Chiesa Santa Margherita (Busnago)
Annessa alla cascinaCorteana risulta la Chiesa di Santa Margherita. Ci sarebbero ipotesi che lachiesetta sia stata costruita assieme all’ex monastero, in un periodo antecedente il 1344d.C., data della prima documentazione accertata, che certificava essere inattività una casa di monache dell’ordine religioso degli Umiliati dedite tral’altro alla lavorazione della lana.
Non si hanno poi notiziecerte sino al 1566, quando un resoconto di una visita pastorale accenna alsuddetto Oratorio del Monastero di appartenenza delle monache di S.Margherita,e segnala di una controversia che riguarda la proprietà della campana dellachiesa di S.Maria (l’attuale S.Margherita). Le monache la fecero trasportareverso la sede di Monza, ma i busnaghesi riottennero di averla in quanto diproprietà degli abitanti del luogo.
Sempre a seguito di unavisita pastorale, nel 1718 venne ordinato di restaurarla, e così si fece sottola famiglia Drago che l’acquistò ai primi del Settecento (e chepresumibilmente la denominò “chiesa di S.Margherita”).
I lavori partirono nel 1720;un rilievo (pianta dell’oratorio) mostra che la sacrestia (o torre campanaria)era situata nella posizione opposta di dove è situata oggi.
Nel 1730, alla morte delproprietario Francesco Drago, egli dispose nel suo testamento che si facesse lìcelebrare sino in perpetuo una messa tutte le feste di precetto, compreso ilgiorno della festa di Santa Margherita, in suffragio a lui e a tutta la suafamiglia. Già dopo due generazioni seguenti, Donna Anna Maria, verificata lascarsezza dei Sacerdoti, e anche in considerazione del luogo lontano dagliabitati, in difficoltà a mantenere l’impegno assunto, vendette la proprietà aCarlo Francesco Cavenago; dopo di lui, altri passaggi di proprietà, sinchè l’oratorio di Santa Margheritadivenne dei Padri Cruciferi di Milano che ufficializzarono con una letteraall’Arcivescovo lo scioglimento del voto di Francesco Drago per le medesimedifficoltà sopra descritte.
Chiesa votiva posta a chiusura a Nord del complesso cascinale, l'edificio offre una scarna facciata. Di lei, rimane uno scritto del 1759 del Cardinale Pozzobonelli in visita a Busnago: il Cardinale descrisse un’icona, raffigurante Santa Margherita, dipinta su una tavola posta sull’altare della chiesa; un vaso con acqua santa all’ingresso, quattro finestre quadrate e la sacrestia (una grande stanza con pavimento in mattoni e un ripostiglio che custodiva oggetti sacri). Nel 1894, secondo la visita pastorale del cardinale Ferrari, la chiesa era di proprietà dell’Albini. Oggi l’aspetto della chiesa è lo stesso: edificio a base quadrata, viene sottolineato riequilibrio geometrico nella copertura a calotta rimarcata dalla circonferenza della volta. Le linee, che caratterizzano l’Oratorio di S.Margherita, in stile barocco al pari della corte, sono pure e hanno una armoniosa proporzione e civetteria, non sovraccarica né opulenta. I pavimenti sono in cotto. Sulla parte absidale vi è il grande quadro ad olio, anch’esso in stile barocco, datato 1720, raffigurante Santa Margherita che prega la Vergine. Ad inizio anni ’70, il Parroco Don Lino Cairati fortemente ha voluto il restauro e la conservazione del quadro che aveva raggiunto stati elevati di decadenza. Come del resto è di fine anni ‘90 il ripristino dell’esterno: la facciata e le pareti perimetrali esteriori vengono reintonacate e tinteggiate come le osserviamo ai giorni nostri. |