Creato da eugeniot il 29/08/2005

Luce Emergente

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Samsara

Post n°81 pubblicato il 13 Agosto 2008 da eugeniot


 
 
 

Imparare a imparare

Post n°80 pubblicato il 07 Giugno 2008 da eugeniot

casa editrice Astrolabio - Ubaldini editore - collana: Civiltà dell'Oriente - codice ISBN: 9788834010930 - pagine: 300

Idries Shah, Imparare a imparare,
Psicologia e spiritualità sulla via dei Sufi
(Ubaldini Editore, Roma 1993)

 

 
 
 

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 29 Maggio 2008 da eugeniot

Les amants d'un jour

(Testo di Claude Delecluse e Michelle Senlis, Musica di Marguerite Monnot - Edizioni Paul Beuscher 1956)

Moi j'essuie les verres
Au fond du café
J'ai bien trop à faire
Pour pouvoir rêver
Mais dans ce décor
Banal à pleurer
Il me semble encore
Les voir arriver...

Ils sont arrivés
Se tenant par la main
L'air émerveillé
De deux chérubins
Portant le soleil
Ils ont demandé
D'une voix tranquille
Un toit pour s'aimer
Au cœur de la ville
Et je me rappelle
Qu'ils ont regardé
D'un air attendri
La chambre d'hôtel
Au papier jauni

Et quand j'ai fermé
La porte sur eux
Y avait tant de soleil
Au fond de leurs yeux
Que ça m'a fait mal,
Que ça m'a fait mal...

Moi, j'essuie les verres
Au fond du café
J'ai bien trop à faire
Pour pouvoir rêver
Mais dans ce décor
Banal à pleurer
C'est corps contre corps
Qu'on les a trouvés...


On les a trouvés
Se tenant par la main
Les yeux fermés
Vers d'autres matins
Remplis de soleil
On les a couchés
Unis et tranquilles
Dans un lit creusé
Au cœur de la ville
Et je me rappelle
Avoir refermé
Dans le petit jour
La chambre d'hôtel
Des amants d'un jour
Mais ils m'ont planté
Tout au fond du cœur
Un goût de leur soleil
Et tant de couleurs
Que ça m'a fait mal,
Que ça m'a fait mal...


Moi j'essuie les verres
Au fond du café
J'ai bien trop à faire
Pour pouvoir rêver
Mais dans ce décor
Banal à pleurer
Y a toujours dehors...
... La chambre à louer

 Albergo a Ore (testo di Herbert Pagani)

lo lavoro al bar
d'un albergo a ore
porto su il caffè
a chi fa l'amore.
Vanno su e giù
coppie tutte eguali,
non le vedo più
manco con gli occhiali...

Ma sono rimasto là come un cretino
vedendo quei due arrivare un mattino:
puliti, educati, sembravano finti
sembravano proprio due santi dipinti
M'han chiesto una stanza
gli ho fatto vedere
la meno schifosa,
la numero tre.

E ho messo nel letto i lenzuoli più nuovi
poi, come San Pietro,
gli ho dato le chiavi
gli ho dato le chiavi di quel paradiso
e ho chiuso la stanza, sul loro sorriso

lo lavoro al bar
di un albergo a ore
porto su il caffè a chi fa l'amore.
Vanno su e giù
coppie tutte eguali
non le vedo più
manco con gli occhiali.

Ma sono rimasto là come un cretino
aprendo la porta
in quel grigio mattino,
se n'erano andati,
in silenzio perfetto,
lasciando soltanto i due corpi nel letto.
Lo so, che non c'entro, però non è giusto,
morire a vent'anni e poi, proprio qui!
Me li hanno incartati nei bianchi lenzuoli
e l'ultimo viaggio l'han fatto da soli:
né fiori né gente, soltanto un furgone,
ma là dove stanno, staranno benone

lo lavoro al bar
d'un albergo ad ore
portò su il caffè
a chi fa l'amore...
lo sarò un cretino
ma chissà perché
non mi va di dare a nessuno
la chiave del tre

 
 
 

...

