Creato da forddisseche il 03/01/2008
Un sorriso , un po di musica per pensare un pò.
 

Benvenuti :)

.

 

MUSICA ITALIANA

 

Contatta l'autore

Nickname: forddisseche
Se copi, violi le regole della Community Sesso: M
Età: 65
Prov: FG
 

Peschici 24/lug/2007 per non dimendicare

 

 

Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I messaggi e i commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
LA LEGGE
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicita'.

Non puo' pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

Le immagini usate sono prese dalla rete
Per qualsiasi esigenza di copyright contattatemi privatamente.
 

OndaRadio - Redazione San Nicandro Frequenza FM

OndaRadio - Redazione San Nicandro
Frequenza FM 100.9

Ascolta la radio in diretta streaming
Servizio in fase di test, per le segnalazioni info@sannicandro.org

 

Oroscopo

 


                 width="200" height="250" scrolling=no marginwidth=0 marginheight=0 frameborder=0 border=0 style="border:0;margin:0;padding:0;">
    

 

 

Vieste / Petizione per : Smantelliamo il Ripetit

Vieste / Petizione per :

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese .
Il link per firmare e questo :  https://chng.it/xvFYh5RSk2

Grazie .

 

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

Premio

 

Premio brillante Weblog

(perché valorizza la sua terra, il Gargano).

premiato da,

http://digiland.libero.it//profilo.phtml?nick=ferrarazzo

 

 

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 

Tarantella del Gargano - Stupenda versione

 

 

Meteo Gargano

 

ondaradio la radio del Gargano

http://ondaradio.info/

Ondaradio la radio del Gargano.

 

Programmi tv

 

tv.zam.it

 

 

Ultime visite al Blog

forddissechelaboratoriotvQuartoProvvisorioViolentina8380sin69m12ps12milano2009stufissimoassaidaniele.devita1996france20010francotrottakaren_71Silvia11973cassetta2
 

Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

Area personale

 

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/202

https://www.garganofm.com/wp-content/uploads/2020/07/RADIO-GARDEN-300x176.png

 


Nessuna descrizione della foto disponibile.

 

 

San Giorgio protettore di Vieste.

 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
Citazioni nei Blog Amici: 13
 

Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

Archivio messaggi

 
 << Aprile 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi del 08/12/2019

IL GARGANO NORD È PRATICAMENTE ISOLATO

Post n°24922 pubblicato il 08 Dicembre 2019 da forddisseche

IL GARGANO NORD È PRATICAMENTE ISOLATO

IL GARGANO NORD È PRATICAMENTE ISOLATO

IL GARGANO NORD È PRATICAMENTE ISOLATO! Un appello, indistintamente, a tutte le forze politiche. Oggi la responsabilità è di chi amministra ma anche l'opposizione ha il dovere di farsi carico di questo problema.

Riceviamo e pubblichiamo.

Un'autentica vergognosa sottrazione di servizi a danno di tanti lavoratori, studenti e turisti che, ogni giorno, viaggiano dal e per il Gargano, quel Gargano che grazie al proprio PIL, non fa sprofondare ulteriormente questa provincia. Così si persegue un autentico isolamento di questi territori con il conseguente impoverimento dell'economia, che non potrà fare altro che alimentare l'emigrazione dei giovani o, peggio ancora, l'arricchimento delle fila della criminalità organizzata. Ricordiamocelo tutti, quando, fra pochi mesi, andremo a votare per l'elezione del Presidente della Regione Puglia e per l'elezione dei Consiglieri regionali. Quest'azienda di trasporto non è degna di portare il nome "Gargano". Il Gargano, quello vero, è proprio quello che per una intera stagione invernale viene completamente isolato

I NUOVI ORARI DI FERROVIE DEL GARGANO DAL 15 DICEMBRE

ferrovie del gargano

 
 
 

Gargano Style: "È stato un grande show delle eccellenze locali" All'Artis Beer Lab di Apricena due giorni di sfide

