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Gino Paoli e Ornella Vanoni - Fingere di te

LA CANZONE DELL'AMORE PERDUTO - Fabrizio de André

Crosby, Still, Nash & Young - Our House

Canzone delle domande consuete - Francesco Guccini

Ancora qui a domandarsi e a far finta di niente
come se il tempo per noi non costasse l'uguale,
come se il tempo passato ed il tempo presente
non avessero stessa amarezza di sale.

Tu non sai le domande, ma non risponderei
per non strascinare le parole in linguaggio d'azzardo;
eri bella, lo so, e che bella che sei;
dicon tanto un silenzio e uno sguardo.

Se ci sono non so cosa sono e se vuoi
quel che sono o sarei, quel che sarò domani...
non parlare non dire più niente se puoi,
lascia farlo ai tuoi occhi alle mani.

Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.

Tu lo sai, io lo so, quanto vanno disperse,
trascinate dai giorni come piena di fiume
tante cose sembrate e credute diverse
come un prato coperto a bitume.

Rimanere così, annaspare nel niente,
custodire i ricordi, carezzare le età;
è uno stallo o un rifiuto crudele e incosciente
del diritto alla felicità?

Se ci sei, cosa sei? Cosa pensi e perché?
Non lo so, non lo sai; siamo qui o lontani?
Esser tutto, un momento, ma dentro di te.
Aver tutto, ma non il domani.

Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.

E siamo qui, spogli, in questa stagione che unisce
tutto ciò che sta fermo, tutto ciò che si muove;
non so dire se nasce un periodo o finisce,
se dal cielo ora piove o non piove,

pronto a dire "buongiorno", a rispondere "bene"
a sorridere a "salve", dire anch'io "come va?"
Non c'è vento stasera. Siamo o non siamo assieme?
Fuori c'è ancora una città?

Se c'è ancora balliamoci dentro stasera,
con gli amici cantiamo una nuova canzone...
...tanti anni, e sono qui ad aspettar primavera
tanti anni, ed ancora in pallone

Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di te.
Non andare... vai. Non restare...stai.
Non parlare... parlami di noi.

Le contraddizioni che ci portiamo dentro...i discorsi mai iniziati, conclusi, interrotti...quanti, nella vita! Discorsi che faticano a trovare una loro strada, un loro percorso, a guisa di corso d'acqua dopo la pioggia: sta quasi attento a quale strada intraprendere...discorsi fantasiosi, nati e morti nella nostra mente, nella nostra fantasia...parole mai dette, che magari avremmo immaginato e fantasticato di pronunciare mille volte...parole dette che vorremmo non aver mai proferito...parole...discorsi...immagini...suoni...

Theodorakis from "Z" Soundtrack -

"Z - l'orgia del potere" di Costa Gavras...un film del 1969....

Non so come, mi è tornato alla mente più volte nella giornata di ieri allorchè, di quando in quando, accendevo la tv (la mia è perennemente sintonizzata su Rai News 24) tra un cd e l'altro e sentivo le notizie dei vari processi che riguardano alcuni nostri politici...

Non è moralismo, il mio, e men che meno rimpianto del bel tempo che fu (anche se, sinceramente, un De Gasperi o un Einaudi redivivi farebbero comodo)...è solo la visione di una società in disfacimento, la materializzazione di una decomposizione...

Un processo indica semplicemente una persona che forse ha sbagliato qualcosa nella sua vita...tanti processi, tutti in una medesima direzione ma con protagonisti diversi e molteplici, indicano che è tutta una società che è allo sbando, che si sta liquefacendo...

Nel film il bravo giudice faceva la sua indagine, accusato dai generali sotto inchiesta di tutto il possibile, ricusato dagli stessi perchè pensavano (erroneamente) fosse comunista...

Il film - che narrava di fatti realmente accaduti - si conclude con il golpe dei generali in Grecia...

(P.S. Ho anche sentito stralci del discorso di Bossi...ho avuto la sensazione di qualcuno che, non riuscendo a realizzare il poco, alza la posta e propone l'irrealizzabile...un po' come se io, non riuscendo ad andare al supermercato sotto casa, mi proponessi lo sbarco sulla luna...in fondo basta poco per mantenere il potere, qui da noi...basta vendere sogni in luogo di realizzare realtà)