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Pizzomunno con gerani rossi.

 

 
Pizzomunno

Lungo il tratto meridionale della costa viestana, ritroviamo una piccola spiaggia che deve il suo nome all’ imponente faraglione che dalle acque cristalline si erge sovrano a sorvegliare la città ed i suoi abitanti: la Spiaggia del Pizzomunno.

Qui sembra aver avuto luogo un’ interessante e fantastica vicenda che ha come protagonisti due giovani innamorati , entrambi originari di Vieste .

Pizzomunno , giovane ed attraente pescatore, e Cristalda , ragazza bellissima dai lunghissimi capelli color dell’ oro, si amavano teneramente e vivevano nella convinzione che nulla al mondo potesse intaccare un sentimento tanto forte e sincero.

Ogni sera, Cristalda scendeva in spiaggia per salutare il suo bel Pizzomunno prima che con la sua barca andasse incontro al mare aperto.

Ogni notte, in mare, Pizzomunno riceveva la visita delle sirene che cercavano di ammaliarlo con i loro canti soavi. Le regine del mare desideravano ardentemente che Pizzomunno diventasse il loro re ed amante.

Il giovane, però, non cedette mai alle avance delle sirene tentatrici , avendo già donato il suo cuore alla candida Cristalda.

I reiterati rifiuti del giovane, scatenarono la furia delle sirene .

Una sera, le sirene raggiunsero i due amanti sulla spiaggia ed aggredirono Cristalda con grande ferocia, inghiottendola nelle profondità del mare.

Pizzomunno
fu colto da un dolore devastante, talmente grande da pietrificarlo per sempre.

Il giorno seguente, i pescatori di Vieste trovarono Pizzomunno pietrificato sulla roccia che oggi porta il suo nome.

La leggenda vuole che, ogni cento anni, Cristalda riemerga dalle profondità del mare per incontrare Pizzomunno e rivivere con lui l’ emozione di una notte d’amore sulla spiaggia che li fece incontrare.

 

 

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Promontorio del Gargano

Il più delle volte si pensa che la storia antropologica ebbe inizio sul promontorio del Gargano con l'apparizione dell'Arcangelo Michele più di sedici secoli or sono quando ancora il Cristianesimo conviveva con le allora attuali religioni pagane. Ma se analizziamo le carte romane si nota che gli insediamenti sedentari sono precedenti all'apparizione dell'Arcangelo e si trovavano sulla costa e ai piedi del sontuoso monte (Ergitium ,Sipontum ,Merinum ,Teanum , ,Apulum ,Urium).
Si trovano degli insediamenti umani persino precedenti a questi ultimi, ma bisogna risalire addiritturà all'età del bronzo, tanto è vero che lungo la provinciale che collega Foggia con San Marco in Lamis, a qualche chilometro da Borgo Celano, in zona"Chiancata La Civita-Valle di Vitturo"  è stato ritrovato la necropoli più antica della intera Europa. Altre testimonianze sono date dagli insediamenti rupestri e dalla innumerevole presenza di oggetti litici e di mura megalitiche che si sono scoperti nel corso degli anni sul Gargano.
 

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Toro seduto

 

Per noi i guerrieri non sono quello che voi intendete. Il guerriero non è chi combatte, perché nessuno ha il diritto di prendersi la vita di un altro. Il guerriero per noi è chi sacrifica sé stesso per il bene degli altri. È suo compito occuparsi degli anziani, degli indifesi, di chi non può provvedere a sé stesso e soprattutto dei bambini, il futuro dell'umanità.

Toro seduto

 

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Hotel Gabbiano Vieste

 

Tutto ciò che l'uomo ha imparato

Potrebbe essere un'immagine raffigurante 1 persona e il seguente testo "Tutto ciò che l'uomo ha imparato dalla storia, é che l'uomo dalla storia non ha imparato niente. Hegel"

 

Servo di Dio Don Antonio Spalatro .

 

Messaggi di Aprile 2020

CNA/ Con l’adozione da parte del Sindaco di Peschici dell’ordinanza n° 40 del 29 aprile finalmente chiusa la questione

Post n°26081 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

CNA/ Con l’adozione da parte del Sindaco di Peschici dell’ordinanza n° 40 del 29 aprile finalmente chiusa la questione sulla chiusura dell’accesso di pane artigianale prodotto nei paesi contermini nel territorio del Comune di Peschci.  

  
 

Con questa ordinanza il Sindaco prende atto di quanto disposto dal Prefetto di Foggia che con propria nota aveva dichiarato inefficaci le precedenti ordinanza in quanto intervenivano su questioni attinenti attività produttive ritenute essenziali dalle disposizioni emanate dal governo. Sulla stessa materia è intervenuta con ben due sentenze sospensive il TAR Puglia.

 

CNA si augura che tutti gli operatori possano tornare a lavorare in serenità contando sulla certezza del diritto.

 

Abbiamo tutelato l’interesse delle imprese socie che si sono viste, con un atto monocratico sindacale, precluse la possibilità di garantire le forniture alla propria rete commerciale costruita in tanti anni di duro lavoro, in presenza di provvedimenti del governo che dispongono esattamente il contrario sia per il pane che per le produzioni dolciarie artigianali ( codici ateco 10.7 ), che precisiamo non sono mai state chiuse, a differenza delle gelaterie e  pasticcerie  rientranti nelle attività di ristorazione (codice Ateco 56.10.30 ).

 

Per CNA la questione è chiusa a dimostrazione che l’unico nostro interesse era garantire la certezza del DIRITTO alle imprese che sono chiamate ad operare in un mercato libero ed in regime  libera concorrenza.

 

Siamo dispiaciuti per alcune dichiarazioni rese in pubblico dal SINDACO di Peschici, ma siamo sicuri che il tempo consentirà di recuperare la serenità  e lo spirito di collaborazione per il bene delle imprese del Gargano.

 

Siamo consapevoli che viviamo tutti un periodo difficile e cogliamo l’occasione per ringraziare i Sindaci che con spirito di sacrificio hanno dovuto e stanno affrontando una situazione difficilissima.

 

Di fronte abbiamo da organizzare la fase 2 e ci auguriamo la fase 3 che possono avere successo solo in presenza di un forte coinvolgimento del sistema delle imprese e delle sue rappresentanze.

 

Non è questo il periodo delle scelte monocratiche ma quello della condivisione e della corresponsabilità delle scelte.
CNA è a disposizione dei Comuni per collaborare,  col  difficile compito di rappresentare un sistema imprenditoriale che vede sfumare giorno per giorno la possibilità di rimettere in moto le proprie aziende ma con la convinzione che ce la faremo.

 

Dott. Antonio Trombetta
Direttore provinciale della CNA Foggia

 
 
 

Didattica a distanza, pubblicate le graduatorie del bando Pon per l’acquisto di tablet, pc e connessioni. Alla Regione Puglia

Post n°26080 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Didattica a distanza, pubblicate le graduatorie del bando Pon per l’acquisto di tablet, pc e connessioni. Alla Regione Puglia finanziamenti per 4.986.807 euro, con 384 istituti coinvolti  

  
 

Sono disponibili dal 28 aprile sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie relative al bando PON per l’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet destinati alle scuole del I ciclo, primaria e secondaria di I grado. Il bando è stato pubblicato lo scorso 17 aprile. Le domande potevano essere presentate dal 20 al 27 aprile.

 

Le scuole che hanno aderito sono state 4.905, pari all’87,2% dei 5.625 istituti che potevano partecipare, per un totale di finanziamenti che saranno assegnati pari a 63.679.174,05 euro. Le risorse residue non assegnate verranno riutilizzate. In particolare, il Ministero sta lavorando ad avvisi specifici per le scuole del secondo ciclo e per i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), sempre per le dotazioni tecnologiche. Alla Regione Puglia è stata assegnata una quota complessiva di 4.986.807,76 euro, con 384 istituti coinvolti.

