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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

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Messaggi del 03/06/2012

Cat Stevens - Father and Son Original

Post n°3387 pubblicato il 03 Giugno 2012 da ottimistasempreecomu

 

Sono impegnato in questi giorni, con l'aiuto concreto ed importante dei miei fratelli e sorella, ad accudire nostra madre a letto col femore rovinato....

I miei sono due adorabili vecchietti che, chi li incontra, definisce deliziosi... Mio padre, un omino basso, dal cranio che reca un qualche vago ricordo di una chioma a suo tempo folta, reso ancora più minuto e fragile dall'età, quasi novantenne, dalla deambulazione estremamente difficoltosa - ma attiva - è un romanticone ancora innamorato come un ventenne di mia madre...uno che le scrive poesie per il S. Valentino, per intenderci, e le regala una rosa, quando riesce ad uscire con l'ausilio della badante....lei, un donnone che non dimostra le sue 82 primavere, apparentemente scorbutica e pratica che le dimostra il suo amore per vie un po' più....misteriose, ma a quanto pare efficaci...sono loro due ad intendersi, anche se spesso mi son chiesto come facciano!

Caduta in casa con modalità non del tutto a me chiare, dopo l'ortopedia è transitata da un altro nosocomio per finire, poi, a casa...dovrà stare a letto un mese, nell'ipotesi più ottimistica...abbiamo dovuto attrezzare una stanza a casa, organizzare l'assistenza...ed ora è lì...questi i fatti!

Queste settimane mi hanno dato modo di imparare tantissimo, sull'amore, osservando i miei due giovanotti...mio padre - che in precedenza pretendeva di essere accompagnato due volte al giorno a far visita a mamma e spesso la visita si risolveva nel tenerle la mano per un'ora e passa sillabando di tanto in tanto qualche frase - ora si è sistemato in una poltrona accanto al letto da ospedale che abbiamo fatto approntare per mamma...ma comincia ad essere un amore malato, un amore fatto di timori, di paura, tanto da diventare - in qualche caso - complice, rendendoci la vita impossibile...i desideri di lei diventano ordini per lui, che trasmette a noi o - quando è conscio di far qualcosa che non dovrebbe - agisce di persona, come quando ha tolto la spina del materasso antipiaghe che abbiamo fatto sistemare, perchè il ronzìo infastidiva mamma...

Son dovuto intervenire in maniera estremamente energica...e l'ho fatto piangere: per la prima volta in vita mia ho visto mio padre piangere...

...probabilmente per la durezza dell'intervento....

..probabilmente perchè da me non se lo aspettava...

...probabilmente perchè aveva fatto, per troppo amore, qualcosa che avrebbe potuto nuocere a mia madre...

...e mi domando: qual'è il confine tra amore e ragione? non va superato qualche volta?

 
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