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Ancora Cinema…

Post n°211 pubblicato il 19 Marzo 2010 da kim.s
 

 

Oggi voglio parlare ancora di cinema, ma non il cinema che ti lascia indifferente alla visione, ma di quel cinema che lascia il segno nell’anima e non per la sua poesia o fragranza nel descrivere la vita e le sue vicende, no.
Voglio parlare di alcuni film che a primo impatto non puoi far a meno di giudicare come film grotteschi e violenti o giù di lì.Oggi voglio parlare di tre film a me piaciuti molto nonostante la loro violenza esasperata, violenza delle immagini e della storia, ma che non possono lasciare (chi lo visiona) indifferenti alla riflessione!!.

Il primo:
BATTLE ROYALE del 2000 di Kinji Fukasaku
Qui l'intenzione del regista non è mai stata quella di mostrare violenza o bagni di sangue fini a sé stessi che, anzi, sono mostrati solo in piccola quantità
Il film, al contrario, riduce i momenti di pura violenza a episodi "fumettistici", la vera violenza è quella psicologica che attraversa tutto il film, in una società che come quella giapponese, permeata dall’ideale lavoro/efficienza così lontano dai nostri schemi… ma che gode dello stesso raccapricciante voyeurismo del macabro che si sta espandendo grazie a programmi come grande fratello, l’isola dei famosi ecc…. che secondo me rappresentano il passaggio verso programmi come quello del film.
Un soggetto assurdo dà il via ad uno tra i film più agghiaccianti mai realizzati negli ultimi tempi.

Il secondo:
CARGO 200 del 2007 di Aleksej Balabanov
Il comunismo è crollato, imploso, morto e sepolto.
Purtroppo o per fortuna, è successo, anche se Berlusconi fa finta di niente.
Cargo 200 non è altro che la fotografia del terremoto che lo ha cancellato e un viaggio in mezzo alle sue macerie. L'aereo del titolo altro non è che il velivolo che riporta a casa i cadaveri dei soldati dell'Armata Rossa morti in Afghanistan (vi ricorda qualcosa?), splendida metafora del film, della realtà, della Storia.
Siamo nel 1984, la Russia è un impero decaduto e decadente in cui si aggirano morti viventi (vecchi e nuovi poveri) e carnefici, Nichilista e cinico, ma anche rutilante e selvaggio, nonostante le sue imperfezioni Cargo 200 rimane un gran film, che non perdona nulla e nessuno, tocca il fondo e non risale, ti sbatte in faccia il peggio senza provare a consolarti neanche un po'.
Il sonno della ragione dopo la caduta degli dei.

 

Il terzo:
ICHI DE KILLER
del 2001 di Takashi Miike
Questo è un film di cui sconsiglio la visione a chi è debole di cuore… a chi è soggetto al rigurgito… a chi è pacifista e anche a tutti coloro che non hanno niente di queste cose, insomma è un film da sconsigliare… visto la violenza che può sembrare gratuita, ma così non è.
Difficile restare indifferenti dinnanzi al tripudio di soluzioni registiche che Miike ci offre, esente da qualsivoglia pericolo di affettazione.
La naturalezza di Miike è qualcosa di estremamente impressionante; si ha la sensazione che le inquadrature proposte siano sempre le più efficienti e la durata delle stesse quella ottimale.
La fotografia è chiara e brillante, le stupende camicie di Kakihara riverberano scintillanti luccichii, che impreziosiscono e demistificano l'aura di estremo realismo in cui (comunque) il film è immerso.


Ascoltate un consiglio… non guardate questo film o ve ne pentirete!!

Ho scelto questa disposizione dal primo al terzo con cura, perché se avete intenzione di vederli e non riuscite a resistere al primo… vi consiglio di non andare oltre se invece resistete al primo, dicendo a voi stessi che in fondo non è stato così difficile… allora sarà meglio che vi fermate al massimo al secondo…. se invece la cena non vi è piaciuta e volete liberavene (ma solo in questo caso) guardate il terzo nella sua versione originale, non nelle versione decapitate per i vari paesi…. (Sergio)

P.S. io non amo i film violenti e tanto meno gli splatter…
ma signori questo è gran cinema!!!

 

 
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