 

“Abbiamo lavorato in tempi particolarmente rapidi perché siamo perfettamente consapevoli che le scuole hanno bisogno di queste risorse - ha dichiarato la Ministra Lucia Azzolina -. I primi dati che emergono dal secondo monitoraggio sulla didattica a distanza che abbiamo concluso in questi giorni ci dicono che ci stiamo avvicinando alla copertura totale di studenti che avevano bisogno di un tablet o di un pc. Questo grazie ai fondi stanziati con il decreto Cura Italia, 70 milioni erano destinati a questo scopo, alla consegna di device che si trovavano nei laboratori delle scuole e alla collaborazione degli Enti locali. Si tratta di uno straordinario lavoro fatto in sinergia nell’interesse dei ragazzi, affinché nessuno sia lasciato indietro”.

 

In allegato la tabella relativa alla Regione Puglia.

 

Roma, 30 aprile

 
 
 

Puglia, è già corsa su autobus e aerei: pronti a un rientro in massa. Poche tratte disponibili: resta il treno Roma-Lecce

Post n°26079 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Puglia, è già corsa su autobus e aerei: pronti a un rientro in massa. Poche tratte disponibili: resta il treno Roma-Lecce  

  
 

Da lunedì potranno tornare in Puglia, per ricongiungersi con i familiari, tanti pugliesi che sono rimasti lontani da casa per le restrizioni causate dal Coronavirus: non ci saranno assalti ai vagoni della stazione di Milano come nella sera tra il sette e l’otto marzo scorso ma si registra una corsa alla prenotazione dei biglietti - davvero risicati - dei mezzi più economici per rientrare in Puglia. Ogni cittadino che farà rientro nel territorio regionale, come da indicazioni previste dall’ordinanza del governatore Michele Emiliano, dovrà obbligatoriamente osservare un isolamento volontario, registrandosi presso il sito regionale.

 

Dalla presidenza della Regione ricordano che «sono rientrati 35mila pugliesi con la “Fase 1” da fuori regione regolarmente registrati con l’autosegnalazione, e ora è impossibile fare previsioni per la fase 2, seppure la platea dei pugliesi nelle regioni del Nord sia ancora molto estesa. Certo dal 4 maggio si potrà rientrare per recarsi presso la dimora, l’abitazione o il domicilio, come da Dpcm, ma a condizione di osservare la quarantena considerata una forma adeguata di prevenzione per la nuova fase».

 

BUS -  Il mezzo più economico per ritornare in Puglia è il pullman. Per lunedì ci sono le corse della MarinoBus: la tratta Milano-Bari per il 4 maggio non registra posti disponibili (il biglietto costa circa 70 euro) mentre resta qualche biglietto per il viaggio Roma Bari. L’azienda fa sapere che «il numero complessivo dei viaggiatori sarà massimo di settanta, e ogni cliente si è sincerato della presenza die protocolli di sicurezza».

 

AEREI Antonio Vasile, vicepresidente di Aeroporti di Puglia, spiega: «Per lunedì si ipotizza ragionevolmente che non ci siano affollamenti negli aeroporti. Ad oggi è previsto solo un Roma-Bari con 160 posti di Alitalia (il prezzo è tra i 110 e i 160 euro)». Sul portale dell’Alitalia, però, i voli sono tutti full, e il primo biglietto disponibile è per giovedì 7 maggio (160 euro). Stringenti i protocolli negli aeroporti pugliesi: ogni passeggero viene accolto con il termoscanner (con la presenza dei sanitari e della protezione civile) e dovrà avere una certificazioni delle ragioni per cui entra nella regione, e subito dopo dovrà attenersi alle disposizioni per l’isolamento obbligatorio. Sugli aerei la mascherina chirurgica è obbligatoria. I dipendenti di Aeroporti di Puglia, specifica Vasile «indossano mascherine, guanti e occhiali, mentre saranno istallati i plexiglass sui vari banchi informazioni».

 

AUTO PRIVATE - La polizia stradale farà i normali controlli su strade e autostrade, ma prevederà una attenzione per i capolinea dei bus extraregionali con corse a lunga percorrenza. Al momento non sono previste sui portali corse con sistemi moderni come Blablacar.

 

TRENI - Ferrovie dello Stato fa sapere che non ci saranno treni diretti tra Milano e la Puglia, ma sono un Freccia argento da Roma con partenza alle 15,08. Il prezzo del biglietto è 60 euro (fino a ieri sera c’era posti disponibili) e il sistema di prenotazione predisposto da Fs technology assegna il posto tenendo conto della distanza che deve esserci tra un passeggero e l’altro. La capienza dei convogli? Dimezzata: circa duecento posti (rispetto ai 400 posti normali). Sui vagoni viaggiano gratuitamente i medici, gli infermieri e i volontari della croce rossa. Ogni passeggero dovrà indossare la mascherina: per salire sul treno ci vuole una autocertificazione valida, coerente con le ragioni utili del Dpcm, controllata dalle forze dell’ordine.

 

All’ingresso delle stazioni c’è già il termoscanner: se si ha la febbre non si può salire sui treni, dove sono chiuse le carrozze bar. I collegamenti all’interno della regione? Fs garantisce il 50 per cento dell’offerta. Durante la fase uno sono circolati circa 100 treni regionali al giorno, poco frequentati. Infine, come per tutti i mezzi di trasporto, è richiesta ai cittadini la collaborazione nel rispetto delle norme sanitarie.

 

Michele de Feudis

 

gazzettamezzogiorno

 
 
 

Vieste/ Cantieri Sociali 2020. La domanda entro il 15 maggio

Post n°26078 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste/ Cantieri Sociali 2020. La domanda entro il 15 maggio  

  
 

Ai sensi della det. n. 161 del 03/03/2020, istitutiva dei CANTIERI SOCIALI 2020, si informano i cittadini che possono presentare domanda (allegata) entro il 15/05/2020.
I requisiti, contenuti nel bando, per accedervi sono i seguenti:

 
  • Cittadini residenti nel comune di Vieste da almeno un anno, disoccupati, con dichiarazione ISEE, con scadenza 31/12/2020, pari o inferiore ad € 6.000,00 ed ISRE pari o inferiore ad € 3.000,00.
 

Non potranno produrre domanda per la partecipazione al progetto i cittadini che usufruiscono di altre forme di sostegno al reddito (Re.I., Re.D., Reddito di Cittadinanza).
Vanno allegati i seguenti documenti:

 
  • Certificato di disoccupazione;
  • Reddito ISEE aggiornato;
  • Fotocopia carta d’identità e codice fiscale.
 

Il modello di domanda per la richiesta di inserimento nel progetto potrà essere scaricato sul sito Istituzionale del Comune di Vieste e trasmesso al Protocollo dell’Ente al seguente indirizzo di posta elettronica: protocollo@pec.comune.vieste.fg.it o ritirato e consegnato presso la sede comunale.

 
 
 

Rai Tre Puglia / Un servizio su Vieste .

Post n°26077 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Rai Tre Puglia / Un servizio su Vieste .



https://www.rainews.it/tgr/puglia/video/2020/04/pug-gargano-villaggi-campeggi-covid-52b0125d-698b-4be0-8dd9-c1049e67faad.html?wt_mc=2.www.fb.tgrpuglia_ContentItem-52b0125d-698b-4be0-8dd9-c1049e67faad.&wt&fbclid=IwAR16nLK3x36_HvV3ACgI6WsX0Z_64OAAOW7qHp55M55_MKGgXyd6RXfA6r4

 
 
 

Vieste/ Dum Romae Consulitur,Saguntum Expugnatur. Mentre Roma discute, Sagunto brucia.

Post n°26076 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste/ Dum Romae Consulitur,Saguntum Expugnatur. Mentre Roma discute, Sagunto brucia.  

