Creato da frattale58 il 06/04/2012

il vecchio prof

«Quando miro in cielo arder le stelle; Dico fra me pensando: A che tante facelle? Che fa l’aria infinita, e quel profondo Infinito seren? che vuol dir questa Solitudine immensa? ed io che sono?»

LETTERA A DANTE

 

AREA PERSONALE

 
Citazioni nei Blog Amici: 24
 

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Allora quando il lavoro è finito

(e, magari, sembra averci ammazzati per non lasciar più spazio altro che per il sonno e magari neppure per quello);

quando ci si alza dai tavoli delle cene perché gli amici non bastano più;

quando non basta più nemmeno la figura della madre (con cui, magari s'è ingaggiata, scientemente o incoscientemente, una silenziosa lotta o intrico d'odio e d'amore)

e si resta lì, soli, prigionieri senza scampo, dentro la notte che è negra come il grembo da cui veniamo e come il nulla verso cui andiamo,

comincia a crescere dentro di noi un bisogno infinito e disperante di trovare un appoggio, un riscontro;

di trovare un "qualcuno"; quel "qualcuno" che ci illuda, fosse pure per un solo momento, del poter distruggere e annientare quella solitudine;

di poter ricomporre quell'unità

lacerata e perduta.


G.Testori

su L'Espresso 1975

 

LA GOCCIA

 

 

Sabato 30 Novembre: un'occasione di solidarietà

Post n°92 pubblicato il 24 Novembre 2013 da frattale58

Sabato 30 novembre si terrà in tutta Italia la diciassettesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare (GNCA).

Più di 135.000 volontari della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in oltre 9.000 supermercati, inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione che verranno distribuiti a più di 8.800 strutture caritative (mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d’accoglienza, ecc.) che aiutano 1.800.000 persone povere. 

 

In Italia sono ormai 4.000.000 le persone che soffrono di povertà alimentare.

 

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare è uno degli appuntamenti della campagna “Emergenza Alimentare Italia”iniziativa di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus.

 

Le ragioni di fondo di questo gesto  di carità (tratte dal discorso di Papa Francesco all’Udienza Generale del 5 giugno 2013) sono così descritte:

«La vita umana, la persona non sono più sentite come valore primario da rispettare e tutelare, specie se è povera […].

Il consumismo ci ha indotti ad abituarci al superfluo e allo spreco quotidiano di cibo, al quale talvolta non siamo più in grado di dare il giusto valore, che va ben al di là dei meri parametri economici. […]

Invito tutti a riflettere sul problema della perdita e dello spreco del cibo per individuare vie e modi che, affrontando seriamente tale problematica, siano veicolo di solidarietà e di condivisione con i più bisognosi. […]

quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario,
ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri».

Questo importante evento, che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.

ANCH’IO PARTECIPERO’, COME VOLONTARIO …

 

è un’esperienza che ogni anno mi fa sentire più vicino al mio popolo,
a cui non rinuncerei mai.

 
 
 

UNO SGUARDO NUOVO PER CURARE LE FERITE . . . .

Post n°91 pubblicato il 30 Ottobre 2013 da frattale58

C'è chi la vede come una potente organizzazione di potere che controlla miliardi di coscienze ..... 

Per Francesco è: << Io vedo la Chiesa come un ospedale da campo dopo una battaglia.

È inutile chiedere a un ferito grave se ha il colesterolo e gli zuccheri alti!

Si devono curare le sue ferite. Poi potremo parlare di tutto il resto.

Curare le ferite, curare le ferite… E bisogna cominciare dal basso. >>

 

Mi viene in mente J. Carron quando qualche giorno fa ci ha detto:

<< tante volte noi siamo talmente feriti dal contraccolpo delle circostanze

che si blocca il cammino della conoscenza,

e allora tutto diventa veramente soffocante,

perché è come se vedessimo la realtà soltanto per il buco della ferita.>>

 

«Fu guardato e allora vide», diceva sant’Agostino di Zaccheo.

 

Amici, come sarebbe diversa la vita se ciascuno di noi lasciasse entrare

quello sguardo, qualsiasi fosse la nostra ferita!

