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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Giugno 2020

Manfredonia/ Al «Nautico» i timonieri in azione, si fa rotta nei porti di tutto il mondo

Post n°26517 pubblicato il 28 Giugno 2020 da forddisseche

Manfredonia/ Al «Nautico» i timonieri in azione, si fa rotta nei porti di tutto il mondo  

  
 

Dal porto di Manfredonia in rotta verso tutti gli approdi del mondo. Viaggi fantastici a bordo del… simulatore di navigazione. Per gli studenti dell’Istituto nautico di Manfredonia, è una significativa conquista. Una giusta e doverosa premessa per passare dalle simulazioni nel laboratorio scolastico, alla realtà della plancia di una nave.

 

Un modernissimo simulatore di navigazione si è aggiunto alle dotazioni tecniche dell’Istituto tecnico nautico facente parte del Polo tecnologico “Fermi-Rotundi-Euclide” che raggruppa gli istituti tecnico industriale, geometra e nautico. «Si tratta – spiega il dirigente scolastico Roberto Menga - di un modernissimo laboratorio che, mediante avanzatissimi software, permette di navigare virtualmente e con le stesse strumentazioni presenti a bordo di una nave, simulando, in diverse aree geografiche del mondo, la condotta della navigazione e le manovre, in mare aperto, in fase di atterraggio ed in porto, di numerose tipologie di navi, in scenari molto realistici e complessi».

 

L’acquisizione dell’importante strumentazione tecnologica, è il risultato di un progetto elaborato dai docenti che sono riusciti a captare attraverso un avviso del ministero dell’Istruzione. «Il simulatore di navigazione – evidenzia il dirigente Menga - permette di far fronte all’esigenza di dover adeguare l’offerta formativa fornita agli allievi, alle richieste derivanti dall’applicazione della Convenzione internazionale Stcw, ampliando e consolidando, con più moderne e articolate attività laboratoriali, il percorso formativo del nostro Istituto che gode, tra l’altro, della Certificazione di qualità dell’Unione europea».

 

Il simulatore navale è un sistema meccanico computerizzato che riproduce la plancia, come la sala macchine o altro locale operativo, di una unità navale che permette, mediante una interfaccia grafica di eseguire e analizzare esercizi di simulazione di navigazione e di manovra di navi in differenti condizioni meteomarine in moda da gestire le varie manovre nel rispetto dell’ambiente e in sicurezza. Consente pertanto il necessario addestramento nella esecuzione di tutte quelle operazioni il cui svolgimento nella realtà comporterebbe rischi di vario genere in specie in presenza di particolari condizioni metereologiche sfavorevoli.

 

Il Laboratorio del simulatore di navigazione farà parte della programmazione tecnica delle classi terze, quarta e quinta delle sezioni capitani e direttori di macchine in cui si divide l’istituto nautico. L’addestramento in laboratorio, al comando della plancia virtuale, sarà poi completato e perfezionato con esercitazioni a bordo delle navi reali nel contesto della programmazione già in atto scuo

 

Michele Apollonio

 
 
 

PESCHICI, PIENONE IN SPIAGGIA E IN PAESE. L'EMERGENZA COVID E' SUPERATA

Post n°26516 pubblicato il 28 Giugno 2020 da forddisseche

PESCHICI, PIENONE IN SPIAGGIA E IN PAESE. L'EMERGENZA COVID E' SUPERATA  

  
 

Un fine settimana finalmente dal sapore prettamente estivo. A Peschici finalmente tanta gente ad animare le piazzette del centro storico e le straordinarie spiagge del suo litorale. Tutti rigorosamente in perfetta sintonia con le norme di comportamento previste. E da qualche giorno si vedono anche i turisti stranieri, in attesa dell'arrivo delle famiglie italiane che dal prossimo fine settimana gremiranno villaggi turistici, hotel e b&b. 

 
 
 

28 Giu - 10:18:37 Vieste/ DOMANI TORNA IL MERCATO QUINDICINALE – L’ASSESSORE FALCONE SPIEGA COME FUNZIONERA’ [Video] Come gli a

Post n°26515 pubblicato il 28 Giugno 2020 da forddisseche

28 Giu - 10:18:37
Vieste/ DOMANI TORNA IL MERCATO QUINDICINALE – L’ASSESSORE FALCONE SPIEGA COME FUNZIONERA’ [Video]
Come gli altri settori economici, anche quello dei mercati all’aperto cerca di tornare alla normalità. Per quello che a Vieste si svolge con cadenza quindicinale la ripartenza è fissata per lunedì 29 giugno, ovviamente tenendo conto delle disposizioni in materia anti Covid-19.Per presentare il piano di sicurezza, messo a punto dall’ingegnere Antonio Scocco, in base alle normative per il contenimento del contagio,…

 
 
 

Calcio Giovanile/ Tornei regionali e provinciali addio. La Federazione unifica il percorso

Post n°26514 pubblicato il 28 Giugno 2020 da forddisseche

Calcio Giovanile/ Tornei regionali e provinciali addio. La Federazione unifica il percorso  

  
 

Non ci saranno più distinzioni tra campionati regionali e provinciali giovanili. Una svolta epocale per il calcio giovanile regionale a cui sono interessate un centinaio di squadre della Capitanata.

 

Una riforma rivoluzionaria che prevede il cambio del format tradizionale con abrogazione delle promozioni e delle retrocessioni tra differenti stagioni sportive. La proposta, approvata all’unanimità dai componenti del consiglio direttivo e condivisa in armonia con il coordinamento federale regionale del settore giovanile e scolastico e con l’Associazione Italiana Allenatori di Calcio Puglia, prevede un campi di campionato suddiviso in due livelli: uno provinciale che porterà alla fase finale regionale le prime due classificate che si giocheranno il titolo di “Campione Regionale”.

 

Le modalità tecniche del nuovo format saranno dettagliate attraverso i canali ufficiali del Comitato regionale in tempi brevi. La riforma del calcio giovanile che sarà attuata nel corso della prossima stagione sportiva rappresenta un grande successo per il Comitato Regionale Pugliese.

 
 
 

L'Istituto di Medicina Legale di Foggia tra le eccellenze d'Italia

Post n°26513 pubblicato il 27 Giugno 2020 da forddisseche

L'Istituto di Medicina Legale di Foggia tra le eccellenze d'Italia  

  
 

Tra le eccellenze foggiane che hanno contribuito a gestire al meglio la dura fase del Covid-19 c’è l’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Foggia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, che attualmente ha sede presso l’Ospedale D’Avanzo nel capoluogo dauno. Un mix di esperienza e talento nella ricerca, che conferma l’importanza di una scuola di formazione decisiva anche in situazioni difficili. L’Istituto è infatti particolarmente attrezzato sull’attività di laboratorio, una delle motivazioni alla base del primo posto conquistato in Italia (quinto in Europa) nell’ultima classifica sulla Valutazione della Qualità della Ricerca, la procedura di valutazione dei risultati della ricerca scientifica effettuata dall’ANVUR.

