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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 13/09/2019

IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Tancredi, il Gargano negli occhi e nel cuore nei fascinosi “Racconti di viaggio”

Post n°24396 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Tancredi, il Gargano negli occhi e nel cuore nei fascinosi “Racconti di viaggio” 

 
IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Tancredi, il Gargano negli occhi e nel cuore nei fascinosi “Racconti di viaggio”
 
 

Il Gargano di Antonio Beltramelli, di Riccardo Bacchelli, di Anna Maria Ortese, di Pier Paolo Pasolini è stato raccontato con roc­chio del forestiero che s’inoltra in una realtà sconosciuta. Nei loro ragguagli c’è stupore e quella linea di scandalo di fronte ad un mondo che appare atem­porale e in qualche modo alieno. Il mas­siccio promontorio che chiude la Puglia a nord e si protende con prepotenza ver­so un Adriatico pieno di storia ci viene offerto nei suoi screziati fotogrammi co­me un limite tra storico e astorico, reale e magico. Nella prima metà del ‘900 è ancora così, sembra ancora una terra impenetrabile; quasi un continente a sé stante appena sol­cato dalla piccola ferrovia che l’attra­versa nei percorsi più dolci. Dal Gargano, ter­ra di contadini, pa­stori, pescatori, boscaioli sono uscite moire di emigranti spargendosi in tutte le terre emerse, ma molti ritornando ad immaginare come potevano cambiare i propri paesi, come avrebbero tenuto testa alla galoppan­te modernità. Certi libri non te li aspetti da chi è partito e non te li aspetti così grondanti di amore per la propria terra ritrovata nello splendore della sua verità naturalisti­ca, storica, artisti­ca, in una parola, umana. Non nuova a lunghe peregrina­zioni e forte di ro­busti romanzi, Lu­cia Tancredi di San Marco in Lamis ma trapiantata a Mace­rata da anni, ci consegna le chiavi di un suo avvincente inno al suolo patrio nel recente Gargano negli occhi. Racconti di viaggio (Ev, pp. 284, euro 20,00). A 56 anni se li è ripassati tutti i diciotto paesi del suo Gargano, ci ha camminato con incontaminata emozione e ha scoperto tesori inesauribili viaggiando in una geografia difficile, cha dai tenebrosi in­terni della Foresta Umbra si divincola verso coste radiose, ora basse, ora orlate di laghi e di altissime falesie.

 

