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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

Grazie.
Semplicemente grazie.
Per essere l'amico speciale che sei.
Per essere l'uomo che non si è arreso mai.
Per essermi sempre così vicino.
Grazie davvero.

Dolce Dany... 

 

 

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Le passanti

Post n°4131 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da ottimistasempreecomu

 

 
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Post n°4130 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da ottimistasempreecomu

 
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"Voir un ami pleurer" Mr Jacques Brel - 1977

Post n°4129 pubblicato il 06 Ottobre 2015 da ottimistasempreecomu

 

Bien sûr il y a les guerres d'Irlande
Et les peuplades sans musique
Bien sûr tout ce manque de tendre
Et il n'y a plus d'Amérique
Bien sûr l'argent n'a pas d'odeur
Mais pas d'odeur vous monte au nez
Bien sûr on marche sur les fleurs
Mais mais voir un ami pleurer

Bien sûr il y a nos défaites
Et puis la mort qui est tout au bout
Le corps incline déjà la tête
Étonné d'être encore debout
Bien sûr les femmes infidèles
Et les oiseaux assassinés
Bien sûr nos coeurs perdent leurs ailes
Mais mais voir un ami pleurer

Bien sûr ces villes épuisées
Par ces enfants de cinquante ans
Notre impuissance à les aider
Et nos amours qui ont mal aux dents
Bien sûr le temps qui va trop vite
Ces métros remplis de noyés
La vérité qui nous évite
Mais mais voir un ami pleurer

Bien sûr nos miroirs sont intègres
Ni le courage d'être juif
Ni l'élégance d'être nègre
On se croit mèche on n'est que suif
Et tous ces hommes qui sont nos frères
Tellement qu'on n'est plus étonné
Que par amour ils nous lacèrent
Mais mais voir un ami pleurer.

Ma certo, la guerra d'Irlanda
E i popoli senza canzoni,
La tenerezza non va in onda,
Finiti i miti americani,
I soldi che non han colori,
Gli odori che non senti mai,
Si può marciare sopra i fiori,
Ma… ma vedere piangere un amico…

Ma certo, la nostra sconfitta,
La morte non fa complimenti,
Il corpo che declina in fretta
Stupito di tirare avanti,
Ma certo, le donne infedeli,
Gli uccelli in volo assassinati,
I nostri cuori privi di ali,
Ma… ma vedere piangere un amico…

Ma certo, le città prigioni
Di quei bambini cinquantenni,
I nostri inutili tamponi,
L'amore con il mal di denti,
I tempi spastici, il letargo,
Quegli affogati nei metrò,
La verità che gira al largo,
Ma… ma vedere piangere un amico…

Ma certo, i petti ancora fieri,
Né la cultura degli ebrei
Né l'eleganza d'esser neri,
I falsi veri siamo noi
E poi sarebbe mio fratello
Quel tragicomico che dice
Di far guerra per la pace?
Ma… ma vedere piangere un amico…

 

 
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Post n°4128 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da ottimistasempreecomu

 
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Jacques Brel - Le bon dieu

Post n°4127 pubblicato il 05 Ottobre 2015 da ottimistasempreecomu

Sono stato invitato a far parte di un seminario (almeno, io lo intendo così) di psicologia, una riunione in cui ci si studia, ci si apre, ci si mette in gioco...

Soggiogato dalla mia curiosità viscerale, che mi spinge a cercare di capire e dare sistemazione razionale a tutto, ho accettato...ma le domande. me le pongo...

Ha senso cercare di capire, penetrare ed attraversare i meandri della psiche - nostra o altrui - per dare un senso logico a qualcosa che spesso logico non è? Se, ad esempio, Hitler fosse andato da uno psicologo, la storia del mondo sarebbe stata diversa? Certo, non lo sapremo mai...era solo per dire che a volte noi cerchiamo di capire una realtà, ed ogni volta che sembra che ci riusciamo, questa cambia volto...

Per cercare di spiegarmi della bontà di questo tipo di introspezione, mi è stato fatto un esempio: una persona ha tamponato con la propria auto...evidentemente era troppo veloce e seguiva troppo da vicino l'auto che precedeva... questa la spiegazione immediata...ma ve n'è un'altra: chi guidava l'auto tamponatrice è caratterialmente una persona che vuol sempre stare "sul fatto", seguire tutto ciò che la circonda, i fatti che avvengono attorno! Bene! 

E allora? mi chiedo!

Una volta appurato questo, la persona tamponatrice cambierà il carattere, snaturando se stessa, o continuerà ad essere quella che è, rendendo inutile lo sforzo di interpretazione?

E vale la pena deviare la propria personalità arrivando al paradosso che (estremizzando) io cerco di capire come è fatta una persona da - mettiamo - come tiene il bicchiere in mano, o come gesticola? Non diventerà questo un filtro che mi farà diventare meno immediato, spontaneo verso il mio prossimo?

Si...mi faccio troppe domande! 

 
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