 

“Siamo stati particolarmente attivi sulle tecniche di isto-patologia forense in fase di Covid-19, oltre che sulle autopsie diagnostiche – conferma il Prof. Luigi Cipolloni, direttore dell’Istituto di Medicina Legale -. Abbiamo aiutato a conoscere meglio gli effetti della malattia, ricevendo prelievi anche da altre Università d’Italia che ci inviavano dati su morti da Covid. Questo avviene perché qui ci sono tecniche di ricerca adeguate, che ci hanno consentito di fare da supporto per risolvere situazioni particolari. Voglio sottolineare che la ricerca è maggiormente possibile grazie anche alla sensibilità del direttore generale Dattoli che ha acconsentito al conferimento in assistenza di tutte le strumentazioni dell’Istituto con inevitabili benefici sulla loro efficacia ed efficienza”. Tra le attività condotte durante la pandemia, anche il sostegno nell’elaborazione dei moduli di dissenso per chi rifiutava ricoveri per il Covid-19, e attività di sostegno sulla modulistica per gli screening sierologici.

 

Di recente, la sezione dipartimentale di Medicina legale è stata tra i protagonisti della 72esima edizione del prestigioso congresso mondiale dell’AAFS (American Academy of Forensic Sciences), una vetrina scientifica importante in cui il gruppo di ricerca UniFg guidato da Luigi Cipolloni è stato il gruppo italiano con più lavori accettati. Quattro sono invece le pubblicazioni scientifiche apparse su riviste scientifiche internazionali negli ultimi 3 mesi, riguardanti aspetti delle varie problematiche legate al Covid. Infine, è stato presentato un importante progetto ministeriale di ricerca sul Covid, in collaborazione con le Università di Catania e Messina. Un’ulteriore conferma che le eccellenze nella ricerca parlano Foggiano.

 
 
 

Nel palazzo della cultura della biblioteca comunale di Apricena è stato presentato il nuovo saggio del Professore Paolo Maulucc

Post n°26512 pubblicato il 27 Giugno 2020 da forddisseche

Nel palazzo della cultura della biblioteca comunale di Apricena è stato presentato il nuovo saggio del Professore Paolo Maulucci.  

  
 

Presente l'assessorato alla cultura con l'ins. Carla Antonacci ,l' ins. Anna Maria Torell vice presidente alla Provincia, il Dirigente Scolastico Prof. Giuseppe di Scipio con le scuole secondarie di II grado Istituto "Federico II e la scuola Secondaria di I grado Istituto Comprensivo "Torelli Fiorritti", compresa la giunta di mini sindaci con la moderazione della Dr.ssa Natia Merlino della Biblioteca Comunale " Nicola Pitta.

 

Dopo gli interventi di presentazione dell'Ins. Carla Antonacci, dell'Ins Anna Maria Torelli ,dell'ex vice presidente dell'Archeoclub di Apricena Alessandro Specchiulli e di alcuni ragazzi della mini giunta comunale, è iniziata la lunga esposizione del Dr. Maulucci che ha parlato dei risultati degli scavi effettuati nel 1985 nei pressi del palazzo baronale che ha illustrato nel suo ultimo saggio intitolato " I quaderni di VICATIM ,anno III. n.1. Inanzitutto il Dr. Maulucci ha voluto ringraziare l'ex Sindaco Parisi e il locale Archeoclub che hanno collaborato alla realizzazione degli scavi archeologici, scavi importantissimi di cui ne parla anche il Corriere della sera. Dopo un introduzione della parte tecnica degli scavi il Dr. Maulucci ha illustrato i risultati che hanno messo alla luce l'apparato difensivo della domus stessa, dove Federico II dimorò tantissime volte a partire dal 1223 fino al 1242 e ne trascorse diversi Natali.

 

Tra le tante sorprese emerse dai risultati degli sicuramente la più importante è stata quella della maschera funeraria che ritrae l'imperatore sul letto di morte, ma il rammarico principale è stato quello di non aver potuto mostrare tutto quello che si era trovato. Dagli scavi sono emersi soprattutto i collegamenti delle acque e il culto presenti nella parte di scavo con il palazzo baronale.

 

Il fossato e il rinvenimento di due fosse hanno mostrato il sistema di smaltimento e raccoglimento delle acque ,il rinvenimento di ceramiche hanno raccontato la storia del maniero di Federico II. i I saggi successivi ben 10 hanno consentito di conoscere quello che era la cinta muraria su cui sono sovrapposte anche molte costruzioni moderne.

 

L'Importanza fondamentale è stata la disamina del fossato dove venivano buttato di tutto dal 1200 al diciasettesimo secolo che ha consentito di ricostruire tutta la storia di quei secoli. Piatti, ceramiche, resti di animali ,tra cui l'eccezionale rinvenimento di  una tresena di sfarinamento di cervo, hanno praticamente dimostrato che gli abitanti di quel tempo si dedicavano anche alla caccia di cervi che in quel tempo dovevano essere numerosissimi come di cinghiali, ma anche alla caccia palustre dei vicini laghi. e alla pesca di ostriche e vongole del vicino mare.

 

Per quanto riguarda la ceramica, ne sono state trovate anche di interessantissime con la testa di serpente provenienti da altri paesi che testimoniavano i rapporti con altri paesi del mediterraneo .Analogie sono state trovate pure con ceramiche rinvenute a Castelpagano.

 

Altra cosa interessantissima è stato il  rinvenimento del così detto quadrato magico, con un simbolo tris che troviamo normalmente su di una dama ,triplice cinta di tre quadrati rinvenuta anche ad Atene nel Partenone che raffigurerebbe le tre età: fanciulezza, giovinezza e vecchiaia, per alcuni pianta di Atlantide, per i cristiani, Padre Figlio e spirito santo, ma per il Dr. Maulucci era soprattutto la testimonianza di una vista di pellegrini templari al castello, tanto che lo stesso simbolo è stato trovato anche in altri paesi della Puglia coma Devia, Castel Pagano, Casalnuovo Monterotaro, Torremaggiore e Siponto, e veniva trovato soprattutto in corrispondenza di castelli o chiese.

 

La serata si è conclusa con l'intervista dell'autore ,dell'ex presidente dell'Archeoclub Alessandro Specchiuli ,l'attuale Presidente Michele Violano ,e i propositi di continuare ad approfondire il tema trattato accertatone l'importanza e la consapevolezza che possa ancora rivelarci gradite sorprese e notizie riguardanti il nostro glorioso passato.

 

Giuseppe Laganella

 
 
 

Bisanum Vieste/ Il calendario partenze per le Isole Tremiti. Dal 13 luglio riprenderanno le partenze giornaliere dai porti

Post n°26511 pubblicato il 27 Giugno 2020 da forddisseche

Bisanum Vieste/ Il calendario partenze per le Isole Tremiti. Dal 13 luglio riprenderanno le partenze giornaliere dai porti di Vieste, Peschici e Rodi Garganico.  

  
 

Domenica 28 giugno da PESCHICI
Martedì 30 giugno da PESCHICI

Mercoledì 1 luglio da VIESTE
Giovedì 2 luglio da PESCHICI
Venerdì 3 luglio da VIESTE
Sabato 4 luglio da PESCHICI

e così via fino al 12 luglio con partenze alternate, mentre dal 13 luglio ci saranno partenze giornaliere da tutti i porti (Vieste, Peschici e Rodi G.co).

