Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvLeccezioneMadamenazario1960QuartoProvvisorioViolentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassaidaniele.devita1996france20010francotrottakaren_71
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2020 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 25/06/2020

Covid19/ Per 85 piccoli comuni pugliesi arriva il bando per sostenere la macchina amministrativa. 38 i centri di Capitanata. Pe

Post n°26501 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Covid19/ Per 85 piccoli comuni pugliesi arriva il bando per sostenere la macchina amministrativa. 38 i centri di Capitanata. Peschici, Ischitella, Carpino, Rodi Garganico, Rignano Garganico, Isole Tremiti sul Gargano.  

  
 

La PA supporta l’Italia nel delicato momento della ripartenza che deve trasformarsi in vero e proprio rilancio. E la Funzione pubblica fa la sua parte, con un ingente sforzo finanziario, in favore dei piccoli comuni, per consentire loro di agganciare il treno dell’innovazione, della digitalizzazione e dell’efficienza, così da far avanzare in modo armonico tutto il sistema Paese.

 

È stato infatti pubblicato l’avviso per una manifestazione di interesse a partecipare al progetto “Rafforzamento della capacità amministrativa dei piccoli comuni” che si inserisce nella strategia “Governance e Capacità Istituzionale”, su cui il Dipartimento della funzione pubblica ha stanziato ben 42 milioni di euro per interventi a sostegno proprio dei comuni con meno di 5.000 abitanti, già gravati da carenze finanziarie e di organico che si sono ulteriormente accentuate a causa del Covid-19.

 

In Puglia ad esserne potenzialmente interessati sono 85 Comuni. 38 i piccoli Comuni di Capitanana. 6 appartenenti al Gargano:  (Peschici, Ischitella, Carpino, Serracapriola, Deliceto, Rodi Garganico, Zapponeta, Bovino, Ordona, Candela, Biccari, Orsara di Puglia, Pietramontecorvino, Poggio Imperiale, Accadia, Castelluccio dei Sauri, Rignano Garganico, Sant’Agata di Puglia, Rocchetta Sant’Antonio, Casalvecchio di Puglia, Volturino, Chieuti, Celenza Valfortore, Casalnuovo Monterotaro, Castelnuovo della Daunia, Castelluccio V., Anzano di Puglia, Roseto Valfortore, Monteleone di Puglia, San Marco la Catola, Carlantino, Alberona, Panni, Motta Montecorvino, Faeto, Isole Tremiti, Volturara Appula, Celle di San Vito)

 
 
 

25 Giugno 2020 - 17:44:06 Turismo - JOSEP EJARQUE: “OGGI VIESTE DEVE PROPORSI COME UNA DESTINAZIONE CON SERENITA’ GARANTITA

Post n°26500 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

 
25 Giugno 2020 - 17:44:06
 Turismo - JOSEP EJARQUE: “OGGI VIESTE DEVE PROPORSI COME UNA DESTINAZIONE CON SERENITA’ GARANTITA” [Video]In questi giorni si stanno definendo le linee operative del progetto di “Piano Strategico di marketing e Comunicazione post crisi per la ripresa e lo sviluppo della destinazione Vieste” per cui è stato dato l’incarico alla società “F Tourism & Marketing” di Josep Ejarque. L’idea che ha spinto l’assessore comunale al Turismo Rossella Falcone a varare l’iniziativa è motivata dalla necessità di intraprendere iniziative che, oltre a far superare il momento critico generato dall’emergenza per il Covid-19, siano funzionali ad assicurare un ruolo…Leggi tutto..

 
 
 

Vieste, non solo mare negli insediamenti dell’antica Uria un tuffo nella storia. Un ricchissimo patrimonio poco conosciuto

Post n°26499 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste, non solo mare negli insediamenti dell’antica Uria un tuffo nella storia. Un ricchissimo patrimonio finora poco conosciuto che va dalla necropoli della Salata all’isolotto di Sant’Eufemia  

  
 

Vieste è la capitale pugliese del tu­rismo. Negli scorsi anni ha raggiun­to il record di due milioni di presen­ze. Quest’anno è ancora un’incogni­ta. Ma per Vieste come per altre lo­calità turistiche della Puglia è giun­to il momento per ripensare anche la propria offerta, articolandola e valorizzando il patrimonio cultura­le. Un percorso, in verità, intrapre­so da Vieste già da alcuni anni, gra­zie alla sensibilità degli attuali am­ministratori della città. La maggior parte dei turisti, infatti, forse igno­ra che Vieste è anche una realtà ar­cheologica di straordinario interes­se.

