Creato da S_O_T_T_O_V_O_C_E il 07/01/2011

TE LO DICO SOTTOVOCE

Un viaggio nelle Regioni della bella Italia

 

« OGGI PARLIAMO DI....... ...PARLIAMO DI...... »

OGGI PARLIAMO DI...... nATALE.......del Mio Natale

Post n°211 pubblicato il 08 Dicembre 2011 da mina_1954

 

preparatevi ad una Grande Festa...la mia.......anche la Tua.....

quando tutto era diverso.....

Dicembre è noto in tutto il mondo come il periodo dedicato alla famiglia, alle celebrazioni e alle festività…in tutte le culture. Alcune sono religiose, altre sono ufficiali, altre ancora sono tradizioni che si tramandano da madre a figli. Altre sono proprio vere leggende, favole…….che inteneriscono i cuori
Un’antica leggenda dice che gli animali selvaggi nati nel bosco la Vigilia di Natale possano parlare il linguaggio umano….oppure chi nasce la notte Santa è fortunato e riesce a proteggere le sette case più vicina alla casa del nascituro
Molti…..molti anni fa.. il Santo Natale il Santo Natale era molto sentito dalle Famiglie….specialmente nella Mia…ricordo ancora l’emozione dell’attesa nel fare l’albero di Natale e con il presepe era un vero evento tanto che tutta la famiglia veniva coinvolta, il Nonno a far l’impalcatura del presepe, la Nonna a sfasciare le statuine, dividendole per grandezza, e per ognuna aveva una storia, un ricordo, esempio dove era stata acquistata o chi l’aveva portata, oppure in che Natale….o da dove o da chi proveniva ….Il mio Papà era l’elettricista…si occupava dell’illuminazione del presepio e dell’albero….il paesaggio e la collocazione delle casette era opera di mia Mamma….e io e mia sorella e il mio fratellino eravamo rapiti da quel andirivieni…dai piccoli litigi su dove collocare la statuina con la donnina vestita di rosso con un foulard bianco a pallini blu con accanto l’ochetta oppure le ochette o i pulcini che erano sempre più piccoli della gallina……ma era bello e specialmente l’atmosfera era calda non per la stufa che riscaldava l’ambiente ma per le emozioni di questi preparativi…poi Noi bimbi correvamo tra cartacce sparse per terra…e ghirlande colorate facevano da collana ai nostri colli….e tra urla di disperazione di Mamma l’albero veniva finito….ma il puntale era una vera impresa……..per chi doveva metterlo….alla fine ero sempre io la più fortunata…..poi toccava alla letterina di Natale ,

che ogni anno cambiava l’immagine e la neve veniva imbrillantinata con la porporina ….ricordo ancora adesso che era sempre piena di errori o cancellature corretti dalla Maestra….le frasi erano semplici…piene d’amore…di buone azioni e promesse cercando in ogni modo di attirare l’attenzione per avere i tanto sospirato Dono …..la Casa era una piccola reggia tutta illuminata e inghirlandata da dove pendevano grappoli di pigne indorate o globi di cristallo con dentro i vari soggetti natalizi…intanto si sentiva aleggiare il profumo dei dolci e del panettone fatto in casa, il torrone faceva capolino tra una bottiglia di spumante e un piatto colmo di frutta secca…..il panforte faceva da padrone in bella vista su un piatto immacolato con un centrino rosso dove al centro campeggiava agrifoglio….il tutto collocato sulla credenza dove il piano veniva ricoperto da un centro ricamato e intagliato a mano…candele colorate completavano l’altarino ….le giornate che precedevano il Natale….erano tutte speciali …ogni angolo veniva ripulito con meticolosità…e gli abiti pronti e stirati erano appesi a grucce di legno …..siii tutto era pronto per accogliere Gesù Bambino…e anche parenti e amici….noi bimbi ci divertivamo anche a suonare il vecchio grammofono con la manovella e a ballare attorno il tavolo ma la cosa che più ci piaceva era l’attesa…dei doni…che potevamo aprire solo dopo la mezzanotte…ma sempre dopo la Santa Messa….e ai rintocchi della mezzanotte il Bambinello veniva posato nella mangiatoia e la chiesa s’illuminava ….era emozionante vedere quel Bimbo coperto da un solo telo posato là tra la Madonna e San Giuseppe…mentre l’asino e il bue alitavano su Lui per riscaldarlo…..non potrò mai dimenticare quei ricordi……ma poi c’era l’uscita dalla chiesa i saluti gli Auguri…….con conoscenti, parenti mentre chierichetti vestiti a festa

….distribuivano sacchettini con dentro un panino e l’immagine del presepio….era il panino da dividere il giorno di Natale tra tutti i commensali all’inizio del pranzo ( diciamo una sorte di comunione e di unione famigliare)….. poi al bar per bere una cioccolata calda poi la corsa a perdifiato verso casa per aprire i “Doni”….le gote rosse come mele arrossate dal freddo della Notte Santa..e le nostra urla di gioia facevano sorridere i Nostri cari…..forse anche Loro ricordavano la loro gioventù…..e che l’emozione del Natale non sarebbe mai passata……

 

 

 

Ma il giorno di Natale era tutto un gioire, e baci abbracci si sprecavano, mentre Noi bimbi facevamo colazione con il dolcissimo panettone….iniziavamo a giocare con i giocattoli ……ma immancabilmente si staccava o si scuciva qualcosa ….ma non importava era Natale !!! da lì a poco il pranzo avrebbe coronato quella indimenticabile giornata……dopo di esso i tradizionali giochi

“ LA TOMBOLA “ E “IL GIOCO DELL’OCA” ….Mentre il Nonno girava la manovella del grammofono e il suono gracchiante delle antiche canzoni usciva dalla tromba la Nonna faceva da coro alla canzone…..e nella stessa stanza il Papà crogiolava sulla poltrona ai piedi il le pantofole il regalo fatto da Noi , la Mamma chiacchierava con parenti e amici…mentre offriva ancora panettone, mandarini, arance……..e dolci vari….Erano momenti di gioia per tutti quanti, in particolare per i bambini, che, eccezionalmente, potevano rimanere svegli fino a tarda ora assieme ai propri familiari.