  
 

Riceviamo e pubblichiamo.

 

Mentre il nuovo Re ed il suo Governo discutono, migliaia di commercianti, artigiani,agricoltori e professionisti stanno fallendo. Il ristoro è di € 600,00 al mese e per qualche mese. Poi tutti questi soggetti, a fine contagio, saranno preda delle cartelle esattoriali vecchie e nuove e dei pignoramenti.

 

E’ fattuale. E’ realtà. Lo Stato non ha una potenza di fuoco, ma poche risorse disponibili e una montagna di debiti che pagheranno le future generazioni. Per questo hanno affidato il decreto liquidità alle Banche, da qualche anno la Scilla e Cariddi degli imprenditori.

 

Si salvi chi può. Inoltre,di fronte ad una emergenza cosi pesante e grave, si discute del sesso degli angeli. Un decretino per dire se si può rivedere la fidanzata o il cugino, o a chi abita vicino al mare gli è concesso di fare il bagno. I nostri Padri costituenti sarebbero rossi dalla vergogna. Una violazione di ogni diritto e delle libertà.

 

Ma questo è il presente. E nella considerazione che l’emergenza era data dalla mancanza di letti per terapia intensiva, ora che tale carenza è colmata , che senso ha decretare tante regole restrittive che stanno nuocendo alle categorie produttive e del lavoro oltre che alla struttura psicofisica degli italiani?

 

Non sono stati nominati comitati, commissari, task force di scienziati, pagati dal denaro pubblico, per decidere soluzioni di sicurezza sanitaria per la riapertura delle attività e riavere i diritti sacrosanti di libertà? Quali sono ?Invece il loro compito sin qui ha suggerito solo: tutto chiuso, state a casa e andrà bene. E nel frattempo?

 

Il mio è uno sfogo di cittadino e imprenditore del turismo ed è un appello rivolto alla mia Regione che ha poteri di regolare e ordinare. Gent.mo Dott. Emiliano riapra tutto con le regole. I pugliesi sono gente perbene, di cui ci si può fidare.

 

Con tutto il rispetto per chi ha vissuto con dolore il contagio, smettiamola con il catastrofismo mediatico, non ci possiamo consentire una Puglia più povera, un Sud sempre affranto.

 

Abbiamo bisogno di ottimismo e riscatto, e Lei, attualmente alla guida, deve fare il buon padre di famiglia. La stagione turistica è alle porte, si decida con urgenza il protocollo di sicurezza e apriamo con le regole alla meravigliosa accoglienza che solo i Pugliesi sanno dare.

 

Paolo Rosiello

 
 
 

Comune di Vieste/ Ottimo riscontro del servizio " telefono amico ". Bilancio di un mese di attività

Post n°26075 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Comune di Vieste/ Ottimo riscontro del servizio " telefono amico ". Bilancio di un mese di attività  

  
 

Il "Telefono Amico" è  un servizio istituito dal Comune di Vieste dall'inizio dell'emergenza ed è svolto gratuitamente dalla Psicologa e Psicoterapeuta Teresa Bua e dalla Psicologa Francesca Basi. Il servizio ha l'obiettivo di focalizzarsi sull'ascolto verso chiunque provi solitudine, angoscia, tristezza, sconforto, rabbia, disagio e senta il bisogno di condividere queste emozioni con una voce amica e sensibilmente ricettiva.

 

Soprattutto in questo periodo, così delicato, surreale e particolare, che ci vede costretti a vivere nelle nostre mura domestiche, per mezzo del "Telefono Amico" si cerca di superare le tensioni emotive e far ritrovare benessere nelle relazioni personali, promuovendo la cultura dell'ascolto empatico come fattore di salute emozionale e di prevenzione del disagio emotivo che, in molti casi, si sta provando già da un po', in questo momento della propria vita.

 

Per chi non desideri palesare la propria identità è possibile restare in totale anonimato, nel rispetto delle idee e del disagio di chi chiama. Inoltre, vige il segreto professionale, ovvero le telefonate sono coperte dal diritto di privacy.

 

Pertanto non dovete aver timore e/o vergogna nel chiamare. "Non esitate a farlo" affermano le due psicologhe "noi saremo pronte ad ascoltarvi e sostenervi psicologicamente ed emotivamente.

 

Esprimere un disagio interiore può essere una strada utile per poter scoprire dentro di sé la fiducia e le risorse necessarie per fronteggiare tale problema".

 

Il "Telefono Amico" non si occupa solo di disagi, ma si rivolge a chiunque desideri avere qualcuno (in questo caso un professionista) con cui parlare, in un momento così difficile, anche semplicemente per dialogare. Ci sono tante persone che nascondono la loro sofferenza e sono inizialmente reticenti nel palesare esplicitamente la propria richiesta di aiuto. Ma nonostante ciò, stanno dimostrando a loro stesse, a piccoli passi, di provare sollievo nel contattare il servizio, riscontrandolo nella quotidianità.

 

Inoltre, si è osservato che spesso nasce il bisogno di raccontare uno spaccato di vita, fatto di ricordi nostalgici, profumi e sapori di un tempo, in alcuni casi, non così remoto, fantasie ed emozioni, sia di tristezza che di gioia, che riaffiorano ancor di più in tale circostanza di stallo. Proprio in questo clima di "parità" in é possibile trovare nelle due professioniste fiducia, eguaglianza, libertà ed amicizia disinteressata, con l'obiettivo di strappare anche semplicemente un sorriso e farvi distaccare dalla realtà attuale, proiettandovi verso la positività passata e futura.

 

Entrando più nel merito della situazione di emergenza che stiamo vivendo da ormai da due mesi, essa ci vede sottoposti a due principali fattori stressanti:

 
  1. Da un lato c’è la paura del contagio e di ciò che esso potrebbe comportare (il rischio per la propria salute e quella dei propri cari). 
  2. Dall’altro lato c’è lo stress che deriva dal destabilizzarsi di equilibri individuali e familiari precedentemente costruiti e strutturati. Ciò ha portato all’emergere di nuove problematiche prima inesistenti o all’inasprirsi e al riacutizzarsi di conflitti o disagi già presenti, ma considerati “gestibili”, in una situazione “normale”.
 

Le richieste di sostegno psicologico pervenute fino ad oggi al "Telefono Amico", fanno capo ad entrambi questi ordini di fattori.

 

Nel primo caso, ci sono persone che chiedono di essere aiutate nella gestione di stati d’ansia che derivano dalla paura del contagio. Durante la telefonata vengono date indicazioni concrete per poter fronteggiare tali emozioni e sensazioni spiacevoli.

 

Nel secondo caso le problematiche sono variegate e dipendono dal particolare contesto in cui la persona vive. Si ricevono ad esempio molte chiamate da parte di:

 

- persone che vivono sole in casa, in gran parte anziani, la cui già preesistente solitudine è stata amplificata dall’attuale condizione di emergenza;

 

- donne e uomini che riportano un acuirsi delle problematiche di coppia e coniugali già presenti in precedenza;

 

- persone che hanno difficoltà nella riorganizzazione individuale e familiare della routine in ambiente domestico: ad esempio genitori alle prese con smart working, figli che si destreggiano con la didattica a distanza, relazioni familiari messe a dura prova dalla convivenza forzata. "In questo contesto" affermano  le due psicologhe "riceviamo spesso chiamate da parte di madri che chiedono aiuto per la gestione delle attività didattiche che i figli devono svolgere a casa o anche semplicemente per la modalità di organizzazione del tempo e delle attività ludiche da impiegare nell'ambiente domestico.

 

La comunicazione telefonica in questo periodo storico, in cui non è possibile colloquiare personalmente, si è rivelata essere un mezzo con un'importante funzione nell'ambito della comunicazione di vissuti esistenziali, essendo consapevoli del fatto che, rivolgendovi a noi, ovvero persone a voi sconosciute, instaurate un rapporto verbale avente come oggetto, in alcuni casi, problematiche anche molto personali, intime, rispetto alle quali esiste in genere un'oggettiva resistenza ad esprimersi".