 

È per questo che proprio da Vie­ste, l’antica città di Uria, parta il viaggio che propongo nei siti archeologici pugliesi, anche quelli meni noti e quindi ancor più capa­ci di suscitare sorpresa. In un’esta­te italiana dominata dall’emergenza sanitaria ci sarà finalmente l’oc­casione per molti viaggiatori, in­nanzitutto gli stessi pugliesi, di sco­prire pezzi di storia sconosciuti. Che il Gargano sia uno dei territo­ri più ricchi di presenze archeologi- che preistoriche è forse noto a tut­ti.

 

Ma che a Vieste sia stata scoper­ta e a lungo indagata da un’équipe dell’Università di Siena, una minie­ra di selce, cioè quel tipo di pietra durissima e tagliente fondamenta­le per la realizzazione di armi e vari manufatti, forse è noto a pochi. Ri­salente a 7.000 anni fa, è inaccessi­bile al normale visitatore, conside­rato che anche gli archeologi devo­no praticamente strisciare per po­terla indagare, ma reperti, docu­menti e filmati sono nel locale bel museo archeologico. C’è invece uno sito altrettanto straordinario, risalente a un perio­do più recente, all’età tardo antica (V-VII secolo d.C.), che è facilmente raggiungibile e che lascerà i visita­tori a bocca aperta (visite guidate a cura del Polo museale).

 

È la necro­poli rupestre della Salata, alcuni chilometri a nord di Vieste, nei pressi del santuario della Madonna di Merino, anch’esso interessante sito archeologico per la presenza nell’area della chiesa dei resti di una importante villa romana, con imponenti impianti per la produzione del vino (non a caso l’agrono­mo romano Varrone ricorda le viti di Uria, caratteristiche perché bas­se e sorrette da forcelle di legno), scavata negli anni ’50 e ancora oggi in proprietà privata e non adegua­tamente valorizzata.

 

Ma torniamo alla Salata. Ebbene lungo tutto il costone roccioso si snoda un insieme di grotte intensamente occupate da sepolture: centi­naia di tombe ad arcosolio, loculi, fosse, occupano il fronte roccioso un tempo affacciato sul mare, in un’area umida salmastra.

 

Spettaco­lare, infatti, è il contesto paesaggi­stico, di grande interesse anche sot­to il profilo geologico, botanico (con una vegetazione tipica della macchia mediterranea, non senza una rarissima colonia di crescione d’acqua) e faunistico (rane, tartaru­ghe, bisce d’acqua, anguille e an­che vari uccelli, come il barbagian­ni, il colombaccio e altri ancora), ti­pico di un ambiente umido, ancora attraversato da due ruscelli di ac­qua purissima e molto salata. Insomma, un vero ecosistema ricco di cultura e di storia. In antico que­sto tratto di costa doveva avere an­cor più i caratteri della zona umida, forse anche per l’estrazione del sa­le e la salagione del pesce (di qui for­se anche il toponimo).

 

Tutto il Gargano è costellato di ci­miteri ipogeici rupestri di età paleocristiana (Monte Pucci, Grotta Spa­gnola, Pantanelle, Coppa del Princi­pe, Parco della Chiesa, S. Venanzio e molti altri ancora), riferibili evi­dentemente ad abitati di altura ar­roccati ancora poco noti, in una fa­se, quella tardoantica e medievale, che conobbe in Puglia straordina­rie manifestazioni dell’habitat ru­pestre.

 

Il vivere in grotta è stato pra­ticato a lungo e diffusamente sul Gargano, ricco di anfratti utilizzati per millenni come abitazioni, cimi­teri, luoghi di culto, stalle e ricoveri di pastori. Sempre a Vieste un altro interessante complesso rupestre, da poco sottratto a privati che lo uti­lizzavano illegittimamente come stalla, è quello di San Nicola di Myra: un cimitero paleocristiano e una chiesa medievale dagli interes­santi resti di affreschi del XIII-XIV secolo, purtroppo ancora al mo­mento non facilmente visitabile.