Post n°24921 pubblicato il 08 Dicembre 2019 da forddisseche

Gargano Style: "È stato un grande show delle eccellenze locali" All'Artis Beer Lab di Apricena due giorni di sfide all'insegna della qualità Tutti i vincitori della terza edizione. A trionfare è il chilometro zero 

 
Gargano Style:
 
 

Il cefalo incontra gli orti di Puglia nel Panaro, un'ombrina viaggia sulla Via della Seta, anguilla, cime di rapa e bottarga sono l'emblema della Puglia dei laghi e del mare in una pizza: l'estro garganico non ha confini. Le materie prime del territorio di eccezionale qualità sono uno degli ingredienti del successo delle ricette presentate al contest Gargano Style 2019. Il prodotto garganico è il comune denominatore: vince il chilometro zero.

 

Il rodato format ideato da Matteo Melchionda anche quest'anno ha riunito le eccellenze della Capitanata in una grande festa dei sapori locali, plasmati dai professionisti della ristorazione. Nell'Artis Beer Lab di Apricena, location ideale per la competition, 150 chef, pizzaioli, barman, intagliatori e cake designer si sono sfidati per due giorni in diverse batterie di gara per ciascuna categoria.

 

IL GARGANO È UN CAPOLAVORO | L'arte del fruit carving ha catalizzato i visitatori, specie nella sessione live, insieme alla novità di questa edizione, il cake design, con una carrellata di veri e propri capolavori. Arduo il compito delle giurie altamente qualificate e scrupolose. I partecipanti del Gargano Style sono arrivati anche dal resto d'Italia per confrontarsi con i colleghi della provincia di Foggia.

 

"Si sono messi in gioco tanti giovani, oltre a scafati professionisti - afferma Matteo Melchionda, patron dell'evento - È stato uno show delle eccellenze del territorio. Con un pizzico d'orgoglio, posso affermare che ogni anno riusciamo ad aggiungere un tassello qualificante alla nostra manifestazione. Appena chiusa la terza edizione, abbiamo iniziato a lavorare alla prossima. Continueremo, come abbiamo sempre fatto, a valorizzare le risorse del nostro Gargano e le sue tipicità".

 

LA SQUADRA | A supportare Matteo Melchionda nell'organizzazione una valida squadra di professionisti composta da Michele Sardano, titolare della Carving Thai School (Intaglio Thailandese); Vincenzo D'Apote, presidente dell'Associazione Pizzaioli Garganici (Trofeo Pizza Gourmet); l'Associazione Cuochi Gargano e Capitanata presieduta da Mario Falco (Cucina Calda); e la Conpait - Confederazione Pasticceri Italiani - Sezione Puglia e Molise (Cake Design) con il maestro pasticcere Matteo Papagno (L'Artigiana di San Severo).

 

"Accostamenti audaci e originali hanno caratterizzato il secondo Trofeo di Pizza Garganica, all'interno del Gargano Style - afferma Vincenzo D'Apote - Canestrato di Foggia e cefalo, salicornia della nostra Laguna e salmone sono solo alcuni degli abbinamenti capaci di fondere la tradizione e l'innovazione, contaminate dall'internazionalità. È stata una festa dei sapori di altissimo livello, all'insegna della qualità".

 

I VINCITORI | Sul podio della terza edizione, medaglia d'oro, salgono Gerardo Panzarini (Cucina Flambé), Giuseppe Scarlato (Cucina Calda), Andrea Cusenza (Cake Design), Rocco Lamargese (Intaglio Thailandese), Marco de Leo (Cucina Calda Junior), Domenico Cascella (Pizza Gourmet) e Domenico Palmieri (Bartender).

 

I SUPER OSPITI | Molto partecipate e interessanti le masterclass, che hanno coinvolto anche gli studenti. Tra i super ospiti Peppe Di Napoli, chef della storica Pescheria Di Napoli, un fenomeno "a cascata" (il suo tormentone) anche sui social. A chiudere la kermesse lo spettacolo del gruppo di musica popolare AriaSonora.