Si trattava di giochi semplici e spensierati, non d’azzardo al massimo si scommettevano poche monetine o le famose monetine di cioccolato . Erano più che altro un passatempo e la vincita spesso veniva “pilotata” per favorire i bambini Tra i giochi classici del periodo natalizio troviamo la “Tombola”, svago che vanta un’antica tradizione. Nacque infatti a Napoli nel Settecento come alternativa casalinga del lotto, che veniva sospeso durante le feste di fine anno per motivi di opportunità religiosa. Ebbe poi una rapida diffusione in tutta Italia e anche oltre, sviluppando molte varianti.


La tombola è un gioco antico Intorno al 1730, il re di Napoli Carlo III di Borbone era deciso ad ufficializzare nel suo Regno il gioco del Lotto che, se mantenuto in modo clandestino, avrebbe sottratto entrate alle casse dello Stato. A ciò si opponeva il frate domenicano Gregorio Maria Rocco, perciò tra il sovrano e il frate scoppiò una violenta disputa.
Padre Rocco, legato al re da un rapporto di amore odio, diceva che non era giusto introdurre un ‘così ingannevole ed amorale dilettò in un paese in cui si cercava sempre di rispettare gli insegnamenti cattolici.
Alla fine, però, Carlo III, facendo presente che il lotto, se giocato di nascosto, sarebbe stato più pericoloso, un po’ come si dice per la prostituzione ancora oggi, per le povere tasche dei sudditi, riuscì a spuntarla, ad un patto però, che il gioco del lotto, almeno nella settimana delle festività del Natale, sarebbe stato sospeso. Da qui ovviamente il popolo si organizzò! Durante le feste natalizie ci voleva un gioco da fare in casa.
I novanta numeri del lotto furono messi in ‘panarielli’ di vimini e, per divertirsi in attesa della mezzanotte, ciascuno provvide a disegnare numeri sulle cartelle.

 

 

 

Così la fantasia popolare riuscì a trasformare un gioco pubblico in un gioco familiare, che prese il nome di tombola dalla forma cilindrica del numero impresso nel legno e dal capitombolo che fa lo stesso numero nel cadere sul tavolo dal panariello che, una volta, aveva la forma di tombolo. Altro passatempo festivo assai popolare era il “Gioco dell’oca”, tra i più semplici giochi “di percorso” indirizzati ai bambini.

 

La versione moderna del gioco (con il percorso a spirale e le decorazioni tipiche) risale alla seconda metà del XVI secolo. Ferdinando I de’ Medici ne fece dono a Filippo II Re di Spagna, il quale ne rimase affascinato. Le caselle erano decorate con simboli che in parte sono rimasti nella tradizione: due dadi, un teschio, una coda, un ponte, un labirinto o un’oca. All’inizio del XVII secolo apparvero in Inghilterra i primi tabelloni stampati e rapidamente il gioco si diffuse in tutta Europa. Sarebbe bello continuare ad elencare una carrellata di giochi antichi e poter giocare con questi giochi .. ma ora i bambini giocano con giochi piu' moderni...ma l’importante è conservare lo spirito Natalizio in famiglia ....

 

 

 

(mi SCUSO per la lunghezza....ma

Natale viene una volta sola all'anno...

e poi come era bello scrivere mentre i ricordi s'affacciavano alla mente )

RACCONTO di Mina Gif modificate da Mina

altre notizie prese dal web )

INFINITI SALUTI DALLO STAFF

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

X IL NOSTRO DOLCE PAPERINO

 

 

.

 

CLICCA

SULLA GIF

E

VOTAMI

 

VOTAMI

VOTAMI

 

Dettagli blog.libero.it/dettosottovoce/

 

RICONOSCIMENTO A SOTTOVOCE

 

 

BLOG GOLD

 

 

 

AREA PERSONALE

 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

steloitsaverio.anconananilastregaMITE_ATTACHET_2laura.durigonMonaldo1500leoncinobianco1albertoschi1EBAroccobuttiglieristenogrhurricane.201ErnestoDario.Marinocarlo.bondi_2009rex20091camping
 

ULTIMI COMMENTI

Buongiorno
Inviato da: carlo.capra27
il 14/10/2017 alle 09:35
 
Buon fine settimana a tutti ciaoooooo
Inviato da: paperino61to
il 17/06/2017 alle 09:58
 
Ciao Rosa perchè glielo permettiamo noi..inutile girarci...
Inviato da: paperino61to
il 16/06/2017 alle 09:18
 
Buongiorno fanciulle e a tutti i turisti che passano di...
Inviato da: paperino61to
il 14/06/2017 alle 08:47
 
Ciao Paperino e dici perfettamente bene!! La stanno...
Inviato da: picciro
il 13/06/2017 alle 18:25
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963