La varietà dei paesaggi, così come le differenze dell’economia di base (una vocazione agropastorale dell’interno di­stinta da quella marinaresca e mercan­tile della costa, ora piegata al turismo di massa) non resistono ad una certa coe­renza antropologica e ad uno stile di vita che sembrano scritti secondo il sapiente equilibrio tra natura e storia. Tancredi non si ferma alla superficie di ciò che gli occhi vedono, ma s’immerge completamente nello spirito di una terra che ha subito, pur ai margini, tutte le domi­nazioni (da quella romana al Regno di Napoli) e le cocenti sopraffazioni di un ceto dominante, predone di masse plebee. Accanto agli immancabili castelli, alle chiese, ai palazzi l’autrice ha messo in risalto ogni angolo, ogni anfratto, ogni scorcio di realtà nobilitata dalla mano sagace degli abitanti. Tutte le tappe del viaggio, introdotte da ridenti sommarietti, hanno conosciuto soprattutto la lingua gustosa e nutriente dell’esploratrice, spalmata con tocchi appetitosi sulle sue prelibate scoperte. È come se ad ogni aprirsi di strada e ad ogni rivelazione di orizzonti, ad ogni svolta di incontri Tancredi aves­se addobbato il suo Gargano con lunghe carezze, intingendo il suo occhio pit­torico in un lento godimento di sensa­zioni e di risonanze. Il Gargano auscul­tato nei suoi profondi echi di animale di pietre e di piante, incapace di rivelare i suoi millenari se­greti carsici eppure ugualmente dispo­sto a produrre tanti piccoli popoli con le loro peculiarità. Ecco allora il tuffo nell’antro di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Ange­lo, le stimmate di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, le mille sorgenti di Vico con i suoi in­teressantissimi «Eccitati» settecen­teschi emuli di quel raro esemplare di fraticello che era Michelangelo Ma­nicone, la casa di Pietro Giannone a Ischitella, le strettoie del borgo anti­co di Rodi ancora memori dei «vucculi» delle donne che chiamano i loro uo­mini a mare. E che dire di quegli im­maginifici di San Nicandro con Do­nato Manduzio alla testa di una ritro­vata tribù ebraica trasmigrata in Terra Santa, dell’utopia di una società più giusta dell’anarchico Carmelo Palladino di Cagnano Varano, della sterminata collezione archeologi­ca del farmacista Matteo Sansone a Mat­tinata? Uomini e paesi che non si possono raccontare in poche righe e che vanno rinviati alle pagine impagabili di questa divoratrice di bellezze che resta incan­tata sulla laguna di Lesina e di Varano, dove il mare si vede dopo uno strato di altra acqua e si assiepa oltre gli istmi oggi recuperati secondo una mentalità più ecologica. Sembrano appartenere ad un altro emisfero quelle ali di fenicot­tero o di airone che danzano all’oriz­zonte. È uno straniamento talmente for­te che potrebbe essere la scrittrice l’an­guilla di questi nobili pantani, guizzante con quei suoi verbi dinamici usciti dalla sua prensile psicologia: slentare, slar­gare, scavallare, sbracare, scialare. Tut­to in un turbine di sensazioni e nel ri­schio di un contagio emotivo, così ec­cessivo da non potersi sfogare che nella lettura deliziante di questo straordina­rio vademecum dell’anima

 

Sergio D’Amaro

 
 
 

13 Settembre 2019 - 15:53:33 Parco/ Il presidente Pazienza: “taccio perché sto osservando e studiando. Vorrei persona esperta ..

Post n°24395 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

 
13 Settembre 2019 - 15:53:33
 Parco/ Il presidente Pazienza: “taccio perché sto osservando e studiando. Vorrei persona esperta per la direzione”. 
Ho letto che l’Attacco ha titolato “Pazien­za tace”, lo taccio non perché immobile ma perché sto osservando, analizzan­do, studiando e comprendendo. Tra un po’avrò elementi utili per formulare una mia visione”. Il neo presidente del Parco nazionale del Garga­no, il professor Pasquale Pazienza, tra un Con­siglio di Dipartimento ad Economia, in Unifg, e il lavoro iniziato negli uffici di via Sant’Antonio Abate a Monte Sant’Angelo, non si sottrae alla prima intervista sui temi che, su queste colon­ne, sono trattati da anni rispetto all’ente che…Leggi tutto...

 
 
 

Coppa Italia Eccellenza/ Impatta anche al ritorno l’Atletico Vieste ma passa il turno. Il 3 e 17 ottobre i quarti di finale.

Post n°24394 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

Coppa Italia Eccellenza/ Impatta anche al ritorno l’Atletico Vieste ma passa il turno. Il 3 e 17 ottobre i quarti di finale.

 

 

 

 

Passa agli archivi il primo turno di Coppa Italia Eccellenza pugliese 2019/20. Sono Atl. Vieste, Barletta 1922, Corato, F. Altamura, Gallipoli. Otranto, Orta Nova e UC Bisceglie le qualificate ai quarti di finale del 3 e 17 ottobre. Il Gallipoli ribalta la sconfitta di misura dell’andata imponendosi all’Ugento per 3-1 al “Bianco”. Secca vittoria per l’Otranto che regola la Deghi con le reti di Vergari, Nacci e Villani. Out il Martina che perde di misura ad Altamura. Il Barletta 1922 perde il derby ma passa il turno in virtù del 4-1 dell’andata. Passeggia l’Orta Nova contro il San Severo, ok Vieste, Corato e UC Bisceglie.