 

GLI SPONSOR | Le aziende partner hanno esposto i loro prodotti, impiegati anche nelle preparazioni dei concorrenti. Hanno contribuito all'evento O-Grainbeer birra artigianale di San Severo, Selezione Casillo di Corato, Azienda Agricola "Montenero" di San Marco in Lamis, Dolci Decorazioni di San Severo, Mezzina Bevande (San Severo), Pastificio Andreola (Casalvecchio di Puglia), Rigoloccio - vini di Maremma, L'Altro Caffè (Apricena), Masseria Vocale (San Nicandro Garganico), Panificio del Gargano (San Nicandro Garganico), Imperial Palace Ricevimenti (Marina di Lesina) e Santissimo - Terre di Federico II Vini Longo di Apricena.

 
 
 

Provincia di Foggia, l’economia arranca. “Le imprese investono poco”. Maresca (Cofidi): “credito disponibile.

Post n°24920 pubblicato il 08 Dicembre 2019 da forddisseche

Provincia di Foggia, l’economia arranca. “Le imprese investono poco”. Maresca (Cofidi): “credito disponibile, ma non lo utilizzano”. 28mila posti di lavoro non recuperati. 

 
Provincia di Foggia, l’economia arranca. “Le imprese investono poco”. Maresca (Cofidi): “credito disponibile, ma non lo utilizzano”. 28mila posti di lavoro non recuperati.
 
 

Difficile uscire dalla crisi, la provincia di Foggia non fa passi in avanti. Al contrario di tutte le altre province pugliesi: dopo lo Svimez anche la Banca d’Italia, nel suo annuale rappor­to, certifica la caduta verticale della nostra economia.

 

La Pu­glia ha recuperato oltre la metà dei posti di lavoro perduti dal periodo pre-crisi, 70mila su 130mila, la provincia di Foggia appena un terzo: 9mila su 37mila. Polemica a distanza, intanto, fra il sin­daco di Foggia, Franco Landella e il presidente di Confindustria, Gianni Rotice: «Paghiamo lo stato di arretramento della pro­vincia». «Sbagliato – la replica del sindaco - parlare così, si vince e si perde uniti».

 
 
 

Vieste/ Questa sera, alle 19,30, il tradizionale CONCERTO DI NATALE della Banda Musicale Gerolamo Cariglia.

Post n°24919 pubblicato il 08 Dicembre 2019 da forddisseche

Vieste/ Questa sera, alle 19,30, il tradizionale CONCERTO DI NATALE della Banda Musicale Gerolamo Cariglia. Appuntamento all’auditorium Scuola Media don Antonio Spalatro. 

 
Vieste/ Questa sera, alle 19,30, il  tradizionale CONCERTO DI NATALE della Banda Musicale Gerolamo Cariglia. Appuntamento all’auditorium Scuola Media don Antonio Spalatro.
 
 

In anteprima assoluta la "lettura in musica", curata dal Gruppo Folk LA V' STESEN della poesia U PR'SEPIJ DI NINUCC del poesta viestano Gaetano Dellisanti.

 

 

 

U PR'SEPIJ DI NINUCC

 

Au pr'sepij di Ninucc

 

c stej u vov senz u ciucc,

 

u Bommin p nu vrazz

 

e na picch d pupazz.

 

San G'sepp e la Madonn

 

non g capisc qual sonn,

 

pcchè au pr'sepij di Ninucc

 

sen è sol la pch'rucc.

 

Quann ven u Natel

 

appicc u stuzz d la cannel

 

au Bommin jnd la grott

 

p nu poch d pagghj sott.

 

Senza re Magg, senza stell..

 

ma p Ninucc tutt é bell:

 

u Bommin p nu vrazz

 

e i cingh o sej pupazz

 

che, ques tutt senza chep,

 

chi sonn nsciun u sep.

 

Non ej u pr'sepij du Cummend,

 

ma Ninucc é tand cundend

 

che ogn ann, fnut d farl,

 

chjem l'amic a vs'tarl.

