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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

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Messaggi del 25/10/2011

Viaggio nell'emozione

Post n°3027 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da ottimistasempreecomu

Il viaggio

 

Sono le 20.00, il treno parte puntuale….continuo a chiedermi il perché di questo strano viaggio…voglia di conoscere, voglia di fuga, voglia di rompere un tran tran chemi sta uccidendo l’anima…

Non ho parlato con alcuno, qui a Bari, di questo viaggio…e ne sono a conoscenza in pochi….i dettagli solo in tre: l’amica che vado a trovare, la mia amica del cuore ed io…

Ho preferito…preferisco sempre tacere, per sottrarmi alle inevitabili domande critiche di chi non capirebbe i motivi veri e profondi della decisione…vale la pena, qui ed ora, sottoporsi alle fatiche di un viaggio…vale la pena sia per il mezzo che per il fine…e se penso che valga la pena fare qualcosa, non esistono fatiche ed ostacoli…

Miei occasionali compagni di viaggio dei lavoratori nell’edilizia che ormai trovano lavoro solo al nord, a paghe ormai ridotte, per cui val la pena farlo solo per gli straordinari, si lamenta uno di loro, mentre gli altri annuiscono….il treno, intanto fa una fermata dopo l’altra, mi metto a leggere un libro…tento, almeno, distratto come sono dal ciacolare dei miei compagni di viaggio….mi faccio distrarre volentieri…amo il treno per questo, per la possibilità di ascoltare….

A Barletta, si scatena un nubifragio…siamo fermi in stazione e sul marciapiedi si accumula in pochi istanti uno strato notevole di grandine…saranno due centimetri, che imbiancano la pavimentazione…penso ai contadini, che hanno perso sicuramente l’uva pronta per la vendemmia o le olive o altro….terribile…un anno di fatiche, e bastano pochi minuti per vanificarle…vero, accade in tutti i campi, ma lì si tratta di sopravvivenza fisica!  Spesso non pensiamo a quanto sia simile ad una grandinata una lettera….di licenziamento, di separazione….

Ripartiamo…gli amici continuano nelle ciàcole…alla fine uno di loro cede al sonno…l’altro comincia a rivolgermi la parola…lo spunto è politico economico, ma come una matrioska ne nasconde altri, più personali…la gente ha voglia di parlare, parlare di sé….pochi vogliono ascoltare…a quanto pare, ho sbagliato professione….

Nel suo racconto, quasi il racconto di una sconfitta, individuale e collettiva…la sconfitta dell’uomo, del lavoratore, del marito…mi racconta delle sue difficoltà nei rapporti di famiglia…capisco che non è mutato l’affetto…son mutati i ruoli, e lui stenta ad accettarlo…

La crisi e gli anni hanno cambiato la società, i rapporti di forza nella famiglia, chi non è in grado di adattarsi a questo rivolgimento rischia di essere escluso o di escludersi… Sembra strano, a quest’uomo non essere più il perno attorno al quale gira la famiglia, fa i pensieri più strani per riguadagnarlo, si sporge verso di me ogni volta che io rispondo quasi volesse leggere quello che dico, la sua frase più ricorrente “mia moglie è diventata sempre più importante, io sempre meno” la dice lunga sulle sue angustie…non puoi dare consigli, puoi solo ascoltare…tento di spiegargli che non è così, ma devo arrendermi…anche perché siamo giunti ad Ancona (quanto abbiamo parlato!!!) ed il sonno comincia ad avere la meglio!

Mi sveglio in tempo per salutare i compagni di viaggio, che scendono a Voghera, augurando loro “buone cose!”…ed uno di loro mi risponde:”Sarebbero buone cose se non fossimo costretti ad armarci di valigie e borsoni ogni settimana! E dobbiamo anche augurarci che continui così, coi nostri contratti tri-semestrali!”…Non posso che ripetere l’auspicio….

Intanto, la folla salita ad Ancona è scesa…viaggio praticamente da solo…

Arrivo a Torino in orario quasi perfetto… lancio un sms alla mia amica…si tratta di prendere il treno per xxxxx …lo trovo, ma prendo il successivo: questo mi farebbe giungere troppo presto…la cintura torinese si allontana, cominciano ad avvicinarsi i monti….raggiungo il paese…..

 

L’Incontro

 

La mia amica mi raggiunge dopo qualche minuto, carina e sorridente, quasi in sfida al cielo corrucciato e triste…vederla è il concretizzarsi della vitalità allegra…

Superiamo agevolmente qualche primo istante di imbarazzo…ci conosciamo solo tramite telefono…è la prima volta che ci incontriamo di persona…e si conferma l’impressione che ha portato ad una confidenza inusuale dopo una mezz’ora, pare che ci conosciamo da una vita, nessuna rèmora, nessuna autocensura…perfettamente a nostro agio…è tutto come avevamo previsto…forse sognato…

Mi fa da guida, son posti molto belli…e poi, amo la montagna, con tutto il suo aggregato di alberi, laghi, cime, costruzioni medioevali…ed amo la gente di montagna, semplice e schietta….

Abbiamo una montagna di cose da dirci, raccontarci…le chiacchiere si susseguono, leggere alternate alle serie…ci raccontiamo la vita, ce la scambiamo, quasi…Ho portato alcune foto, lei mi mostra le sue – essendoci poi recati a casa sua – e mi mostra la sua tesi di laurea…è un’opera pazzesca, davvero notevolissima, che mi colpisce sia per la mole di lavoro che per la sua qualità impressionante: denota un amore molto forte per il suo lavoro…lo racconta la cura dei particolari, anche i più apparentemente insignificanti…davvero brava!!!!

La cronaca è scarna…è fatta di impressioni, di parole, di immagini, e per correttezza ho omesso particolari, luoghi e fatti, che possano in qualche modo portare ad identificare la persona….e poi, in queste cose, la cronaca conta molto poco: se credessi nella reincarnazione, scommetterei che in un’altra vita siamo stati molto vicini, amici o cosa, tanto è stato naturale ed armonico l’incontro…

Nel frattempo, abbiamo mangiato qualcosa a casa sua…e naturalmente abbiamo continuato a raccontarci reciprocamente, in una voglia sempre crescente di mettere la propria storia e il proprio vissuto al servizio l’uno dell’altro….

Usciamo per qualche altra commissione…mi faccio riaccompagnare in stazione…ci salutiamo…

 

Epilogo

 

Difficilmente sono stato tanto contento di un viaggio, di una decisione… me ne torno a casa con un senso di pienezza interiore che non è sempre facile avere….

 

 
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E gią!....

Post n°3026 pubblicato il 25 Ottobre 2011 da ottimistasempreecomu

Ariecchime!!!!!!!!!!

Sono stato via solo un giorno...per l'ufficio è come fossi stato via un mese...

A presto qualche appunto di viaggio, note appuntate su un notes in modo abbastanza confuso....

Un bacione!!!!! Serena settimana a tutti!

 
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