Post n°78 pubblicato il 10 Aprile 2008 da eugeniot

L'idiota nella grande città

Ci sono vari tipi di 'risvegli', di cui uno solo è corretto. L'uomo è addormentato, ma deve svegliarsi nel modo giusto. Questa è la storia di un ignorante che non ebbe il giusto risveglio.
Un giorno l'idiota arrivò in una grande città, restando sconcertato dalla folla che riempiva le strade.
Temendo che, se si fosse addormentato, non sarebbe riuscito, al risveglio, a ritrovare se stesso in mezzo a tutta quella gente, si legò una borraccia alla caviglia, come segno di identificazione.
Un birbone, che aveva capito il senso del suo gesto, aspettò che si addormentasse per sfilargli la borraccia e legarla alla propria gamba. A sua volta, si mise a dormire sul pavimento del caravanserraglio.
L'idiota si svegliò per primo, vide la borraccia e subito pensò che quell'uomo doveva essere lui. Allora gli si scagliò contro, gridando: "Se tu sei me, allora, per l'amor del ciclo, io chi sono, e dove sono?".

* * *

Questo racconto, che si ritrova nella raccolta di facezie di Mullah Nasruddin ed è diffuso in tutta l'Asia Centrale, è tratto dal grande classico Salaman e Absal, opera di Abdur-Rahman ]ami, mistico del xv secolo. Questi attraversò l'Oxus per stabilirsi a Herat, dove morì dopo essersi distinto come uno dei maggiori scrittori della letteratura persiana.
Jami suscitò il risentimento dei teologi a causa della sua schiettezza e, soprattutto, per aver detto di non riconoscere altri maestri all'infuori del proprio padre.

 
 
 

Post N° 77

Post n°77 pubblicato il 20 Marzo 2008 da eugeniot
Foto di eugeniot

“Non temete ...”
       (Mt 28, 10)

Pasqua significa passaggio e segna il passare dallo stato di schiavitù allo stato di libertà. La Pasqua ebraica, che precede la cristiana, la rappresenta come ricorrenza della liberazione del popolo ebraico dalla schiavitù in Egitto. Ma nel significato spirituale il concetto non è legato esclusivamente alla religione, così come di solito lo intendiamo, ma al senso stesso di evoluzione, il cui obiettivo è risorgere, ossia spostarsi ad un altro livello di consapevolezza e di esistenza.

In "Natale e Pasqua nella scienza iniziatica" il Maestro O. M. Aïvanhov spiega il percorso di questo concetto:

"In tutti i santuari iniziatici del passato, molto prima di Gesù, gli ierofanti rivelavano ai loro discepoli come resuscitare per poter accedere al rango degli immortali. Gli iniziati hanno dapprima studiato la resurrezione nella natura, che è sempre stata la loro guida. Osservando la natura e la metamorfosi del bruco in farfalla, per dare un esempio, o del seme che deve morire per fruttificare, hanno afferrato i suoi insegnamenti.

Il segreto della resurrezione è qui, sotto i nostri occhi, nella natura, e attende solo che lo comprendiamo, che ci decidiamo a morire consapevolmente, affinché sorga da noi un uomo nuovo.

In certe iniziazioni del passato, la prova finale per il discepolo che aveva superato con successo le tappe preliminari, era quella della morte e della resurrezione. Egli veniva posto in un sarcofago, dove rimaneva per tre giorni e per tre notti sotto la sorveglianza dei suoi Maestri che, con l'aiuto di pratiche da essi conosciute, lo mantenevano in uno stato di ipnosi: essi staccavano dal suo corpo fisico i suoi corpi eterico e astrale, grazie ai quali il discepolo viaggiava nello spazio. Per tre giorni visitava tutti i mondi: l'inferno, il paradiso... guardava stupito, spaventato, estasiato, e così toccava la verità. Quando ritornava, i legami fra i suoi corpi eterico e astrale e fisico erano di natura completamente diversa: tutto ciò che aveva visto, tutte le impressioni che lo avevano colpito si erano registrate nel suo cervello, e poteva così ricordare tutto fino nei minimi dettagli.