Rimane la necessità di prenotare.

Per le partenze da Vieste si tornerà alla prenotazione classica con il cambio del buono di prenotazione la mattina dell'imbarco presso la nostra biglietteria al Porto Turistico.


La partenza da Peschici è prevista alle ore 08:50 con imbarchi almeno 30 minuti prima, mentre il Porto di attracco e ripartenza sarà l’Isola di San Nicola, alle ore 16:35.

La partenza da Vieste è prevista alle ore 08:30 con imbarchi almeno 30 minuti prima, mentre il Porto di attracco e ripartenza sarà l’Isola di San Nicola, alle ore 16:35.

 
 
 

Nasce Vadoalmare.shop il modo più semplice per trovare un lido.

Post n°26510 pubblicato il 27 Giugno 2020 da forddisseche

Nasce Vadoalmare.shop il modo più semplice per trovare un lido.  

  
 

Raggiungere il lido preferito, trovare i servizi necessari, trascorrere una giornata senza stress. Non bisognerà più girovagare per il web alla ricerca di numeri di telefono o siti per prenotare un ombrellone con sdraio.

 

Vai al mare con un click. È finalmente online il portale per le vacanze 2020 sul Gargano con www.vadoalmare.shop il modo più semplice per contattare i lidi e raggiungerli senza perdere tempo. Il sito, ma anche App disponibile per Android e Apple nei prossimi giorni, si arricchirà con appuntamenti, luoghi da visitare e riferimenti culinari che saranno raggiungibili secondo le misure anti Covid.

 

Uno sforzo organizzativo realizzato in pochissimo tempo (ancora in fase di completamento) per soddisfare le necessità anche dettate dal momento. Sarà fondamentale la collaborazione degli operatori turistici per verificare le informazioni e arricchirle con notizie utili inviando mail a vadoalmare.shop@gmail.com. Nel sito sono presenti informazioni aggiornate sulle condizioni del tempo e in modo specifico del mare con approfondimenti e notizie estive.

 
 
 

Vieste/ Riprendono le celebrazioni Eucaristiche nella Chiesa di San Lorenzo Martire il 27 giugno 2020

Post n°26509 pubblicato il 27 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste/ Riprendono le celebrazioni Eucaristiche nella Chiesa di San Lorenzo Martire il 27 giugno 2020  

  
 

Dopo il silenzio invernale, riprendono le celebrazioni nell'antica chiesa rupestre di San Lorenzo Martire.  

 

Da alcuni documenti ritrovati durante questo inverno, negli archivi della Curia Vescovile di Vieste e nella biblioteca nazionale di Napoli, ora sappiamo con certezza che questa è una delle più antiche Chiese di Vieste.

 

Il primo documento riferito alla sua esistenza risale al 9 novembre del 1053 del papa Leone II il quale, accogliendo sotto la protezione apostolica il monastero di Santa Maria di Tremiti conferma all’abate del tempo, Giusenolfo, il possesso della Chiesa di San Lorenzo “in civitate Vesti...”

 

Pur tra le difficoltà del recente lookdown dovuto al coronavirus,  con le dovute autorizzazioni degli uffici predisposti, nei  mesi scorsi abbiamo provveduto ad un intervento di risanamento conservativo della Chiesa, permettendole di ritrovare un nuovo volto ed una nuova luce. Sono stati infatti intonacate le pareti interne con materiale adatto a combattere e a rallentare l'eventuale aggressione dell’umidità e della salsedine tipiche del sito dove la chiesa è posta, a poche decine di metri dal mare e sulla sommità di una collina continuamente esposta ai quattro venti.  

 

Anche i muri esterni in conci di pietra a vista sono stati preservati dalle umidità.  

 

Internamente è stato aggiunto un altare liturgico in pietra che non contrasta con quello originario, anch’esso restaurato. Rende tuttavia possibile la celebrazione eucaristica secondo i riti liturgici attuali.

 

Le riproduzioni delle icone dei santi Lorenzo e Michele sono state poste in cornici che le risaltano e ben si intonano con la vetustà dell’ immobile.  

 

Nuovi mobili nella sacrestia hanno sostituito quelli esistenti, molto fatiscenti, non antichi e di nessun valore.

 

La campana ha ripreso a suonare autonomamente ed elettricamente.

 

Gli impianti elettrici sono stati sostituiti con nuovi impianti a norma.  Anche gli antichi muri perimetrali della chiesa sono stati illuminati e di notte – d’ora in poi – si renderanno visibili anche da lontano e dal centro abitato di Vieste.

 

Un particolare ringraziamento va ora a tutti coloro che hanno collaborato per il recupero strutturale, storico e artistico dell’immobile. Innanzitutto all’Amministrazione comunale di Vieste che ha sponsorizzato in gran parte economicamente l'opera con un rilevante contributo. Poi ai vari offerenti  (Marmeria “La Garganica “ per l'altare e la pietra della Madonna anch’essa restaurata,  il mobilificio Gentile per i mobili della sacrestia,  la famiglia Giura per il dono di un organetto elettronico, gli eredi della famiglia Ciuffreda Salvatore per il dono di un antico lavello in pietra scolpita, le guardie della foresta Umbra per il sostegno in legno del lavello, la famiglia Nobiletti per il dono della elettricità,  gli eredi della famiglia Azzarone Franchino per il dono del nuovo portone principale  che sostituisce quello esistente ormai molto fatiscente e pericolante, l'ordine dei pellegrini di San Michele per il dono delle cornici delle riproduzioni delle Icone di San Lorenzo e san Michele, la famiglia Curatolo per il dono della riproduzione su tela di San Michele  Arcangelo, tutte le ditte e progettisti che hanno lavorato ed anche offerto il coro contributo e il gruppo delle donne che hanno provveduto alla fatica della pulizia della chiesa.

 

 Grazie anche a quanti ancora vorranno contribuire per completare il saldo della spesa totale.

 

Un grande grazie al Signore,  alla Vergine di Merino,  a San Lorenzo e San Michele che ci hanno guidato ed assistito in questa non semplice opera di risanamento.

 

Prevediamo prossimamente - se non ci saranno problemi relativi al contenimento del coronavirus - di svolgere oltre alle celebrazioni delle Sante messe anche iniziative di ripristino delle tradizioni religiose che avevano luogo sulla collina ed iniziative di natura culturale.

 

Interessanti notizie - come ho già accennato all’inizio - sono venute in nostro possesso grazie ad accurate ed appassionate ricerche del dottor Franco Ruggieri e del prof. Francesco Innangi presso la biblioteca nazionale di Napoli. Anche queste prevediamo di portare a conoscenza della popolazione di Vieste, appena possibile.

 

Per il momento comunichiamo che le messe saranno celebrate ogni sabato alle ore 18,30 per tutta l'estate a partire dal 27 giugno prossimo.

 

A causa del rispetto delle distanze sociali, coloro che non potranno entrare in Chiesa potranno tuttavia seguire la Santa Messa con altoparlanti predisposti all’esterno dove anche ci sarà la possibilità di sedersi su comode sedie. 

