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...roberto vecchioni - la bellezza

"Passa la bellezza nei tuoi occhi neri,
scende sui tuoi fianchi e sono sogni i tuoi pensieri...
Venezia inverosimile più di ogni altra città
è un canto di sirene, l'ultima opportunità
ho la morte e la vita tra le mani coi miei trucchi da vecchio senza dignità:
se avessi vent'anni ti verrei a cercare, se ne avessi quaranta, ragazza, ti potrei comprare,
a cinquanta, come invece ne ho ti sto solo a guardare ...
Passa la bellezza nei tuoi occhi neri
e stravolge il canto della vita mia di ieri;
tutta la bellezza, l'allegria del pianto che mi fa tremare
quando tu mi passi accanto...
Venezia in questa luce del lido prima del tramonto
ha la forma del tuo corpo che mi ruba lo sfondo,
la tua leggerezza danzante come al centro del tempo e dell'eternità:
ho paura della fine non ho più voglia di un inizio;
ho paura che gli altri pensino a questo amore come a un vizio;
ho paura di non vederti più, di averla persa...
tutta la bellezza che mi fugge via e mi lascia in cambio i segni di una malattia.
Tutta la bellezza che non ho mai colto,
tutta la bellezza immaginata che c'era sul tuo volto,
tutta la bellezza se ne va in un canto,
questa tua bellezza che è la mia muore dentro un canto."

Ci sono dei periodi nella vita in cui si ha l'mpressione di camminare su un sentiero strettissimo in alta montagna, tra due burroni...da una parte il sogno, dall'altra la realtà...l'abilità consiste nel non scivolare...o si tratta di fortuna?

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Ieri pomeriggio stavo andando a trovare i miei vecchietti....vado sempre a piedi....per strada ho superato una coppia di anziani signori e - involontariamente - mi è pervenuta all'orecchio qualche frase del loro dialogo: parlavano di medicinali da assumere o non assumere, e lui rimproverava teneramente lei, che evidentemente era alquanto renitente.... poi, sono arrivato a casa dei miei, ed una scena consimile si è dipanata...non riguardava medicinali, ma non è importante...e infine, di ritorno a casa ho trovato, seduti ai tavolini del bar di fianco al portone d'ingresso, un'altra coppia, sempre - grosso modo - di età analoga, che discorreva amabilmente, di non so cosa - ma non rileva!...

Ho l'abitudine di osservare il mondo intorno a me, riflettere anche su quanto appare ai più irrilevante, notare particolari che spesso sfuggono...queste coppie erano andate avanti insieme per anni, hanno sicuramente vissuto dubbi, perplessità, lotte, tentazioni, momenti difficili, ma sono ancora là...insieme...a combattere nonostante gli acciacchi, l'età, la probabile pensione insufficiente, o quant'altro...

Quale segreto hanno?

Non è che il segreto, in un'epoca di individualismo spinto come quella contemporanea, hanno capito, intuito, che è necessario - come diceva Papa Giovanni XXIII - cercare quello che unisce anzichè ciò che divide?

Non è che cerchiamo risposte alle troppe domande che ci facciamo?

Spesso domande "artificiali"....

...Tango - Roxanne (Astor Piazzolla)

"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella il cui aspetto complessivo è di tale bellezza da togliere la possibilità di ammirare le singole parti"

(Lucio Anneo Seneca)

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"Spesso sostengo lunghe conversazioni con me stesso e sono così intelligente che a volte non capisco nemmeno una parola di quello che dico."

(Oscar Wilde)

Mi è venuto in mente questo aforisma stamane, mentre mi preparavo per uscire....ma andiamo con ordine..