Per resuscitare e raggiungere l'immortalità esistono diversi metodi che ci vengono rivelati dal simbolo formato dai due triangoli: uno con la punta rivolta verso l'alto e l'altro con la punta rivolta verso il basso. Questi due triangoli rappresentano i due processi universali di evoluzione e involuzione, l'evoluzione della materia e l'involuzione dello spirito. Essi ci insegnano a elevarci fino alla Divinità per fonderci in essa, e al tempo stesso ad attirarla, affinché venga a dimorare e a manifestarsi in noi...

È in questo modo che bisogna comprendere la morte che ci viene chiesta dal punto di vista spirituale: non distruggere il corpo fisico, ma soltanto il principio in voi che mantiene la morte.

È il "Solve" e "Coagula" degli alchimisti: vi diluite, vi fondete nello spazio e chiedete che Dio, che è l'immensità, venga a incarnarsi in voi... naturalmente, la vera resurrezione totale, definitiva, dell'essere umano, non avviene all'improvviso, ma progressivamente.

Quando accendete una candela, sapete di poter dar fuoco a tutta la terra, poiché possedete già una fiamma. Alla stessa stregua, nel momento in cui accendete una cellula nel vostro corpo o nel vostro cervello, si può dire che abbiate il fuoco in voi, e sebbene tutte le altre cellule non siano ancora accese, il fuoco potrebbe rapidamente raggiungerle. A Pasqua, nelle chiese ortodosse, il pope accende un cero, poi passa la fiamma al cero del suo assistente, e così, mentre il fuoco passa di cero in cero, tutta la chiesa viene ad essere illuminata.

Ecco ciò che può accadere anche a voi: dal momento che avete acceso una cellula, tutto il vostro corpo può essere acceso e illuminato, naturalmente a condizione che la natura inferiore non si opponga al processo di rigenerazione.

La resurrezione definitiva presuppone che siano già avvenute diverse resurrezioni...

In un brano Gesù dice: "Quando si resusciterà, gli uomini non prenderanno moglie, né le donne marito, ma saranno come angeli in cielo." Ma gli uomini, dove hanno potuto evolvere così magnificamente da diventare angeli? Non nella tomba, certamente. Nella tomba non c'è evoluzione, si rimane come prima. Non è quindi dopo essere stati per anni nella tomba che gli uomini resusciteranno simili ad angeli. Come potrebbero? E se sono diventati angeli, perché giudicarli? Non si giudicano gli angeli. Bisogna dunque comprendere che, tra la morte e la resurrezione, c'è un intervallo di tempo durante il quale gli esseri umani possono trasformare ed evolvere. Sì, perché si reincarnano. Numerose volte partiranno, ritorneranno, ripartiranno... e riusciranno a perfezionarsi talmente da diventare degli angeli. Questa è la resurrezione."

Il plenilunio di primavera è l'occasione di nascita ad un livello più alto, di trasformazione sacra che conduce alla libertà.

 
 
 

Post N° 76

Post n°76 pubblicato il 07 Marzo 2008 da eugeniot

ROMA
giovedì 20 marzo 2008 - ore 15,30
Thich Nhat Hanh
Passi di Pace su questa Terra
Camminata silenziosa nel centro di Roma

L'appuntamento è in piazza San Marco (laterale di piazza Venezia), l'arrivo sarà a piazza Navona, dove Thây, per concludere, guiderà una seduta di meditazione.
Si raccomanda perciò di portare, in uno zainetto, una coperta e uno spessore (cuscino o altro) per poter rimanere seduti a terra per circa un quarto d'ora.

 
 
 

Post N° 75

Post n°75 pubblicato il 31 Gennaio 2008 da eugeniot

Come installare Vista in 2 minuti!

 
 
 

Post N° 74

Post n°74 pubblicato il 23 Novembre 2007 da eugeniot

Orlando - Sally Potter 1992 - Tilda Swinton (da Virginia Woolf)


 
 
 

Post N° 73

Post n°73 pubblicato il 27 Ottobre 2007 da eugeniot

Quando la Via è persa c'è la Virtù

Quando la Virtù è persa c'è la Gentilezza

Quando la Gentilezza è persa c'è la Giustizia

Quando la Giustizia è persa c'è il rituale

Ma il rituale è l'involucro della fede e della lealtà

e l'inizio della confusione.

.

"Classico della Via e della Virtù"  (Tao-Te Ching)

.

