Creato da ottimistasempreecomu il 13/12/2006
di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

Grazie.
Semplicemente grazie.
Per essere l'amico speciale che sei.
Per essere l'uomo che non si è arreso mai.
Per essermi sempre così vicino.
Grazie davvero.

Dolce Dany... 

 

 

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....

Post n°3393 pubblicato il 20 Giugno 2012 da ottimistasempreecomu

Mi accade a volte di avere la sensazione di non aver fatto qualcosa che avrei dovuto o potuto fare....ma non so cosa...

Ero assalito da questa sgradevole sensazione stamane, venendo in ufficio e riflettendo su quanto era accaduto nell'ultimo mese - non parlo di situazioni pratiche quanto degli effetti che queste hanno avuto nella conoscenza di persone e fatti - è stato un po' come sperimentare le relazioni di causa-effetto sul campo...

E' nella realtà che si conoscono le persone, ed è nella contingenza che diventa pratica quella che sarebbe stata teoria (il famoso: "che faresti se..."  oppure "che accadrebbe se...") che riesci ad entrare nello spirito di persone e fatti...

Negli ultimi giorni ho vissuto quasi in una coltre di nebbia, incapace di assumere una qualsiasi decisione, direi bloccato...e non per la difficoltà di decidere quanto per una sorta di lotta tra la necessità di fare ed il rispetto della libertà altrui: obbligare qualcuno a far qualcosa o lasciare che i fatti si dipanassero spontaneamente? Non è nella mia natura e non è nel mio costume...ho sempre rifiutato il principio di autorità e sarebbe stato contraddittorio usufruirne ora...ho sempre prediletto il principio di autorevolezza, condito con la pazienza e la perseveranza...ma ha bisogno di tempo, per dipanare i suoi effetti...

...e mi ero quasi convinto di esserne privo...

...poi, all'improvviso, la realtà cambia...una telefonata di mia figlia, una decisione di mio padre, varie altre situazioni che si modificano, il tutto nel senso da me favorito...hai quasi l'impressione che un fronte abbia ceduto e che la strada da te intrapresa sia sgombra da ostacoli...

...quasi, ho detto...

 
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Per Un Amico In Più - Riccardo Cocciante

Post n°3392 pubblicato il 16 Giugno 2012 da ottimistasempreecomu

La tempesta sta passando...e, dopotutto, occorreva aspettare e resistere...tutto passa, come " 'a nuttata" di Eduardo in Napoli milionaria...

Tento di leggere il mio libro...è appassionante, ma purtroppo ho avuto poco tempo...qualche pagina ogni tanto...mi arrivano delle telefonate da parte di amici e amiche, e non perdo il pessimo vizio di riflettere sulle cose...

Il libro narra di un professore condannato, da una malattia invalidante, alla morte, che rivede - e riprende attivamente - un'amicizia mai interrotta, nonostante si fossero persi di vista da decenni...ho pensato che accade anche a me (non di morire...almeno non per ora, spero..eheheheh) di pensare ad amici lontani, con cui ti senti poco e ti vedi ancor meno e ciononostante considerarli parte di te...

Non è così per tutti...c'è ad esempio una mia amica che, in questi giorni, è stata in costante contatto con me nonostante la distanza e i problemi, prodigandosi in incoraggiamenti, consigli, suggerimenti...una persona che considero straordinaria...ma sentirsi spesso e volersi bene non è poi strano...

Lo strano è invece sentire amiche persone con cui ti senti una volta ogni sei mesi, sapere che c'è un filo che vi lega in maniera forte e stretta...

Dicevo del libro....Ad un certo punto del racconto il professore narra di un esperimento svolto in aula - il professore insegna sociologia - in cui gli studenti sono invitati a stare in piedi davanti ad altri studenti, dando le spalle, e di colpo lasciarsi andare - cadendo all'indietro - nella persuasione che la persona che sta dietro la pigliasse impedendole di cadere...ci provano in molti, ma bloccandosi senza portare avanti l'esperimento, finchè una ragazza chiude gli occhi e si lascia andare nel vuoto...la persona dietro interviene prontamente, bloccandole la caduta...

Riporto la spiegazione del Prof: "Vedi - dice alla ragazza - tu hai chiuso gli occhi. Ecco la differenza. A volte non riesci a credere a quello che vedi, devi credere a quello che provi. E se vuoi ottenere la fiducia di qualcuno, devi sentire che puoi fidarti di lui...anche al buio, anche quando stai cadendo".

( da "I miei martedì col professore" di Mitch Albom)

Credo che l'amicizia sia questo...

 
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malaguena chitarra classica.

Post n°3391 pubblicato il 13 Giugno 2012 da ottimistasempreecomu

Gli accadimenti della vita non sono mai casuali, anche se a volte lo appaiono...

Mi sta accadendo di occuparmi - come sogliono dire quelli che parlano in pubblico "a tutto tondo" - dei miei...contemporaneamente mi è accaduto di avere sotto tiro il libro di cui ho parlato qualche giorno fa, e leggerne - sia pure a fatica e nei ritagli - qualche pagina...  c'è una frase che mi ha colpito: "La cultura contemporanea non ci fa sentire bene con noi stessi. Si deve essere abbastanza forti per rifiutare modelli di vita che non funzionano", pronunciata dal professore, co-protagonista del libro...

Chi la pronuncia sa di essere prossimo alla morte, e si propone di fare da "esploratore" per conto dell'umanità di quel pezzo di strada che non è già vita, non è ancora morte, per segnalare - a chi dovrà fare l'ultimo viaggio - "cosa mettere in valigia"...

Da giovani, all'uscita dalla scuola, dall'università, all'ingresso nella società degli adulti - o presunti tali - siamo ansiosi di offrire i nostri talenti al mondo, i nostri sogni o le nostre ambizioni...poi scopriamo che il mondo non è affatto interessato all'offerta e così ci riduciamo a vivere secondo quello che ci viene richiesto...ci si adegua agli stili ed ai modi di vivere e di pensare obbligatori...chi non si adegua viene emarginato...

A meno di non essere "abbastanza forti"....appunto...

...per crearci un "nostro" modello di vita, diverso, basato sugli affetti...

Ieri sera mi ha raggiunto la telefonata di un'amica più che carissima, che però non sentivo da tempo...mi disse un giorno una frase bellissima, a seguito di un mio invito a venire a Bari: "Sai,  per il momento non posso muovermi, ma se dovessi scegliere un rifugio sicuro, verrei da te"...

Pare che il momento della scelta sia arrivato....e mi rende felice...

...perchè credo che la ricompensa all'affetto sia l'affetto....

Un bacione a tutti!

 
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spiegazioni.....

Post n°3390 pubblicato il 11 Giugno 2012 da ottimistasempreecomu

Ultimamente sto subendo una metamorfosi...cambio tipologia fisica, accento, lingua.... ecco, mi sto trasformando in una tipologia di essere umano particolare e ben nota:

IL BADANTE RUMENO!!!!!

Scherzi a parte, sono impegnato con i miei vecchietti ed i loro problemi, giusto per non farmi mancare niente!!!!

Cercherò di farmi vivo, ma è abbastanza complicato, per ora....

Un bacione a tutti...

 
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