 

A tal proposito, va rivolto un appello particolare a tutte quelle donne che sono costrette, ora più che mai nel senso letterale del termine, a convivere forzatamente con uomini violenti che arrecano loro del male, e in casi ancor più estremi, ai bambini che subiscono anche loro, direttamente o indirettamente, atti di violenza psicologica e/o fisica, da parte di uomini che dovrebbero incarnare incondizionatamente valori positivi, protezione, buon esempio e supporto alla propria famiglia. In tali dinamiche familiari, le mura domestiche si trasformano in vere e proprie trappole. Abbiate il coraggio e la forza per reagire. La vostra via d'uscita e unica arma di difesa si chiama “Aiuto”. Non esitate a contattare  il Telefono Amico!".

 

Il servizio è attivo tutte le mattine dalle ore 9:30 alle ore 12:00 (tel. 347 6939655) e tutti i pomeriggi dalle ore 16:00 alle ore 19:00 (tel. 329 2624449).

 

Dott.sse Teresa Bua e Francesca Basi

 
 
 

Il Fascicolo sanitario elettronico attivabile anche nelle farmacie pugliesi da maggio prossimo: sottoscritto protocollo attuati

Post n°26074 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Il Fascicolo sanitario elettronico attivabile anche nelle farmacie pugliesi da maggio prossimo: sottoscritto protocollo attuativo tra Regione Puglia, Ordini, Federfarma e Assofarm Puglia  

  
 

I cittadini pugliesi potranno attivare il fascicolo sanitario elettronico anche nelle farmacie di comunità. La Regione Puglia dà il via, infatti, tra le prime Regioni in Italia, alla sperimentazione che, dall’11 maggio prossimo, coinvolgerà la fitta rete delle farmacie urbane e rurali che aderiranno all’iniziativa.

 

Il servizio è reso possibile da un protocollo, attuativo del progetto nazionale della Farmacia dei Servizi, sottoscritto da Regione Puglia (Dipartimento Promozione della Salute e Sezione Risorse Strumentali e Tecnologiche Sanitarie), Consulta degli Ordini dei Farmacisti, Federfarma e Assofarm Puglia.

 

Con il fascicolo sanitario elettronico i cittadini possono avere, nel rigoroso rispetto della privacy, la propria storia clinica disponibile in digitale, aggiornata e consultabile in ogni momento e, soprattutto, condivisibile con i professionisti e le strutture sanitarie che li hanno in cura, come quando si va al pronto soccorso o negli ambulatori connessi al sistema regionale. Questo è uno strumento prezioso di controllo, vigilanza e pianificazione delle politiche sanitarie in un’ottica di ottimizzazione, efficacia, efficienza e sostenibilità dei servizi ai cittadini.

 

“Un fascicolo sanitario elettronico alimentato in modo continuativo e completo favorisce un miglior processo di prevenzione, diagnosi e cura – dichiara il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano – Agevolarne il processo di attivazione è fondamentale. L’alleanza con le farmacie della nostra regione riveste un ruolo significativo. Con questa ulteriore sperimentazione nell’ambito della Farmacia dei servizi, un modello che funziona e di cui ci siamo fatti pionieri a livello nazionale, aggiungiamo un tassello importante”.

 

 “Si rende particolarmente importante attivare questa sperimentazione – sottolinea il direttore del dipartimento promozione della salute, Vito Montanaro – nella emergenza sanitaria in corso per la pandemia da Covid-19, alla luce dei benefici che il fascicolo sanitario elettronico può apportare, in questa fase delicata, nella presa in carico dei pazienti e anche nella semplificazione dei processi per l’erogazione della ricetta dematerializzata”.

 

“La raccolta dei consensi – spiega Vito Bavaro, dirigente della sezione risorse strumentali e tecnologiche sanitarie -avviene attraverso i sistemi gestionali delle farmacie opportunamente integrati con il sistema di FSE regionale (SIST Puglia)”.

 

“La farmacia e i farmacisti hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo chiave, come dimostrato anche nel corso di questa emergenza sanitaria – dichiara Francesco Settembrini, presidente Consulta Ordini dei Farmacisti Puglia -  La Farmacia di Comunità, grazie a questo protocollo e alla lungimiranza della Regione Puglia, diventa ora parte attiva nella realizzazione dell’intervento di evoluzione del Fascicolo sanitario elettronico ponendo le basi per una implementazione dei servizi al cittadino attraverso il potenziamento della innovazione digitale e dell’assistenza socio-sanitaria territoriale”.

 

“Le farmacie pugliesi sono pronte come sempre a fare la loro parte – dice Vito Novielli, presidente Federfarma Puglia – consapevoli di essere il punto di accesso al sistema sanitario territoriale più diretto e capillare, in grado di supportare i cittadini con la professionalità e la vicinanza necessarie. Anche grazie al supporto della rete tecnologica di cui sono dotate”.

 

“Con il Protocollo per l’attivazione del FSE – dichiara Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari e Bat e vice presidente nazionale Fofi – si compie il primo passo della sperimentazione sui nuovi servizi erogati dalla Farmacia, approvato in Conferenza Stato-Regioni nello scorso ottobre.

 

Esso conferma il ruolo fondamentale svolto da farmacisti e farmacia nella sanità territoriale e rappresenta una vera pietra miliare del nuovo processo di governance sanitaria che consentirà di sviluppare i vantaggi del fascicolo sanitario elettronico a beneficio del cittadino, a cui verrà garantita una migliore assistenza, minori disagi e gli effetti positivi di una maggiore sinergia tra operatori sanitari”.

 
 
 

Maturità 2020: al via dal 17 giugno, in presenza con mascherina, 40 punti per il colloquio

Post n°26073 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Maturità 2020: al via dal 17 giugno, in presenza con mascherina, 40 punti per il colloquio  

  
 

Maturità 2020: l’ordinanza ministeriale è attesa per la prossima settimana, ma il Ministro ha già fornito delle anticipazioni sulle modalità. 

 

La data di inizio rimane il 17 giugno, data in cui era calendarizzata la prima prova scritta adesso eliminata.

 

E’ probabile che la commissione formata dai docenti interni sarà chiamata a riunirsi insieme al Presidente lunedì 15 giugno, per esaminare i documenti relativi ai candidati e delineare il percorso degli esami.

 Esame in presenza 

La Ministra Azzolina ha ribadito la volontà di voler organizzare in presenza l’esame. Una decisione che lascia perplesse tante persone e famiglie coinvolte, tra cui medici.

 

Secondo una notizia fornita dall’ANSA c’è inoltre la possibilità che l’esame venga svolto con obbligo di indossare la  mascherina.  Agli studenti sarà data la possibilità, se si potranno mantenere le distanze di sicurezza, di toglierla durante il colloquio orale.

 

L’esame dovrebbe prevedere il colloquio per 5 candidati in una giornata. Più i docenti interni e il presidente, più due testimoni. Ciò significherà un massimo di 10 persone presenti nella stanza.

 

Quest’ultima, di conseguenza, dovrà avere una dimensione che consenta un distanziamento adeguato.

 Il colloquio 

Sarà disciplinato dall’ordinanza. Il Ministro ha però anticipato due punti importanti:

 
  • si darà più valore al percorso formativo del triennio, portando i crediti acquisiti a 60 punti, riservandone così solo 40 al colloquio.
  • prenderà spunto da un argomento scelto dallo studente e concordato con gli insegnanti per poi svilupparsi in prospettiva multidisciplinare.
 

Sarà possibile assegnare la lode.

 

Del colloquio faranno parte anche Alternanza Scuola Lavoro e Cittadinanza e Costituzione.