.

 
 
 

Post N° 72

Post n°72 pubblicato il 19 Settembre 2007 da eugeniot

Questo è il silenzio:
lasciare che il Signore pronunci in noi
una parola uguale a Lui.

.

Die große Stille (Il Grande Silenzio), film di Philip Gröning 1999

.

.

"Eppure, vedete, io mi sono fatto uomo.
Se voi rifiutaste di farvi dio insieme a me,
mi fareste una grande ingiustizia."

.

.

"Tu mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre"

.

.

" Io ero quello che ti portava nelle braccia, attraverso quella desolazione, e che tu non sapevi vedere, chiuso su te stesso"

.

.

.

 
 
 

Tiziano

Post n°71 pubblicato il 13 Settembre 2007 da eugeniot

dal passato il presente prudentemente agisce per non guastare l'azione futura

Tiziano, Il tempo governato dalla prudenza, London, National Gallery

 

Dante - Convivio (IV, 27):  "Conviensi adunque essere prudente, cioè savio: e a ciò essere si richiede buona memoria delle vedute cose, e buona conoscenza delle presenti, e buona provvedenza delle future."

 

 

 
 
 

Sema meditation (Mevlevi)

Post n°70 pubblicato il 31 Agosto 2007 da eugeniot

Apro il mio Cuore, sicuro e felice,
come se il Signore stesso mi stesse carezzando.
La mia mano sinistra testimonia la Terra
su cui danzo.
La mia mano destra ascolta il Cielo
di cui sono emanazione.

.

Sento la Sua  Grazia che scende in me
attraverso me,
risuona nel Ventre fecondo della Terra
e il mio Corpo germoglia.

.

wuwei

.


                                                              


UN AMANTE PERFETTO

Ho bisogno d'un amante che,
ogni qual volta si levi,
produca finimondi di fuoco
da ogni parte del mondo!

Voglio un cuore come inferno
che soffochi il fuoco dell'inferno
sconvolga duecento mari
e non rifugga dall'onde!

Un Amante che avvolga i cieli
come lini attorno alla mano
e appenda,come lampadario,
il Cero dell'Eternità,entri in
lotta come un leone,
valente come Leviathan,
non lasci nulla che se stesso,
e con se stesso anche combatta,
e, strappati con la sua luce i
settecento veli del cuore,
dal suo trono eccelso scenda
il grido di richiamo sul mondo;

e,quando,dal settimo mare si volgerà
ai monti Qàf misteriosi da
quell'oceano lontano spanda
perle in seno alla polvere!

 .


 .

 Se qualcuno vi domandasse come sono le Huri,
mostrate il vostro volto e dite: così!

 Se qualcuno vi chiede della luna,
arrampicatevi sul tetto e dite: così!

 Se qualcuno cerca una fata,
lasciatelo che veda la vostra espressione,

 Se qualcuno vi chiede l'odore del muschio,
sciogliete i vostri capelli e dite: è così!

 Se qualcuno vi chiede: "Come fanno le nuvole a coprire la luna?"
slegate i lacci del vostro abito, nodo per nodo e dite: così!

Se qualcuno vi chiede: "Come Gesù resuscitò il morto?"
baciatemi sulle labbra e dite: così!

 Se qualcuno vi chiede: "Come sono coloro uccisi per amore?"
mandateli a me e dite: così!

 Se qualcuno vi chiede quanto sono alto,
mostrategli le vostre sopracciglia e dite: così!

 Jalaluddin Rumi

 
 
 

Post N° 69

Post n°69 pubblicato il 30 Agosto 2007 da eugeniot

«Voi siete il sale della terra;
ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si renderà il sapore?
A null'altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini.


Voi siete la luce del mondo;
una città posta sopra un monte non può essere nascosta.


Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio,
ma sul candeliere, perché faccia luce a tutti coloro che sono in casa.

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
affinché vedano le vostre buone opere
e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli».