 

Vieste e il suo territorio riserva­no anche altre sorprese archeologiche. L’altro complesso più spettaco­lare si trova sull’isolotto di Sant’Eu­femia, di fronte alla città, nei pressi del faro. Si tratta di parte di un san­tuario rupestre che in età romana era dedicato a Venere Sosandra, co­me testimoniano alcune iscrizioni incise sulle pareti rocciose e come sembrerebbero confermare alcuni versi di Catullo, che tra le località collegate al culto della dea menzio­na anche Uria. Si tratta di uno dei vari santuari frequentati dai mari­nai nel corso dei secoli, per ingra­ziarsi la protezione della divinità dai pericoli della navigazione e an­che per rifornirsi di acqua (sull’iso­la è infatti presente anche una sor­gente) e di altre scorte.

 

In Puglia so­no noti anche altri santuari costieri marittimi, ad esempio nel Salento il santuario di Grotta Poesia a Roca e la grotta di San Cristoforo a Punta Matarico, la Grotta Porcinara a Pun­ta Ristola. Numerosi sono poi nel Mediterraneo i santuari di Venere, spesso associati alla pratica della “prostituzione sacra”.

 

In età tardoantica e altomedieva­le è molto probabile che il santua­rio abbia conosciuto una trasforma­zione in senso cristiano, come documentano le decine di croci e di altri simboli presenti sulle pareti. Inda­gini, ancora in corso, da parte di ar­cheologi delle Università di Bari e Foggia, tra cui chi scrive, e di spe­leologi dell’associazione Asso di Ro­ma, hanno finora portato a censire circa 120 iscrizioni con testi di varia epoca, in lingua greca e latina di età romana, tardoantica e medie va le oltre a un gruppo di testi databili tra Ottocento e Novecento lasciati dai fanalisti (l’iscrizione più recen­te è del 1926).

 

Un’iscrizione partico­larmente importante è quella, data­ta precisamente al 3 settembre 1002, che ricorda la sosta del doge Pietro II Orseolo durante la spedi­zione, effettuata con ben cento na­vi da guerra, in soccorso di Bari as­sediata dai Saraceni.

 

 

 

Giuliano Volpe

 

Ordinario di archeologia all'Università di Bari, già rettore dell’Università di Foggia e presidente del Consiglio superiore Beni culturali e paesaggistici del Mibact.

 

repubblicabari

 
 
 

Migliaia di euro di soldi pubblici gettati al vento: la triste fine di Grotta di Manaccora di Peschici, luogo storico del Garga

Post n°26498 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Migliaia di euro di soldi pubblici gettati al vento: la triste fine di Grotta di Manaccora di Peschici, luogo storico del Gargano.  

  
 

A lanciare l’allarme è l’imprenditore turistico Domenico Ottaviano de Il Trabucco da Mimì, che si era anche candidato al consiglio comunale di Peschici alle scorse amministrative.

 

La Grotta di Manaccora in una delle più suggestive e frequentate spiagge peschiciane, anche nota come Grotta degli Dei, dopo essere stata gestita da una coop di archeologhe MIRA, è ora lasciata al degrado. Ottaviano interpella direttamente il Parco del Gargano nel suo post. E scrive: “Guardate in che stato di abbandono è uno dei principali luoghi culturali del nostro territorio. Guardate come centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici sono stati sprecati dopo anni di studio, scavi archeologici e ricerca nella Grotta di Manaccora”.

 

A lanciare l’allarme è l’imprenditore turistico Domenico Ottaviano de Il Trabucco da Mimì, che si era anche candidato al consiglio comunale di Peschici alle scorse amministrative.

 

La Grotta di Manaccora in una delle più suggestive e frequentate spiagge peschiciane, anche nota come Grotta degli Dei, dopo essere stata gestita da una coop di archeologhe MIRA, è ora lasciata al degrado. Ottaviano interpella direttamente il Parco del Gargano nel suo post. E scrive: “Guardate in che stato di abbandonoè uno dei principali luoghi culturali del nostro territorio. Guardate come centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici sono stati sprecati dopo anni di studio, scavi archeologici e ricerca nella Grotta di Manaccora”.

