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Luigi Tenco - Un Giorno Dopo L'Altro (1966)

Un giorno dopo l’altro
il tempo se ne va.
Le strade sempre uguali,
le stesse case.
Un giorno dopo l’altro
e tutto è come prima.
Un passo dopo l’altro,
la stessa vita.
E gli occhi intorno cercano
quell’avvenire che avevano sognato
ma i sogni sono ancora sogni
e l’avvenire è ormai quasi passato.
Un giorno dopo l’altro
la vita se ne va.
Domani sarà un giorno
uguale a ieri.

Post N° 1261

Stamane mi sono affacciato sul terrazzino di casa…il mare sembrava quasi sotto di me, mentre un po’ più a destra, il sole faceva capolino tra le cime degli alberi, dei pini marittimi che offrono riparo agli uccelli, riposo allo sguardo, alla mente… era uno spettacolo. Osservavo la linea dell’orizzonte, vasto, e mi rendevo conto dei tentativi che il mio occhio operava cercando di distinguere la linea dell’orizzonte. E mi chiedevo come mai fossi così insoddisfatto di me stesso, della mia vita…Domanda inutile, è bastato dare una piccola breve occhiata al passato perché me ne  rendessi conto! Un fallimento dopo l’altro, e cominciano anche a scarseggiare i sogni, la volontà di continuare ad inseguirli…la realtà è che vivo solo, e la cosa agghiacciante è che la cosa comincia ad impadronirsi di me, sto chiudendomi sempre di più. Ho un bel dire che la vita è bella: quale vita? E con quale senso? Le radici si stanno seccando, e l’albero perde le foglie…