Pensieri cangiantiScrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi guardare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne. (G .Carcasi) |
Messaggi di Giugno 2012
Post n°83 pubblicato il 26 Giugno 2012 da Sabri1973
- .... ma aveva paura? - di cosa? -di essere ucciso -non scrivi mai bene se hai paura di morire . Tu ce l'hai? - ..si...io si..direi che forse è la mia paura più grande - beh...è una cosa che a tutti prima di te è successa e a tutti succederà -...lo so...lo so... -hai mai fatto l'amore con una vera meraviglia di donna? -ecco...la mia fidanzata è..parecchio sexy! -e quando fai l'amore con lei,senti una vera e bellissima passione e almeno per quel momento dimentichi la paura della morte ? -..no...questo non succede.. -io penso che l'amore vero e autentico crei una tregua dalla morte,la vigliaccheria deriva dal non amare o dall'amare male,che è la stessa cosa. E quando un uomo che è vero e coraggioso ,guarda la morte dritta in faccia come certi cacciatori di rinoceronti ,è perchè ama con sufficiente passione ,da fugare la morte dalla sua mente,finchè lei non ritorna,come fa con tutti,e allora bisogna di nuovo far bene l'amore . Devi pensarci.
E quando ascolti certe semplici verità,ti accorgi bene di quanto siano inutili i quotidiani tormenti legati a tutto ciò che non si può sapere,non si può avere,non si può controllare. L'umano bisogno di sentire il proprio amore riposto in qualcuno che ci ami allo stesso modo,è poca cosa rispetto alla grandezza dell'amare ,perchè davvero,solo questo sconfigge tutte le altre paure legate alla vita,e conseguentemente alla morte. L'amore è sicuramente un sentimento che ha bisogno di reciprocità ma le certezze non vanno ricercate mai nell'altro devono bastare quelle interiori. Sapere di avere il coraggio di amare di possedere l'unica capacità che conta veramente in questo mondo l'unica che ci faccia sentire e ci renda immortali dovrebbe essere tutto. Il resto è da mettere nella lista dei vari bisogni umani che rendono spesso la nostra vita complicata almeno quanto sono incapaci di farcela apprezzare ma che mai dovranno nè potranno toglierti quel coraggio se ce l'hai.
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Post n°82 pubblicato il 24 Giugno 2012 da Sabri1973
Svegliarsi al mattino con la luce del sole che penetra dalla finestra un leggero venticello che accarezza la pelle donando dei piccoli brividi il cinguettio di uccellini in festa la consapevolezza, che non ha nulla di scontato,di un nuovo giorno tutto per te... Si dice che bastino cose come queste per essere felici senza bisogno di edulcoranti la naturalezza di aprire gli occhi e sentire che c'è vita intorno a te e so che è così. Non ho dimenticato le sensazioni che ho provato quando sono riemersa dal profondo buio quando ho constatato con chiarezza,quanto ogni piccolo gesto quotidiano,possa essere vissuto come una conquista, il cui valore non è determinato da nient'altro che dal semplice fatto che puoi compierlo e camminare con i piedi per terra,purchè quel cammino ,anche pieno di ostacoli,continui....diventa più entusiasmante di qualsiasi volo dell'immaginazione. Ma la vita purtroppo è anche consuetudine e con il tempo,i gesti ripetuti diventano automatici e lo spettacolo che hai sotto gli occhi,per quanto bellissimo,perde la meraviglia perchè non riesci a continuare a guardarlo con lo stesso stato d'animo le contaminazioni interiori,di pensieri.....paure ...debolezze... e quelle esteriori ,di continui problemi,parte integrante del vivere, non te lo fanno percepire come vorresti fanno a pezzetti ogni cosa e non sempre riesci a ricomporlo con le tue sole mani. E allora succede di sentire il bisogno di vedere il tutto con gli occhi di qualcun'altro di saper assorbire la bellezza,solo se passa attraverso un altro che te la possa poi ridare,arricchita delle sue sensazioni di emozionarsi veramente,solo pensando di sentire e sentire davvero solo se è un pensiero condiviso e soltanto così toccare la completezza che porta alla felicità. E non una persona qualunque.... nemmeno quella che dorme al tuo fianco qualcuno che tu hai voluto ancora prima che arrivasse che hai scelto,senza sapere perchè e senza un perchè la tieni stretta a te anche se alla fine ti rendi sempre conto,che ti stai solamente stringendo a te stessa. E' tua la pienezza che ti colma in certi giorni tua l'aridità che ti secca l'anima in altri mentre tutto resta uguale . Ma anche continuare a darsi colpe non cambia nulla... forse l'unico cambiamento possibile,è imparare a perdonarsi di non sapere,non potere,o non volere cambiare...