 

Nelle immagini postate sui social, è evidente lo stato di incuria di un luogo storico del promontorio.

 

“Guardate, come chi amministra ad ogni livello, dal comune al Parco, alla regione calpestano la nostra storia, le nostre radici, le nostre origini non facendo niente da almeno un decennio per questo luogo. Guardate quanti pericoli per un bambino che, innocentemente, potrebbe intrufolarsi nella grotta salendo dalla spiaggia.

 

Guardate e vergognatevi, anzi, vergogniamoci tutti – conclude indignato -, perché un luogo in degrado è in quello stato anche per colpa nostra, che non muoviamo un solo dito se questo non ci porta profitto, economico, politico o sociale”.

 

Domenico Ottaviano 

 
 
 

Vieste/ Riprendono le celebrazioni Eucaristiche nella Chiesa di San Lorenzo Martire il 27 giugno 2020

Post n°26497 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste/ Riprendono le celebrazioni Eucaristiche nella Chiesa di San Lorenzo Martire il 27 giugno 2020  

  
 

Dopo il silenzio invernale, riprendono le celebrazioni nell'antica chiesa rupestre di San Lorenzo Martire.  

 

Da alcuni documenti ritrovati durante questo inverno, negli archivi della Curia Vescovile di Vieste e nella biblioteca nazionale di Napoli, ora sappiamo con certezza che questa è una delle più antiche Chiese di Vieste.

 

Il primo documento riferito alla sua esistenza risale al 9 novembre del 1053 del papa Leone II il quale, accogliendo sotto la protezione apostolica il monastero di Santa Maria di Tremiti conferma all’abate del tempo, Giusenolfo, il possesso della Chiesa di San Lorenzo “in civitate Vesti...”

 

Pur tra le difficoltà del recente lookdown dovuto al coronavirus,  con le dovute autorizzazioni degli uffici predisposti, nei  mesi scorsi abbiamo provveduto ad un intervento di risanamento conservativo della Chiesa, permettendole di ritrovare un nuovo volto ed una nuova luce. Sono stati infatti intonacate le pareti interne con materiale adatto a combattere e a rallentare l'eventuale aggressione dell’umidità e della salsedine tipiche del sito dove la chiesa è posta, a poche decine di metri dal mare e sulla sommità di una collina continuamente esposta ai quattro venti.  

 

Anche i muri esterni in conci di pietra a vista sono stati preservati dalle umidità.  

 

Internamente è stato aggiunto un altare liturgico in pietra che non contrasta con quello originario, anch’esso restaurato. Rende tuttavia possibile la celebrazione eucaristica secondo i riti liturgici attuali.

 

Le riproduzioni delle icone dei santi Lorenzo e Michele sono state poste in cornici che le risaltano e ben si intonano con la vetustà dell’ immobile.  

 

Nuovi mobili nella sacrestia hanno sostituito quelli esistenti, molto fatiscenti, non antichi e di nessun valore.

 

La campana ha ripreso a suonare autonomamente ed elettricamente.

 

Gli impianti elettrici sono stati sostituiti con nuovi impianti a norma.  Anche gli antichi muri perimetrali della chiesa sono stati illuminati e di notte – d’ora in poi – si renderanno visibili anche da lontano e dal centro abitato di Vieste.

 

Un particolare ringraziamento va ora a tutti coloro che hanno collaborato per il recupero strutturale, storico e artistico dell’immobile. Innanzitutto all’Amministrazione comunale di Vieste che ha sponsorizzato in gran parte economicamente l'opera con un rilevante contributo. Poi ai vari offerenti  (Marmeria “La Garganica “ per l'altare e la pietra della Madonna anch’essa restaurata,  il mobilificio Gentile per i mobili della sacrestia,  la famiglia Giura per il dono di un organetto elettronico, gli eredi della famiglia Ciuffreda Salvatore per il dono di un antico lavello in pietra scolpita, le guardie della foresta Umbra per il sostegno in legno del lavello, la famiglia Nobiletti per il dono della elettricità,  gli eredi della famiglia Azzarone Franchino per il dono del nuovo portone principale  che sostituisce quello esistente ormai molto fatiscente e pericolante, l'ordine dei pellegrini di San Michele per il dono delle cornici delle riproduzioni delle Icone di San Lorenzo e san Michele, la famiglia Curatolo per il dono della riproduzione su tela di San Michele  Arcangelo, tutte le ditte e progettisti che hanno lavorato ed anche offerto il coro contributo e il gruppo delle donne che hanno provveduto alla fatica della pulizia della chiesa.

