comunicare

Il nostro cammino non è fatto solo dalle nostre scelte (confuse o meno). Secondo me è un intreccio di cammini. Anche senza volerlo entriamo nelle vite degli altri o le sfioriamo o magari le evitiamo quando loro si aspettano che ne facciamo parte. Ci son così tante attese disilluse con cui si potrebbe costruire un nuovo mondo. Si impara da piccoli ad aspettarci qualcosa e poi se non arriva c'è chi pesta i piedi, chi perde fiducia, chi reagisce. Il punto è che la nostra vita l'abbiamo in pugno. È l'unica cosa che davvero possediamo, ma il controllo su di essa è minimo, proprio perché non siamo da soli. Sembra quasi che l'unico modo per tenere in pugno ognuno la propria vita, sia rendersi conto tutti insieme di questo, del fatto che dobbiamo interagire, capire che gli altri ci feriscono e amano, ci fanno crescere, ci ostacolano. La consapevolezza di questo potere in genere ce l'ha chi vuole usare gli altri. Dovremmo sentirlo tutti dentro e difendere chi non può capire, lottare perché ognuno trovi la sua strada, noi per primi. Solo ammettendo che la vita non è un viaggio solitario, ma una passeggiata sempre accanto a qualcuno, si potrà sentirci un po' meno confusi e un po' più amati e capaci di amare.