 

I risultati del ritorno del primo turno:

 

Atl. Vieste-San Marco 1-1 (and. 2-2)
21′ Albano (V), 40′ Grasso (SM)

 
 
 

Tutto pronto per la San Nicandro Half Marathon

Post n°24393 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

Tutto pronto per la San Nicandro Half Marathon 

 
Tutto pronto per la San Nicandro Half Marathon
 
 

Percorso mozzafiato, organizzazione impeccabile, campionato regionale e provinciale, accoglienza calorosa, sono questi gli elementi fondamentali dalla San Nicandro Half Marathon in programma domenica 15 settembre, con partenza alle ore 17:00 in piazza IV Novembre. La gara sulla distanza di 21,097 metri con partenza e arrivo nel centro garganico, porterà i podisti ad immergersi nel paesaggio alberato dal quale sarà possibile scorgere i laghi di Lesina e Varano e le Isole Tremiti. la prova valida come tappa del circuito regionale CorriPuglia è anche Campionato Regionale di Mezzamaratona, nonchè campionato provinciale di Mezzamaratona con bonus di 10 punti per il circuito provinciale CorriCapitanata2019. La solidità dell'Atletica Sannicandro, società organizzatrice dell'evento che ha ottenuto sul campo il diritto all'organizzazione della prova del CorriPuglia è stata premiata dal Comitato Regionale FIDAL Puglia, con il riconoscimento del Campionato Regionale, a testimonianza dell'importante lavoro di crescita, programmazione e promozione dell'atletica portato avanti dalla società. Che sarà ripercorso nel ricordo di uno dei principali fautori, scomparso ad inizio anno, al quale è dedicato il "Memorial Leonardo Ciavarella".

 

La gara avrà al suo interno una speciale classifica riservata agli atleti donatori AVIS, grazie alle sensibilità della locale Sezione Comunale che premierà i primi 3 atleti donatori e le prime 3 atlete donatrici arrivati al traguardo (munite di tessera AVIS).  

 

Per tutte le informazioni e le iscrizioni basta consultare il sito www.corripuglia.com

 

Ricco il programma di eventi di contorno della gara, dalla sottoscrizione a premi, al pasta party, al servizio massaggi, senza dimenticare le convenzioni con le strutture ricettive. In poche parole: un'occasione imperdibile per visitare il Gargano e scoprirlo di corsa.

 
 
 

A Vico dal 15-22 settembre la Festa dell’Unità

Post n°24392 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

A Vico dal 15-22 settembre la Festa dell’Unità

Domenica 15 Settembre alle ore 18 in Largo Fuori Porta sarà inaugurata la nuova sede locale del Partito Democratico che verra’ intitolata a Michele del Conte e Francesco Apruzzese, sindacalisti storici della CGIL e CISL, che hanno servito attivamente il nostro territorio .

Alle ore 19 in Piazza Castello ci sarà un incontro sul tema “Centri Storici del Gargano : occasioni di sviluppo e lavoro”.

Protagonisti dell’incontro, moderato da Mario d’Altilia, saranno Maurizio Carmeno (Segretario Cgil Foggia ), Carla Costantino (segretario Cisl Foggia), Pasquale Pazienza (Presidente del Parco del Gargano) e Michele Pupillo (Presidente CNA Foggia). Saranno presenti Sindaci e amministratori del Gargano.

Concluderà l’incontro l’ Assessore Regionale al Bilancio, Sport e Politiche Giovanili Raffaele Piemontese.

Alle 20,30 sempre in Piazza Castello ci sarà il concerto degli Absolute Notes.

Domenica 22 Settembre alle ore 19 in Piazza Castello ci sarà l’incontro sul tema “ La nuova scommessa di Governo del Partito Democratico”.

Interverranno l’on. Michele Bordo, Elena Gentile e Colomba Mongiello della Direzione Nazionale Pd, Lia Azzarrone (Segretaria provinciale PD) e Paolo Campo consigliere Regionale e capogruppo Pd Regione Puglia. Modererà l’ incontro Isabella Damiani.