Questo è il nostro compito. Nella letizia..

Perché la letizia è come il fiore del cactus,

che nella pianta piena di spine, genera una cosa bella. 

 
 
 

Chiara Corbella, in un libro la sua storia

Post n°90 pubblicato il 06 Ottobre 2013 da frattale58

 

 

 

«È la storia di un “sì”, di un “eccomi” detto con gioia, con determinazione e vissuto nel completo affidamento al Signore.

La vita di Chiara Corbella è nell’essenzialità: quella di una ragazza innamorata di Enrico ma soprattutto di un cuore innamorato di Dio.

È la storia di una sposa che ha voglia di normalità, ma quando ci si lascia plasmare dalle mani del Signore la normalità diventa qualcosa di diverso.

E allora Chiara sperimenta il suo “sì” in Maria Grazia Letizia: la bimba passa in 40 minuti dalle “loro braccia a quelle del Padre”. Con lei – scrive Chiara – abbiamo fatto “un’esperienza di eternità unica”.

Poi arriva Davide Giovanni, un bambino imperfetto – direbbe qualcuno – ma per questa coppia è l’ennesima prova della Croce che il Signore dona. “Io me la devo prendere – dice Enrico – perché in quella Croce scoprirò qualcosa che il Signore mi vuole dire”».

«Non siamo noi ad aver creato la vita di nessuno.

Noi mettiamo degli ingredienti, ma di fatto tante persone li mettono ma i figli non vengono

e non è scontato un figlio sano come non è scontato un figlio malato.

Ma il fatto straordinario della storia è proprio Francesco che, invece di essere malato, è sano.

Noi abbiamo sempre chiesto al Signore di meravigliarci: cioè, il fatto che il Signore ci chiedesse delle cose un po’ al di là delle nostre capacità – un po’ tanto, direi – noi abbiamo detto sì: ed è lì che sperimenti che un Altro ti porta, è lì che fai un incontro ed entri proprio in questa logica dell’incontro».

È Francesco il terzo figlio di Chiara che arriva quando lei scopre di avere un carcinoma alla lingua.

Questa giovane mamma sceglie di sospendere le cure fino a quando il suo bimbo non verrà alla luce.

Qui comincia un’altra storia, il Calvario, che – nel disegno del Signore – inizia nella Settimana Santa.

«La sofferenza è una danza – dicono – Dio ti invita a danzare con Lui e se dici di sì, scopri che insieme al dolore c’è anche la pace e la gioia».

 

 Il libro mi ha veramente commosso.

 

 
 
 

LE VACANZE: tempo di riposo

Post n°89 pubblicato il 04 Agosto 2013 da frattale58

                          Veduta della spiaggia di Punta Penna e del porto di Vasto

 

                                      Il nostro bungalow al Residence degli Ulivi

        i più belli ...

 

                                                La spiaggia al Residence ..

Sono stati 15 giorni proprio belli: sole, bagni .. ma soprattutto lettura.

Vi consiglio di leggere:  

 -- PIù FORTE DELL'ODIO (di Guènard) storia vera che racconta di un bambino
     che ha conosciuto solo il peggio della vita, finché un incontro ...

-- IL PROFUMO DEI LIMONI (di Lynch) tecnologia e rapporti umani ...

-- MIA GIOVINEZZA poesie (di Ada Negri) per chi ama la poesia ...

-- PAPA FRANCESCO il nuovo Papa si racconta

oltre ai due libri di cui vi ho già parlato:

CONTRO I PAPà di Polito

e IL POTERE DEI SENZA POTERE di Havel (dissidente ceco poi presidente)

 

 
 
 

MIA GIOVINEZZA

Post n°88 pubblicato il 19 Luglio 2013 da frattale58
Foto di frattale58

MIA GIOVINEZZA

Non t’ho perduta.
Sei rimasta, in fondo all’essere.
Sei tu, Ma un’altra sei:
senza fronda né fior,
senza il lucente riso
che avevi al tempo che non torna,
senza quel canto:
Un’altra sei, più bella,

Ami, e non pensi esser amata:
ad ogni fiore che sboccia o frutto che rosseggia

o pargolo che nasce,
al Dio dei campi e delle stirpi
rendi grazie in cuore.

