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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Marzo 2020

Regione/ Manovra da 500 milioni. Allo studio il «Reddito di ripartenza». Lo scopo è quello di dare liquidità alle aziende.

Post n°25758 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

Regione/ Manovra da 500 milioni. Allo studio il «Reddito di ripartenza». Lo scopo è quello di dare liquidità alle aziende. Si chiederà a Bruxelles una modifica al Reddito di dignità. 

 
Regione/ Manovra da 500 milioni. Allo studio il «Reddito di ripartenza». Lo scopo è quello di dare liquidità alle aziende. Si chiederà a Bruxelles una modifica  al Reddito di dignità.
 
 

La giunta regionale ci sta lavorando da giorni. Ha chiesto anche la consulenza di un importante studio legale con particolari competenze nella materia comunitaria. Lo scopo, nella formulazione definitiva, è facile da enunciare. Più complesso sarà il percorso per arrivarci. Si tratta di reperire 500 milioni (in parte fondi ulteriori rispetto all’attuale dotazione) da iniettare nei comparti produttivi e dare slancio all’economia pugliese dopo la fase di arresto dovuta all’emergenza Covid-19. Un’azione di stimolo che si dovrà associare a quella del governo centrale. La Regione ci mette del suo, a partire dai canali di finanziamento che le sono propri, quelli dei fondi Ue e quelli complementari ai soldi di Bruxelles. Il traguardo ultimo sarà di sostenere il vasto mondo delle micro, piccole e medie imprese della Puglia ma anche le persone fisiche prive di reddito. Una manovra che la Regione vuole chiamare «Reddito di Ripartenza».

 I tre canali 

Sono tre i canali da cui drenare (o recuperare) il mezzo miliardo di cui si è detto. Il primo è relativo alle cosiddette «risorse liberate» del vecchio Programma operativo regionale (Por) 2007-2013, la cui rendicontazione non si è ancora completata. Si tratta di farsi, per così dire, ridare da Bruxelles fondi che sono serviti a finanziare opere la cui realizzazione è stata prevista anche da progetti e fondi statali. In poche parole: siccome c’è l’assegno statale a coprire la spesa, si chiede alla Ue di poter utilizzare la stessa somma per altri scopi. Qui si potrebbe recuperare circa 150 milioni.
Il resto dovrebbe arrivare da altri due interventi: la riprogrammazione del Fondo di sviluppo e coesione (di derivazione statale) e la rimodulazione del Por 2014-2020. Il vero incaglio sembra pararsi proprio qui, visto che per entrambi i casi si deve passare da un’autorizzazione di Bruxelles attraverso procedure abbastanza lunghe e defatiganti. Per questo si sta studiando, con il conforto del legale, di poter invocare una sorta di stato di necessità per approntare una manovra di modifica con un iter rapido, autonomamente deciso dalla Regione, senza negoziato e solo «vistato» dalla Ue.

 Il piano di azione e coesione 

C’è infine un’altra collaterale possibilità: quella di far ricorso al Pac, il piano di azione e coesione. È una programmazione complementare rispetto a quella ordinaria del Por (basata sulla formula fondi Ue + cofinanziamento nazionale). Funziona così: per la parte del Por che non si riesce a spendere c’è la possibilità di utilizzare la somma del cofinanziamento nazionale, integrata anche qui da risorse europee. La giunta guidata da Michele Emiliano, considerata la stasi dei cantieri di queste settimane, ipotizza per il 2020 di non riuscire a centrare i target fissati dalla Ue (sarà così prevedibilmente per tutte le Regioni del Sud). Per questo si prepara ad allestire un piano complementare (il Pac, appunto) e a recuperare parte dei soldi non spesi.

 A chi andranno i fondi 

Il mezzo miliardo sarà destinato, come detto, a dare benzina alle medie, piccole e piccolissime aziende. La forma è da studiarsi. Presumibile si possa trattare di incentivi a fondo perduto, agevolazioni e premialità per gli investimenti, secondo il sistema dei collaudati bandi che si utilizzano da molti anni in Puglia.
La Regione sta studiando pure di utilizzare in maniera più elastica il Reddito di Dignità (ReD) finanziato con il Fse (fondo sociale europeo). Bruxelles esige che tali risorse siano destinate ad attività formative. E infatti la corresponsione del ReD è legata all’obbligatoria frequenza di corsi di formazione. La giunta intende chiedere alla Ue di poter erogare l’assegno senza «condizionalità». Senza cioè pretendere la frequenza dei corsi, ma allo scopo puro e semplice di sostenere il reddito di disoccupati e inoccupati. È vietato dalle regole di Bruxelles, ma l’emergenza coronavirus potrebbe indurre a decidere diversamente. Ieri la giunta ha stanziato 36 milioni, destinate proprio al Red, per l’anno 2020.