 

Per la prima il Colloquio verterà necessariamente su quanto svolto fino alle sospensione delle attività didattiche. Per la seconda si procederà normalmente, sulla base del progetto sviluppato nel triennio, anche se il Ministro ha proposto che della conversazione possa far parte anche una riflessione sull’emergenza coronavirus legata a diritto alla salute e diritto all’istruzione.

 
 
 

Vieste/ Giacche Verdi salvano gattino e lo restituiscono alla mamma

Post n°26072 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Vieste/ Giacche Verdi salvano gattino e lo restituiscono alla mamma  

  
 

È stato trovato  a Vieste da un cittadino, impaurito e infreddolito, incastrato sotto una macchina in sosta, un piccolissimo micino che rischiava di essere schiacciato dal mezzo se questo si fosse avviato. Il cittadino ha prontamente attivato la procedura segnalandolo alla Polizia Locale, grazie alla quale sono intervenute le Giacche Verdi per il recupero.

 

Ci si è resi conto subito che doveva trattarsi di un gattino smarrito nel tentativo di seguire la mamma. Pertanto dopo alcune ricerche in zona, lei è stata ritrovata ed il gattino ricongiunto. Quanto è accaduto ribadisce l'importanza di non spostare ne' prelevare mai gli animali dal territorio, ma bisogna limitarsi a segnalarli alla Polizia Locale che con le associazioni competenti fa la valutazione del caso, decidendo cosi l'intervento più opportuno per gli animali.

 
 
 

30 Aprile 2020 - 12:50:56 Vieste – SANTA MARIA DI MERINO, LE FASI DELL’INTRONIZZAZIONE [Video] La preparazione del simulacro -

Post n°26071 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

 
30 Aprile 2020 - 12:50:56
 Vieste – SANTA MARIA DI MERINO, LE FASI DELL’INTRONIZZAZIONE [Video]La preparazione del simulacro - La cerimonia religiosa - Processione e intronizzazione

 
 
 

Parco/ Un altro tecnico Ispra, Donati dopo Riga, in continuità con Leon. Strizzi incolpa l’avviso di garanzia.

Post n°26070 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Parco/ Un altro tecnico Ispra, Donati dopo Riga, in continuità con Leon. Strizzi incolpa l’avviso di garanzia.  

  
 

Comincia a delinearsi il futuro consi­glio direttivo del Parco nazionale del Gargano. Dopo la riconferma dei 4 sindaci da parte della Comunità del Parco (Claudio Costanzucci, Luigi Di Fiore, Michele Merla e Michele Semen­tino), è trapelato nelle scorse ore anche il nome della donna scelta dalle associa­zioni ambientaliste, che finora sono state rappresentate dall'ex onorevole marchi­giano dei Verdi Marco Lion.

 

Si tratta di un’altra ex parlamentare dei Verdi, Anna Donati, che stando ai benin­formati darà filo da torcere in seno al con­siglio, in continuità col lavoro svolto negli ultimi cinque anni da Lion.

 

Anche Donati è stata indicata dal Touring Club, di cui è consigliera, mentre Lion era il responsabile ambiente. I due in Parla­mento si batterono insieme contro la poca trasparenza del sistema delle concessio­ni e delle tariffe autostradali, battaglie di­ventate di stringente attualità solo dopo il crollo del ponte Morandi a Genova.

 

Sono bastate un paio di riunioni alle asso­ciazioni del mondo ambientaliste per tro­vare la quadra sulla politica, che fu eletta la prima volta nel 1987 alla Camera dei de­putati per la Lista Verde nella circoscri­zione Bologna-Ferrara-Ravenna-Forlì, ad appena 28 anni.

 

Poi diventò assessora alla mobilità del Comune di Bologna nel 1993-1995, re­sponsabile nazionale dei trasporti del WWF Italia, nel cda di Ferrovie dello Sta­to tra il 1998 e il 2001.

 

Rieletta nel 2001 in Senato, all'interno della coalizione dell'Ulivo, nel collegio uninominale di Mantova, fu nominata pre­sidente della Commissione Lavori pubbli­ci e Comunicazioni. Terza rielezione nel 2006 come senatrice nella circoscrizione Veneto per la lista Insieme con l'Unione, nella quale la Federazione dei Verdi pre­sentò i propri candidati.

 

In seguito tornò a occuparsi di gestione dei trasporti e della mobilità a partire dal 2009, dapprima come direttrice generale dell'Agenzia Campana per la mobilità so­stenibile (ACAM), nominata dal presiden­te della Regione Campania Antonio Bas­solino poi, tra il 2011 e il 2013, come as­sessora alla mobilità ed infrastrutture del Comune di Napoli nella giunta di Luigi De Magistris.

 

Si è in attesa ora della nomina quale con­sigliera del Parco del Gargano da parte del ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Un dicastero che in molti considerano an­cora sotto l’orbita dell’ex ministro e leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio, vi­sta la presenza quale capo della segrete­ria di Costa di Fulvio Mamone Capria, ex verde partenopeo che fu capo di gabinet­to di Pecoraro Scanio al Ministero nei pri­mi Duemila. Chi ritiene che il M5S abbia un’influenza sul Ministero dell’Ambiente ricorda come Vincenzo Spadafora, uomo chiave di Luigi Di Maio, abbia lavorato nel­la segreteria di Pecoraro Scanio al Mini­stero. Nello staff c’era però anche il gene­rale dei Carabinieri Sergio Costa.

 

Ancora buio fitto per quanto riguarda le al­tre caselle da riempire.

 

Del consigliere di competenza dell'lspra al momento si sa solo che si tratterà di un altro tecnico dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, come l’uscente Francesco Riga. Ai saluti an­che il professore Unifg Massimo Monteleone, che fu indicato dal Ministero del­l’Ambiente.

 

Quanto al prescelto del Ministero del­l’Agricoltura gli occhi sono puntati su Ita­lia Viva, partito della ministra Teresa Bel­lanova. I renziani di Capitanata afferma­no di non saperne nulla ma fonti esterne al partito non credono ad un nome lonta­no dal bacino di Italia Viva.

 

In ogni caso è dato per scontato l’addio dell’uscente, il montanaro Pasquale Coccia, che fu indicato cinque anni fa in seno al centrodestra.

 

Il prossimo consiglio direttivo - che na­scerà dopo le imminenti nomine da parte del ministro dell’Ambiente Costa - sarà dunque in parte composto da volti nuovi, così come nuovissima e tutto da scoprire è anche la neo direttrice Maria Villani, fi­nora in Federparchi.

 

L’avvicendamento alla facente funzioni Carmela Strizzi continua ad essere cir­condato da polemiche.

 

Nell’ultima seduta del consiglio uscente, svoltasi la scorsa settimana, nel proprio intervento conclusivo Strizzi tra le altre cose ha fatto riferimento all’avviso di ga­ranzia ricevuto dalla Procura un anno fa, facendo intuire di ritenerlo tra i fatti re­sponsabili della mancata scelta da parte del ministro Costa in suo favore.

 

Della vicenda l’Attacco scrisse a febbraio scorso, quando furono 8 gli avvisi di garanzia notificati nei giorni precedenti pres­so il Comune di Peschici in relazione a due vicende annose, che sono state unite nel medesimo procedimento dalla Procura di Foggia.

 

I due fascicoli del 2019 e del 2020 sono stati riuniti dal pm Marco Gambardella lo scorso 17 gennaio "per ragioni di collega­mento investigativo”.

 

Le due distinte ipotesi di abusivismo edili­zio, riguardanti Peschici e oggetto di ac­certamenti investigativi da parte del NIPAF dei Carabinieri Forestali di Foggia, corroborati da una preliminare relazione tecnica del consulente tecnico nominato dal pm, fanno riferimento al residence “Sogno d'estate” dell'avvocato Gianni Maggiano e all’immobile ricostruito sulla spiaggia dai coniugi Vescia-Apruzzese.