Sia lodato Gesù Cristo

 
 
 

26 agosto 2004 - in memoria 

Post n°68 pubblicato il 26 Agosto 2007 da eugeniot

Enzo Baldoni ci mandò un'email in Zonker's List contenente queste considerazioni che esprimono abbastanza bene il suo messaggio di vita.
Enzo è stato, per me e molti suoi amici, un dispensatore di idee, intelligenza, dolcezza, conforto, ma anche "sberle" sonanti di cui ancora sento l'effetto. Mi ha fatto provare anche rabbia, ma in questo modo ho potuto capire che chi ti comprende e ti ama sinceramente spesso non deve e non può esimersi dal darti una "salutare sveglia".
CIAO ENZO E GRAZIE

tuo Wuwei


"Stamattina sono stato a un funerale. La cerimonia è andata via liscia e incolore finché alla fine il prete ha detto: "Ora il figlio vuole dire qualche parola".
Il figlio, in dieci minuti, ha tratteggiato un ritratto vivo, affettuoso e vivace del padre. Un ritratto senza sbavature né esagerazioni né cedimenti al sentimentalismo.
Ma quei dieci minuti hanno avuto più calore, colore e spessore di tutto il resto della cerimonia. Il papà era ancora lì tra noi, vivo, e questo sarà il ricordo che ne manterremo.
Ordunque, trascurando il fatto che io sono certamente immortale, se per qualche errore del Creatore prima o poi dovesse succedere anche a me di morire - evento verso cui serbo la più tranquilla e sorridente delle disposizioni - ecco le mie istruzioni per l'uso.
La mia bara posata a terra, in un ambiente possibilmente laico, ma va bene anche una chiesa, chi se ne frega. Potrebbe anche essere la Casa delle Balene, se ci sarà già o ci sarà ancora.
L'ora? Tardo pomeriggio, verso l'ora dell'aperitivo. Se non sarà stato possibile recuperare il cadavere perché magari sono sparito in mare (non è una cattiva morte, ci sono stato vicino: ti prende una gran serenità) in uno dei miei viaggi, andrà bene la sedia dove lavoro col mio ritratto sopra.
Verrà data comunicazione, naturalmente per posta elettronica, alla lista EnzoB e a tutte le altre mailing list che avrò all'epoca. Si farà anche un annuncio sui miei blog e su qualsiasi altra diavoleria elettronica verrà inventata nei prossimi cent'anni.
Vorrei che tutti fossero vestiti con abiti allegri e colorati.
Vorrei che, per non più di trenta minuti complessivi, mia moglie, i miei figli, i miei fratelli e miei amici più stretti tracciassero un breve ritratto del caro estinto, coi mezzi che credono: lettera, ricordo, audiovisivo, canzone, poesia, satira, epigramma, haiku.
Ci saranno alcune parole tabù che assolutamente non dovranno essere pronunciate: dolore, perdita, vuoto incolmabile, padre affettuoso, sposo esemplare, valle di lacrime, non lo dimenticheremo mai, inconsolabile, il mondo è un po' più freddo, sono sempre i migliori che se ne vanno e poi tutti gli eufemismi come si è spento, è scomparso, ci ha lasciati.
Il ritratto migliore sarà quello che strapperà più risate fra il pubblico. Quindi dateci dentro e non risparmiatemi. Tanto non avrete mai veramente idea di tutto quello che ho combinato.
Poi una tenda si scosterà e apparirà un buffet con vino, panini e paninetti, tartine, dolci, pasta al forno, risotti, birra, salsicce e tutto quel che volete. Vorrei l'orchestra degli UNZA, gli zingari di Milano, che cominci a suonare musiche allegre, violini e sax e fisarmoniche. Non mi dispiacerebbe se la gente si mettesse a ballare.
Voglio che ognuno versi una goccia di vino sulla bara, checcazzo, mica tutto a voi, in fondo sono io che pago, datene un po' anche a me.
Voglio che si rida - avete notato? Ai funerali si finisce sempre per ridere: è naturale, la vita prende il sopravvento sulla morte - . E si fumi tranquillamente tutto ciò che si vuole.Non mi dispiacerebbe se nascessero nuovi amori.
Una sveltina su un soppalco defilato non la considererei un'offesa alla morte, bensì un'offerta alla vita.
Verso le otto o le nove, senza tante cerimonie, la mia bara venga portata via in punta di piedi e avviata al crematorio, mentre la musica e la festa continueranno fino a notte inoltrata.
Le mie ceneri in mare, direi. Ma fate voi, cazzo mi frega".
Enzo


...e per finire Enzo caro, ti ringrazio perchè mi hai fatto
conoscere la luce di una delle più belle
Stelle che ancora illumina la mia Anima,
Lei mi ha condotto a riascoltare queste parole:

...l’amore è prendere o lasciare
e non aver paura di cambiare.
E se ci credi chiamami amore,
fa che non passi il sentimento
che non sfugga questo momento
questo attimo perfetto di eternità.

