Un blog creato da diariodialice il 01/01/2007

diario di alice

pagine di vita...

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

AREA PERSONALE

 
 
 
 
 
 
 

TAG

 
 
 
 
 
 
 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Febbraio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29      
 
 
 
 
 
 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

FACEBOOK

 
 
 
 
 
 
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 25
 
 
 
 
 
 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

magdalene57io_chi_sonofocosifjamiestarrsemproniodgl1pantaleoefrancakinom85antoange1ingbylackmax_6_66escapefromthepassiondiwo81ErMejoPiacioneAnGar87sabbia_nel_vento
 
 
 
 
 
 
 

ULTIMI COMMENTI

Ciao. un saluto solo per augurarti buona giornata... bello...
Inviato da: annalisa196
il 02/09/2012 alle 12:11
 
gli auguri di lori hanno la forma d'infinito..pace e...
Inviato da: perlarosadifiume
il 25/12/2008 alle 16:07
 
:) ho una simpatia particolare per il coniglio. Ne ho...
Inviato da: il_ramo_rubato
il 06/10/2008 alle 07:38
 
grazie di cuore!
Inviato da: diariodialice
il 04/10/2008 alle 00:52
 
Bel pezzo!
Inviato da: associazione.aefula
il 03/10/2008 alle 18:44
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
 
 
 
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 
 
 
 

DONNE IN EROS

immagine

immagine
immagine
immagine
immagine

 
 
 
 
 
 
 

PASSIONE

Voglio morire
d'amore....

Voglio morire
amandoti...

Voglio morire
solo sazia
dei tuoi baci
ardenti....

Uccisa,
dalle tue
virtuose carezze.
Stremata,
dal calore
delle tue mani.
Ansante,
dalla tua
passione.

Voglio morire
per te...

Prendimi e
amami...

Prendimi e
uccidimi......

Uccidimi
d'amore...

immagine
immagine
immagine
immagineimmagine
 
 
 
 
 
 
 

Immagini di Febbraio 2024

 
Nessuna immagine
 
<< Precedenti
Successive >>
 
 
 
 
 
 
 
Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile d'animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell'iniqua fortuna, o prender l'armi contro un mare di triboli e combattendo disperderli. Morire, dormire, nulla di più, e con un sonno dirsi che poniamo fine al cordoglio e alle infinite miserie naturale retaggio della carne, è soluzione da accogliere a mani giunte. Morire, dormire, sognare forse: ma qui é l'ostacolo, quali sogni possano assalirci in quel sonno di morte quando siamo già sdipanati dal groviglio mortale, ci trattiene: é la remora questa che di tanto prolunga la vita ai nostri tormenti. Chi vorrebbe, se no, sopportar le frustate e gli insulti del tempo, le angherie del tiranno, il disprezzo dell'uomo borioso, le angosce del respinto amore, gli indugi della legge, la tracotanza dei grandi, i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri, quando di mano propria potrebbe saldare il suo conto con due dita di pugnale? Chi vorrebbe caricarsi di grossi fardelli imprecando e sudando sotto il peso di tutta una vita stracca, se non fosse il timore di qualche cosa, dopo la morte, la terra inesplorata donde mai non tornò alcun viaggiatore, a sgomentare la nostra volontà e a persuaderci di sopportare i nostri mali piuttosto che correre in cerca d'altri che non conosciamo? Così ci fa vigliacchi la coscienza; così l'incarnato naturale della determinazione si scolora al cospetto del pallido pensiero. E così imprese di grande importanza e rilievo sono distratte dal loro naturale corso: e dell'azione perdono anche il nome...
 
 
 
 
 
 
 

Amo in te
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.

amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.

 
 
 
 
 
 
 

A te si arriva solo attraverso te.
Ti aspetto.
Io sì che so dove mi trovo,
la mia città, la via, il nome
con cui tutto mi chiamano.
Però non so dove sono stato con te.
Là mi hai portato tu.
Come avrei imparato la strada
se non guardavo nient'altro che te,
se la strada era dove tu andavi,
e la fine fu quando ti sei fermata?
Che altro poteva esserci
più di te che ti offrivi, guardandomi?
Però adesso che esilio,
che mancanza,
e lo stare dove si sta.
Aspetto, passano i treni,
i destini, gli sguardi.
Mi porterebbero dove non sono stato mai.
Ma io non cerco nuovi cieli.
Io voglio stare dove sono stato.
Con te, ritornarci.
Che intensa novità,
ritornare un'altra volta,
ripetere mai uguale
quello stupore infinito.
E fino a quando non verrai tu
io resterò sulla sponda
dei voli, dei sogni,
delle stelle, immobile.
Perché so che dove sono stato
non portano né ali, né ruote, né vele.
Esse vagano smarrite.
Perché so che dove sono stato con te
si va solo con te, attraverso te.
 
 
 
 
 
 
 

Amica mia, questa sera
mi sembra che,
attraverso mondi innominabili
dove già siamo vissuti,
abbiamo lasciato
il ricordo della nostra unione,
Tu e Io.
Quando leggo antiche
leggende, ispirate
da passioni spente, oggi,
mi sembra che una volta
eravamo una persona sola,
Tu e Io
e che la memoria ritorni
a quel tempo...

 
 
 
 
 
 
 

LA MIA VITA



immagine

immagine

immagine

immagine
immagine
 
 
 
 
 
 
 

MONDO

immagine
immagine
immagine
 
 
 
 
 
 
 

DONNE

immagine
immagine
immagine
immagineimmagine
 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963