 

Don Tonino Baldi

 
 
 

Tremiti/ Campi boa per ormeggiare tempi lunghi per realizzarli. Da individuare due zone all’interno dell’Area Protetta.

Post n°26508 pubblicato il 27 Giugno 2020 da forddisseche

Tremiti/ Campi boa per ormeggiare tempi lunghi per realizzarli. Da individuare due zone all’interno dell’Area Protetta.  

  
 

Campi boa per l’ormeggio di imbar­cazioni alle Isole Tremiti: an­che quest'anno si prevedono tempi lunghi per la realiz­zazione delle due aree dove il parco nazionale del Gargano, che gestisce l’area protetta marina, dovrà impiantare i gavitelli, comprese tra le Isole di San Domino, Cretaccio e San Nicola.

 

Un ritardo destinato a ri­percuotersi sull'offerta nell'a­rea marina protetta, in una stagione estiva in cui gli ope­ratori turistici locali sono già costretti a fare i conti con gli effetti domino del lockdown per la pandemia da corona virus. E mentre fioccano le richieste per ormeggiare im­barcazioni, al momento tutte inevase, l'arcipelago arranca nel rimettere in moto strut­ture e offerta e, di sicuro, non uscirà bene da questo mo­mento particolare.

 

Ora, dun­que s'accende la vertenza «campo boe». Presso l’arcipe­lago delle Isole Tremiti sono posizionati dei gavitelli (boe) per l’ormeggio di imbarcazio­ni, distribuiti in due campi, appositamente segnalati da in­dicazioni marittime, nelle zo­ne di mare cosi delimitate: quella compresa tra l’isola di San Nicola e lo scoglio del Cretaccio; la seconda antistan­te Cala delle Arene di San Domino, l’unica spiaggia frui­bile delle Isole.

 

Un posizionamento, quello delle boe, indispensabile per preservare le praterie di «po­sidonia oceanica» adagiate sui fondali della riserva marina, autentiche barriere naturali per la tutela delle coste contro il fenomeno dell’erosione.

 

La «posidonia oceanica» è una pianta acquatica endemica del Mar Mediterraneo. Caratteri­stiche molto simili alle piante terrestri, ha radici, un fusto e foglie lunghe anche un metro e unite in ciuffi. Fiorisce in autunno e in primavera per produrre frutti galleggianti chiamati anche olive di ma­re.

 

Le praterie di queste piante sono ecologicamente impor­tanti ma vengono spesso ro­vinate da ormeggi fuorilegge e che hanno più volte scatenato la reazione di ambientalisti e a addetti ai lavori.

 

Sono circa una settantina i gavitelli (o boe) normalmente impiantati dal parco nazionale del Gargano, ente gestore dell'area marina protetta. Considerate le avversità stagionali, sareb­be stato auspicabile anticipa­re o quantomeno ridurre i tempi di realizzazione dei due campi atteso che poi bisogne­rà avviare anche le procedure per la gestione. Un iter che è stato mal digerito dagli appassionati di nautica che, nel­le Isole Tremiti, hanno sem­pre individuato un approdo particolarmente ambito per un'estate in barca.

 

Questo ri­tardo provocherà disagi sia nei mancati arrivi che nella poco felice gestione che potrà essere attuata. Con richieste destinate a non essere accon­tentate. Si tratta ovviamente di un handicap in più per l’estate tremitese di cui non sui avvertiva proprio il bi­sogno.

 
 
 

Il Parco del Gargano valorizza l’accesso alla Basilica UNESCO di Monte Sant’Angelo.

Post n°26507 pubblicato il 26 Giugno 2020 da forddisseche

Il Parco del Gargano valorizza l’accesso alla Basilica UNESCO di Monte Sant’Angelo. L’Ente stanzia 850mila euro e cambia il look di Piazza d’Angiò che diventerà la prosecuzione del sagrato  

  
 

La Basilica UNESCO di Monte Sant’Angelo diventerà ancor più bella, accogliente e facilmente accessibile per i milioni di fedeli e turisti che la visitano ogni anno grazie al progetto di riqualificazione e valorizzazione di Piazza d’Angiò (la piazza adiacente il Santuario) finanziato dall’Ente Parco Nazionale del Gargano con 850mila euro.

 

Il progetto esecutivo, realizzato nell’ambito delle risorse rese disponibili dall’Ente Parco e approvato dal consiglio comunale di Monte Sant’Angelo, prevede l’eliminazione di alcune situazioni di degrado ambientale ed architettonico più volte evidenziate dal MIBAC tra cui l’attuale parcheggio, la sostituzione del manto stradale in asfalto con pavimentazione in pietra locale, la sistemazione a verde con aree di sosta per pedoni, la valorizzazione del percorso che dalla piazza conduce ad un’area verde contigua al Castello e la riorganizzazione dei servizi igienici. Le soluzioni architettoniche e di arredo trasformeranno Piazza d’Angiò nella naturale prosecuzione del sagrato della Basilica.

 

I luoghi oggetto di intervento ricadono completamente in area Parco e rientrano nella cosiddetta ‘Buffer Zone’, ossia la zona tampone definita dall’UNESCO come “un’area che deve garantire un livello di protezione aggiuntiva ai beni riconosciuti patrimonio mondiale dell’umanità”. Si tratta di interventi previsti dal piano di gestione UNESCO e dunque di fondamentale importanza per consentire alla Basilica di Monte Sant’Angelo di mantenere l’iscrizione nella World Heritage List.

 

“Come Entesiamo molto contenti - dichiara il Presidente del Parco Pasquale Pazienza - di annunciare l’imminente avvio dei lavori proprio in coincidenza con il nono compleanno del prestigioso riconoscimento. Negli ultimi mesi l’Ente è riuscito finalmente a sbloccare un progetto importante che risale al 2014 e che negli ultimi anni si era arenato. Attendiamo dal Comune il rilascio del permesso a costruire per poi procedere con l’appalto dei lavori. Personalmente provo grande soddisfazione essendo stato tra i ricercatori universitari che nel 2007 contribuirono, sotto il coordinamento dell’Università di Udine, alla stesura del piano di gestione del sito seriale ‘I longobardi in Italia. I luoghi del potere’ richiesto per la candidatura al riconoscimento UNESCO”.

 

Al compleanno del Santuario UNESCO seguirà, con due iniziative, quello delle Faggete Vetuste della Foresta Umbra, riconosciute il 7 luglio del 2017 Patrimonio Naturale dell’Umanità. La prima, in programma il 5 luglio, prevede un cammino attraverso un percorso religioso-naturalistico lungo 30 km dalla Basilica di Monte Sant’Angelo alla Foresta Umbra (partenza ore 7.30, per info: 347 1700419). La seconda si svolgerà proprio il 7 luglio tra i faggi UNESCO che faranno da scenario al concerto a cura del Conservatorio Umberto Giordano di Foggia. A causa delle limitazioni imposte a seguito dell’emergenza Coronavirus, l’evento non sarà accessibile al pubblico ma si potrà seguire in diretta streaming sulle pagine Facebook dell’Ente Parco Nazionale del Gargano e del Comune di Monte Sant’Angelo a partire dalle 18.00.

