Creato da S_O_T_T_O_V_O_C_E il 07/01/2011

TE LO DICO SOTTOVOCE

Un viaggio nelle Regioni della bella Italia

 

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OGGI PARLIAMO DI.......

Post n°31 pubblicato il 01 Febbraio 2011 da mina_1954
 

una Regione...piccola....piccola....

La Lucania era una regione storica dell'Italia antica e corrispondeva al territorio nel quale le genti italiche di lingua osca si cristallizzarono nel popolo dei Lucani, a partire dal Vsecolo a.c.

La regione comprendeva quasi tutta l'odierna Basilicata, con l'esclusione della zona settentrionale del Vulture (il territorio di Venosa ) e della zona più orientale oltre il fiume Bradano dove si trova Matera, ma con l'aggiunta a ovest del Cilento e del Vallo di Diano oggi in Campania, ed sud-ovest fino al fiume Lao oggi in Calabria.

 

La Basilicata

regione povera che sprigiona dalle sue strettoie

una intelligenza aguzza, asciutta edeffettiva

Gente fiera i Lucani hanno mantenuto

la propria identità cukturale basata

su solide tradizioni

Regione ospitale,orgogliosa,ostinata e determinata

tutte qualità fondamentali per una regione "ballerina"

difficile da lavorare ma che ha visto nascere molti poeti

ora ditemi conoscete la storia della.....

 

"CITTÀ DELL' UTOPIA' "

 

CASTELLO DI CAMPOMAGGIORE

 

Il villaggio sette-ottocentesco di Campomaggiore Vecchio è una vera città abbandonata, dislocata su tre terrazzi principali lungo l’alto corso del Basento. L’antico villaggio fu fondato, come riportano i documenti, dalla famiglia Rendina nel 1741 da un antico feudo e da sedici coloni, ma fu distrutto da una frana il 10 febbraio 1885, costringendo tutti gli abitanti a trasferirsi in località "La Difesuola", dove oggi sorge il paese moderno.

Seguendo la strada che da Campomaggiore Nuovo conduce al paese vecchio si raggiunge il grande Palazzo Baronale, che mostra ancora le possenti mura e gli accenni delle grandi volte a vela. L'impianto sembra ricordare un castello medievale, attraverso cui si accedeva soltanto attraverso un portale che immetteva poi in un cortile quadrangolare sotto il quale corrono dei sotterranei ricavati nella viva roccia. Nella parte posteriore erano i depositi delle dispense e la cucina.

Vi è una storia che riguarda Campomaggiore e la sua città antica, ed è una storia molto recente che riguarda la zona vicina al castello, la Cornaleta.

La località è stata sempre conosciuta con questo nome, ma poiché si trova sul versante sinistro del Basento, in un punto in cui l’acqua forma un ristagno temporaneo, probabilmente deriva dal "carna-leta", cioè "carne marcescente".

Raccontano le leggende che il villaggio di Campomaggiore, che esisteva già nella metà del Duecento, ai tempi dell’insurrezione ghibellina contro l’imperatore Carlo I d’Angiò, venne messa a ferro e fuoco poiché si schierava a favore di Corradino.

Alcuni "alti cavalieri" si recarono una notte in Campomaggiore e presero tutti gli uomini che furono impiccati alla Cornaleta.

Nel corso dei secoli la Cornaleta fu sempre un luogo mal visto e pericoloso, poiché –raccontano i contadini- ogni tanto apparivano delle figure di fantasmi e delle voci che impaurivano persone ed animali. I bambini, che giocavano nei pestatoi del vino e dell’olio in pietra posti sulla sponda del Basento, venivano sempre ammoniti di non avvicinarsi alla Cornaleta.

Recentemente hanno affermato che tutto avveniva perché quei poveri ghibellini non furono degnamente seppelliti poiché restarono a lungo appesi agli alberi con il collo spezzato, in preda agli animali.

Solo da pochi anni non si sa più niente della Cornaleta, da quando il Sindaco di Campomaggiore volle far celebrare una messa in onore dei caduti per la libertà.

Oggi il meraviglioso paese di Campomaggiore Vecchio risorge dalle ceneri della vendetta e della sventura con più coscienza.

ED ORA UNA RICETTA SEMPLICE COME QUESTA TERRA

MINESTRA SPERSA

 

Cicoria selvatica, verdure di campagna disponibili (finocchietto selvatico, cardi selvatici, borragine ecc.), cotenna di maiale, cipolle, patate, aglio, alcuni pomodori freschi, sale, peperoncino (facoltativo)..   

Pulite e lavate la cicoria e le verdure, farle scottare per circa 10 minuti in una pentola con acqua in ebollizione. Scolarle e metterle in una pentola di coccio. Aggiungere la cotenna di maiale, le patate, cipolle, i pomodori, sale. Coprite con acqua e portate a cottura. In un tegame fate soffriggere l’aglio con l’olio e il peperoncino, condite la minestra, fate insaporire per alcuni minuti, lasciate riposare per 10 minuti prima di servirla.

Chi desidera informazioni più approfondite metto un link...usatelo

sarà come fare un piccolo viaggio in una piccola Regione

 

 

http://www.basilicata.cc/chiese/campomaggiore/scritto.htm

 

 

Un Caro saluto da Mina e......Buon Viaggio

 

 

 

 

 

 

 

 HIHIHIIH CIAOOOO

 

 

 

 
 
 
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