 

La seconda vicenda concerne l'ipotesi di realizzazione abusiva di opere edilizie inerenti un manufatto in località porto turi­stico di Peschici (in prossimità della strut­tura ricettiva denominata Hotel Elisa): stando alla Procura la ricostruzione del­l’immobile sarebbe “oggetto di provvedi­menti autorizzativi che presentano profili di illegittimità nonché riportanti attesta­zioni che in base ai preliminari accerta­menti risultano ideologicamente false”.

 

Con riferimento a tale vicenda risultano in­dagati il proprietario Matteo Elia Vescia, il dirigente UTC Massimo d’Adduzio, la direttrice facente funzioni dell'ente Parco Carmela Strizzi e due funzionari del­l’Agenzia delle Dogane-Ufficio delle Do­gane di Foggia, Enrico Massimo De Conciliis e Walter Antonio De Vito. Strizzi ha sostenuto l’incompetenza del PNG al momento della richiesta avanzata per la ricostruzione.

 

Lucia Piemontese

 

L’attacco

 
 
 

Bonus sale da 600 a 800 euro. Ma solo per chi ne guadagna meno di 35mila l'anno

Post n°26069 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Bonus sale da 600 a 800 euro. Ma solo per chi ne guadagna meno di 35mila l'anno  

  
 

Ma non solo, visto che il tanto atteso decreto aprile dedicato alla Fase 2 andrà a prorogare il buono da 600 euro per i lavoratori autonomi per due mesi – su aprile e maggio – in forma peraltro potenziata, fino a 800 euro, ma solo su maggio.

 

Ma attenzione: l'aiuto economico salirà di duecento euro solo nel caso in cui chi ne fa richiesta guadagna meno di 35mila euro lordi l'anno, per cui dall'aumento sono tagliati fuori tutti quei lavoratori che prendono di più.

 

Il bonus da 600 su aprile e da 800 (non per tutti dunque) è reso possibile da uno stanziamento da 7 miliardi con il decreto aprile, 4 dei quali andranno su aprile e 3 su maggio. Per quanto concerne il buono per aprile, verrà confermata la platea dei beneficiari di marzo, mentre per maggio – appunto – dovrebbe entrare in vigore una sorta di meccanismo selettivo in base al cosiddetto Ral, Reddito annuo lordo. Non è ancora chiaro se per chi guadagna più di 35mila euro all'anno verranno elargiti di default i 600 euro, una quota proporzionale dei 200 in aggiunta rispetto al reddito superiore alla soglia fissata.

 I beneficiari del bonus 

Come riportato dal Sole 24 Ore, l'Inps – per bocca del presidente Pasquale Tridico – ha comunicato che l'Istituto ha potuto accogliere 3,5 milioni di domande su un totale di 4,4 milioni. Ciò significa che 900mila richiesta devono ancora essere accolte ed evase. Per quanto concerne la platea, il 70% scarso è rappresentato dagli autonomi, il 16% dai dipendenti a tempo determinato dell'agricoltura (16%), il 10 e passa per cento dalle partite Iva e Cococo, il 4% dai lavoratori stagionali del turismo e dallo 0,7% dai lavoratori dello spettacolo.

 

E l'età anagrafica dei beneficiari qual è? Presto detto: 46 anni, registra ancora il Sole. Chi ha tra i 45 e i 54 è il 32,8%, mentre gli under 25 e gli over 65 sono rispettivamente il 2,9% e il 2,1%. Lombardia, Puglia e Sicilia coprono il flusso dei finanziamenti dei sussidi per un terzo. Sotto al podio, Emilia-Romagna, Campania e Veneto. Poi, via-via, tutte le altre

 

L'analisi continua prendendo in analisi il genere dei beneficiari: ecco, due terzi scarsi sono uomini, un terzo abbondante donne. Il gentile sesso è metà delle partite Iva e Cococo e degli stagionali che operano nel comparto del turismo.

 
 
 

Lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro, il Primo Maggio di CGIL-CISL-UIL FOGGIA Fisicamente distanti

Post n°26068 pubblicato il 30 Aprile 2020 da forddisseche

Lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro, il Primo Maggio di CGIL-CISL-UIL FOGGIA Fisicamente distanti ma idealmente accomunati dalla difesa del lavoro

  
 

“Lavoro in Sicurezza: per Costruire il Futuro”: è questo lo slogan che CGIL CISL e UIL nazionali hanno scelto quest’anno per la giornata del Primo Maggio. In seguito al protrarsi dell’emergenza COVID-19, sarà per la prima volta dalla Liberazione del Fascismo una giornata del Lavoro che non potrà viversi partecipando a manifestazioni pubbliche, ancora molto sentite nella nostra provincia.

“Ciò non toglie che proprio in virtù di quanto il Paese sta vivendo il lavoro è tema fondamentale che deve essere protagonista quotidianamente nel dibattito pubblico: abbiamo visto quanto è stato importante il lavoro per affrontare l’emergenza, per curare, assicurare l’approvvigionamento dei beni di prima necessità, per i trasporti, la sicurezza. Allo stesso modo il lavoro – sicuro, legale, rispettoso della dignità di ognuno - dovrà essere la leva fondamentale per la ripresa economica e sociale dell’Italia”, affermano i segretari generali di CGIL-CISL-UIL FOGGIA – Maurizio Carmeno, Carla Costantino e Gianni Ricci.

Al disagio sociale che già vivevano i nostri territori, “si sommano oggi gli effetti della crisi causata dalla pandemia, che più duramente farà sentire il suo portato in territori strutturalmente deboli come la Capitanata – ricordano Carmeno, Costantino e Ricci -. Se prima della diffusione del virus ci interrogavamo sulle soluzioni possibili per rilanciare gli investimenti e l’occupazione, a maggior ragione oggi tutti gli attori sociali e istituzionali devono rivendicare una forte attenzione da parte del Governo centrale, investimenti pubblici su infrastrutture materiali e immateriali capaci di attrarre risorse private e creare nuove opportunità di lavoro. A maggior ragione se prima della pandemia ponevamo con forza il tema della lotta alla criminalità organizzata, oggi gli sforzi vanno centuplicati per evitare che chi perde il lavoro o non può accedere alle misure della legge “Cura Italia” possa prestare il fianco a nuove e letali infiltrazioni criminali”.

CGIL-CISL-UIL FOGGIA “sono oggi impegnate ai tavoli istituzionali affinché la cosiddetta fase 2 non esponga i lavoratori a rischi di contagio e che tutte le misure dei protocolli per la sicurezza siano applicati. È quanto chiediamo alla Prefettura attraverso l’attivazione delle Commissioni territoriali. In una realtà dove già forte è l’elusione di norme contrattuali e sulla sicurezza, fatta di un vasto tessuto di piccole e medie imprese, dovrà essere assicurato un adeguato servizio di controllo a garanzia della sicurezza di chi lavora e di tutto il territorio”. Allo stesso modo “serve dare risposte urgenti in termini di sostegno economico, a partire dalle 4.700 imprese che hanno fatto richiesta di cassa in deroga e che interessa oltre 16mila occupati, per indennizzi che toccano i 19,5 milioni di euro. Vanno accelerate le procedure di pagamento ancora troppo lente”.

Infine, CGIL-CISL-UIL FOGGIA chiedono alle istituzioni un maggior coinvolgimento rispetto ai piani sanitari di contenimento del virus e all’organizzazione della fase di post acuzie. “Il contagio non è superato del tutto, nessuno deve avere fretta in tal senso, e leggiamo ancora di troppi sanitari che contraggono il Covid-19.