 
 
 

Vieste/ La Scuderia Project Team punta la Coppa Rally Aci Sport con l’esperto pilota viestano, Bartolomeo Solitro

Post n°26506 pubblicato il 26 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste/ La Scuderia Project Team punta la Coppa Rally Aci Sport con l’esperto pilota viestano, Bartolomeo Solitro  

  
 

Nella settima zona, impegno per l’esperto driver pugliese Bartolomeo Solitro (Skoda Fabia R5), in coppia con Alberto Porzio. Analogo programma sportivo per il giovane figlio d’arte Fabio Solitro

 

Con l’avvicinarsi della riapertura della stagione sportiva 2020, dopo lo stop dovuto all’emergenza epidemiologica, fervono i preparativi in casa Project Team. La scuderia presieduta dal siciliano Luigi Bruccoleri, infatti, sarà nuovamente al fianco del “veterano” Bartolomeo Solitro, prossimo all’impegno nella Coppa Rally ACI Sport di 7^ zona (Abruzzo, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria). L’esperto pilota di Vieste, classe 1964 e con circa 300 gare all’attivo, si affiderà nuovamente alla performante Skoda Fabia R5 gommata Pirelli e curata dalla Step Five Motorsport, nonché sempre navigato dal fido Alberto Porzio.

 

«Ad oggi, saranno tre le partecipazioni certe: nell’ordine ‘Pico’, dal quale manco dall’edizione 2009, il casalingo ‘Porta del Gargano’ e il ‘Molise’. Inoltre, sempre nell’ambito della ‘Coppa’, sarò in lizza, altresì, nei neo istituiti R Italian Trophy e Trofeo Pirelli – Accademia» – ha raccontato Solitro – «Detto questo, se si dovessero creare i giusti presupposti, non nascondo che mi piacerebbe anche essere al via della finalissima di Como. Trasferta fattibile, però, solo se compatibile con futuri impegni professionali, vedremo».

 

Un programma che, per filo e per segno (fatta eccezione per la presenza a Pico), dovrebbe essere ricalcato anche dal ventiduenne figlio d’arte Fabio Solitro, reduce da una recente sessione di test presso il Circuito del Sele, in coppia con l’altro giovane pugliese Francesco Sansone. Ancora da definire, invece, la vettura da utilizzare.

 

Calendario Coppa Rally ACI Sport 2020 – 7^ zona

 

42° Rally di Pico (24/25 luglio); 10° Rally Porta del Gargano (6 settembre); 25° Rally del Molise (4 ottobre).  39° Trofeo Aci Como – Finale Nazionale (7 novembre)

 
 
 

I Santi patroni di Vico del Gargano - San Valentino e la Madonna del Rifugio. Domenica i festeggiamenti alla madonna del Rifugi

Post n°26505 pubblicato il 26 Giugno 2020 da forddisseche

I Santi patroni di Vico del Gargano - San Valentino e la Madonna del Rifugio. Domenica i festeggiamenti alla madonna del Rifugio il cui titolo compare a Vico nel 1759 come protettrice dell’Accademia degli Eccitati.  

  
 

Vico del Gargano venera, come santi protettori, San Valentino e la Beata Vergine Maria, invocata come Madonna del Rifugio la cui festa si appresta a celebrare come ogni anno l’ultima domenica di giugno. Nessun documento ne attesta storicamente la costituzione a patrona della città. Un segno della sua venerazione è comunque presente, mezzo secolo prima della dedicazione al Cuore Immacolato di Maria rifugio dei peccatori (1805).

 

Nel 1759, si costituiva in Vico del Gargano l’Accademia degli eccitati Viciensi, i signori accademici eleggevano loro protettrice Santa Maria del Rifugio: Norme dell’Accademia e sua Protettrice, Cap. I - Par. III In segno di osservanza i signori Accademici unir si devono due volte per ciascun anno nella chiesa di santa Maria del Rifugio per celebrare le sue lodi, una nel giovedì della settima di Passione per la memoria de’ suoi dolori, l’altra nel 2 Luglio, o alli 15 di Agosto per celebrarla piena di grazia e ricolma di gloria in cielo.

 

L’istituzione di San Valentino a patrono dell’Università di Vico avvenne nel 1618 in sostituzione del precedente San Norberto con l’approvazione dell’Arcivescovo Annibale Ginnasio. Dalle diverse fonti storiche e della tradizione è nota la circostanza delle avverse condizioni climatiche, dovuta al susseguirsi di rigidi inverni, che danneggiavano i raccolti e le coltivazioni degli agrumi, alle quali gli abitanti di Vico del Gargano e non solo erano dediti, in maniera sempre più preminente, circostanza che favorì “l’avvicendamento” dei due santi.

 

Il fatto storico avvenne in data antecedente le prescrizioni della normativa canonica, promulgata il 23 marzo 1630 da papa Urbano VIII con il “Decretum super electione sanctorum in patronos”.

 

La Chiesa Madre è sta per secoli l’unica chiesa parrocchiale, dedicata alla Beata Vergine Assunta -ab immemorabili- e fu solennemente consacrata il 10 novembre 1675 dall’allora Arcivescovo Vincenzo Maria Orsini.

 

L’invocata protezione della gente e la devozione popolare hanno reso, nei secoli, particolarmente solenne la festività della Beata Vergine Maria. Nella comunità il culto mariano, ha nel tempo assunto particolare rilievo, attestato fra l’altro dalla presenza del santuario -extra moenia- dedicato a S. Maria Pura.

 

Lei è invocata dal popolo, nelle chiese di Vico del Gargano, sotto i diversi titoli di Madonna: di Misericordia o ad Nives, del Suffragio, delle Grazie, del Carmelo, della Consolazione e del Buon Consiglio. Con il titolo di Madonna del Rifugio Lei è invocata quale protettrice del paese ed è festeggiata – nell’attualità- l’ultima domenica di giugno. Nel tempo di preparazione alla festa liturgica e nella solenne processione Maria porta con sé “la chiave simbolo della città”.

 

 Le fonti storiche e la tradizione nulla ci rivelano sulla sua costituzione a Patrona che, dobbiamo ritenere anch’essa ab immemorabili; tantomeno riusciamo a sapere se sia stata indicata una definizione come aeque principales (ugualmente principali) o, compatroni principales (patroni principali) con San Valentino o con San Norberto, anche quest’ultimo festeggiato in giugno.

 

Poiché, Maria è la madre di nostro Signore Gesù Cristo, nei cieli gode del posto privilegiato accanto al Figlio suo; prima di tutti i Santi ed anche del nostro San Valentino al quale, senza mancargli di venerazione, dobbiamo far precedere nell’invocare la Divina protezione Maria Madre e Rifugio di noi i suoi figli.

 

Il Santo Patrono e la Festa

 

Secondo la tradizione molte città e paesi, hanno scelto il Santo Patrono perché si ritiene che abbia vissuto o sia passato da quel luogo onorandolo della sua presenza; in altre realtà la scelta del Patrono è legata a particolari eventi di Grazia (come liberazione da guerre, carestie, peste ecc.) o a bisogni economici e sociali come nel caso di Vico del Gargano.

