Un blog creato da fox978 il 15/07/2005

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NON BADATE TROPPO ALLE PAROLE..

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che siamo : le nostre personalita'
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ll blog ne fa emergere solo una.
Siamo tanto: dentro ognuno di noi
si racchiude una varieta' di colori
Le parole sono importanti: scripta manent,
ma le parole rimangono
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riflettono sempre una parte di noi,
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« Sconfitto democratico ma...Il buco nero dell' Armageddon »

Il nucleare:si o no? Ma fatti 'sta pizza

Post n°532 pubblicato il 16 Aprile 2008 da fox978
Foto di fox978

Tra i tanti programmi, piani per il rilancio
progetti per lo sviluppo che si sono sentiti
nell' ultima campagna elettorale c'e' stata
una proposta per risolvere il problema dell' energia
rilanciata da un politico lungimirante quanto una talpa,
che mi ha inquietato e non poco: il ritorno al nucleare.
E' indubbio che esiste una problematica legata
alla produzione dell' energia in Italia: per soddisfare
infatti il nostro fabbisogno energetico siamo
costretti a rivolgerci all' estero per l'accaparramento
di gas naturali ma soprattutto di petrolio.
Ora considerando le quotazioni alle stelle
raggiunte dal petrolio negli ultimi tempi e l' inevitabile
esaurimento dei giacimenti petroliferi e' chiaro
che deve essere affrontata con criterio e massima attenzione
la questione energetica. Ma certo che pensare che il ritorno
al nucleare sia la soluzione mi sembra una grande gigantesca strepitosa cazzata.
per una miriade di ragioni. Iniziamo da quelli piu' contigenti:
le centrali nucleari in Italia sono state dismesse circa una trentina di anni fa,
periodo nel quale abbiamo inevitabilmente accumulato un ritardo tecnologico
in questo ambito rispetto ai paesi in cui e' continuata la produzione di energia
dal nucleare. Pensare che in due tre anni possano essere riaperte
le vecchie centrali o costruite delle nuove e' utopia allo stato puro,
considerando anche il tempo necessario alla formazione teorica e pratica
del personale. Il tutto poi dovrebbe avvenire a costo di ingenti capitali.
Poi a queste faine che propongono il rilancio del nucleare in Italia
vorrei ricordare come l' Italia e' uscita dal nucleare piu' di trenta anni fa:
a furia di popolo con un referendum elettorale avvenuto subito dopo il disastro di Chernobyl
Nonostante gli standard di sicurezza ormai siano notevolemnte aiutati,
non occorre mai dimenticarsi che un piccolo problemino ad una centrale nucleare
potrebbe rivelarsi essere un apocalittico problema per il territorio,persone e quanto altro possa
trovarsi nelle circostanze. Non a caso negli ultimi tempi
i grandi paesi produttori di energia nucleare investono
sempre meno in questo ambito dedicando sempre piu' attenzione
verso l' energia prodotta da fanti rinnovabili. Ad esempio
la meta' del fabbisogno energetico della Germania viene coperto
da energia prodotta da fonti rinnovabili. Perche' in Italia non
potrebbe avvenire lo stesso?
Beh inutile insistere sull' allarmante pericolosita' dell' energia nucleare,
ma c'e' anche un altro piccolo problema. Tali centrali oltre che energia
producono anche degli scarti, rifiuti altamente radioattivi: dove si pensa
di stoccarli?Beh provate un attimo a pensare una situazione come la Campania
in cui le strade sono ricoperte non da "monnezza" ma scorie radioattive.
Dove poi costruire siffatte centrali? Gia' si fa fatica a costruire incerenitori,
termovalorizzatori vicino a centri abitati( le cui proteste talvolta, lasciatamelo dire,
mi sembrano proprio strumentali), beh figurarsi una centrale nucleare.
Beh lancio io una proposta: costruirei dei mini impianti per la produzione di energia
nucleare proprio in prossimita' delle abitazioni di quanti , politici ,economisti, industriali,
si dichiarano a favore al ritorno al nucleare. Chissa' che non cambino improvvisamente idea.
Fabri

 
 
 
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