 

 

 
 
 

Post N° 67

Post n°67 pubblicato il 09 Agosto 2007 da eugeniot

Le quattro mogli

C’era un ricco commerciante che aveva quattro mogli

La moglie che amava di più era la quarta. La vestiva con vestiti lussuosi e gli concedeva ogni delicatezza. Si occupava di lei con la massima cura e non gli negava le cose migliori

Amava molto anche la terza moglie. Era molto orgoglioso di lei e cercava sempre di mostrarla ai suoi amici. Eppure il mercante aveva molta paura che potesse fuggire con qualche altro uomo.

Amava molto la sua seconda moglie. Si trattava di una persona molto paziente ed egli la considerava la sua confidente. Ogni qualvolta che si trovava a dover affrontare qualche problema si rivolgeva alla sua seconda moglie ed essa lo aiutava a superare il momento difficile

La prima moglie infine era una compagna molto fedele e aveva dato un grande contributo alla sua fortuna commerciale e alla cura della famiglia. Tuttavia il commerciante non l’amava e ben difficilmente seguiva il suo consiglio.

Un giorno il commerciante si ammalò e si rese conto che non avrebbe avuto più molto da vivere. Pensando alla sua vita lussuosa diceva a se stesso: “E’ vero che ho quattro mogli, ma quando muoio sarò solo. Ah quanto sarò solo!”

Disse alla quarta moglie: “ Ti ho amato più, ti ho rivestito degli abiti più raffinati e non ho trascurato per te nessuna cura. Ora sto morendo, vuoi seguirmi e continuare a farmi compagnia?” “Certo che no!” esclamò la quarta moglie e si allontanò senza dire altro. La risposta trafisse il cuore del mercante come un coltello affilato

Triste, il mercante disse allora alla terza moglie: “Ti ho amato tanto per il tutto il corso nella mia vita. Ora sto morendo, vuoi seguirmi e tenermi compagnia?” “No, rispose la terza moglie, la vita è davvero buona qui, e mi risposerò quando tu morirai!” Il cuore del mercante divenne freddo come ghiaccio.

Disse allora alla seconda moglie: “ Mi sono sempre rivolto a te e tu mi hai sempre aiutato. Adesso ti chiedo di aiutarmi ancora. Sto morendo, vuoi seguirmi e tenermi compagnia?”. “Mi dispiace, questa volta non posso aiutarti, disse la seconda moglie, al massimo posso farti seppellire”. Questa risposta colpì il mercante come un fulmine e ne fu devastato.

Sentì un grido: “Io verrò con te, ti seguirò ovunque tu andrai”. Il mercante guardò su e vide la sua prima moglie. Era così magra da sembrare denutrita. Molto dispiaciuto il mercante disse: “Avrei dovuto occuparmi meglio di te”.

Ebbene ognuno di noi prende quattro mogli nella sua vita

La quarta moglie è il tuo corpo. Non importa lo sforzo con il quale lo curi, dovrai lasciarlo.

La tua terza moglie è ciò che possiedi, la tua condizione, la tua ricchezza. Quando muori tutto va agli altri.

La seconda moglie sono la tua famiglia e i tuoi amici. Per quanto ci stiano vicini nella vita non possono stare con te nella morte..

La prima moglie è invece la tua anima. Tanto trascurata e negletta nella ricerca dei beni materiali e dei piaceri sensuali. E’ davvero l’unica cosa che ti segue ovunque tu vada.

Sarebbe bene occuparsi di essa e coltivarla prima di essere sul letto di morte e disperarsi.

tratto da...

 
 
 

Post N° 66

Post n°66 pubblicato il 31 Luglio 2007 da eugeniot

.