Alle 20,30 ci sarà il concerto del Gruppo 3001.

Durante le serate si terranno workshop sui temi dello Sport Ambiente e Agricoltura, oltre che degustazioni di prodotti tipici a cura dell’AUSER Vico, il cui ricavato andrà devoluto per scopi benefici.

I cittadini sono tutti invitati.

 
 
 

IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Tancredi, il Gargano negli occhi e nel cuore nei fascinosi “Racconti di viaggio”

Post n°24391 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Tancredi, il Gargano negli occhi e nel cuore nei fascinosi “Racconti di viaggio” 

 
IL LIBRO DELLA SETTIMANA/ Tancredi, il Gargano negli occhi e nel cuore nei fascinosi “Racconti di viaggio”
 
 

Il Gargano di Antonio Beltramelli, di Riccardo Bacchelli, di Anna Maria Ortese, di Pier Paolo Pasolini è stato raccontato con roc­chio del forestiero che s’inoltra in una realtà sconosciuta. Nei loro ragguagli c’è stupore e quella linea di scandalo di fronte ad un mondo che appare atem­porale e in qualche modo alieno. Il mas­siccio promontorio che chiude la Puglia a nord e si protende con prepotenza ver­so un Adriatico pieno di storia ci viene offerto nei suoi screziati fotogrammi co­me un limite tra storico e astorico, reale e magico. Nella prima metà del ‘900 è ancora così, sembra ancora una terra impenetrabile; quasi un continente a sé stante appena sol­cato dalla piccola ferrovia che l’attra­versa nei percorsi più dolci. Dal Gargano, ter­ra di contadini, pa­stori, pescatori, boscaioli sono uscite moire di emigranti spargendosi in tutte le terre emerse, ma molti ritornando ad immaginare come potevano cambiare i propri paesi, come avrebbero tenuto testa alla galoppan­te modernità. Certi libri non te li aspetti da chi è partito e non te li aspetti così grondanti di amore per la propria terra ritrovata nello splendore della sua verità naturalisti­ca, storica, artisti­ca, in una parola, umana. Non nuova a lunghe peregrina­zioni e forte di ro­busti romanzi, Lu­cia Tancredi di San Marco in Lamis ma trapiantata a Mace­rata da anni, ci consegna le chiavi di un suo avvincente inno al suolo patrio nel recente Gargano negli occhi. Racconti di viaggio (Ev, pp. 284, euro 20,00). A 56 anni se li è ripassati tutti i diciotto paesi del suo Gargano, ci ha camminato con incontaminata emozione e ha scoperto tesori inesauribili viaggiando in una geografia difficile, cha dai tenebrosi in­terni della Foresta Umbra si divincola verso coste radiose, ora basse, ora orlate di laghi e di altissime falesie.

 