 

Il ricordo della memoria liturgica del Santo è preceduto dalla novena o dal triduo che aiutano il popolo di fedeli a conoscere la vita del Santo e a comprendere bene anche il significato di “patrono”, che gli è conferito nei confronti della comunità. La preparazione alla festa del Patrono aiuta a percepire questa presenza attiva, che presiede, nel bene e nella virtù secondo la volontà divina, alla vita degli abitanti del paese. Il potere di un santo patrono, deve essere sempre vissuto in modo tale che elevi i fedeli a vivere per il Signore secondo i suoi comandamenti, a immagine di come Maria ha vissuto la sua esperienza terrena assieme a Giuseppe a suo figlio Gesù.

 

La comunità di fedeli, nella ricorrenza del Santo Patrono, organizza per tradizione la Festa con manifestazioni civili, culturali, ricreative e in particolare, con la cosiddetta “fiera”: manifestazione caratterizzata dalla presenza di venditori itineranti di varie merci.

 

In questo periodo estivo, in presenza della pandemia, la nostra fede non potrà manifestarsi nel modo tradizionale in onore della Beata Vergine, attraverso la festa solenne a la processione che non c’è dato celebrare. Ci accorgiamo così, del vuoto creatosi e di quanto sia importante il senso della festa in una comunità, come elemento di una normalità che oggi ci manca.

 

Quest’anno impegniamoci a rendere la festa patronale colma del nostro affetto alla madonna del Rifugio, che in molte occasione avremo invocata in questi mesi. Ritroviamoci assieme come vera comunità di fede per celebrare la nostra lode e chiediamo a Lei di aiutarci a vivere una vera solidarietà fraterna, necessaria in questo tempo particolare.

 

 

 

Nicola Parisi

 
 
 

“Puglia Travel Industry”/ La Puglia che riparte nel post Covid. Pugliapromozione coinvolge compagnie aeree e tour operator per

Post n°26504 pubblicato il 26 Giugno 2020 da forddisseche

“Puglia Travel Industry”/ La Puglia che riparte nel post Covid. Pugliapromozione coinvolge compagnie aeree e tour operator per promuovere la Puglia nel mercato estero e italiano.  

  
 

Parte Puglia Travel Industry, un programma di comunicazione della destinazione Puglia che si rivolge a viaggiatori nazionali ed internazionali con campagne e strumenti di comunicazione mirati. Con l’Avviso pubblicato oggi Pugliapromozione, l’agenzia del turismo della Regione Puglia, intende acquisire  dalle compagnie aeree e i tour operator che organizzano catene charter e abbiano confermato un programma di collegamenti aerei con Aeroporti di Puglia, offerte per servizi di comunicazione che veicolino il brand Puglia in più direzioni e a più target distinti, oltre ad eventi e progetti speciali rivolti ad un target più ristretto, anche con l’ausilio di influencer.

 

L’obiettivo della campagna è quello di promuovere la Puglia in Italia e all’estero come terra autentica e contemporanea. Una nuova meta di viaggio alternativa alle destinazioni italiane più conosciute nel mondo e al turismo di massa. La comunicazione si rivolge principalmente a un pubblico incline al “viaggio di scoperta” e al “viaggio culturale”, abituato a raggiungere le destinazioni in aereo nei periodi lontani dai picchi stagionali, per lo più residente nelle capitali, nelle città e nelle aree metropolitane dei paesi target.

 

“Ripristinare i collegamenti con l’estero e con il resto d’Italia: questo è il nostro obiettivo nel coinvolgimento di  tutte le compagnie aeree attraverso incentivi a venire ad investire in Puglia con Aeroporti di Puglia – commenta l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone - Vogliamo imprimere una spinta propulsiva importante ai viaggi aerei verso la Puglia, a beneficio del territorio e della conoscenza del brand Puglia, della ripresa dei flussi turistici nazionali e internazionali.

 

Perché continuiamo a pensare che il turismo straniero sia una fetta importante del turismo pugliese su cui sia la Regione che gli operatori hanno investito in questi anni. Vogliamo continuare a lavorare con i turisti stranieri che hanno dimostrato di apprezzare la Puglia come una delle regioni più ambite per le sue bellezze naturali, per i suoi centri storici e  per la capacità di essere accogliente  e autentica. Per questa ragione riteniamo che le compagnie aeree possono aiutarci a svolgere quel ruolo di promozione e di marketing che è stato uno degli elementi di successo della Puglia nel corso di questi anni  in cui il turismo straniero è aumentato a doppia cifra. 

 

I contenuti della comunicazione del Brand Puglia saranno elaborati e forniti da Pugliapromozione, mentre mezzi e strumenti saranno elaborati e proposti da compagnie aree e  tour operator, come per esempio social media marketing,  pubblicità attraverso il sito internet, pubblicità a bordo degli aeromobili (su poggiatesta, cappelliere, altre superfici interne ed esterne degli aeromobili, video, etc.); magazine di bordo, pubblicità su altri canali e media ecc.

 

In definitiva, in questa fase, Pugliapromozione, che nel 2017 ha stretto un accordo di collaborazione con Aeroporti di Puglia, avvia interventi strategici a supporto della “ripresa” per contribuire alla riattivazione dell’incoming turistico, dando seguito al programma speciale ad hoc PUGLIA OPEN. LA PUGLIA CHE RIPARTE,  che fa leva sulle scelte di investimento degli stakeholders del traffico aereo e della filiera turistica collegata all’incoming turistico nazionale e internazionale. Nel programma in particolare  l’intervento “Puglia Travel Industry” persegue l’obiettivo immediato di potenziare la conoscenza della identità visiva della Puglia (brand Puglia), accrescendo la comunicazione del territorio, della sua bellezza e della attrattività del patrimonio regionale, fatto di bellezze naturalistiche e culturali,attraverso un’azione di comunicazione coordinata. L’obiettivo finale è quello di contribuire a stimolare e invogliare la scelta della Puglia come meta di viaggio.

 

La copertura finanziaria dell’ avviso è di € 300.000,00 nella fase di avvio (giugno-luglio 2020) – attivati nell’ambito del Programma Operativo Regionale FESR-FSE 2014-2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo”, Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione 6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche, e in attuazione del progetto “Promozione della destinazione Puglia” 2020)  - ma è suscettibile di implementazione nella fase successiva;  ogni offerta di servizi  di comunicazione non può superare il valore massimo di € 100.000,00. L’avviso pubblico è aperto per 12 mesi dalla data di pubblicazione.

 
 
 

Elezioni Regionali/ Si voterà con la doppia preferenza di genere

Post n°26503 pubblicato il 26 Giugno 2020 da forddisseche

Elezioni Regionali/ Si voterà con la doppia preferenza di genere  

  
 

 Alle prossime elezioni regionali pugliesi si voterà con la doppia preferenza. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri su richiesta della ministra Teresa Bellanova, che con una lettera inviata al presidente Giuseppe Conte, aveva sollevato il caso per garantire l’equilibrio di genere nei Consigli nel rispetto della Legge 20 del 2016.

 

Per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano “l’intervento del Governo a favore della introduzione della doppia preferenza di genere nella prossima tornata elettorale è una bellissima notizia, un atto legittimo e di assoluta condivisione, visto il mancato adeguamento del consiglio regionale. Lo avevo io stesso suggerito nelle settimane scorse al Governo, in diversi colloqui con il Presidente Conte e il Ministro Boccia. Spero e auspico che il prossimo consiglio regionale possa avere una grande presenza femminile”.

