ezio brugali blog

C’era una mia collega che mi stava col fiato sul collo perché voleva che smettessi di fumare (un gesto nobile, lo so). Allora una volta mi parlava delle abitudini, ovvero quella “tendenza a ripetere determinate azioni fino a farle diventare un comportamento consolidato” e mi spiegava di come il cervello, una volta “impostata” una abitudine tende a ripeterla perché fa meno fatica, spreca meno energie nel riproporre quelle azioni. Il problema, però, è che per il cervello le abitudini sono neutre, cioè lui non distingue le abitudini positive (esempio: rientrare dal lavoro e uscire a fare una camminata ogni giorno all aria aperta) da quelle negative (esempio: rientrare dal lavoro e piazzarsi sul divano ogni giorno con patatine e birra, oppure fumare :). Per il cervello sono solo azioni che gli permettono di sprecare la minor energia possibile. E’ per questo che contrastare un’abitudine sbagliata e’ così difficile… perché anche il nostro cervello ci “mette i bastoni tra le ruote”. Tutto questo preambolo per dire che le abitudini non sempre sono qualcosa di negativo, ma quando si avverte che si sta iniziando a fare ripetutamente qualcosa di poco sano bisognerebbe intervenire subito, prima, appunto, che diventi un’abitudine da riuscire con fatica a sradicare. Ps. io, comunque, fumo ancora :P

Ho riso per il finale, Lisa 😂

Gloria :)))

Gloria! benvenuta nel mio blog. SI, il finale di Lisa è fortissimo.

lisa! splendido racconto. E ottimo finale ah ah. Si, penso sia tutto vero che funzioni cosi', il cervello pigro esiste. Un abbraccio

Mi piace molto la spiegazione di Lisa e anche io come lei fumo ancora:)Buonanotte a voi!

infatti, verissimo, lisa ci ha tenuto col fiato sospeso mentre la si leggeva. Gran finale. E tu fumi ancora! ossignur. ciaoo Diana!

L'abitudine è usanza, costume, assuefazione, ripetere gli stessi gesti, una vita monotona, senza uno scatto di orgoglio o di passione reale, senza un barlume di qualcosa di diverso che possa accendere l'anima e farla volare.
L'abitudine a mio avviso che può portare in qualche caso alla depressione. Buonanotte!

ciao Vince. Certamente è anche quello, ma hai portato l'esempio esagerato, quello ai limiti. Ai limiti, ogni cosa è pericolosa, anche e soprattutto le cose belle.

Già! Pensare al peggio spesso e volentieri ci porta a cercare - e, si spera - trovare il meglio. Buonanotte!

ciaoo Vince. SI, una persona intelligente sa trarre dalle cadute la forza per riemergere, oppur come dici tu, se si pensa al peggio si è meglio preparati per lottare.

Questa: https://blog.libero.it/wp/labitudinedi/

aaaah, anche io ci passo talvolta dal blog di Arianna. Sempre interessante ciò che scrive, a volte trovo complicato il mio saper rispondere.

Exietto me la invii te la richiesta ^-^

?? da quando non siamo più amici ? io non centro nulla.

Exietto concordo in pieno ^-^

buonissima serata a te Lucre.

Anch'io sono abitudinaria, mi fa sentire tranquilla nel mio tran tran, anche se a volte subentra la noia. Ma è un po come abbandonarsi in un vecchio divano che mi accoglie. Buona serata un abbraccio :)

ciao Dona! infatti. Vince l'ha descritta all'esagerazione. Tutte le cose, anche quelle belle, se spinte all'esagerazione, diventano dei mali. La mia e tua abitudine è appunto sentirsi tranquilli, come abbandonarsi in un vecchio e comodo divano. un abbraccio

c@ro Ezio buon pomeriggio.Non penso che si diventi @bitudinari con l'eta' e che i giov@ni sono per la maggior parte tutti degli spericol@ti Indiana Jones. L'abitudine e' una costante una cosa ripetuta e perpetua quasi rituale. Quanti giovani iniziano a giocare a calcio o calcetto amatoriale e lo mantengono anche in età adulta pur formando famiglia e avendo quel giorno o quei 2 giorni a settimana che dedicano ad allenamento e partita tra amici?Questo e' un piccolo esempio. Io ad esempio non sono e non ho mai avuto una vita alla Indiana Jones poiché non ho l'impronta della spericolatezza, ma neppure quella da topo da biblioteca. Da bambina-adolescente ho alternato varie discipline sport, in età adulta ho frequentato corsi di ballo, in discoteca ho cominciato ad andare a 16 anni e sono andata a ballare con una certa frequenza fino a qualche anno fa cambiando però genere musicale . Da più giovane commerciale anni 70/80, poi musica caraibica e balli di coppia. Insomma quello che sto dicendo ho variato generi facendo cose che amavo, ma non ho ripetuto ossessivamente a random, ogni giorno le stesse cose e le stesse azioni. Ad esempio anche quando faccio colazione, un mattino mangio biscotti, un altro una brioche, un altro fette biscottate. Non resisterei a fare o mangiare sempre le stesse cose, tutti i giorni. La monotonia mi incupisce :( ; Da come tu hai composto il post vedo 2 estremita' dalle quali @lmeno io sto nel mezzo *_* ; un @bbraccio, Myla :)

ciao Myla! grazieee di questo spaccato di te. Mi somigli molto, lo sai? si che lo sai. Potrei riscrivere il tuo commento e firmarlo Ezio. Io sto nel mezzo, con te: se ti va, ci facciamo due passi di salsa. baci

buongiorno c@ro Ezio.S@rei onor@ta di un tuo invito @ passi di s@lsa *_* ; si @bbi@mo notato in @ltri confronti via blog come a volte ci si @ssomigli@ *_* , @ltre invece un po' meno. Buon w.e.un @bbraccio, Myla :)

l'onore è tutto mio carissima Amica! chissà che emozione ballare con te. Vero, si somigliamo ma giustamente ed è questo che ci piace, non siamo uguali. Un abbraccio grande

Ecco un post molto interessante ! Buona serata !

uuh, grazie! i complimenti fanno sempre bene, bello riceverli. baci a presto.

Scrive Roberto Giusti: L'abitudine ammazza la vita! Condivido questo pensiero. Buona serata Ezio caro *

ciaoo! è giusto che ognuno dica la sua ... ma non per forza a me! ah ah ah ah ah ah ah Scherzo!!! la mia abitudine, poi, come scrive Myla, al pari della sua, è piena di cose nuove estroverse e variegate. un abbraccio

Ezio che brutta cosa essere abitudinari...serena serata un abbraccio!

ah ah! sec me l'errore è confondere abitudinari con il fatto estremo di esserlo: sono due cose differenti baci

Amichetto mio, per me, pur diversamente giovane (sorrido,) che vivo di mare e di mareee, è poco ipotizzabile pensare di vivere nel mezzo. Più probabile, invece, negli alti e nei bassi, indi estremi, continuando a sorprendermi e meravigliarmi, ogni volta, come fosse la prima, come fosse l'ultima. L'abitudine, dunque, non m'abita e non mi possiede. Un abbraccio grande e buon sabato.
virgola

ciao Poetessa. Certamente, tantissimi, e lo sono al giorno d'oggi piu' le femmine che i maschi, amano il viver imprevedibile, l'esser sorpresi e sorprendenti. Io penso che una volta, un secolo fa diciamo, era piu' per i maschi e meno per le femmine. è il mondo che cambia.