 

Pr'sepij pov'r,

 

uagnon flic,

 

e u Bommin u bn'dic.

 

U bn'dic chjù d tutt

 

s p poch pupazz rutt

 

— pcchè é net in puv'rtà —

 

trov com puterl adurà.

 

 

 

òòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò

 

 

 

IL PRESEPE DI NINUCCIO

 

Al presepe di Ninuccio cè

 

il bue ma non l’asinello,

 

Gesù Bambino con un braccio

 

ed un pò di pupazzi.

 

San Giuseppe e la Madonna

 

non si sa quali siano,

 

perchè al presepe di Ninuccio

 

sana è solo la pecorella.

 

Quando arriva Natale

 

accende il moccolo della candela

 

al Bambino nella grotta

 

con un pò di paglia sotto.

 

Senza re Magi, senza stelle

 

ma per Ninuccio tutto è bello:

 

il Bambino con un braccio

 

e i cinque o sei pupazzi

 

che, quasi tutti senza testa,

 

chi siano nessuno lo sa.

 

Non è il presepe del Convento,

 

ma Ninuccio è così contento

 

che ogni anno, finito di farlo,

 

chiama gli amici a visitarlo.

 

Presepe povero, ragazzo felice,

 

e Gesù lo benedice.

 

Lo benedice più di tutti

 

se con pochi pupazzi rotti

 

— perchè è nato in povertà —

 

trova il modo di adorarlo.

 

 Da Tanineidi

 

Gaetano Dellisanti

 
 
 

Liberi di “confezionarsi” il «SUPER CHRISTMAS» fantastico e scintillante. Ma il SANTO NATALE è un'altra cosa.

Post n°24918 pubblicato il 08 Dicembre 2019 da forddisseche

Liberi di “confezionarsi” il «SUPER CHRISTMAS» fantastico e scintillante. Ma il SANTO NATALE è un'altra cosa. 

 
Liberi di “confezionarsi” il  «SUPER CHRISTMAS» fantastico e scintillante. Ma il SANTO NATALE è un'altra cosa.
 
 

Sarà certamente un «Super Christmas» quello che si festeggerà quest'anno nella CITTA’ GARGANO. E chissà poi perché super. In realtà sarebbe bastato augurare un sereno Natale ai più laici e un Santo Natale a chi ancora crede.

 

Non serve esagerare. Anzi. A forza di strafare sfugge l'essenza di una festa che un presepe e un albero rappresentano in tutta la sua pienezza. Il resto quasi sempre è di più per non dire troppo. Sul nostro Gargano (ma per la verità un po’dappertutto) in queste settimane di festeggiamenti che dovrebbero riempire di significati l'Avvento ci sarà di tutto e di più: mercatini come se piovesse, villaggi delle meraviglie, funi di acciaio e carrucole per attraversare volando gli spiazzi, luminarie da mille e una notte, alberi hi-tech, di metallo, ecosostenibili, griffati e sponsorizzati.

 

E chissà cos'altro ancora per alzare l'asticella dello stupore. Per non parlare del presepe. C'erano una volta una capanna, un bue, un asinello e Maria e Giuseppe a rappresentare la Natività. Fine. Oggi nei presepi ci si trova di tutto e di più dai carillon alle mongolfiere, dalle statuine stilizzate a quelle fatte con i mattoncini in plastica delle costruzioni, slitte, motoslitte, cioccolatini, lustrini e cotillons.

 

E delle capanne e delle mangiatoie si sono perse le tracce. Cambiano i tempi, cambia tutto e cambia la tradizione che molti, erroneamente, confondono con l'abitudine. Con ciò che si fa di solito e che quindi, col passare del tempo, sostituiscono con altri riti, con altre usanze importate chissà da dove, in una miscellanea che mette insieme il sacro e il profano senza troppe distinzioni e che stravolge i valori di una festa che invece ha un solo senso.