 

Francesco Strippoli

 

corrieremezzogiorno

 
 
 

31 Mar - 10:41:21 Vieste – “CASA DI RIPOSO GESU’ E MARIA”, LA QUOTIDIANITA’ DEGLI ANZIANI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS [Video] [Fot

Post n°25757 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

 
31 Mar - 10:41:21
 Vieste – “CASA DI RIPOSO GESU’ E MARIA”, LA QUOTIDIANITA’ DEGLI ANZIANI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS [Video] [Fotogallery] 
Da subito, al partire dell’emergenza Coronavirus, presso la casa di riposo “Gesù e Maria” di Vieste sono state prontamente adottate le misure di prevenzione sanitarie per preservare la salute degli anziani. Fra queste, c’è stata quelle di non poter più incontrare parenti e familiari. Abbiamo perciò contattato Maria Tantimonaco, infermiera presso la residenza sanitaria viestana, per farci raccontare come si svolge in…

 
 
 

31 Mar - 10:38:52 Vieste – NOBILETTI: ”AI 128 MILA EURO DEL GOVERNO IL COMUNE HA AGGIUNTO ALTRI 105 MILA EURO PER AIUTARE LE FA

Post n°25756 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

 
31 Mar - 10:38:52
 Vieste – NOBILETTI: ”AI 128 MILA EURO DEL GOVERNO IL COMUNE HA AGGIUNTO ALTRI 105 MILA EURO PER AIUTARE LE FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ [Video] 
Il Comune di Vieste ha deciso di aggiungere 105 mila euro dal proprio bilancio alle risorse stanziate dal Governo per sostenere le famiglie in difficoltà economica a seguito dell’emergenza Coronavirus. In questo videomessaggio il sindaco Giuseppe Nobiletti spiega i dettagli del provvedimento.

 
 
 

Tremiti/ Verso la fine del settecento Ferdinando IV istituì colonie penali a Pelagosa e a S. Nicola. Prima i galeotti, poi i pe

Post n°25755 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

Tremiti/ Verso la fine del settecento Ferdinando IV istituì colonie penali a Pelagosa e a S. Nicola. Prima i galeotti, poi i pescatori. 

 
Tremiti/ Verso la fine del settecento Ferdinando IV istituì colonie penali a Pelagosa e a S. Nicola. Prima i galeotti, poi i pescatori.
 
 

Si presenta come un gla­bro pianoro lungo 700 m. e lar­go 250. Si estende per un 13 et­tari e nel punto più alto non ar­riva a quindici metri; durante le mareggiate viene sommersa in­teramente dal mare. La chiama­no isola, in realtà è solo un vasto scoglio affiorante.

 

Questa è Pia­nosa, la più lontana delle Tremi­ti. Disabitata, distante una venti­na di chilometri dal noto arcipel­ago, Pianosa ne fa parte dal pun­to di vista geologico, oltre che amministrativo (è il punto più a nord della Puglia e le sue acque rientrano nella Riserva Marina delle Isole Tremiti). Restando però alla geologia, non è Piano­sa l’ultimo sito emerso del con­tinente garganico.

 

Proseguendo lungo la direttrice Tremiti-Lagosta (l’isola più vicina dell’arci­pelago dalmata), venti miglia marine oltre Pianosa si incon­tra Pelagosa Grande, un isolotto che si erge per 103 metri, este­so per meno di mezzo chilometro

 

quadrato e così battezzato per distinguerlo da Pelagosa Picco­la, che con altri scogli completa l’omonimo arcipelago. Facendo parte della nostra piattaforma continentale, l’arcipelago di Pel­agosa è geograficamente italia­no. Politicamente, invece, fa par­te della Repubblica di Croazia.

 

Tuttavia, dati i buoni rappor­ti col governo croato, è tollerato che i nostri pescherecci gettino le reti in quelle acque. Per la sua relativa inaccessibilità l’arcipel­ago di Pelagosa è un piccolo par­adiso terrestre. L’unica struttu­ra antropica, presente su Pela­gosa Grande, è il complesso ar­chitettonico del faro, funzion­ante dal 1877 e comprensivo di un osservatorio meteorologico, una cappelletta riservata al cul­to di San Michele e due piccoli fabbricati destinati ai turisti (chi sia interessato, si rivolga all’Ente Nazionale Croato del Turis­mo).

 

A parte i tre guardiani a presidio del faro, non si registra­no altri insediamenti stabili. Pel­agosa è stata italiana sino alla fine della seconda guerra mon­diale. In precedenza aveva fatto parte del Regno di Napoli. A tale proposito merita d’essere rac­contato quanto segue: Verso la fine del Settecento Ferdinando IV istituì colonie penali a Pelago­sa e a San Nicola (Tremiti). Con l’avvento di Gioacchino Murat quei reclusi vennero liberati.

 

Al ritorno dei Borboni, Ferdinando II, nel 1843 decise di rilanciare sia Pelagosa che le Tremiti ripo­polandole, questa volta di pesca­tori. Ma chi mandare all’estrema periferia del Regno? La scelta cadde su alcuni abitanti di Is­chia. Perché poi proprio gli abi­tanti di Ischia e non di Capri o di Precida si può spiegare col fat­to che all’epoca Ischia era l’isola più popolosa dell’arcipelago campano, sicché là era più facile ‘ingaggiare’ il centinaio di fami­glie che facevano al caso del Bor­bone.

 

Un piccolo popolo di ones­ti disgraziati coeso dalla pros­pettiva di avere nulla da perd­ere e qualcosa da guadagnare, stante l’assoluta miseria di partenza. Ferdinando dovette promettere loro il sogno di tut­ta una vita: una casa, una bar­ca e un fazzoletto di terra.