Forse perchè io penso troppo o sogno troppo non distinguo tra la realtà esistente e il sogno che è la realtà inesistente. E così intercalo nelle mie riflessioni sul cielo e sulla terra cose che non brillano di luce solare e che non si calpestano con i piedi: le meraviglie fluide dell'immaginazione. M'indoro di tramonti ipotetici ma l'ipotetico è vivo nella sua supposizione. Mi rallegro di brezze immaginarie ma l'immaginario vive quando lo si immagina Ho un'anima per varie ipotesi ma quelle ipotesi hanno un'anima loro e perciò mi offrono l'anima che hanno. Non c'è altro problema se non quello della realtà e questo problema è insolubile e vivo. Che so io della differenza tra un albero e un sogno? Posso toccare l'albero so di avere il sogno. Cos'è questo nella sua verità? Cos'è questo? (F. Pessoa) |
Post n°81 pubblicato il 20 Giugno 2012 da Sabri1973
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Post n°80 pubblicato il 16 Giugno 2012 da Sabri1973
Forse è giusto così;non si può dire tutto, così come non lo si può comprendere. Forse ho sempre sbagliato l'approccio, cercando di aprire tutto il mio cuore come se fosse un dono inestimabile... forse era troppo. Forse ogni volta che ho creduto di far sentire quanto fosse importante per me la persona a cui lo aprivo, l'ho soprattutto fatto sentire troppo responsabile dei miei sentimenti e sarebbe stato meglio lasciargli dei dubbi,anzichè ricoprirlo di certezze. Forse raccontare tutto quello che si prova ...che si pensa...serve soltanto a rendere noi stessi terribilmente vulnerabili, e mette chi ci ascolta in una posizione innaturale... o toglie a lui il desiderio di fare altrettanto,come una specie di compensazione. Non si può....non si può essere per nessuno ciò che sentiremmo di essere e nessuno si sentirà mai di essere per noi quello che davvero è . Non si spiega una lacrima... non un sorriso . Restiamo vicini per un attimo, forse per una frazione di secondo raggiungiamo sul serio quel qualcosa che ci fa semplicemente desiderare di tacere, ma poi dobbiamo sempre far ritorno in noi stessi, nel nostro impenetrabile mondo fatto di incomunicabili pensieri ed emozioni che ci sbattono da una parte all'altra . Assolutamente senza controllo. A volte basta riuscire a mantenere la convinzione di aver avuto quell'istante , per sentire di avercelo sempre,nonostante tutte queste impossibilità ... altre invece non puoi fare altro che raggomitolarti su te stessa piangere da sola...e sola sentirti fino all'ultimo frammento di te e disperatamente... e serenamente aspettare che passi.
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Post n°79 pubblicato il 14 Giugno 2012 da Sabri1973
E ogni volta che non trovo le parole per dire ciò che sento la musica viene sempre in mio soccorso. L'ho sempre usata tantissimo per esprimermi perchè la musica arriva dove le parole non bastano perchè proprio come l'amore ti entra dentro in una maniera che non puoi spiegare, eppure ti spiega ti dice ti illumina nei punti in cui non riuscivi a vedere e ti aiuta a sbloccare una emozione che covava dentro di te trasformandola prima in pianto e poi sorriso, il sorriso che si ha sempre quando si ha la consapevolezza che l'unico guaio della vita è non sentirla più e... "... non ci sono scelte la logica è continuare perfino nello spazio più immobile continuare..." |
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