TE LO DICO SOTTOVOCE

OGGI PARLIAMO DI........MINA...DOVE ABITO...DOVE SONO

DOVE SONO ???

Conosci Reggio Emilia….Modena….Parma

non è il triangolo delle Bermuda

Ma bensì il triangolo dove trovi…

Il vero Parmigiano Reggiano

….prosciutto crudo…e altre bontà

che lascio a Te scoprire ora qui

nel mio post…..

Ecco qui si vede la cartina che da più o meno

la visione di dove mi trovo…e siiiii

io abito e vivo in questo piccolo triangolo

dove la natura fa da padrona…ed è piena di storia…

VIADOTTO  CALATRAVA A REGGIO EMILIA

Qui conosciamo un piccolo angolo di Reggio Emilia….

REGGIO EMILIA PIAZZA SAN PROSPERO (IL MERCATO)

Ora spostiamoci verso le colline Reggiane

E incontriamo ….(per caso )un comune …. TOANO

PIEVE DI SANTA MARIA ASSUNTA.......TOANO

Il primo riferimento certo su Toano lo troviamo in un diploma di Berengario I, datato da Pavia il 6 novembre del 907 in cui si fa menzione della «Corte di Toano», seguito da un diploma imperiale di Ottone II nel 980, che cita la «Plebem de Toano» fra le maggiori pievi rurali dell’epoca. L’antica «Thoanum», dopo le ultime irruzioni barbariche degli Ungari sul finire del IX secolo, organizzò le proprie difese costruendo fortificazioni intorno alla Pieve. Divenne così «membro ufficiale con castello» sotto il dominio di Bonifacio, padre della contessa Matilde di Canossa, nella seconda metà del 1000. Nei primi decenni del XIII secolo divenne «libero comune» aggregandosi al comune urbano di Reggio. Seguì un lungo periodo di lotte fra i ghibellini reggiani e i guelfi modenesi che non risparmiarono neppure il castello di Toano, cinto d’assedio dai modenesi nel 1265. Nel periodo delle signorie fu sottoposto al dominio dei Fogliani fino al 1427, per passare poi agli Estensi con Niccolò III. Nel 1461 Borso, duca di Modena e Reggio, emanò gli «Statuta potestariae Toani et Caulae». Nel 1469 fu ceduto al marchese Testi e, dopo la sua morte, senza eredi, ritornò alla Camera Ducale. Ultimo feudatario di Toano fu Guerra Coccopieri Torretta di Massa Carrara. Nel 1800 fu eretto a comune subendo il soffio riformatore della rivoluzione francese e di Napoleone. Durante la seconda guerra mondiale i Toanesi parteciparono attivamente alla Resistenza, versando un notevole contributo di sangue, subendo distruzioni e danni gravissimi. Ricordiamo la battaglia di Ca’ Marastoni, l’eccidio di Manno e l’incendio di Toano nel ’44. Nel 1944 Toano con Villa Minozzo, Frassinoro, Polinago, Prignano e Montefiorino fece parte della Repubblica partigiana di Montefiorino, durata 40 giorni.

Toano fu, tra la fine degli anni '70 e la prima metà degli anni '80, sede di una delle prime emittenti radiofoniche locali dell'Emilia: Radio Blu, fondata da Roberto Belli. L'emittente, che aveva sede in Via Emilia e trasmetteva sui 97,000 MHz per le province di Reggio Emilia, Modena e Parma

………Del comune di Toano fanno parte anche le frazioni di Bargio (3,49 km), Bonzeto (4,04 km), Ca Baccano (3,52 km), Ca Bagnoli (5,84 km), Ca' Casalotto (5,04 km), Ca' Cavalletti (3,41 km), Ca' del Re (3,32 km), Ca' di Guglio (1,14 km), Ca' Marangone (6,91 km), Ca' Marastoni (4,57 km), Carbalano (3,79 km), Case Bonci (0,41 km), Cassinadro (4,65 km), Castagnola (4,90 km), Castelvecchio (4,32 km), Cerredolo (6,86 km), Comenzano (2,61 km), Corneto (3,31 km), Frale (2,55 km), Il Margine (4,72 km), L'Oca (3,91 km), La Ca' (6,68 km), La Collina (2,59 km), La Crocetta (2,39 km), La Guarrana (6,83 km), La Svolta (3,46 km), La Valle (6,42 km), Le Lezze (5,34 km), Lignano (5,38 km), Lupazzo (4,65 km), Manno (1,46 km), Massa (3,76 km), Montebiotto (5,49 km), Montechiodo (2,09 km), Monzone (4,28 km), Poggiolo (1,46 km), Polcione (1,96 km), Ponte Dolo (5,68 km), Quara (6,47 km), Riale (4,43 km), Riva di Cavola (6,43 km), Roncaciso (8,43 km), Roncolo (2,86 km), Rondanello (1,07 km), Sabbione di Cerre' Marrabino (6,62 km), Salvarana (7,44 km), San Cassiano (-- km), Stiano (2,92 km), Svolta (3,44 km), Trari' (7,41 km), Vecchieda - Le Buche (6,01 km), Vogno (7,50 km)…..e la frazione di Cavola dista 4,29 chilometri dal medesimo comune di Toano