Anno per anno, entro di te, mutasti
volto e sostanza.
Ogni dolor più salda ti rese:
ad ogni traccia del passaggio dei giorni,
una tua linfa occulta e verde
opponesti a riparo.

Or guardi al Lume che non inganna:
nel suo specchio miri la durabile vita.
E sei rimasta come un’età che non ha nome:
umana tra le umane miserie,
e pur vivente di Dio soltanto e solo in Lui felice.

O giovinezza senza tempo,
o sempre 
rinnovata speranza,
io ti commetto 
a color che verranno:
infin che in terra 
torni a fiorir la primavera,
e in cielo 
nascan le stelle quand’è spento il sole.

Ada Negri

 

Come mi corrisponde questa visione della giovinezza! 
Ora che al termine "giovane" si è sostituito quello di "giovanile",
la giovinezza di cui parla Ada, è proprio qualcosa di altro;
più bello perché più consapevole di tutto ciò che è la vita, nel bene e nel male.

E ultimamente ciò che emerge è una gratitudine senza confini.

 
 
 

TRENT'ANNI INSIEME.. riflessioni

Post n°87 pubblicato il 04 Luglio 2013 da frattale58

 

Trent’anni insieme! Sembra qualcosa di normale ma non lo è.

Perché oggi io sono più innamorato e più certo di lei, che il giorno che l’ho sposata.

Che ne sapevo dell’amore a venticinque anni?

Poco o niente.. o forse sapevo quel che si può sapere a quell’età.

Ma oggi .. quanto questa parola “amore” è spessa!

È fatta di una storia ricca di bellezza,

di battaglie con le relative ferite, di lacrime e di sorrisi …

è fatta di stima, di immedesimazione nell’altro e di perdono.

Certo! Mi ricordo ancora le parole di don Gaetano, al matrimonio, che ci ha detto:

“Vi auguro che il vostro amore sia l’esperienza quotidiana,

di un perdono senza riserve”.

E Nicoletta l’ha preso sul serio… anch’io, ma lei .. non ha mai voluto, tenacemente,

che passasse la giornata senza che ogni ombra che poteva sorgere tra noi,

fosse dissipata.

E questo mi ha permesso di conoscerla ..  e di continuare a conoscerla,

perché non si finisce mai.

E di poter dire ogni giorno: mi vai bene così.

Siamo così diversi … eppure così uniti.

Ringrazio Dio per la compagnia che ci ha fatto in questi anni,

dei figli che ci ha dato ... e di così tante cose …  

 
 
 

Andare senza arrivare: ogni passo è vita

Post n°86 pubblicato il 27 Giugno 2013 da frattale58

La vera libertà comincia all’inizio della vita, non nell’età adulta.

Il bambino non si propone di andare in qualche posto:
ha solo voglia di camminare.

Il bambino cammina con gli occhi non meno che con le gambe:
ciò che lo fa avanzare è la vista delle cose interessanti che sono intorno a lui.

Cammina finché vede un agnello che pascola: allora è attirato dallo spettacolo
e si siede a guardare.

Soddisfatto di questa esperienza, riprende a camminare e vede un fiore,
e si siede accanto per odorarlo: un po’ più in là è colpito da un albero,
e gira intorno al suo tronco tre o quattro volte, prima di proseguire.

In questo modo percorre dei chilometri, pieni di brevi fermate
e di interessanti scoperte, e se per strada incontra qualche difficoltà,
come una roccia da scalare o un ruscello da attraversare, la sua gioia è al colmo.

L’acqua esercita un’attrazione singolare sul bambino,
che talvolta si siede e dice: “Acqua”, con aria felice,
mentre un adulto sarebbe passato oltre senza neppure accorgersi
di un sottile ruscello che stilla goccia a goccia.

Così il bambino concepisce il camminare in modo molto diverso
rispetto alla sua bambinaia, che vuol solo arrivare in un certo posto
nel più breve tempo possibile.

Maria Montessori, Educazione per un mondo nuovo

 

Ho trovato questo scritto nel sito "PEDAGOGIA DEGLI ORIZZONTI"

http://pedagogiadegliorizzonti.tumblr.com/

Vi sono cose molto interessanti... 

vale la pena una visita per chi ha a cuore l'educazione

 
 
 

Felicità è ...