Ingmar Bergman
(14 luglio 1918 – 30 luglio 2007)

L'OCCHIO DEL DIAVOLO (1960)

"La verginità di una donna
è come un orzaiolo
nell'occhio del diavolo”
(Detto irlandese).






Michelangelo Antonioni

(Ferrara, 29 settembre 1912 – Roma, 30 luglio 2007)

Blow-Up ( 1966)

Tratto dal racconto di Cortàzar
“Las babas del diablo” ( Le bave del diavolo)
in cui una foto fatta per curiosità da un fotografo ad una situazione strana si anima davanti agli occhi di colui che l'ha scattata mostrando una realtà diversa da quella immaginata.

Una rosa è una rosa è una rosa

 
 
 

Come again!

Post n°65 pubblicato il 30 Luglio 2007 da eugeniot

Come again!
sweet love doth now invite
Thy graces that refrain
To do me due delight,
To see, to hear, to touch, to kiss, to die,
With thee again in sweetest sympathy.

Come again! that I may cease to mourn
Through thy unkind disdain;
For now left and forlorn
I sit, I sigh, I weep, I faint, I die
In deadly pain and endless misery.

All the day the sun that lends me shine
By frowns doth cause me pine
And feeds me with delay;
Her smiles, my springs that makes my joy to grow,
Her frowns the winter of my woe.

All the night my sleeps are full of dreams,
My eyes are full of streams.
My heart takes no delight.

(John Dowland)

 
 
 

Post N° 64

Post n°64 pubblicato il 27 Luglio 2007 da eugeniot

Per Ogni Tuo Piatto

E' da tempo che sento la spinta a diventare quasi completamente vegetariano o cmq ad essere certo che ciò che mangiamo non muoia male o invano.

Tutto è vivo, io "sento" anche le piante e i semi.

Però certe atrocità della produzione alimentare producono veleni energetici che non devono essere ingeriti.

Forse essere Vegano non è il mio ideale.
Sono certo che anche le vite nell'aria siano uccise dalla nostra respirazione.
La nostra esistenza "partecipa" al ciclo delle rinascite.

Ma la perversione è da riconoscere ed evitare.

 
 
 

Post N° 63

Post n°63 pubblicato il 13 Luglio 2007 da eugeniot

 
 
 

Post N° 62

Post n°62 pubblicato il 10 Luglio 2007 da eugeniot

"Primavera, estate, autunno, inverno… e ancora primavera".
(Bom, yeoreum, gaeul, gyeoul, geurigo, bom)
di Kim Ki-Duk.

Un nutrimento profondo.
Mi piace ki-Duk, ma è solo questo il film che amo.
Tutto.
In particolare: i colori cangianti della foresta,
il lago che sale e scende,

i pianti/pentimenti del bimbo che apprende (e lo fa ancora),
le situazioni di attrazione incontenibile con la ragazza "sofferente",
incidere il Sutra sul legno del tempio,
le sequenze di arti corporee (non chiamiamole marziali, le sminuisce) sul lago ghiacciato... 

 
 
 

LA MUSICA IN TESTA...

 

 

The Mists of Avalon (L.McKennitt)

Orlando (mus. Nyman)


Betty Blue 37.2° le Matin

Đurđevdan (Ederlezi)
Festa della Primavera

 

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PENSIERI SPARSI E NON SPERSI

Cosa c'è di male nelle citazioni?
Prima che a scrivere, impariamo a pensare.

immagine

Credo che non vedrò mai
una poesia
bella come un albero.
Ma le poesie
le fanno gli sciocchi
come me.
Un albero può farlo
solamente Dio.

«immaginera un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete. Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.
"Perché vendi questa roba?" disse il piccolo principe.
"È una grossa economia di tempo", disse il mercante, "Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano 53 minuti a settimana".
"E cosa se ne fa di questi 53 minuti?"
"Se ne fa quel che si vuole..."
"Io", disse il piccolo principe, "se avessi 53 minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."»

immagine


immagine ' il tempo che hai perduto
per la tua rosa
che ha fatto la tua rosa
così importante.

(A. de Saint-Exupery)

 


 

 

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NICK ANCESTRALE

 

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