comunicare

Beethoven - Silencio

Il silenzio... aiuta a ricomporsi, a ricomporre i pensieri, a fissare i fotogrammi della giornata, e forse della vita... Ho bisogno del silenzio...forse è abitudine, forse condizione di vita, forse scelta....

...ma nel silenzio riesco ad inquadrare volti ed emozioni, antiche e recenti...a connetterle e sovrapporle, non in uno sterile inseguirsi di ricordi, ma in una specie di semina che domani o chissà quando darà i suoi frutti...

...perchè i ricordi, i volti cui sono associati, le emozioni cui entrambi sono associati sono come i semi: se non muoiono non danno frutto...

Ho bisogno del silenzio, mi aiuta a capire gli errori, a ricordare le parole dette e quelle taciute, e a capire perchè sono state dette o taciute...perchè "quella" telefonata non è stata fatta, o è stata fatta, perchè quell'azione è stata compiuta o non lo è stata, e perchè..

Perchè, penso, in ciascuno di noi vi è un perchè, nascosto o taciuto a noi stessi..e ci rendiamo conto che non sempre siamo onesti verso di noi...

Bah...la verità è che siamo tutti un piccolo universo, di cui conosciamo solo una parte infinitesimale...

Serena notte a tutti...

No more lonely nights (lyrics) Paul Mcartney

John Lennon - Whatever Gets You Through The Night

Allora....

Premetto un'avvertenza di carattere generale: qui da me la rete internet è stata gravemente compromessa da un fulmine, tempo fa, per cui siamo in cinquanta milioni a utilizzare ("provvisoriamente", dicono...ma in Italia nulla è definitivo quanto il provvisorio) un solo canale, con la conseguenza che 9 volte su dieci, dopo averci messo mezza giornata per entrare su libero, ed eventualmente a scrivere qualcosa, a commentare, ecc., ti segnala errore e ti disconnette in automatico...anche ora non so se riuscirò a terminare il post...il brano lo avevo già scelto da casa...

Detto questo...l'altra sera - quasi notte - sento lo scroscìo leggero di un po' d'acqua...non dò peso alla faccenda, pensando che finalmente Giove pluvio si sia ricordato di questa terra assetata (Orazio la chiamava "Apulia siticula")..vado a controllare...nulla...orribile sospetto...vado in bagno e la situazione richiede il ponte sullo stretto per andare ad aprire o chiudere la finestra, dal lato opposto della porta: lo scaldabagno è "out"!... Chiudo la chiave centrale dell'acqua, asciugo, vado a nanna...

Ieri mattina ho riaperto quel tanto che bastava per le abluzioni matutine...ho richiuso...e ieri pomeriggio mi son trasformato in idraulico: smontata la conduttura dell'acqua, comperati e messi i tappi, in maniera da isolare il circuito, pur avendo acqua corrente, mi son messo a caccia di uno scaldabagno dignitoso che, però, non mi trasformasse in Babbo Natale per i proprietari dell'appartamento...

Una considerazione, però, l'ho fatta: ha avuto tutta l'estate - un'estate dalla media di 40 gradi - per rompersi...ha scelto giusto i primi freddi (proprio ieri è piovuto seriamente per la prima volta da mesi..)

E' inutile....il "fattore C" colpisce sempre!

E stasera, ripetizione della ricerca con variazione: mia figlia mi ha chiesto aiuto per una delle operazioni che ho sempre detestato: il cambio di stagione!

Serena giornata a tutti!!!!