Post n°85 pubblicato il 22 Giugno 2013 da frattale58

La felicità per i bambini è relazionale... nel presente.

Quella di noi adulti è fatta di cose da ottenere... nel futuro.

 

Quanto tempo ci metteranno questi bambini a cambiare

il loro modo così semplice di essere felici?


E quanto tempo ci metteremo noi adulti

a diventare come i bambini?


 
 
 

Emergenza giovani

Post n°84 pubblicato il 09 Giugno 2013 da frattale58

“E come potrebbe essere salda una città,


quando si strappano e si falciano via i giovani coraggiosi,


come le spighe nei campi a primavera?”


Euripide

 
 
 

L’alunno è una storia che si compie

Post n°83 pubblicato il 31 Maggio 2013 da frattale58

Mi sembra interessante una parte di intervista fatta ad
Alessandro D’Avenia, professore e scrittore, famoso per il libro
“Bianca come il latte, rossa come il sangue”, che riguarda la scuola
italiana, e che io condivido:

 

D’Avenia, il nostro sistema scolastico italiano, per come è
organizzato, permette agli studenti di sviluppare
il loro potenziale?

Questo è il punto centrale della debolezza della scuola italiana nel
contesto storico attuale. La scuola è sempre stata un po’ fuori tempo
e va bene così, non deve preparare immediatamente ma
mediatamente al mondo del lavoro, perché è vera palestra di
conoscenza di se stessi.

Molti ragazzi però finiscono un percorso durato ben 13 anni e non
sanno che facoltà universitaria scegliere o non sanno se è bene far altro rispetto all’università.

Lo trovo intollerabile dopo 13 anni di studio.
E cosa abbiamo fatto con te per 13 anni?

Ti abbiamo riempito di nozioni, ti abbiamo addestrato a fare dei test
e delle prove e non ti abbiamo aiutato a conoscere i tuoi punti forti
e i tuoi punti deboli? È paradossale.

Non abbiamo niente da invidiare a nessuno al mondo come contenuti e percorsi didattici.

Lo dico per esperienza dopo aver conosciuto sistemi educativi stranieri
e aver fatto un corso di aggiornamento in una delle migliori scuole
americane.

Quello che ci manca invece è proprio

l’approccio vocazionale e opzionale allo studio.

 

Come dovrebbe cambiare allora la scuola italiana?

L’alunno è una storia che si compie. Se siamo capaci di coltivare
un seme, come è possibile non farlo con l’umano?

Come è possibile riuscire persino a rovinare quelle qualità?

Serve un maggiore coinvolgimento dei ragazzi nella scelta dei percorsi,

che devono avere alcuni elementi comuni, forti, non opzionali.

Serve inoltre un lavoro di equipe dei docenti,

che oggi in Italia sono ottimi solisti.

Ognuno va per conto suo (e vorrei vedere con tutto il lavoro che
c’è 
da fare e lo stipendio da miseria…),
ma alla crescita del ragazzo nel suo percorso storico non ci pensa nessuno.

I genitori andrebbero coinvolti molto di più.
Sono loro a conoscere quella storia e a chiedere ai docenti di
incoraggiarla, sostenerla, accompagnarla, sfidarla.

 
 
 

UNA VITA MIGLIORE ..

Post n°82 pubblicato il 26 Maggio 2013 da frattale58

Mentre leggevo un articolo mi sono imbattuto in questa citazione di Vaclav Havel,
tratta dal libro "Il potere dei senza potere":

«Non è detto che con l’introduzione di un sistema migliore
sia garantita automaticamente una vita migliore,
al contrario: solo con una vita migliore
si può costruire anche un sistema migliore»

Mi è sembrata adatta (non so se anche a voi) per il tempo in cui viviamo,
dove sembra che tutto il problema risieda nel "cambiare sistema".

In effetti per me contiene una verità: la creazione di un nuovo modello di sviluppo, socialmente giusto e rispettoso del pianeta, se tu non sei "migliore",
è solo una facciata che ci illude e scarica su qualcun altro il compito della giustizia,
della verità e, ultimamente della tua felicità.

