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Considerazioni....

Post n°3004 pubblicato il 18 Ottobre 2011 da ottimistasempreecomu

"Di quanti soldi ha bisogno un uomo?"...era la domanda che in un film (o telefilm, ora non ricordo bene) un poliziotto che indagava su un traffico d'armi rivolgeva ad un trafficante....Mi è balzata prepotentemente alla mente stamane, mentre percorrevo i miei usuali 20 minuti di strada per coprire la distanza tra casa mia e l'ufficio... mi son reso conto della quantità spropositata di SUV, auto di grossa cilindrata, gente col telefono incollato all'orecchio...riandavo alle cronache giornalistiche in cui si narrava di speculatori e faccendieri che incassavano centinaia di migliaia di euro per far proseguire affari poco puliti a danno di povera gente o terremotati (che spesso si identificano), che stravolge il nostro territorio in cambio di incassi stratosferici...

"di quanti soldi ha bisogno un uomo?" chiedeva il poliziotto...e non c'era risposta....quante ville, case al mare o nelle località montane più note si possono abitare? Quante auto si possono guidare alla volta? Immagino - ma indubbiamente ignoro qualcosa - una alla volta, e per poco tempo...quella villa abitata per un mese - o qualche mese - costa centinaia di cassintegrati, di persone che non possono curarsi...quel parco macchine che non potrà mai essere utilizzato costa bambini ammalati a causa di falde inquinate, giovani che non hanno un futuro....

"Di quanti soldi ha bisogno un uomo?" chiedeva un poliziotto...e non c'era risposta, mentre ripenso alle guerre fatte per poter guidare il SUV, avere tre ville che non si useranno mai....avere più soldi di quanto - con tutta la buona volontà - si potrebbe riuscire a spendere, tranne che per "oliare" gli ingranaggi di questo meccanismo a moto perpetuo...e intanto, nel mondo si muore....e non di vecchiaia...

"Di quanti soldi ha bisogno un uomo?"...chiedeva il poliziotto...non è moralismo: è sopravvivenza!

 
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ottimistasempreecomu
ottimistasempreecomu il 18/10/11 alle 11:13 via WEB
Per indignarsi occorre innanzitutto possedere informazioni e capacità di analisi critica... il '68 fu fatto da studenti che - in maniera giusta o sbagliata - avevano fatto un'analisi della società con gli strumenti che erano stati dati loro dalla scuola.... da allora la scuola è andata in regressione: sempre meno mezzi, sempre più dequalificazione degli insegnamenti...quanti realmente conoscono la storia del nostro Risorgimento, ad esempio? Si conosce solo quello che certa agiografia riporta, ma non si dice che la contabilità del Regno Borbonico fu portata come esempio al Cavour, mentre nel Regno Sabaudo nel 1860 non era stato ancora presentato il bilancio preventivo di due - tre anni prima... e non si dice che lo stesso regno borbonico era, negli anni preunitari, il quarto partner commerciale degli Stati uniti...questo giusto per dirne qualcuna...e giù per li rami....quanti, in Italia, sanno che i carabinieri a Nassirya non erano arrivati casualmente, ma nei pressi di quella città c'era una raffineria ENI mai inquadrata dalle telecamere? E quanti sanno che le banche statunitensi vogliono rientrare dei prestiti fatti a quelle europee, con rimborsi in dollari, per cui gli stanziamenti della comunità europea finiranno negli stati uniti? E quanti si rendono conto che le banche saranno in notevoli difficoltà in Europa al momento di stilare i bilanci, visto che il valore nominale dei titoli è enormemente superiore a quello reale? Forse, mi chiedo, è per questo che le istituzioni finanziarie europee stanno dissanguandosi per comperare titoli del debito pubblico italiano? Per mantenerne il valore? Ecco..son queste alcune delle domande che mi faccio (ma ce ne sono migliaia)...Tutto questo serve a mantenere i bonus di qualche manager industriale, o l'incasso di qualche pubblico funzionario, politico o qualcuno del sottobosco vasto dei faccendieri di stato - che non sarà mai in grado di utilizzare - sottraendolo alla gran parte delle persone... E il discorso potrebbe ampliarsi....analisi economiche, sociali, geografiche, politiche...tutto si tiene, insomma...almeno finchè si terrà...
 
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