gli altri....e i rapporti sono dati da una numericamente inimmaginabile serie di equilibri tra queste due entità, equilibri che variano in funzione della sensibilità, dello stato d'animo, del momento, del carattere, dell'educazione, dell'esperienza dei protagonisti...e la domanda è se occorra - e quando, e quanto - dare più peso al sè o più peso all'altro... In vita mia, ho sempre cercato di dare più peso all'altro, misurando parole e concetti - ma anche atti - in maniera che non arrecassero offesa o turbamento, cercando di filtrarli in anticipo, muovendomi con delicatezza... Ho cercato, non sempre ci son riuscito, non sempre l'ho fatto bene...

Non è facile essere amici...anzi Amici... A volte non sai come giustificare delle cose, altre non sai quali parole pronunciare, come lenìre un dolore o una sofferenza, e ti poni sempre il problema del modo in cui stare accanto all'amico...troppo stretto, troppo largo... troppo di tutto... Questo, naturalmente, se si parla di Amicizia...e naturalmente nella mia visione... Ma la mia è l'unica visione che mi è dato avere...perchè, appunto mia, con tutti i limiti che possono esserci...

Nei confronti delle persone che amo sviluppo sempre un certo senso di protezione, che paradossalmente mi è costato un matrimonio a ben vedere...giusto? Sbagliato? non lo so...so solo che io sono questo, chi mi ama lo sa, e lo accetta, come io accetto il modo di essere degli altri...

Ma ora, per un attimo, devo proteggermi...ci son momenti non molto belli (ho battuto molto su Charlie Brown ultimamente)..... è qualcosa cui sono avvezzo, non mi sconvolge più di tanto...ma non voglio rischiare di ripeterli, almeno non a breve...

Mi manchi, amica mia.....e tanto!

 
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Rispondi al commento:
mauafel
mauafel il 24/08/11 alle 11:26 via WEB
Dopo aver letto con cura le tue parole.. mi permetto di dire la mia
Essere amici è facile... ma se in una logica di reciprocità che non contiene egosimi e filtri
Te dici... ad esempio... "ho sempre cercato di dare più peso all'altro, misurando parole e concetti" ma sei proprio sicuro che in questa maniera hai dato rilevanza all'altro? La misurazione di un pensiero è .. o è stato.. un bisogno tuo.. o dell'altro?
Vedi Nico.. personalmente con chi reputo amico/a (nel vero senso del sentimento) questo tipo di domanda non è e non è stata in essere... perchè predominante la conoscenza
Ed ancora... "ti poni sempre il problema del modo in cui stare accanto all'amico" per me non è un problema.. nella stessa logica e conoscenza di cui sopra
Non sapere o volere guardare oltre la propria "visione" bhè... secondo me è... limitante e limita un rapporto A prescindere dalla natura dello stesso
"io sono questo, chi mi ama lo sa, e lo accetta, come io accetto il modo di essere degli altri" ed anche qui... "accettare" per me non è strada maestra Mi piace parlare e sentire... comprensione che si fa incontro e magari arricchimento
Il (un) paradosso... sempre nella mia direzione.. è "la mia è l'unica visione che mi è dato avere" ... "io accetto il modo di essere degli altri.."
Comunque neanche io so dire ciò che è giusto e ciò che non lo è... La mia è una semplice prospettiva
 
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