Quando ormai almeno trent'anni fa lessi " Il potere dei senza potere " di Havel,
mi colpì il coraggio dell’ortolano, che togliendo il cartello dalla sua vetrina
mette in crisi la menzogna di tutto ciò che gli sta intorno; 
trasforma il mondo perché quel gesto illumina il resto;

ma negli anni mi sembra di aver compreso che la grandezza di quel gesto
risiede tutta nel "perché" toglie quel cartello:

un amore incondizionato alla verità di sé.

In fondo il compimento di una educazione, sia data da un padre e una madre,
sia data da un insegnante, è che generi nel discente questo amore alla verità di sé ...

Sarebbe un peccato se fossimo noi a favorire ciò che diceva Oscar Wilde: 

C'è qualcosa di tragico circa l'enorme numero di giovani che in Inghilterra
iniziano la vita con un destino perfetto
e finiscono abbracciando qualche utile professione "

 
 
 

UNO SVILUPPO CHE PARTE DALL'UOMO

Post n°81 pubblicato il 14 Maggio 2013 da frattale58

è un libro di un missionario, Piero Gheddo, che ha più di ottant'anni
e ha speso tutta la vita nelle missioni soprattutto africane.

La tesi del libro è semplice:

È l’uomo che crea lo sviluppo;

le arretratezze economiche, politiche e strutturali vengono dopo.

Questa affermazione non è una teoria; 

è documentata da ciò che avviene nelle zone in cui

agiscono i missionari, o dove prevale l’investimento sul capitale umano

(istruzione, cultura, crescita della convivenza civile).

 

L’idea dell’uomo come motore dello sviluppo è profondamente cristiana;
invece dell'accumulo di capitali o di guerre fratricide contro lo sfruttamento,
i nostri missionari
(aiutatati in gran parte dalle comunità cristiane di tutto il mondo),
hanno speso le loro vite per vincere le radici della miseria del popolo
che, afferma, sono quattro:

 

l’analfabetismo, la mentalità magica e superstiziosa, i militari e la corruzione.

Se solo potessimo immaginare l'enorme contributo
dato dai cristiani per un mondo migliore, invece che soffermarci,
un po' ideologicamente, sempre solo sui loro errori,
forse desidereremmo che fossero più presenti anche nelle nostre società,
e diremmo con Gheddo:

<< MENO MALE CHE CRISTO C'E' ! >>

 

 
 
 

Una mamma imperfetta ...

Post n°80 pubblicato il 04 Maggio 2013 da frattale58

 

Sul Corriere.it, dal 6 maggio,  parte una fiction in 25 puntate di 8 minuti ciascuna,
dal titolo “Una mamma imperfetta”.
Una fiction che va “in onda” sul sito di un quotidiano, è una cosa strana … 

Sono “anti-eroine del quotidiano ”che non affrontano bombe o attentati, 
ma incastrano il lavoro con gli orari delle lezioni di ginnastica dei figli”.  

Lucia Mascino è una di queste “mamme imperfette”:  “Un tempo erano i figli a cercare l'approvazione dei genitori, oggi è il contrario.
Sono felice di vivere in un'epoca di crisi, in cui tutto sta cambiando.
Se tu sei in tempesta e fuori c'è la tempesta, è perfetto.
Il brutto è quando tu sei in tempesta e fuori c'è il sole”.

 

Magari c’è qualcosa da imparare!

 

 
 
 

La creatività dei nostri giovani ... c'è ancora?

Post n°79 pubblicato il 28 Aprile 2013 da frattale58

 

Il talento è un insieme complesso di caratteristiche maturate durante l’infanzia (soprattutto) e l’adolescenza (il loro emergere), frutto di predisposizione naturale e di fattori ambientali, che non si ripetono mai due volte, neanche in due gemelli.

Se un bambino chiede un secondo gelato e i genitori pur di non sentirne i capricci glielo comprano non solo lo viziano, ma gli tarpano le ali.

Chi ha tutto non comincia mai la ricerca, perché non mette in moto l’immaginazione, la creatività, la sua relazione con il mondo a partire dalle proprie risorse interiori.