CAVOLA

IMPORTANTE CENTRO DELLE COLLINE

Cavola ….ci sono tante Feste Paesane…

Tra cui FIERA DI MAGGGIO….FESTA DEL TARTUFO….MISTERI VIVENTI…e tante altre belle FESTE

CAVOLA

LA CHIAMANO "la piccola Alba reggiana", perché pare che i suoi tartufi non abbiano niente da invidiare a quelli bianchi delle Langhe. Cavola, una cittadina posta a ridosso del fondovalle Secchia, in provincia di Reggio Emilia, è una delle quarantotto località dell’Appennino Tosca-Emiliano dove l’economia gira ancora grazie ad agricoltura e artigianato. Qui la proloco, per incrementare turismo e commercio, organizza dal 1988 la Festa del tartufo.

In paese si vantano di essere stati i primi a metter su una manifestazione del genere nella zona, che rappresenta un vero e proprio “evento” per tutti. Passeggiare tra le bancarelle è uno spettacolo per gli occhi e un piacere per l’olfatto, fra tartufi e forme di Parmigiano- Reggiano (il "re dei formaggi", che nel 1996 ha ottenuto la certificazione Dop europea, viene prodotto nel Caseificio di Cavola dal 1929). E ancora: aceto balsamico di Reggio Emilia, funghi, castagne, pecorino di Succiso e di Valbona, zuccotto di Bismantova.

Domenica 11 novembre viene premiato il tartufaio cavatore che ha trovato il grano più grosso: il trofeo è bel un Tartufo d’oro in metallo fuso. Ma al di là di odori e sapori, della cordialità delle gente e del fascino dell’Appennino, farsi un giro da queste parti merita per via dei colori. Giallo, arancione, verde opaco, marrone, rosso: le tonalità autunnali si mescolano tra le montagne e persino i tavoli del ristorante vengono personalizzati con foglie colorate, bacche e cardi di castagne. I primi cenni storici del paese li troviamo in documenti del 1148 e del 1156, che si riferiscono all'ospedale di Cavella (nome latino dell’abitato).

I più romantici, passeggiando per le vie del borgo, avranno l’impressione che il tempo, da allora, si sia fermato.

 Chiesina dove mi son sposata......

Madonna della neve

IMPORTANTE é LA FESTA DEL ....

5 agosto Toano - località Cavola

Cuore della frazione di Cavola è il Santuario della Madonna della Neve, luogo di un sentito culto ma anche vero archivio della memoria e delle tradizioni locali. All'imbrunire parte dal Santuario una processione con l'immagine della Madonna accompagnata dai fedeli con le fiaccole. Lungo il percorso che porta al paese, la processione sosta davanti a scene bibliche che si illuminano improvvisamente ai margini del tragitto. Gli attori sono i giovani della valle e rappresentano episodi del Vecchio e Nuovo Testamento coinvolgendo fino a 100 - 150 figuranti.

I quadri possono essere, a seconda del tema scelto per l'anno, da 8 a 12; il tema segue una traccia biblica come per esempio "l'attesa del Messia", il "prezzo del sangue" o "l'Agnello di Dio". Le scene sono per lo più statiche, veri e propri "quadri viventi", altre invece vedono movimenti e parti recitate dai figuranti. Alcuni effetti di luce e scenografici nulla hanno tolto alla spontaneità della rappresentazione, che richiama fortemente le forme delle Sacre Rappresentazioni più antiche. Non mancano nella serata i canti tradizionali della devozione locale e il tutto crea un'atmosfera particolare dove gli aspetti propriamente religiosi si mescolano con quelli della forte identità culturale di queste vallate.

Ma la Storia continua…..per ora vi auguro …..

(scusate la lunghezza del post...

ma vi volevo far partecipe

della mia vita.....dei posti

dove vivo ) 

ma saranno poi VACANZE ???

COMUNQUE SIANO .........SONO

A TUTTIIIIIIIIIIII

BACIONI INFINITI DA ......MINA