 
 
 

PESCHICI - ISOLE TREMITI: SALPA LA PRIMA NAVE. LA GIOIA DEI 200 PASSEGGERI

Post n°26502 pubblicato il 26 Giugno 2020 da forddisseche

PESCHICI - ISOLE TREMITI: SALPA LA PRIMA NAVE. LA GIOIA DEI 200 PASSEGGERI  

  
 

Giornata storica per la compagnia di navigazione "Gruppo Armatori Garganici". Oggi per la prima volta in assoluto nella stagione 2020 è salpata dal porto di Peschici la motonave Freccia Azzurra, destinazione Isole Tremiti. Circa 200 passeggeri sono stati accolti a bordo  con la solita squisita ospitalità dall'equipaggio della nave.  Prima di salire i passeggeri sono stati sottoposti alla misurazione della temperatura e fatti accomodare secondo le norme di comportamento post covid-19. "Non vedevamo l'ora - hanno commentato in coro -, siamo certi che andrà tutto bene sul Gargano e alle Isole Tremiti, luoghi straordinari che contribuiranno sicuramente a farci dimenticare i lunghi e faticosi giorni dell'epidemia". Nei prossimi giorni sono previste le partenze anche dai porti di Vieste e Rodi Garganico

 
 
 

Covid19/ Per 85 piccoli comuni pugliesi arriva il bando per sostenere la macchina amministrativa. 38 i centri di Capitanata. Pe

Post n°26501 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Covid19/ Per 85 piccoli comuni pugliesi arriva il bando per sostenere la macchina amministrativa. 38 i centri di Capitanata. Peschici, Ischitella, Carpino, Rodi Garganico, Rignano Garganico, Isole Tremiti sul Gargano.  

  
 

La PA supporta l’Italia nel delicato momento della ripartenza che deve trasformarsi in vero e proprio rilancio. E la Funzione pubblica fa la sua parte, con un ingente sforzo finanziario, in favore dei piccoli comuni, per consentire loro di agganciare il treno dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’efficienza, così da far avanzare in modo armonico tutto il sistema Paese.

 

È stato infatti pubblicato l’avviso per una manifestazione di interesse a partecipare al progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli comuni” che si inserisce nella strategia “Governance e Capacità Istituzionale”, su cui il Dipartimento della funzione pubblica ha stanziato ben 42 milioni di euro per interventi a sostegno proprio dei comuni con meno di 5.000 abitanti, già gravati da carenze finanziarie e di organico che si sono ulteriormente accentuate a causa del Covid-19.

 

In Puglia ad esserne potenzialmente interessati sono 85 Comuni. 38 i piccoli Comuni di Capitanana. 6 appartenenti al Gargano:  (Peschici, Ischitella, Carpino, Serracapriola, Deliceto, Rodi Garganico, Zapponeta, Bovino, Ordona, Candela, Biccari, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Poggio Imperiale, Accadia, Castelluccio dei Sauri, Rignano Garganico, Sant’Agata di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, Casalvecchio di Puglia, Volturino, Chieuti, Celenza Valfortore, Casalnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia, Castelluccio V., Anzano di Puglia, Roseto Valfortore, Monteleone di Puglia, San Marco la Catola, Carlantino, Alberona, Panni, Motta Montecorvino, Faeto, Isole Tremiti, Volturara Appula, Celle di San Vito)

 
 
 

25 Giugno 2020 - 17:44:06 Turismo - JOSEP EJARQUE: “OGGI VIESTE DEVE PROPORSI COME UNA DESTINAZIONE CON SERENITA’ GARANTITA

Post n°26500 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

 
25 Giugno 2020 - 17:44:06
 Turismo - JOSEP EJARQUE: “OGGI VIESTE DEVE PROPORSI COME UNA DESTINAZIONE CON SERENITA’ GARANTITA” [Video]In questi giorni si stanno definendo le linee operative del progetto di “Piano Strategico di marketing e Comunicazione post crisi per la ripresa e lo sviluppo della destinazione Vieste” per cui è stato dato l’incarico alla società “F Tourism & Marketing” di Josep Ejarque. L’idea che ha spinto l’assessore comunale al Turismo Rossella Falcone a varare l’iniziativa è motivata dalla necessità di intraprendere iniziative che, oltre a far superare il momento critico generato dall’emergenza per il Covid-19, siano funzionali ad assicurare un ruolo…Leggi tutto..

 
 
 

Vieste, non solo mare negli insediamenti dell’antica Uria un tuffo nella storia. Un ricchissimo patrimonio poco conosciuto

Post n°26499 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste, non solo mare negli insediamenti dell’antica Uria un tuffo nella storia. Un ricchissimo patrimonio finora poco conosciuto che va dalla necropoli della Salata all’isolotto di Sant’Eufemia  

  
 

Vieste è la capitale pugliese del tu­rismo. Negli scorsi anni ha raggiun­to il record di due milioni di presen­ze. Quest’anno è ancora un’incogni­ta. Ma per Vieste come per altre lo­calità turistiche della Puglia è giun­to il momento per ripensare anche la propria offerta, articolandola e valorizzando il patrimonio cultura­le. Un percorso, in verità, intrapre­so da Vieste già da alcuni anni, gra­zie alla sensibilità degli attuali am­ministratori della città. La maggior parte dei turisti, infatti, forse igno­ra che Vieste è anche una realtà ar­cheologica di straordinario interes­se.

 

È per questo che proprio da Vie­ste, l’antica città di Uria, parta il viaggio che propongo nei siti archeologici pugliesi, anche quelli meni noti e quindi ancor più capa­ci di suscitare sorpresa. In un’esta­te italiana dominata dall’emergenza sanitaria ci sarà finalmente l’oc­casione per molti viaggiatori, in­nanzitutto gli stessi pugliesi, di sco­prire pezzi di storia sconosciuti. Che il Gargano sia uno dei territo­ri più ricchi di presenze archeologi- che preistoriche è forse noto a tut­ti.

 

Ma che a Vieste sia stata scoper­ta e a lungo indagata da un’équipe dell’Università di Siena, una minie­ra di selce, cioè quel tipo di pietra durissima e tagliente fondamenta­le per la realizzazione di armi e vari manufatti, forse è noto a pochi. Ri­salente a 7.000 anni fa, è inaccessi­bile al normale visitatore, conside­rato che anche gli archeologi devo­no praticamente strisciare per po­terla indagare, ma reperti, docu­menti e filmati sono nel locale bel museo archeologico. C’è invece uno sito altrettanto straordinario, risalente a un perio­do più recente, all’età tardo antica (V-VII secolo d.C.), che è facilmente raggiungibile e che lascerà i visita­tori a bocca aperta (visite guidate a cura del Polo museale).