 

 Grazie anche a quanti ancora vorranno contribuire per completare il saldo della spesa totale.

 

Un grande grazie al Signore,  alla Vergine di Merino,  a San Lorenzo e San Michele che ci hanno guidato ed assistito in questa non semplice opera di risanamento.

 

Prevediamo prossimamente - se non ci saranno problemi relativi al contenimento del coronavirus - di svolgere oltre alle celebrazioni delle Sante messe anche iniziative di ripristino delle tradizioni religiose che avevano luogo sulla collina ed iniziative di natura culturale.

 

Interessanti notizie - come ho già accennato all’inizio - sono venute in nostro possesso grazie ad accurate ed appassionate ricerche del dottor Franco Ruggieri e del prof. Francesco Innangi presso la biblioteca nazionale di Napoli. Anche queste prevediamo di portare a conoscenza della popolazione di Vieste, appena possibile.

 

Per il momento comunichiamo che le messe saranno celebrate ogni sabato alle ore 18,30 per tutta l'estate a partire dal 27 giugno prossimo.

 

A causa del rispetto delle distanze sociali, coloro che non potranno entrare in Chiesa potranno tuttavia seguire la Santa Messa con altoparlanti predisposti all’esterno dove anche ci sarà la possibilità di sedersi su comode sedie. 

 

Don Tonino Baldi

 
 
 

Vieste - PARCHEGGI ZONA PORTO, IN VIGORE PER L’ESTATE LE ORDINANZE COORDINATE FRA COMUNE E CIRCONDARIO MARITTIMO

Post n°26496 pubblicato il 25 Giugno 2020 da forddisseche

Vieste - PARCHEGGI ZONA PORTO, IN VIGORE PER L’ESTATE LE ORDINANZE COORDINATE FRA COMUNE E CIRCONDARIO MARITTIMO

  
 

Il Sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti ed il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo T.V. Giuseppe S. Zaccaro, con rispettivi provvedimenti di Ordinanza, hanno emanato disposizioni per la viabilità e la fruizione in sicurezza delle 3 aree individuate nel complessivo ambito portuale per consentire il parcheggio delle auto e decongestionare efficacemente i volumi di traffico dal centro abitato, assicurando la disponibilità di ampi spazi facilmente raggiungibili dagli automobilisti.

Particolare attenzione nel provvedimento della Guardia Costiera (Ordinanza n. 13 del 12.06.2020) è stata riservata ai livelli di sicurezza da assicurare presso le banchine e negli specchi acquei antistanti, mentre la sosta veicolare è oggetto di più specifica disciplina nell’ordinanza sindacale (Ordinanza n. 109 del 16.06.2020).

Le aree interessate per la sosta a pagamento sono posizionate sul:

“Piazzale banchina Sud-Est”, area sottostante il Lungomare A. Vespucci;

“Piazzale banchina di Ponente” (area sottostante lungomare Europa);

“Molo di sopraflutto”, area Porto Turistico di Vieste.

Con Ordinanza dell’Autorità Marittima visionabile con le allegate mappe sul sito http://guardiacostiera.gov.it/vieste/Pages/ordinanze.aspx , viene regolamentata  la circolazione nella restante area portuale, con particolare riguardo alla  disciplina dell’accesso e della sosta sulla banchina denominata “San Lorenzo” (cosiddetto molo peschereccio) che sarà fruibile per attività commerciale e dal personale marittimo imbarcato sulle unità da pesca, previo rilascio di apposita Autorizzazione.

La stessa Ordinanza  vieta l’utilizzo dello  scalo di alaggio della banchina di Ponente  e la sosta nell’area adiacente e sulla testata del molo di sopraflutto.

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963