 

Per­ché non accettare? Accettaro­no. Di essi una parte si sistemò alle Tremiti, l’altra a Pelagosa. Con l’avvento del Regno d’Ital­ia l’incuria e l’inefficienza delle nuove istituzioni scontentò su­bito la colonia di Pelagosa. Com­inciarono le prime defezioni. Le defezioni divennero esodo col­lettivo quando nel 1873, e senza che l’Italia reagisse, gli Austri­aci si impossessarono dell’arci­pelago.

 

I profughi trovarono ri­fugio alle Tremiti, dove si ricon­giunsero con parenti e amici. Nel 1920, a seguito degli accor­di di pace, Pelagosa tornò itali­ana. Il Fascismo allora rilanciò la carta della colonizzazione at­tingendo dalla colonia ischitana delle Tremiti.

 

Ma con la sconfit­ta nel secondo conflitto e la ces­sione di Pelagosa alla Jugoslavia quegli ischitani dovettero anco­ra fare fagotto. Rientrarono alle Tremiti? Forse sì, almeno in par­te, contribuendo a tenere in vita un patrimonio linguistico di cui resta oggi solo un’inflessione campana.

 
 
 

Dalla Regione: il personale sanitario può soggiornare temporaneamente presso strutture ricettive-alberghiere

Post n°25754 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

Dalla Regione: il personale sanitario può soggiornare temporaneamente presso strutture ricettive-alberghiere 

 
Dalla Regione: il personale sanitario può soggiornare temporaneamente presso strutture ricettive-alberghiere
 
 

Tutto il personale impegnato direttamente a fronteggiare l’emergenza può “soggiornare temporaneamente presso strutture ricettive-alberghiere che verranno messe a disposizione, al fine di rendere più agevoli gli spostamenti presso le sedi lavorative".

 

È riportato in una circolare che i vertici delle Asl pugliesi hanno inviato a tutti i primari, al 118 e ai direttori dei distretti sociosanitari. Adesso verranno raccolte le adesioni: una volta stabilito il numero, la Regione provvederà a individuare le strutture.

 
 
 

Turismo/ “126 milioni di debiti contratti prima dell’epidemia”. Gli investimenti del 2019 sono ora un’esposizione finanziaria n

Post n°25753 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

Turismo/ “126 milioni di debiti contratti prima dell’epidemia”. Gli investimenti del 2019 sono ora un’esposizione finanziaria non sostenuta dal fatturato. 

 
Turismo/ “126 milioni di debiti contratti prima dell’epidemia”. Gli investimenti del 2019 sono ora un’esposizione finanziaria non sostenuta dal fatturato.
 
 

Prima che il terremoto Covid-19 le travolgesse, l’otti­mismo regnava tra le 26.045 imprese pugliesi del comparto turistico (22.118 nei servizi di ristorazione e 3.927 in quelli di alloggio). Secondo i dati con­tenuti nel Report «Turismo» della neonata collana di ricer­che «Sismografo» dell’Ufficio Studi di Unioncamere Puglia, tanto era l’ottimismo che le imprese più strutturate hanno fatto grossi investimenti, in­debitandosi .per 126 milioni. Soldi che avrebbero dovuto mettere le ali ai loro affari e che, invece, ora sono zavorra.

 

«Il dossier - spiega Alfredo Prete, presidente di Unionca­mere Puglia - analizza i dati annuali al 31 dicembre 2019 (gli ultimi disponibili) e li confron­ta con quelli del 2014 (assunto come anno di benchmark, pa­rametro di riferimento, della crisi 2007-13)».

 

L’analisi aggre­gata degli ultimi due bilanci depositati da 2.130 imprese dei settori «alloggio» (divisione ATECO I 55) e «attività dei servizi di ristorazione» (I 56) consente di rivelare negli ul­timi due anni, cumulati, le se­guenti dinamiche: crescita de­gli investimenti (+181 milioni) e della fiducia, come dimostra il ricorso ad un maggiore de­bito (+126 milioni).

 

«Se un imprenditore si in­debita non è perché crede nella fugace apparizione di un tu­rista - commenta Luigi Trig­giani, segretario generale Unioncamere Puglia - Gli ope­ratori avevano verificato e stu­diato le loro prospettive. Il set­tore andava molto bene. Il trend, infatti, dimostra un au­mento di addetti (il 39,14% in più nel 2019 rispetto al 2014) e imprese (+15,84%). L’indebitamento che rileviamo non è in­debitamento per il manteni­mento ma per la crescita».

 

Quindi, paradossalmente, l’indice di indebitamento che, visto con gli occhi del 2019, era un dato positivo, ora si è tra­sformato in una esposizione finanziaria non sostenuta dal fatturato. Soluzioni? Triggiani, da «tecnico», alza le mani («La politica deve trovare le rispo­ste»). Ma è possibile tratteggiare iniziative, quali, per esempio, l’accompagnamento per rinegoziare i mutui, per le imprese più strutturate.