 

Ed uno solo. Perché se per tradizione si intende il più pregnante significato della «traditio» latina e cioè la trasmissione nel tempo, da una generazione a quelle successive, di memoria e testimonianza, di ciò che è stato visto e vissuto allora il racconto della «Notte di Natale» acquista un valore assoluto che non può essere sostituito, modificato, arricchito e stravolto. Il racconto del Natale non può essere che quello della Notte di Betlemme, di una capanna, di un bue e di un asinello con Gesù tra Giuseppe e Maria sotto la luce della stella cometa. Il resto è di troppo.

 

Liberi tutti poi di credere, non credere o di celebrare le Feste secondo la propria sensibilità. Di festeggiare in piazze e villaggi con alberi ecosostenibili, presepi rivisti e corretti con luminarie, mercatini, pettole e moscato. Liberi, ci mancherebbe. Perché ognuno ha il suo «Super Christmas» fantastico e scintillante. Ma il SANTO NATALE è un'altra cosa….

 
 
 

Vico/ L’uomo che sussurrava alle api.

Post n°24917 pubblicato il 08 Dicembre 2019 da forddisseche

Vico/ L’uomo che sussurrava alle api. 

 
Vico/ L’uomo che sussurrava alle api.
 
 

Questa è una storia incredibile, una bella storia. La storia di un ragazzo di Vico del Gargano, Antonio Gurliaccio e come tanti altri giovani, zaino in spalla pieno di sogniapproda in Germania nel 1996. La sua passione lo studio delle api. Con un amico, Moses Martin Mrohs,dopo la visione del film “More thanHoney” che racconta l’impollinazione in vaste aere della Cina, fatta con batuffoli a mano, per mancanza di api, si danno allo studio dell’apicultura per indagare sulla vita e morte delle api nel mondo.

 

Creano la prima “L’Ambasciata delle Api - Progetto sui Siti di Nidificazione della Natura Sorvegliati per l’Ape selvatica nella foresta”. Il progetto dei due Ambasciatori mira alla tutela e conservazione della diversità biologica e alla protezione delle api mellifere, con la costruzione di bugni in legno che imitano perfettamente le cavità degli alberi, per millenni luogo preferito dalle api per le particolari condizioni ambientali e climatiche, situati nei boschi lontani dai pesticidi, cambiamenti climatici, campi magnetici. Il singolare progetto, in collaborazione con l’Università di Wurzburg, che raccoglie i dati sui Bugni abitati dalle api, attira l’attenzione delle Nazioni Unite premiando l’originale lavoro dei due Ambasciatori delle Api.

 

Viene invitato a parlare alla Conferenza Internazionale di Apicultura a Berlino dove, di fronte ai rappresentanti e studiosi di 26 paesi, Gurliaccio spiegacome contrastare la mortalità delle api costruendo un alloggio adatto alle specie da miele, imitando un cavo di albero.Non solo la scelta del legno è importante per le condizioni climatiche positive, ma anche gli aspetti strutturali deve rispondere a precisi requisiti, in modo che un alveare in realtà fornisca valori climatici interni comparabili, come un cavo naturale adatto.

 

Per secoli i cavi d’albero hanno costituito l’ambiente naturale adatto alla protezione e vita delle api.Una rete di sensori invierà in tempo reale l’attività delle api e lo stato dei bugni. Altri osservatori sulle api sono nel Giardino Botanico e sul tetto dell’Università di Francoforte dove è stata installata la prima Arnia Digitale fornita dall’Università di Wurzburg. Un progetto è destinato ai bambini e alla loro conoscenza del mondo e della vita delle api.

 

Infine la Rete nazionale della televisione germanica ha dedicato due docufilm sulla attività apistica dei due Ambasciatori delle Api.Oggi, Antonio Gurliaccio e Moses Martin, si sono trasformati in veri missionari per la tutela di questo straordinario insetto collocato al terzo posto della catena alimentare, perfettamente organizzato nei rapporti con l’ape regina, ognuno con un compito preciso nel ciclo della loro vita.

 

Michele Angelicchio

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963