Se i genitori resistono il bambino dovrà trovare altro per occupare il suo “bisogno” e lenire il dolore, magari sarà un gioco inventato sul momento: un mazzo di chiavi che diventa un amuleto, un bastone che diventa una spada.

I bambini che hanno tutto e hanno tutto il tempo pieno, che non si annoiano mai, sono atrofizzati nella loro creatività, riempita dall’esterno e mai sgorgante dall’interno. E lo stesso vale per i ragazzi rimpinzati di oggetti e tempi pieni.

Quelli che non si annoiano mai, sono fregati: il loro processo creativo, cioè lo scavare e scovare le risorse dentro di sé e non fuori, per arginare il vuoto e il nulla, rimane bloccato.

"esiste il momento il cui il talento incontra l’occasione”.(Seneca)

da Prof 2.0

Certo il talento di cui si parla non è il successo di pubblico.... è la strada verso cui incamminarsi ... e poi... chissà!

 

 
 
 

NON SEI UN DISEGNO!

Post n°78 pubblicato il 23 Aprile 2013 da frattale58

 

è la nuova campagna contro l'anoressia che sta suscitando scalpore. 

Lo slogan scelto per questa campagna è “Non sei un disegno”,

l'immagine mette a confronto i tipici bozzetti che gli stilisti creano per i loro vestiti,
con la foto di una vera modella brasiliana.

I bozzetti rappresentano non donne vere,
ma stilizzate, estremamente magre, la stessa magrezza, purtroppo,
di molte modelle, che per raggiungere un peso idealizzato,
diventano troppo sottili, 
come in un disegno.

La campagna ha ricevuto approvazioni ma anche dissensi:

si teme che mettere in evidenza un problema come quello della magrezza eccessiva, 
possa suscitare emulazione nelle 
ragazze..... 

Che violenza psicologica sulle nostre giovani!

 

 
 
 

Dare all'Italia il governo di cui ha bisogno ...

Post n°77 pubblicato il 23 Aprile 2013 da frattale58

Il Presidente Napolitano è, in questo momento, l'unico che ha a cuore
il bene dell'Italia
più che il proprio, o del proprio partito....

Speriamo che qualcun altro segua il suo esempio..

 
 
 

EDUCARE E' USCIRE DA SE'... O MEGLIO, RIENTRARE IN NOI STESSI

Post n°76 pubblicato il 11 Aprile 2013 da frattale58

Ho visto in questi giorni il film Bianca come il latte, rossa come il sangue.

è la storia di un ragazzo, Leo, di 16 anni, come ce ne sono tanti nelle nostre
classi, con interessi solo extrascolastici,  che non ascolta che se stesso, 
per cui gli adulti sono solo da usare quando se ne ha bisogno.
Anche gli amici servono solo ai suoi scopi. 

Poi s'innamora di Beatrice che scopre gravemente ammalata di leucemia
e inizia il cambiamento: comincia a fare l'esperienza di vivere per qualcuno,
di spendere il suo tempo e le sue energie per un amore.

Scopre così una realtà diversa da se stesso,
fatta di rapporti che pian piano diventano veri, dove si mette in gioco ciò che si
ama e ciò in cui si crede veramente, i veri desideri e i problemi che suscitano.

Mi ha fatto riflettere sui tanti rapporti con studenti ed ex studenti che intrattengo;
il lavoro educativo è nell'aiutarli ad alzare lo sguardo,
far sì che la realtà in cui vivono sia veramente riconosciuta per quello che è:
la grande occasione  per conoscere sè, il proprio cuore,
ciò per cui vale veramente la pena spendersi
per diventare degli uomini e delle donne vere.

Un film che finalmente lancia degli spunti positivi sulla possibilità
di educare, insegnare e crescere in questo tempo di vuoto di umanità
in cui i giovani sembrano essere risucchiati  senza poter provare una cosa diversa.

 

 
 
 

IL BLOG COMPIE UN ANNO ...

Post n°75 pubblicato il 06 Aprile 2013 da frattale58

Mi sembra giusto, dopo un anno di "attività" fare un piccolo "bilancio"
di quello che è
 accaduto quest'anno.