 

C’è poi il fronte degli addetti. «Nel settore - si legge nel “Si­smografo” - operano 110.804 ad­detti, 93.827 nella ristorazione e 16.977 nell’alloggio». E questo - aggiunge Triggiani - senza con­siderare alcune categorie che al turismo sono legate, come l’artigianato («Il souvenir, i manufatti in terracotta, a chi li venderanno ora?»).

 

Dovendo muoversi su dati certi lo studio Unioncamere Puglia non «fo­tografa» per intero la filiera che è vastissima e va dal «food» ai «servizi alla persona», coinvolgendo anche una miriade di micro-imprese di supporto al Turismo in Puglia. Settori che, però, saranno indagati con al­tri studi del «Sismografo». «Quello che emerge in questa analisi - conclude Luigi Trig­giani - è solo legato a società, come le lancio dal quale traiamo dati certi. Ma è la punta di un iceberg. Queste sono le aziende più strutturate ma, per esem­pio, le Snc non compaiono».

 

Leggendo il dossier emerge anche come, accanto alla citata «fiducia» degli imprenditori di Puglia, la loro spinta evolutiva fosse proiettatissima in un fu­turo «roseo», «duraturo». Un approccio «industriale» si evince dall’«aumento della spe­sa nei fattori durevoli di pro­duzione, con +124 milioni in immobilizzazioni, di cui +87 in ricerca e sviluppo (immobiliz­zazioni immateriali)». Sforzi che erano stato premiati con «migliori risultati di fatturato (+162 milioni di valore della produzione in due anni), di valore aggiunto (+56 milioni) e di redditività (risultato ante imposte +3 milioni)».

 

La prossima ricerca Union­camere sarà diffusa giovedì 2 aprile e sarà dedicata al «food», cioè agricoltura e industria di trasformazione alimentare. Così come quella sul Turismo, sarà disponibile gratuitamente sul sito www.unioncamerepuglia.it.

 

Marisa Ingrosso

 

gazzettamezzogiorno

 
 
 

La nave "Diciotti" verso le Isole Tremiti

Post n°25752 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

La nave "Diciotti" verso le Isole Tremiti 

 
La nave "Diciotti" verso le Isole Tremiti
 
 

 La Guardia Costiera, in relazione ai collega­menti marittimi tra le Isole Tremiti e la terraferma, ha già messo in allerta i mez­zi navali presenti in zona e gli elicotteri della Base Aeromobili di Pescara, che sono pronti ad inter­viene per assicurare as­sistenza alla popolazione in caso di necessità.

 

Lo riferisce una nota. “Nelle prossime ore - prosegue la nota - dirigerà in zona anche nave Diciotti, pattugliatore d’altura multiruolo della Guardia Cost­iera, che fornirà un ulte­riore supporto logistico e sanitario ai residenti del­le isole Tremiti”.

 
 
 

31 Marzo/ UNA VITA NELLA NOTTE

Post n°25751 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

31 Marzo/ UNA VITA NELLA NOTTE 

 
31 Marzo/ UNA VITA NELLA NOTTE
 
 

La mia vita s'è srotolata nella notte. / Tenebre e caos, la notte del peccato, / mi hanno inghiottito. / Solo tu puoi fare di me un figlio della luce, / o mio Salvatore.

 

Andrea di CRETA

 

Era nato a Damasco attorno al 660, aveva fatto il monaco presso il Santo Sepolcro di Gerusalemme e poi era stato eletto metropolita di Creta, ove morì nel 740. Il suo nome era Andrea e ci ha lasciato, oltre a quaranta omelie, anche un «canone» di nove odi, tra le quali un canto penitenziale di ben 250 strofe a cui oggi abbiamo attinto per la nostra citazione e per la relativa riflessione. È un modo per evocare la quaresima che segna questo tempo dell'anno ricorrendo alla voce di un fedele delle Chiese d'Oriente, la cui opera è ancora viva nella liturgia bizantina.

 

Quella che Andrea di Creta ci propone è una meditazione aspra e severa: è uno sguardo impietoso e privo di vezzeggiamenti sulla vi­ta. Essa assomiglia a un fiume lutulento che scorre nella notte, av­volto tra caos e tenebre. L'anima è inghiottita da questo abisso oscu­ro.

 

Ma ecco irrompere un'alba sfolgorante: la luce di Dio dirada le tenebre e quel corso d'acqua si fa trasparente e riesce a riflettere in mille iridescenze ì raggi del sole. È, questa, la parabola di una con­versione.

 

Lo scrittore francese Francois-René de Chateaubriand (1768-1848) nella sua opera più nota, Il genio del cristianesimo, descri­veva la sua conversione in modo lapidario: J’ai pleure et fai cru, «Ho pianto e ho creduto». Le lacrime, anche se non esplicite come quelle di san Pietro dopo il tradimento di Gesù, lavano la coscienza; ma è soprattutto la grazia divina a farci creatura nuova, «figlio della lu­ce». La salvezza, infatti, è un dono da accogliere.