La varietà dei paesaggi, così come le differenze dell’economia di base (una vocazione agropastorale dell’interno di­stinta da quella marinaresca e mercan­tile della costa, ora piegata al turismo di massa) non resistono ad una certa coe­renza antropologica e ad uno stile di vita che sembrano scritti secondo il sapiente equilibrio tra natura e storia. Tancredi non si ferma alla superficie di ciò che gli occhi vedono, ma s’immerge completamente nello spirito di una terra che ha subito, pur ai margini, tutte le domi­nazioni (da quella romana al Regno di Napoli) e le cocenti sopraffazioni di un ceto dominante, predone di masse plebee. Accanto agli immancabili castelli, alle chiese, ai palazzi l’autrice ha messo in risalto ogni angolo, ogni anfratto, ogni scorcio di realtà nobilitata dalla mano sagace degli abitanti. Tutte le tappe del viaggio, introdotte da ridenti sommarietti, hanno conosciuto soprattutto la lingua gustosa e nutriente dell’esploratrice, spalmata con tocchi appetitosi sulle sue prelibate scoperte. È come se ad ogni aprirsi di strada e ad ogni rivelazione di orizzonti, ad ogni svolta di incontri Tancredi aves­se addobbato il suo Gargano con lunghe carezze, intingendo il suo occhio pit­torico in un lento godimento di sensa­zioni e di risonanze. Il Gargano auscul­tato nei suoi profondi echi di animale di pietre e di piante, incapace di rivelare i suoi millenari se­greti carsici eppure ugualmente dispo­sto a produrre tanti piccoli popoli con le loro peculiarità. Ecco allora il tuffo nell’antro di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Ange­lo, le stimmate di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, le mille sorgenti di Vico con i suoi in­teressantissimi «Eccitati» settecen­teschi emuli di quel raro esemplare di fraticello che era Michelangelo Ma­nicone, la casa di Pietro Giannone a Ischitella, le strettoie del borgo anti­co di Rodi ancora memori dei «vucculi» delle donne che chiamano i loro uo­mini a mare. E che dire di quegli im­maginifici di San Nicandro con Do­nato Manduzio alla testa di una ritro­vata tribù ebraica trasmigrata in Terra Santa, dell’utopia di una società più giusta dell’anarchico Carmelo Palladino di Cagnano Varano, della sterminata collezione archeologi­ca del farmacista Matteo Sansone a Mat­tinata? Uomini e paesi che non si possono raccontare in poche righe e che vanno rinviati alle pagine impagabili di questa divoratrice di bellezze che resta incan­tata sulla laguna di Lesina e di Varano, dove il mare si vede dopo uno strato di altra acqua e si assiepa oltre gli istmi oggi recuperati secondo una mentalità più ecologica. Sembrano appartenere ad un altro emisfero quelle ali di fenicot­tero o di airone che danzano all’oriz­zonte. È uno straniamento talmente for­te che potrebbe essere la scrittrice l’an­guilla di questi nobili pantani, guizzante con quei suoi verbi dinamici usciti dalla sua prensile psicologia: slentare, slar­gare, scavallare, sbracare, scialare. Tut­to in un turbine di sensazioni e nel ri­schio di un contagio emotivo, così ec­cessivo da non potersi sfogare che nella lettura deliziante di questo straordina­rio vademecum dell’anima

 

Sergio D’Amaro

 
 
 

Vieste/ Don Antonio Spalatro: chiusura processo diocesano - CONTO ALLA ROVESCIA -

Post n°24390 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

Vieste/ Don Antonio Spalatro: chiusura processo diocesano - CONTO ALLA ROVESCIA - 

 
Vieste/ Don Antonio Spalatro: chiusura processo diocesano - CONTO ALLA ROVESCIA -
 
 

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13 Settembre 2019

 

     La seconda giornata del Convegno sarà dedicata all’aggiornamento del lavoro svolto dal Tribunale giudiziale sui testimoni del Servo di Dio. Parlerà don Pasquale Vescera, delegato vescovile, sul procedimento degli interrogatori dei testi oculari o indotti della vita del Servo di Dio. Dalle ore 17,30.

 

   Seguirà la relazione del prof. Antonio Tomaiuoli sull’ampia ricerca storica condotta negli archivi per ricuperare la documentazione sul Servo di dio, sui suoi scritti, sulle testimonianze storiche e sulle opere pubblicate. Parlerà dalle ore 18,30.

 

     Sia la relazione di don Pasquale che del prof. Tomaiuoli hanno valore informativo. È stato un lavoro lungo e laborioso che vale la pena conoscere.

 

     Tra l’una e l’altra relazione anche oggi sarà proiettatati parte del video su don Antonio prodotto dagli studenti della Scuola Media Spalatro.

 

     Alla fine ci sarà la conversazione.

 

     Premiate con la vostra presenza e il vostro interesse il lavoro del Tribunale e della Commissione.

 

     Stiamo compiendo qualcosa di importante per il Paese.