Devo riconoscere che, inaspettatamente, ho conosciuto
(anche se non di persona) molte persone, con le quali vi è stato
un dialogo rispettoso delle diversità, ma ricco di rifessioni
che hanno spesso toccato il cuore della questione:

è qualcosa di molto concreto, ciò che ci fa vivere,
cioè soffrire e gioire, ridere e piangere,
comunque non rinunciare mai a lottare
e cercare un significato degno del nostro desiderio.

E' stata un'esperienza bella, anche se "digitale",
che mi ha fatto maturare un amore alla mia esistenza
e a ciò che faccio ogni giorno, cioè insegnare.

Mi ha confermato che il saper imparare è decisivo
per potersi sorprendere e stupirsi di ciò che accade,
e poter così comunicare superando (almeno in parte )
il rischio della superficialità.

Grazie 

Gian

 
 
 

BUONA PASQUA A TUTTI

Post n°74 pubblicato il 01 Aprile 2013 da frattale58

 
 
 

LA TENERA CAREZZA DI ENZO JANNACCI

Post n°73 pubblicato il 30 Marzo 2013 da frattale58

 

 

" .. tu non lo sai, 
ma quando ti accarezzo, 
la tua bella faccetta, 
così pulita, 
mi pare, 
mi pare di essere un signore ... "


Non dimenticherò la tua tenerezza, e il tuo amore per la bellezza

 

 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

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ULTIMI COMMENTI

   

 

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...per certa gente

è serio il problema dei soldi,

è serio il problema dei figli,

è serio il problema

dell'uomo e della donna,

è serio il problema della salute,

è serio il problema politico:

tutto è serio

eccetto la vita.

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Chiedete a un padre

se il miglior momento

non è quando i suoi figli

cominciano ad amarlo

come uomini,

lui stesso, come uomo,

liberamente,

gratuitamente....

quando i suoi figli

cominciano a diventare uomini

.... E lui stesso, lo trattano

come un uomo libero..

Peguy

 

DAL PRIMO POST

- MIA FIGLIA SI SPOSA
- PER AMORE SI Può MORIRE
- QUELLA TRISTEZZA CHE DIVENTA AMORE
- INTERMEZZO SCOLASTICO
- QUALCUNO HA VISTO IL CIRCO DELLA FARFALLA?
- IL COMMENTO DI UNA QUATTORDICENNE
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- LETTERA DI UN CONDANNATO A MORTE DELLA RESISTENZA
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- DEDICATO A MIA FIGLIA
- COSA STA ACCADENDO?
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- DIALOGO TRA UN PROF ATEO E EINSTEIN
- QUESTO DESIDERIO DEL DESTINO..
- La verità è sempre bella ...
- LA BELLEZZA DEL VIVERE
- com'è difficile valutare..
- UN CAMMINO INSIEME...
- PERCHE' ...
- FINE ANNO: UN GRAZIE MOLTO BELLO
- PENSI MAI AL FUTURO?
- COM'E' PESANTE LA MIA CONDIZIONE
- CAMBIARE LO SGUARDO?
- INNAMORATEVI
- LA FORTUNA ...
- VUOI ESSERE FELICE ORA O DOMANI?
- Before I Die
- Un inizio anno da protagonisti del cambiamento
- Meeting Rimini: 'Emergenza uomo' tema edizione 2013
- CHE COS'E' L'UOMO PERCHE' TE NE RICORDI?
- CHI AMA IL MISTERO E' IL VERO AMICO
- L'INFINITO, QUI E ORA, NELLE COSE DELLA VITA
- IL MESSAGGIO DEL PAPA AL MEETING
- IL MEETING PER L'AMICIZIA FRA I POPOLI
- Il Bosone della felicità
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- Che differenza tra SAPERE E SCOPRIRE!
- LA ROSA BIANCA: i volti di una amicizia
- DELLA SPERANZA...
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- UN GIORNO DEDICATO AL NOSTRO POPOLO
- UN LIBRO DA NON PERDERE
- IO E TE LA GABBIA E L'IMPREVISTO
- A FIANCO DI CHI CERCA
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