 

Gianfranco Ravasi

 
 
 

31 Marzo 2020 - 12:27:00 Vieste – MUNICIPIO ORE 12,00, CERIMONIA IN RICORDO DELLE VITTIME DEL CORONAVIRUS [Video] Dinanzi al Mu

Post n°25750 pubblicato il 31 Marzo 2020 da forddisseche

31 Marzo 2020 - 12:27:00
Vieste – MUNICIPIO ORE 12,00, CERIMONIA IN RICORDO DELLE VITTIME DEL CORONAVIRUS [Video]Dinanzi al Municipio di Vieste, così come nella altre città d’Italia, si è svolta la cerimonia in ricordo delle vittime del Coronavirus alla presenza del sindaco Giuseppe Nobiletti, del consigliere Michele Lapomarda in rappresentanza del Consiglio Comunale, del comandante Gaetano Dimauro con una rappresentanza della Polizia Locale. A scandire la cerimonia la tromba era suonata da Vincenzo Mastromatteo.

 
 
 

Vieste/ Manifestazione di interesse buoni spesa per emergenza Covid-19

Post n°25749 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

Vieste/ Manifestazione di interesse buoni spesa per emergenza Covid-19 

 
Vieste/ Manifestazione di interesse buoni spesa per emergenza Covid-19
 
 

IL DIRIGENTE AMMINISTRATIVO

 

Premesso che questo Ente dovrà procedere all’emissione di buoni spesa per l’approvvigionamento di generi alimentari e di prima necessità (con esclusione di tutte le bevande diverse da acqua minerale o/e naturale) da utilizzarsi presso gli esercizi commerciali che si intenderanno convenzionare con l’Ente
 

 

INVITA

 

 
Tutti gli esercizi commerciali alimentari e di prima necessità (beni alla persona) a manifestare il proprio interesse ad aderire alla iniziativa de quo, entro e non oltre le ore 12.00 di domattina, martedì 31.03.2020, fermo restando che:

 
  1. l’esercente dovrà operare uno sconto del 5% sull’intera spesa eseguita dall’utente possessore del buono spesa;
  2. Il Comune di Vieste procederà alla liquidazione quindicinale delle fatture elettroniche emesse dai titolari degli esercizi commerciali, che dovranno allegare alla predetta, la documentazione probatoria dell’acquisto (scontrino fiscale) nonché la copia del codice fiscale del soggetto fruitore.
 

 
  IL DIRIGENTE

 

Dott. Angelo Raffaele Vecera

 
 
 

30 Mar - 20:30:21 Vieste – “CASA DI RIPOSO GESU’ E MARIA”, LA QUOTIDIANITA’ DEGLI ANZIANI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS [Video] [Fot

Post n°25748 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

 
30 Mar - 20:30:21
 Vieste – “CASA DI RIPOSO GESU’ E MARIA”, LA QUOTIDIANITA’ DEGLI ANZIANI AL TEMPO DEL CORONAVIRUS [Video] [Fotogallery] 
Da subito, al partire dell’emergenza Coronavirus, presso la casa di riposo “Gesù e Maria” di Vieste sono state prontamente adottate le misure di prevenzione sanitarie per preservare la salute degli anziani. Fra queste, c’è stata quelle di non poter più incontrare parenti e familiari. Abbiamo perciò contattato Maria Tantimonaco, infermiera presso la residenza sanitaria viestana, per farci raccontare come si svolge in…

 
 
 

La Giunta Regionale finanzia il RED (reddito di dignità) con 36 milioni di euro ed estende la platea dei beneficiari

Post n°25747 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

La Giunta Regionale finanzia il RED (reddito di dignità) con 36 milioni di euro ed estende la platea dei beneficiari 

 
La Giunta Regionale finanzia il RED (reddito di dignità) con 36 milioni di euro ed estende la platea dei beneficiari
 
 

La Giunta regionale rifinanzia ReD, il reddito di dignità, con 36 milioni di euro ed estende la platea degli attuali beneficiari agli esclusi del Reddito di cittadinanza. Si tratta della più importante misura di contrasto alla povertà attivata dalla Regione Puglia.

 

“I pugliesi, a cominciare da coloro che versano in situazioni di maggiore difficoltà, hanno bisogno di tutto il supporto possibile in questo momento di emergenza -  dichiara il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – per questo tra le tante misure che stiamo attivando in questi giorni c’è anche una delle nostre pietre miliari, il Reddito di dignità regionale.

 

Una misura che riparte in modo parallelo al Reddito di cittadinanza e che si aggiunge ad esso, per aiutare il numero più alto possibile di famiglie ad affrontare i prossimi mesi. Questo rifinanziamento ci consentirà di far ripartire al più presto i nuovi avvisi. Vi informo anche che stiamo studiando con i nostri Uffici anche altri provvedimenti, anche grazie al confronto col partenariato, a supporto della comunità e di chi è in questo momento maggiormente colpito”.

 

Sulla scorta delle attività condotte negli anni precedenti, la Regione ha inteso proseguire la realizzazione del Reddito di Dignità in modo parallelo alla analoga misura nazionale del Reddito di Cittadinanza.

 

Il Reddito di Dignità 3.0 è rivolto a due macrocategorie di potenziali utenti: una destinata alle domande dirette dei cittadini che sarà riattivata con un Avviso pubblico nelle prossime settimane, espletati i protocolli con gli Ambiti sociali dei Comuni, e l’altra destinata alla presa in carico diretta (d’ufficio) da parte degli Ambiti territoriali per particolari categorie di bisogno e fragilità come già individuate e definite nella D.G.R. n. 703/2019, ovvero disabili senza supporto familiare, donne vittime di violenza, genitori separati, senza dimora stabile.

