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di tutto un po' - «Chi è povero, essendo amato?» (O. Wilde)
 

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Semplicemente grazie.
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Messaggi di Luglio 2010

 

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Post n°1908 pubblicato il 31 Luglio 2010 da ottimistasempreecomu

"Il Pdl tra feste, veleni e décolleté come gli ultimi giorni di Pompei", titola "la Repubblica" in un articolo...io direi che siamo ai giorni di Romolo Augustolo...è la fine grottesca e cafona di un regime! I regimi si chiudono in due modi, generalmente: nella farsa e nella tragedia. I tedeschi preferirono la tragedia, nel '45...noi siamo più abituati alle farse (che però finiscono inopinatamente in tragedia).

E così, mentre il PDL affonda, subito dopo una riunione, ci si ritrova tutti in un castello affittato per la festa di compleanno di tal Rotondi (dicono sia un politico...) una festa in cui, a far gli onori di casa, sono le deputatesse del PDL. E' - come scrive il notista del quotidiano già citato - "Il Satyricon della crisi.  La scena si affolla di eroi fasulli, ecclesiastici, mogli irose, suocere intringanti, cognati da sistemare, crocerossine da far sfilare, produttori di fiction, venditori di case a Montecarlo. E alla festa alla Brambilla scappa un capezzolo dal vestito da sera"... Nel giorno in cui si decidono le sorti del centrodestra il presidente Berlusconi, l'Ospite d'onore, è attorniato e spupazzato da una folta e ardente delegazione di sue deputate cui la vulgata ha definitivamente affibbiato il soprannome di "Forza Gnocca" - ma già ne incalza quell'altro, pure maschilista, di "Truppe mammellate". Tra parentesi: ieri notte, ulteriore festa nel segno del Cavaliere organizzata dalle graziose onorevolesse; e poi secondo party del gruppo parlamentare femminile martedì sera nella stessa location dell'inespugnabile castello di Tor Crescenza.

Ai tempi di Nerone non era poi molto diverso. Cortigiani, feste, banchetti, ruffiani, polverine, cricche, magheggi: la vita pubblica non mostra il suo aspetto più edificante. La volgarità ne esce allo stato puro...Contro l'eresia finiana, Berlusconi fa lo spiritoso su Bocchino: "Sono rimasto male quando ho saputo che era un deputato e non un punto del nostro programma". Ormai di routine Bossi saluta i giornalisti ed esclude le elezioni con il dito medio.

Il grottesco è prepotente, ma dall'orrore del vuoto al cupio dissolvi di solito il passo è abbastanza breve. " (sempre da "La Repubblica")

 Cosa dire di più? Guardiamoci un po' intorno: il tentativo della FIAT di Marchionne di cancellare una quarantina di anni di diritti sindacali, il tentativo di un partito di cancellare qualsiasi idea di solidarietà nazionale, il tentativo delle multinazionali di cancellare qualsiasi idea di industria, e tanti altri tentativi di far regredire il nostro Paese a livelli preindustriali trovano il punto di forza in un governo, anzi in un Presidente del Consiglio che si considera il capo di un'azienda...e per di più di una sua azienda e a cui non dovrebbe essere opposta alcuna obiezione di alcun tipo...

Appunto...l'ultimo imperatore romano!

 

 
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Un altro 25 luglio...ma con dei caratteristi!

Post n°1905 pubblicato il 30 Luglio 2010 da ottimistasempreecomu

Da "La Repubblica" di oggi, uno stralcio...(dal testo della relazione dell'incontro tra i vertici del PDL svoltosi ieri a Palazzo Grazioli)

....(omissis)...."Ciò che non era prevedibile è il ruolo politico assunto dall'attuale Presidente della Camera. Soprattutto dopo il voto delle regionali che ha rafforzato il governo e il ruolo del Pdl, l'On. Gianfranco Fini ha via via evidenziato un profilo politico di opposizione al governo, al partito ed alla persona del Presidente del Consiglio. Non si tratta beninteso di mettere in discussione la possibilità di esprimere il proprio dissenso in un partito democratico, possibilità che non è mai stata minimamente limitata o resa impossibile. Al contrario, il Pdl si è contraddistinto dal momento in cui è stato fondato per l'ampia discussione che si è svolta all'interno degli organismi democraticamente eletti".

"Le posizioni dell'On. Fini si sono manifestate sempre di più, non come un legittimo dissenso, bensì come uno stillicidio di distinguo  o contrarietà nei confronti del programma di governo sottoscritto con gli elettori.e votato dalle Camere, come una critica demolitoria alle decisioni prese dal partito, peraltro note e condivise da tutti, e infine come un attacco sistematico diretto al ruolo e alla figura del Presidente del Consiglio.
In particolare, l'On. Fini e taluni dei  parlamentari che a lui fanno riferimento hanno costantemente formulato orientamenti e perfino proposte di legge su temi qualificanti come ad esempio la cittadinanza breve e il voto agli extracomunitari che confliggono apertamente con il programma che la maggioranza ha sottoscritto solennemente con gli elettori"....(omissis)...

Non sono un fascista, nè ho simpatie per quel tipo di orientamento politico, ma quella di ieri mi è sembrata una caricatura di regime...

Riassumendo: il Capo non accetta critiche interne, il Capo non accetta interferenze ed obiezioni (neppure esterne, ma almeno per ora deve tenersele!)...ma soprattutto, il Capo non ha neppure una vaga idea di cosa siano le Istituzioni e della differenza col Partito! Secondo il Capo, vi è una sorta di dittatura della maggioranza che implica, per chi tale maggioranza rappresenta, l'essere al di sopra di tutto e tutti, leggi comprese!

Siamo all'operetta: un regime che si dichiara fortissimamente anticomunista e che riprende tutto l'armamentario dei regimi comunisti: centralismo democratico, culto della personalità, dittatura del popolo...

Dimenticavo: il Gran Consiglio del Fascismo! Lì ci furono, almeno per un attimo, uomini con le p.... che si ribellarono ad uno stato di cose, dimostrando almeno in quell'occasione, del coraggio (che pagarono). Grandi parlò contro il Duce per dieci ore filate!

Niente a che vedere con i La Russa e Gasparri (per citarne un paio)!

 
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