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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

Grazie.
Semplicemente grazie.
Per essere l'amico speciale che sei.
Per essere l'uomo che non si č arreso mai.
Per essermi sempre cosģ vicino.
Grazie davvero.

Dolce Dany... 

 

 

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The River - Keith Jarrett

Post n°3414 pubblicato il 16 Luglio 2012 da ottimistasempreecomu

 

Stasera mi va di comunicare, ma senza scrivere....

Queste immagini, e questa musica, hanno dei connotati precisi, per me...ma potrebbero non  coincidere con i vostri...

a ciascuno l'interpretazione...la propria...

 
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O QUE SERA (HQ) Jobim, Vinicius, Toquino, Miucha

Post n°3413 pubblicato il 16 Luglio 2012 da ottimistasempreecomu

 

"Oh che sara' che sara'
che vanno sospirando nelle alcove
che vanno sussurrando in versi e strofe
che vanno combinando in fondo al buio
che gira nelle teste e nelle parole
che accende candele nelle processioni
che va parlando forte nei portoni
e grida nei mercati che con certezza
sta nella natura nella bellezza
quel che non ha ragione ne mai ce l'avra'
quel che non ha rimedio ne mai ce l'avra'
quel che non ha misura.

Ah che sara' che sara'
che vive nell'idea di questi amanti
che cantano i poeti piu' deliranti
che giurano i profeti ubriacati
che sta sul cammino dei mutilati
e nella fantasia degli infelici
che sta nel dai e dai delle meretrici
nel piano derelitto dei bambini
ah che sara' che sara'
quel che non ha decenza ne mai ce l'avra'
quel che non ha censura ne mai ce l'avra'
quel che non ha ragione.

Ah che sara' che sara'
che tutti i loro avvisi non potranno evitare
che tutte le risate andranno a sfidare
che tutte le campane andranno a cantare
e tutti i figli insieme a consacrare
e tutti i figli insieme a purificare
e i nostri destini ad incontrare
perfino il Padre Eterno da cosi' lontano
guardando quell'inferno dovra' benedire
quel che non ha governo ne mai ce l'avra'
quel che non ha vergogna ne mai ce l'avra'
quel che non ha giudizio.

Ah che sara' che sara'
quel che non ha governo ne mai ce l'avra'
quel che non ha vergogna ne mai ce l'avra'
quel che non ha giudizio.
Ha che sara' che sara'
quel che non ha governo ne mai ce l'avra'
quel che non ha vergogna ne mai ce l'avra'
quel che non ha giudizio"

 

Accadono delle coincidenze, nella vita...accade che una medesima tematica, affrontata in chiavi diverse, sia presentata da persone differenti, in situazioni difformi...

Si parlava della scelta, della possibilità - apparente o reale - che tutti noi abbiamo di scegliere, che si tratti di un oggetto, un vestito, un'amicizia, un amore, un comportamento....e quant'altro..

Nell'Iliade, Ettore - dopo essere stato inseguito da Achille facendo il giro delle mura di Troia per ben tre volte - sceglie di affrontare il nemico. In realtà è indotto al gesto da Atena, apparsagli sotto mentite spoglie: era un destino che doveva compiersi...lassù, Giove aveva pesato i destini suo e di Achille, e il piatto di Ettore era andato giù. Ettore non lo sa, ed ha l'impressione di scegliere il suo destino...

Quante volte ci troviamo di fronte ad una scelta che solo apparentemente è libera, mentre in realtà è condizionata da tante variabili....siamo in un momento di debolezza o fragilità e in quel momento appare la persona che soddisfa al bisogno di aiuto e sostegno, siamo in un momento in cui abbiamo bisogno di qualcuno da amare e ci appare la persona giusta - che riteniamo giusta - oppure ci isoliamo per evitare sofferenze....scegliamo una persona perchè ci troviamo in un momento particolare - e magari quella medesima persona, in altri momenti, non l'avremmo calcolata - scegliamo un vestito perchè la moda è quella, scegliamo un comportamento perchè educati a quel comportamento....in realtà siamo scelti...ovvero, in alcuni casi abbiamo l'impressione (errata) di scegliere   in altri l'impressione (altrattanto errata) di essere scelti: si è mai vista una trappola che corre verso il topo?

Non ha, questa riflessione, valenza negativa...è solo che ieri, nel corso di una conversazione con un'amica, mi son reso conto che in realtà le scelte che avevo fatto finora erano tutte o quasi tutte dettate da nessi di casualità oppure dal comportamento di altri, che si combinavano in modo disarmonico con la mia formazione...

mah....

 
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