 

In considerazione della ormai piena implementazione del Reddito di Cittadinanza (RdC), alla luce anche della particolare situazione di bisogno delle famiglie pugliesi sarà estesa la misura anche a quei cittadini che pur avendo una soglia ISEE compatibile con quella del RdC (ISEE < 9.360,00 €) non risultassero ammissibili alla misura nazionale per assenza di ulteriori criteri di accesso e/o dovessero comunque ritenere non utile alla propria condizione l’accesso alla misura nazionale.

 

Tale implementazione sarà oggetto di un confronto successivo con il partenariato e con gli Ambiti sociali al fine di avviare le procedure tecnico-amministrative necessarie.

 

Dalla sua attivazione nel 2016 hanno beneficiato del Reddito di dignità pugliese circa 35mila nuclei familiari, 3500 nell’ultima annualità.

 
 
 

30 Mar - 17:53:26 CORONAVIRUS – DON LUCIANO VERGURA (Caritas Diocesana): “A DISPOSIZIONE DEI PIÙ BISOGNOSI” [Video] Don Luciano

Post n°25746 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

 
30 Mar - 17:53:26
 CORONAVIRUS – DON LUCIANO VERGURA (Caritas Diocesana): “A DISPOSIZIONE DEI PIÙ BISOGNOSI” [Video] 
Don Luciano Vergura, direttore della Caritas Diocesana per Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, ai microfoni di Retegargano spiega le iniziative messe in campo per supportare le persone più in difficoltà.

 
 
 

Le pensioni sul conto corrente: ecco che cosa cambia adesso. L'Inps ha semplificato il procedimento di accredito delle pensioni

Post n°25745 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

Le pensioni sul conto corrente: ecco che cosa cambia adesso. L'Inps ha semplificato il procedimento di accredito delle pensioni. Niente più modelli da presentare: scende in campo il "Data Base Condiviso" 

 
Le pensioni sul conto corrente: ecco che cosa cambia adesso. L'Inps ha semplificato il procedimento di accredito delle pensioni. Niente più modelli da presentare: scende in campo il
 
 

A partire dal 10 aprile 2020, i beneficiari dell'assegno non dovranno più presentare all'istituto previdenziale i modelli predisposti dal proprio ente di credito o dalla propria banca. Per capire le novità è utile leggere una circolare diffusa dalla stessa Inps, nella quale vengono enunciate le modalità semplificate che permetteranno di acquisire i dati dei “precettori di prestazioni”.

 

Tutto ruota attorno al sistema denominato Data Base Condiviso che, semplificando le procedure, consente alle persone di limitare gli spostamenti. In questi giorni, infatti, le autorità raccomandano ai cittadini di restare a casa il più possibile, così da limitare l'aumento dei contagi di Covid-19.

 Ecco che cosa cambia 

Fin qui i soggetti che chiedevano l'accredito della propria prestazione, su conto corrente, carta ricaricabile o libretto, dovevano presentare all'Inps un modulo cartaceo. Un modulo, diverso a seconda delle prestazioni richieste, che tra l'altro doveva essere necessariamente validato dalla propria banca o ente di credito. Questa procedura serviva ad accertare la corrispondenza tra le generalità del titolare e quelle del “precettore della prestazione”.

 

Adesso l'Inps, in collaborazione con le banche "alle quale è contrattualmente affidato il servizio di pagamento delle prestazioni" e con Poste Italiane, ha scelto di adottare "sistemi informatici per la validazione degli strumenti di pagamento in modalità telematica". Scendendo nel dettaglio - si legge nella circolare n. 48/2020 - "in considerazione dell'esigenza di salute pubblica di contenere gli spostamento dei cittadini nel Paese, l'Istituto, con la collaborazione di Poste Italiane e degli Istituti di credito ai quali è contrattualmente affidato il servizio di pagamento delle prestazioni, ha accelerato l'adozione di sistemi informatici per la validazione degli strumenti di pagamento in modalità telematica".

 

A questo proposito è utile analizzare il citato Data Base Condiviso. Di che cosa si tratta? Stiamo parlando di un sistema che consente, prima dell'accredito delle somme erogate per conto dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, di controllare che vi sia la coincidenza tra i dati identificativi del titolare della prestazione e quelli dell'intestatario (o cointestatario) dello strumento di riscossione. Quest'ultimo, ricordiamolo, può essere un libretto di risparmio dotato di Iban, ma anche conto corrente o carta prepagata ricaricabile dotata di Iban.

 

L'Inps fa sapere inoltre che "rimangono inalterate invece le indicazioni operative in vigore per i beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito erogate su conti correnti esteri".

 
 
 

Puglia – EMERGENZA CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO 30 MARZO

Post n°25744 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

Puglia – EMERGENZA CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO 30 MARZO 

 
Puglia – EMERGENZA CORONAVIRUS: AGGIORNAMENTO 30 MARZO
 
 

[Cliccando BOLLETTINO EPIDEMIOLOGICO REGIONE PUGLIA 30/03/2020 potrete consultare il report completo] ------

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 30 marzo, in Puglia, sono stati registrati 1.617 test per l'infezione Covid-19 coronavirus e sono risultati positivi 163 casi, così suddivisi:

 

76 nella Provincia di Bari;

 

5 nella Provincia Bat;

 

12 nella Provincia di Brindisi;

 

28 nella Provincia di Foggia;

 

54 nella Provincia di Lecce;

 

22 nella Provincia di Taranto;

 

1 fuori regione.