 

     Confidiamo nella vostra presenza.

 
 
 

Turismo/ Forse si è arrestato il lento declino di Rodi Garganico. Il sindaco D’Anelli: “Non solo il porto sono tanti i fronti.

Post n°24389 pubblicato il 13 Settembre 2019 da forddisseche

Turismo/ Forse si è arrestato il lento declino di Rodi Garganico. Il sindaco D’Anelli: “Non solo il porto sono tanti i fronti aperti”

L’estate rodiana è andata abbastanza bene, si è registrato un trend più che positivo, perfino il tempo è stato cle­mente - ha esordito a l’Attacco, il Sindaco di Rodi Garganico Carmine D’Anelli - quest’estate ha visto fiumi di persone passeg­giare per le nostre strade. Ovviamente bisogna considerare il muta­mento delle vacanze dei turisti - ha preci­sato - per tutta una serie di problemi oggi la gente prenota per Una o due settimane al massimo, o sceglie il weekend. Non di più”. Intanto, un ruolo da protagonista sulla buo­na riuscita dell’estate rodiana lo ha giocato il porto turistico rodiano che potrebbe rien­trare, a detta di molti, nelle grazie del Go­verno Conte. Come già accennato dal nostro giornale, in­fatti, nella “seconda tranche” del CIS di Ca­pitanata potrebbe rientrare anche la struttu­ra rodiana a guida Masiero, asso vincente del turismo. È questa la speranza dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco d’Anelli che mira a finanziare coi fondi del Contratto istituzionale di sviluppo il progetto volto a rendere Rodi meta del turismo crocieristico.

“Per quel che ne concerne il CIS incrocio le dita - ha replicato - finché non vedrò nero su bianco e con tanto di comunicazione ufficia­le non potrò ritenermi felice. A riguardo degli interventi di Capitanata è stato comunque inviato un progetto per la realizzazione di un terminal bus per grandi yatch allo scopo di addurre un turismo ricco - ha spiegato il pri­mo cittadino - già quest’anno sono passate da noi barche meravigliose da 40 e 50 metri, con a bordo gente facoltosa.

A Rodi sono giunti personaggi televisivi come Preziosi, Scamarcio e Marco Giampaolo, c.t del Milan. Segno che questa struttura viene oggi vista in maniera diversa. Il 21 prossimo saremo a Genova per ritirare l’ennesimo premio per il nostro porto, già ri­conosciuto come migliore struttura turistica europea a Ginevra - ha continuato D’Anelli - aspettiamo ora quest’altro riconoscimento di Assonautica al lavoro svolto dal Comune di Rodi e da Masiero”. Intanto sulle barriere strutturali come mezzo di contrasto all’insabbiamento il sindaco ha risposto: “Siamo in dirittura di arrivo. Sono cose complesse. Stiamo lavorando in pro­getti di cui uno quasi concretizzato. Nel giro di un paio di anni avremo una situazione del tutto diversa”. Un’altra decisiva svolta per Rodi Garganico dovrebbe giungere anche dal fronte culturale: tante le novità per que­sto l’inverno. “A ottobre avremo quasi un mese di rassegne e presentazioni - ha com­mentato il Sindaco - stiamo lavorando per recuperare ed esporre i lavori fatti da Andrea Pazienza.

Per l’intero arco dell'inverno avremo un per­corso continuo del Rodi Art nei porto facen­te parte del progetto “Up and down”, ovver sali e scendi tra porto e paese insieme ad al­tri centri culturali. Da ricordare che sono par­titi i lavori nella nostra biblioteca che, grazie ad un finanziamento di 800 mila euro, sarà ora all’avanguardia e potrà essere consul­tata con un semplice click anche dalla pro­pria camera d’albergo attraverso un sempli­ce telefonino o tablet. Metteremo in rete an­che il centro di visita museale con la spe­ranza che ciascun pezzo del puzzle vada nel posto giusto”.

l’attacco

 
 
 
 
 

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