 

È la necro­poli rupestre della Salata, alcuni chilometri a nord di Vieste, nei pressi del santuario della Madonna di Merino, anch’esso interessante sito archeologico per la presenza nell’area della chiesa dei resti di una importante villa romana, con imponenti impianti per la produzione del vino (non a caso l’agrono­mo romano Varrone ricorda le viti di Uria, caratteristiche perché bas­se e sorrette da forcelle di legno), scavata negli anni ’50 e ancora oggi in proprietà privata e non adegua­tamente valorizzata.

 

Ma torniamo alla Salata. Ebbene lungo tutto il costone roccioso si snoda un insieme di grotte intensamente occupate da sepolture: centi­naia di tombe ad arcosolio, loculi, fosse, occupano il fronte roccioso un tempo affacciato sul mare, in un’area umida salmastra.

 

Spettaco­lare, infatti, è il contesto paesaggi­stico, di grande interesse anche sot­to il profilo geologico, botanico (con una vegetazione tipica della macchia mediterranea, non senza una rarissima colonia di crescione d’acqua) e faunistico (rane, tartaru­ghe, bisce d’acqua, anguille e an­che vari uccelli, come il barbagian­ni, il colombaccio e altri ancora), ti­pico di un ambiente umido, ancora attraversato da due ruscelli di ac­qua purissima e molto salata. Insomma, un vero ecosistema ricco di cultura e di storia. In antico que­sto tratto di costa doveva avere an­cor più i caratteri della zona umida, forse anche per l’estrazione del sa­le e la salagione del pesce (di qui for­se anche il toponimo).

 

Tutto il Gargano è costellato di ci­miteri ipogeici rupestri di età paleocristiana (Monte Pucci, Grotta Spa­gnola, Pantanelle, Coppa del Princi­pe, Parco della Chiesa, S. Venanzio e molti altri ancora), riferibili evi­dentemente ad abitati di altura ar­roccati ancora poco noti, in una fa­se, quella tardoantica e medievale, che conobbe in Puglia straordina­rie manifestazioni dell’habitat ru­pestre.

 

Il vivere in grotta è stato pra­ticato a lungo e diffusamente sul Gargano, ricco di anfratti utilizzati per millenni come abitazioni, cimi­teri, luoghi di culto, stalle e ricoveri di pastori. Sempre a Vieste un altro interessante complesso rupestre, da poco sottratto a privati che lo uti­lizzavano illegittimamente come stalla, è quello di San Nicola di Myra: un cimitero paleocristiano e una chiesa medievale dagli interes­santi resti di affreschi del XIII-XIV secolo, purtroppo ancora al mo­mento non facilmente visitabile.

 

Vieste e il suo territorio riserva­no anche altre sorprese archeologiche. L’altro complesso più spettaco­lare si trova sull’isolotto di Sant’Eu­femia, di fronte alla città, nei pressi del faro. Si tratta di parte di un san­tuario rupestre che in età romana era dedicato a Venere Sosandra, co­me testimoniano alcune iscrizioni incise sulle pareti rocciose e come sembrerebbero confermare alcuni versi di Catullo, che tra le località collegate al culto della dea menzio­na anche Uria. Si tratta di uno dei vari santuari frequentati dai mari­nai nel corso dei secoli, per ingra­ziarsi la protezione della divinità dai pericoli della navigazione e an­che per rifornirsi di acqua (sull’iso­la è infatti presente anche una sor­gente) e di altre scorte.

 

In Puglia so­no noti anche altri santuari costieri marittimi, ad esempio nel Salento il santuario di Grotta Poesia a Roca e la grotta di San Cristoforo a Punta Matarico, la Grotta Porcinara a Pun­ta Ristola. Numerosi sono poi nel Mediterraneo i santuari di Venere, spesso associati alla pratica della “prostituzione sacra”.

 

In età tardoantica e altomedieva­le è molto probabile che il santua­rio abbia conosciuto una trasforma­zione in senso cristiano, come documentano le decine di croci e di altri simboli presenti sulle pareti. Inda­gini, ancora in corso, da parte di ar­cheologi delle Università di Bari e Foggia, tra cui chi scrive, e di spe­leologi dell’associazione Asso di Ro­ma, hanno finora portato a censire circa 120 iscrizioni con testi di varia epoca, in lingua greca e latina di età romana, tardoantica e medie va le oltre a un gruppo di testi databili tra Ottocento e Novecento lasciati dai fanalisti (l’iscrizione più recen­te è del 1926).

 

Un’iscrizione partico­larmente importante è quella, data­ta precisamente al 3 settembre 1002, che ricorda la sosta del doge Pietro II Orseolo durante la spedi­zione, effettuata con ben cento na­vi da guerra, in soccorso di Bari as­sediata dai Saraceni.

 

 

 

Giuliano Volpe

 

Ordinario di archeologia all'Università di Bari, già rettore dell’Università di Foggia e presidente del Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici del Mibact.

 

repubblicabari

 
 
 

Migliaia di euro di soldi pubblici gettati al vento: la triste fine di Grotta di Manaccora di Peschici, luogo storico del Garga

Post n°26498 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Migliaia di euro di soldi pubblici gettati al vento: la triste fine di Grotta di Manaccora di Peschici, luogo storico del Gargano.  

  
 

A lanciare l’allarme è l’imprenditore turistico Domenico Ottaviano de Il Trabucco da Mimì, che si era anche candidato al consiglio comunale di Peschici alle scorse amministrative.

 

La Grotta di Manaccora in una delle più suggestive e frequentate spiagge peschiciane, anche nota come Grotta degli Dei, dopo essere stata gestita da una coop di archeologhe MIRA, è ora lasciata al degrado. Ottaviano interpella direttamente il Parco del Gargano nel suo post. E scrive: “Guardate in che stato di abbandono è uno dei principali luoghi culturali del nostro territorio. Guardate come centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici sono stati sprecati dopo anni di studio, scavi archeologici e ricerca nella Grotta di Manaccora”.

 

A lanciare l’allarme è l’imprenditore turistico Domenico Ottaviano de Il Trabucco da Mimì, che si era anche candidato al consiglio comunale di Peschici alle scorse amministrative.

 

La Grotta di Manaccora in una delle più suggestive e frequentate spiagge peschiciane, anche nota come Grotta degli Dei, dopo essere stata gestita da una coop di archeologhe MIRA, è ora lasciata al degrado. Ottaviano interpella direttamente il Parco del Gargano nel suo post. E scrive: “Guardate in che stato di abbandonoè uno dei principali luoghi culturali del nostro territorio. Guardate come centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici sono stati sprecati dopo anni di studio, scavi archeologici e ricerca nella Grotta di Manaccora”.

 

Nelle immagini postate sui social, è evidente lo stato di incuria di un luogo storico del promontorio.

 

“Guardate, come chi amministra ad ogni livello, dal comune al Parco, alla regione calpestano la nostra storia, le nostre radici, le nostre origini non facendo niente da almeno un decennio per questo luogo. Guardate quanti pericoli per un bambino che, innocentemente, potrebbe intrufolarsi nella grotta salendo dalla spiaggia.

 

Guardate e vergognatevi, anzi, vergogniamoci tutti – conclude indignato -, perché un luogo in degrado è in quello stato anche per colpa nostra, che non muoviamo un solo dito se questo non ci porta profitto, economico, politico o sociale”.

 

Domenico Ottaviano 

 
 
 
 
 

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