 

(La somma dei dati per provincia è superiore di 35 casi perché include le schede di ieri non ancora attribuite per provincia e che sono state nel frattempo assegnate).

 

Sono stati registrati 5 decessi: 3 in provincia di Foggia (59, 93 e 75 anni), 1 in provincia di Bari (62 anni) e 1 in provincia di Lecce (87 anni).

 

Salgono a 32 i pazienti guariti.

 

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 13.117 test.

 

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 1.712, così divisi:

 

594 nella Provincia di Bari;

 

103 nella Provincia di Bat;

 

164 nella Provincia di Brindisi;

 

405 nella Provincia di Foggia;

 

293 nella Provincia di Lecce;

 

121 nella Provincia di Taranto;

 

19 attribuiti a residenti fuori regione;

 

13 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia.

 

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

 
 
 

30 Mar - 16:13:52 CORONAVIRUS – DE PAOLIS (Ordine Medici Fg): ”I MEDICI SEMPRE IMPEGNATI NEL COMPIERE IL PROPRIO DOVERE” [Video

Post n°25743 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

 
30 Mar - 16:13:52
 CORONAVIRUS – DE PAOLIS (Ordine Medici Fg): ”I MEDICI SEMPRE IMPEGNATI NEL COMPIERE IL PROPRIO DOVERE” [Video] 
Pierluigi De Paolis, medico, segretario dell'Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri della Provincia di Foggia, interviene a Retegargano per fare il punto sull'emergenza coronavirus in Capitanata.

 
 
 

30 Marzo 2020 - 13:49:54 Vieste - Sindaco: "Ai finanziamenti statali aggiungiamo altri 100 mila Euro per aiutare...

Post n°25742 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

 
30 Marzo 2020 - 13:49:54
 Vieste - Sindaco: "Ai finanziamenti statali aggiungiamo altri 100 mila Euro per aiutare le famiglie"Con un videomessaggio pubblicato sul profilo Facebook istituzionale del Comune di Vieste, il Sindaco Giuseppe Nobiletti ha chiarito alcuni aspetti legati ai finanziamenti annunciati dal Presidente Conte nei giorni scorsi. "Arriverà una quota già prevista per i Comuni che andrà a coprire le spese che sosteniamo come pagamento degli stipendi, dei costi legati alla raccolta dei rifiuti e alle utenze elettriche". In merito al finanziamento destinato ad aiutare le famiglie in difficoltà economica ha precisato che "i fondi non sono ancora arrivati e…

 
 
 

CORONAVIRUS, DA OGGI “TIRRENIA” FERMA I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE TREMITI DA TERMOLI

Post n°25741 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

CORONAVIRUS, DA OGGI “TIRRENIA” FERMA I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE TREMITI DA TERMOLI 

 
CORONAVIRUS, DA OGGI “TIRRENIA” FERMA I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE TREMITI DA TERMOLI
 
 

Anche le navi si fermano per il Coronavirus. “CIN”, la società dell'armatore Onorato, ha bloccato con decorrenza immediata, le corse programmate oggi dalla Tirrenia su tutte le linee in convenzione con la Sardegna, la Sicilia e le Isole Tremiti. Lo annuncia una nota della Tirrenia spiegando che la decisione segue il sequestro conservativo fatto dai commissari di “Tirrenia” dei conti correnti di Cin «in questo momento così drammatico per il Paese». «I commissari di Tirrenia in Amministrazione Straordinaria, Gerardo Longobardi, Beniamino Caravita di Toritto e Stefano Ambrosini - è scritto in una nota di Tirrenia - malgrado “CIN” abbia più volte comunicato loro in forma scritta la propria disponibilità ad offrire, nei limiti del consentito, garanzie di pagamento di quanto reclamato da Tirrenia in AS [Amministrazione Straordianria, ndr], in data odierna hanno eseguito, in questo momento così drammatico per il Paese, un sequestro conservativo sui conti correnti di “CIM”».(ANSA)

 
 
 

Economia pugliese/ Il “Sismografo” affronta la grave crisi del Turismo. L’iniziativa dell’Unioncamere per confrontare...

Post n°25740 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

Economia pugliese/ Il “Sismografo” affronta la grave crisi del Turismo. L’iniziativa dell’Unioncamere per confrontare i bilanci del comparto. Ma è in ritardo l’osservatorio della Regione. 

 
Economia pugliese/ Il “Sismografo” affronta la grave crisi del Turismo. L’iniziativa dell’Unioncamere per confrontare i bilanci del comparto. Ma è in ritardo l’osservatorio della Regione.
 