A proposito di lavoro sicuro quella sanitaria è la prima linea e quella che più di tutte va difesa se vogliamo superare questa pandemia e uscire dall’emergenza pensando a programmi di rilancio economico e produttivo della Capitanata. A tutti i lavoratori che anche durante il lockdown non hanno smesso di prestare la propria opera perché occupati in settori essenziali va il nostro grazie a nome di tutti i cittadini. E a tutti, a chi ha un impiego e chi un impiego lo cerca, l’augurio di un Buon Primo Maggio, che seppur di distanziamento sociale possa più che mai avvicinarci idealmente per la difesa del fondamento della nostra Repubblica: il lavoro”.

 
 
 

Finalmente un’economia di scala anche sul Gargano, Porto di Rodi e Porto di Vieste: due porti al prezzo di uno.

Post n°26067 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Finalmente un’economia di scala anche sul Gargano, Porto di Rodi e Porto di Vieste: due porti al prezzo di uno.  

 
  
 

In attesa della realizzazione nel 2021 del progetto di Assonautica Italiana denominato “Porti di Puglia”, due comunità garganiche hanno dato vita a un’interessante partnership tra due porti turistici. La raccontiamo attraverso tre brevi interviste ai protagonisti.

 

Grazie a un recente accordo tra Meridiana Orientale e Marinedi, rispettivamente concessionarie del Porto Turistico di Rodi Garganico e del Marina di Vieste, chi affitta un posto barca in una delle due strutture può utilizzarne uno anche nell’altra senza alcun costo aggiuntivo: l’utente si sposta da un porto all’altro a suo piacere senza sostenere i costi dell’ormeggio in transito. Un prodotto innovativo che potrà attrarre nell’area garganica e nelle Isole Tremiti una cospicua flotta di imbarcazioni sia locali sia dal nord Italia e dalla Croazia.

 

“Le due società rappresentano un fiore all’occhiello dell’innovazione – afferma il presidente di Assonautica Italiana, Alfredo Malcarne – e collaborano assieme in una formula straordinaria, in un momento così difficile per il Paese. Peraltro, le località sono destinate ad aumentare: con il sindaco delle Isole Tremiti Antonio Fentini e con il Presidente del Parco nazionale del Gargano Pasquale Pazienza, che gestiscono il campo boe dell’arcipelago, è in corso un confronto costruttivo che auguro porti buoni frutti prima dell’inizio della stagione nautica”.

 

Chiediamo a Marino Masiero, CEO del Porto Turistico di Rodi Garganico: si tratta di una sorta di pass come quello in uso sulle piste da sci?

 

Sì, il concetto è lo stesso: un utente usufruisce di un posto barca a Vieste, vuole farsi un paio di giorni a Rodi Garganico, avverte la direzione il giorno prima per essere sicuro di trovare posto (ma può farlo anche il giorno stesso), molla le cime, percorre 15 miglia tra una caletta e l’altra e, a sera, entra a Rodi Garganico. O viceversa, naturalmente. Ciò avviene senza alcuna formalità perché, in realtà, questo diportista è un residente, uno della “comunità portuale allargata”, uno della grande famiglia di Assonautica.

 

Da che cosa dipende lo sviluppo futuro del sistema?

 

Dipende dai nostri vicini di porto. Il sistema ha un senso se c’è una visione comune e un approccio ai problemi senza individualismi. Fare squadra e competere sui mercati, abbattendo i costi sia dell’organizzazione delle singole imprese sia della promozione, è un grande passo avanti per migliorare i servizi e dividere i costi.

 

Quanti posti avete riservato attualmente nelle due marine?

 

Per il momento, i posti dedicati al sistema sono 25 per ciascun porto, quindi ne abbiamo un totale di 50, per scafi dai 9 ai 45 metri. Per quanto riguarda invece l’affitto del posto barca, c’è una promozione decrescente, nel senso che funziona come il low cost degli aerei: chi arriva per primo paga meno e, a mano a mano che le banchine si riempiono, il prezzo sale.

 

Cosa può trovare il diportista lungo il tratto di mare tra Vieste e Garganico?

 

Questo è l’unico tratto di costa adriatica italiana con pareti altissime a picco sul mare, grotte uniche al mondo, falesie, baie con spiagge da “solitudine celeste”, senza contare le Tremiti a 19 miglia da Rodi.

 

Antonio Bufalari, consulente legale di Marinedi, concessionaria del Marina di Vieste: sulla base di quali considerazioni avete dato vita a questa iniziativa?

 

I nostri clienti si muovono da sempre tra queste località, ma il Gargano è il posto ideale pure per chi viene da lontano, in quanto i collegamenti autostradali permettono di arrivarci da Roma e Napoli in circa tre ore, da Pescara in quattro, da Modena e da Padova in sei.

 

Che cosa deve fare chi vuole approfittarne?

 

Chiunque sia interessato a far parte della clientela “non residente” dei porti aderenti al progetto, che abbiamo chiamato “Med Pass Port / Puglia”, può presentare una semplice richiesta via mail alle segreterie dei due marina, oppure direttamente alle reception.

nautica.it

Rodi Garganico

 
 
 

Puglia/ Marti (Lega): “Lidi balneari, dal 15 maggio consentire apertura”

Post n°26066 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Puglia/ Marti (Lega): “Lidi balneari, dal 15 maggio consentire apertura”  

  
 

“Tutti da Conte a Emiliano parlano di turismo e di spiagge, ma ad oggi non c’è alcuna certezza sui modi e i tempi di apertura. Più passano i giorni più sarà difficile per i gestori dei lidi programmare investimenti e pianificare una stagione dal precario equilibrio economico a causa del limitato numero di clienti che sarà possibile servire e per via dei costi dei protocolli sanitari e di distanziamento da applicare.

 

Se non c’è subito una data certa per l’apertura degli stabilimenti balneari molti troveranno non conveniente o impossibile persino riaprire i propri esercizi. Per questo chiediamo a Regione e Governo di consentire dal 15 maggio l’apertura degli stabilimenti balneari, senza imporre a questi lo smontaggio delle strutture nel mese di ottobre, sia per alleggerire da ulteriori costi i loro bilanci, sia per favorire una stagionalità più lunga.

 

Non appaiono sufficienti le misure sin qui approvate dal governo, che per le aziende si limitano fondamentalmente ad aprire linee di indebitamento con il sistema bancario. Occorre invece pensare a contributi a fondo perduto per le strutture e ad un abbattimento di alcune voci di costo legate allo svolgimento delle attività, prima tra tutte, l’esonero contributivo del personale stagionale assunto. Solo così si incentiverebbero davvero le aperture e l’occupazione.

 

A livello regionale, chiediamo al Presidente Emiliano una atto facile ma di concreto sostegno ai balneari: azzerare la burocrazia sulle riaperture degli stabilimenti su cui oggi gravano ben 24 pratiche e permessi da richiedere sempre ogni anno, che invece da oggi potrebbero essere riassorbiti in una unica autocertificazione che farà risparmiare tanto tempo e denaro. Nessuno, infine, immagini di scaricare sui gestori dei lidi, i costi e le responsabilità per mantenere in sicurezza le spiagge pubbliche.

 

L’unica soluzione per consentire ai cittadini la serena e sicura fruizione delle spiagge libere, è  quella di mettere a disposizione dei Sindaci il budget del reddito di emergenza per assumere (ovviamente con procedura semplificata) i lavoratori inoccupati e impiegarli in vari servizi utili, tra i quali la gestione e controllo delle spiagge e dei luoghi pubblici soggetti a possibili assembramenti”. Tanto dichiara il Sen. Roberto Marti, capo gruppo della Lega in Commissione Turismo e Attività Produttive del Senato.

 
 
 

Peschici - La protesta silenziosa dei ristoratori per il persistere della serrata di bar e ristoranti dell'emergenza COVID-19

Post n°26065 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Peschici - La protesta silenziosa dei ristoratori per il persistere della serrata di bar e ristoranti dell'emergenza COVID-19 [VIDEO]

A Peschici, ieri notte, alcuni titolari di bar, ristoranti e pizzerie, hanno simbolicamente protestato, tenendo accese le luci dei locali per tutta la notte.

