Creato da ottimistasempreecomu il 13/12/2006
di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

Grazie.
Semplicemente grazie.
Per essere l'amico speciale che sei.
Per essere l'uomo che non si č arreso mai.
Per essermi sempre cosģ vicino.
Grazie davvero.

Dolce Dany... 

 

 

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Messaggi del 13/04/2010

The Circle Game - Joni Mitchell

Post n°1616 pubblicato il 13 Aprile 2010 da ottimistasempreecomu

Ieri un bambino è esploso di meraviglia
Ha preso una libellula in un vaso
Paura, quando i tuoni squarciavano il cielo
E in lacrime quando una stella cadè
Poi il bambino ha mosso il tempo attorno alle stagioni
Ha pattinato su dieci flussi (stagioni) di ghiacico
simili parole, quando sarà anziano, dovrà placare e ricordare
e promette a se stesso di far avverare il suo sogno un giorno
e le stagioni continuano a girare e i pony dipinti fanno su e giù
non possiamo tornare, possiamo solo guardare indietro da dove siamo venuti
e girare intorno e intorno, nel gioco del girotondo
sedici primavere e sedici estati sono passate
Cartwheels fa girare le ruote delle auto attraverso la città
E loro gli dicono:
prenditi il tuo tempo, non sarà più tanto ora
ancora trascini i tuoi piedi lentamente nel gioco del girotondo
E le stagioni continuano a girare
E i pony dipinti fanno su e giù
Siamo imprigionati sulla giostra del tempo
non possiamo tornare, possiamo solo guardare indietro da dove siamo venuti
e girare intorno e intorno, nel gioco del girotondo
così il giro continua da anni e il ragazzo è ormai ventenne
e anche se i suoi sogni hanno perso il loro originale splendore,
Ci sarnno nuovi sogni, forse migliori e forse di più
prima che gli ultimi anni passino
e le stagioni girino
e i pony dipinti facciano su e giù
siamo prigionieri sulla giostra del tempo
non possiamo tornare, possiamo solo guardare indietro da dove siamo venuti
e girare intorno e intorno, nel gioco del girotondo

 
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Ricordi...

Post n°1615 pubblicato il 13 Aprile 2010 da ottimistasempreecomu

Oggi piove, e questo - unitamente al fatto che per la serata gli orari salteranno, causa colloqui a scuola di mia figlia - mi ha indotto a prendere l'auto per venire a Bari, accompagnando mia figlia a scuola.

In auto, la pioggia mi ha richiamato alla mente dei ricordi, di quando ero militare di leva, quando facevamo degli scherzi (innocenti, peraltro, nulla a che vedere col "nonnismo") a qualche giovane recluta dall'aria non particolarmente sveglia! La mandavamo in magazzino a chiedere, con divisa ed equipaggiamento, anche un misterioso "ombrello tattico", naturalmente inesistente...

I ricordi, si sa, son come le ciliegie...mi è passato davanti un breve film, con attori, comparse, scenografia...mia figlia sembrava ascoltare senza annoiarsi (e d'altronde, me lo avrebbe detto: non difetta di sincerità, almeno nei miei confronti)... C'era un certo Arnaboldi, mi pare brianzolo...sembrava venuto direttamente con Alboino: rosso di capelli e barba, alto...faceva, a noi "terroni", lezioni di "Lumbard"...c'era Luciano, di Baggio, che è stato forse il mio miglior amico durante la naja...ci si sfotteva di continuo sulle origini, ma era molto bello questo teatrino...c'era Martinelli, di vicino Verona, che durante le esercitazioni copriva l'elmetto, anzichè con le foglie con dei fiorellini...e tanti altri, ciascuno con le proprie connotazioni...

Era un gioco, giocavamo a fare i soldati anche quando sparavamo, anche quando entravamo nei blindati...ricordo gli scherzi fatti con le ricetrasmittenti tra blindati, e quando, nel corso di un'esercitazione, ci andammo ad imboscare per mezza giornata in un fienile - carro compreso...E ricordo alcune sere d'estate, col fuoco acceso, le pannocchie prese da un campo lì vicino, la chitarra...

No, non c'era alcuna velleità bellica in noi, nessuno spirito guerriero...ma quel periodo, credo, ci cementava come cittadini di un'unica terra e di tante idee diverse, e ci cementava come individui di grado di cultura diversa, di origine diversa, di educazione diversa e differente estrazione sociale (anche qualche diffidato di polizia e comunque gente che girava col coltello in tasca)...ma con la consapevolezza che busogna rispettare tutti e farsi rispettare...

O forse, era solo gioventù?

 
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