 

Il turismo in Puglia vale (valeva nel 2019 e avrebbe potuto raggiungere e ma­gari superare quel livello nell’anno in cor­so) quasi il 15% della ricchezza regionale. L’emergenza Covid-19 però s’è abbattuta sul comparto come un sisma di vastissime proporzioni e, come insegnano le linee guida di Protezione civile, il primo pro­blema che s’è imposto con urgenza è stato quello di reperire dati utili alla valutazione del danno; cruciale per poter pianificare qualsiasi intervento. Purtroppo - come denunciammo su queste pagine in un’inchie­sta del 10 marzo - la Puglia su questo fronte s’è trovata scoperta.

 

I dati sul Turismo sono «a naso» o bisogna aspettare tre o sei mesi oppure fare riferimento a colossi pri­vati, come STR Global, che però censisce soltanto il Salento. Ecco perché, a maggior ragione in questo momento in cui tutte le realtà produttive e istituzionali sono sot­toposte a un forte stress (basti pensare all’impatto dello smart working), è davvero da apprezzare lo sforzo di Unioncamere Puglia che ha deciso di rispondere alle necessità di operatori, analisti e decisori politici, pubblicando nuove indagini su alcuni comparti-chiave dell’economia pu­gliese. Il primo rapporto sarà diffuso oggi e sarà interamente dedicato al Turismo.

 

Da quanto si apprende, l’or­ganizzazione (presidente Alfredo Prete e segretario generale Luigi Triggiani, con in Giunta Alessandro Ambrosi, Alfredo Malcame, Damiano Gelsomino e Luigi Sportelli) ha scelto di dedicare i report alle «filiere regionali del turismo, food, com­mercio, meccanica, costruzioni, legno ar­redo, moda». Tutti i dossier saranno rac­colti sotto il titolo, suggestivo ed esem­plificativo al tempo stesso, di «Il sismo­grafo».

 

L’obiettivo è quello di scattare una «foto» dell’economia pugliese prima dell’emergenza Covid. In seguito ne sarà «scattata» un’altra per capire se e come il fenomeno avrà impattato sulle prospettive di sviluppo del nostro territorio.

 

L’Ufficio studi di Unioncamere Puglia, quindi, ora analizzerà tutti i dati annuali disponibili (confrontandoli con quelli del 2014, assunto come anno di benchmark della crisi 2007-13) e poi, nella seconda metà del 2020, bilanci alla mano, studierà le conse­guenze dell’emergenza sul primo semestre dèll’anno.

 

In attesa di saperne di più (sui dettagli bocche cucite in Unioncamere, fino a oggi) possiamo certamente affer­mare che in Puglia i primi «crolli» dovuti alla (per altro doverosa sul piano sanitario) decretazione d’urgenza legata all’emergenza li han­no subiti gli albergatori pu­gliesi che tradizionalmente ospitano scolaresche (i tre stelle e i 4 stelle che fanno particolari politiche di prezzo).

 

Per loro le difficoltà sono incominciate prima di tutti gli altri, 0 4 marzo, col decreto del presidente del Consiglio (Dpcm) che ha chiuso scuole e università fino al 15 marzo. Poi, il 9 marzo, con tutta la Penisola diventata «zona rossa» la debacle del Turismo è diventata evidente ma difficilmente quantificabile anche per la, ci­tata, mancanza di dati aggiornati. Il tema

 

era condiviso anche dall’assessore al Tu­rismo della Regione Puglia, Loredana Ca­pone, che disse di aver «avvertito questa necessità e per questo motivo» aveva vo­luto istituire «un Osservatorio con tutte le Associazioni di categoria.

 

Una struttura che faccia ricerca e ci consenta di fare scelte in tempi ravvicinati». L’Osserva­torio, portato in Giunta regionale un paio di mese fa non è ancora nato perché, spiega ora Capone: per istituirlo occorrono, come da delibera, le designazioni di Anci e di tre rappresentanti delle Associazioni di ca­tegoria maggiormente rappresentative che firmano il Contratto nazionale di lavoro (come Confesercenti, Confindustria e Confcommercio; ndr). «Noi - conclude l’asses­sore - abbiamo già mandato loro la nota per avere i loro designati».

 

Marisa Ingrosso

 

gazzettamezzogiorno

 
 
 

Polizia Locale di Vieste salva un cucciolo e il piccolo trova casa

Post n°25739 pubblicato il 30 Marzo 2020 da forddisseche

Polizia Locale di Vieste salva un cucciolo e il piccolo trova casa 

 
Polizia Locale di Vieste salva un cucciolo  e  il piccolo trova casa
 
 

È stato chiamato Dany, in onore  dell'Ispettore Danilo Forte della Polizia Locale di Vieste, che lo ha trovato, insieme al collega Maurizio di Marzio. Dany, cucciolo di circa 3 mesi, era in mezzo alla strada con evidenti sintomi di avvelenamento e a rischio investimento visto che era buio. L'intervento  tempestivo del veterinario comunale ha scongiurato il peggio. Aperte le indagini per stabilire se l'avvelenamento è  di tipo accidentale o meno ed inviati i reperti all'Istituto Zooprofilattico di Foggia. Nei prossimi giorni verranno ascoltati gli abitanti della zona. Dany, dopo le cure dei volontari  LNDC, ha colpito subito il cuore di chi l'ha conosciuto e da oggi ha una famiglia.

 

Per info 3471836700

 
 
 
 
 

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