 
 
 

Il Fascicolo sanitario elettronico attivabile anche nelle farmacie pugliesi da maggio prossimo: sottoscritto protocollo attuati

Post n°26064 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Il Fascicolo sanitario elettronico attivabile anche nelle farmacie pugliesi da maggio prossimo: sottoscritto protocollo attuativo tra Regione Puglia, Ordini, Federfarma e Assofarm Puglia  

  
 

I cittadini pugliesi potranno attivare il fascicolo sanitario elettronico anche nelle farmacie di comunità. La Regione Puglia dà il via, infatti, tra le prime Regioni in Italia, alla sperimentazione che, dall’11 maggio prossimo, coinvolgerà la fitta rete delle farmacie urbane e rurali che aderiranno all’iniziativa.

 

Il servizio è reso possibile da un protocollo, attuativo del progetto nazionale della Farmacia dei Servizi, sottoscritto da Regione Puglia (Dipartimento Promozione della Salute e Sezione Risorse Strumentali e Tecnologiche Sanitarie), Consulta degli Ordini dei Farmacisti, Federfarma e Assofarm Puglia.

 

Con il fascicolo sanitario elettronico i cittadini possono avere, nel rigoroso rispetto della privacy, la propria storia clinica disponibile in digitale, aggiornata e consultabile in ogni momento e, soprattutto, condivisibile con i professionisti e le strutture sanitarie che li hanno in cura, come quando si va al pronto soccorso o negli ambulatori connessi al sistema regionale. Questo è uno strumento prezioso di controllo, vigilanza e pianificazione delle politiche sanitarie in un’ottica di ottimizzazione, efficacia, efficienza e sostenibilità dei servizi ai cittadini.

 

“Un fascicolo sanitario elettronico alimentato in modo continuativo e completo favorisce un miglior processo di prevenzione, diagnosi e cura – dichiara il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano – Agevolarne il processo di attivazione è fondamentale. L’alleanza con le farmacie della nostra regione riveste un ruolo significativo. Con questa ulteriore sperimentazione nell’ambito della Farmacia dei servizi, un modello che funziona e di cui ci siamo fatti pionieri a livello nazionale, aggiungiamo un tassello importante”.

 

 “Si rende particolarmente importante attivare questa sperimentazione – sottolinea il direttore del dipartimento promozione della salute, Vito Montanaro – nella emergenza sanitaria in corso per la pandemia da Covid-19, alla luce dei benefici che il fascicolo sanitario elettronico può apportare, in questa fase delicata, nella presa in carico dei pazienti e anche nella semplificazione dei processi per l’erogazione della ricetta dematerializzata”.

 

“La raccolta dei consensi – spiega Vito Bavaro, dirigente della sezione risorse strumentali e tecnologiche sanitarie -avviene attraverso i sistemi gestionali delle farmacie opportunamente integrati con il sistema di FSE regionale (SIST Puglia)”.

 

“La farmacia e i farmacisti hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo chiave, come dimostrato anche nel corso di questa emergenza sanitaria – dichiara Francesco Settembrini, presidente Consulta Ordini dei Farmacisti Puglia -  La Farmacia di Comunità, grazie a questo protocollo e alla lungimiranza della Regione Puglia, diventa ora parte attiva nella realizzazione dell’intervento di evoluzione del Fascicolo sanitario elettronico ponendo le basi per una implementazione dei servizi al cittadino attraverso il potenziamento della innovazione digitale e dell’assistenza socio-sanitaria territoriale”.

 

“Le farmacie pugliesi sono pronte come sempre a fare la loro parte – dice Vito Novielli, presidente Federfarma Puglia – consapevoli di essere il punto di accesso al sistema sanitario territoriale più diretto e capillare, in grado di supportare i cittadini con la professionalità e la vicinanza necessarie. Anche grazie al supporto della rete tecnologica di cui sono dotate”.

 

“Con il Protocollo per l’attivazione del FSE – dichiara Luigi d’Ambrosio Lettieri, presidente dell’Ordine dei farmacisti di Bari e Bat e vice presidente nazionale Fofi – si compie il primo passo della sperimentazione sui nuovi servizi erogati dalla Farmacia, approvato in Conferenza Stato-Regioni nello scorso ottobre.

 

Esso conferma il ruolo fondamentale svolto da farmacisti e farmacia nella sanità territoriale e rappresenta una vera pietra miliare del nuovo processo di governance sanitaria che consentirà di sviluppare i vantaggi del fascicolo sanitario elettronico a beneficio del cittadino, a cui verrà garantita una migliore assistenza, minori disagi e gli effetti positivi di una maggiore sinergia tra operatori sanitari”.

 
 
 

Danni da fauna selvatica, il Parco del Gargano liquida 36mila euro di indennizzi

Post n°26063 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Danni da fauna selvatica, il Parco del Gargano liquida 36mila euro di indennizzi  

  
 

Il Parco Nazionale del Gargano accelera la liquidazione di indennizzo dei danni da fauna selvatica alle aziende agricole e zootecniche già provate fortemente dall’emergenza sanitaria in corso. Ai 315mila euro stanziati nel 2019 per far fronte a 435 istanze presentate all’Ente per danni provocati da lupi, cinghiali e storni, si aggiungono i circa 36 milaeuro che proprio in questi giorni sono stati utilizzati per liquidare 60 pratiche presentate, dall’inizio dell’anno alla fine di febbraio 2020,da allevatori che hanno subito danni da predazione ad opera di lupi.

 

“È il risultato di una indicazione data agli uffici dell’Ente già ad ottobre dello scorso anno –dichiara il Presidente del Parco Nazionale del Gargano Pasquale Pazienza – e che oggi assume un significato ancor più pieno se si considerano le difficoltà con cui si confrontano quotidianamente le aziende del comparto zootecnico locale specie in questo periodo di emergenza sanitaria.

 

Il Parco cerca di essere il più vicino possibile alle vicende degli allevatori costretti a fare i conti con il calo delle vendite ed altre problematiche che li affliggono da tempo, consapevoli del ruolo importante che rivestono nelle dinamiche socio-economiche del nostro territorio”.

 

 

 

Per ridurre il danno economico patito dagli allevatori, l’Ente Parco già nel 2019 ha apportato delle modifiche al regolamento che disciplina le procedure, aumentando il valore degli indennizzi e prevedendo il rimborso delle spese per il certificato rilasciato dal medico veterinario e per l’eventuale smaltimento delle carcasse.

 

Un ulteriore 20% di indennizzo è previsto in caso di animale gravido. Tali interventi si aggiungono ai circa 100mila euro che annualmente l’Ente investe per la conservazione in purezza della razza podolica, pietra miliare della zootecnia garganica e presidio Slow Food.

 
 
 

Puglia/ La Consulta svuota il Piano Casa. La sentenza fa discutere. Bocciati due articoli della legge regionale

Post n°26062 pubblicato il 29 Aprile 2020 da forddisseche

Puglia/ La Consulta svuota il Piano Casa. La sentenza fa discutere. Bocciati due articoli della legge regionale: limitate le premialità e le ricostruzioni  

  
 

L’attuale «Piano casa» del­la Regione Puglia è limitato e sostanzialmente «depotenzia­to» dalla sentenza della Corte costituzionale del 9 marzo 2020, n. 70 con imprevedibili effetti occupazionali nel set­tore delle costruzioni e incerti sul piano del diritto ammi­nistrativo per i progetti com­pletati nelle procedure dopo il 19 aprile 2019. La corte pre­sieduta da Marta Cartabia - con la pubblicazione della sen­tenza venerdì scorso - ha di­chiarato «l’illegittimità costi­tuzionale dell’art. 2 della legge della Regione Puglia 17 dicem­bre 2018, n. 59, recante “Mo­difiche e integrazioni alla leg­ge regionale 30 luglio 2009, n. 14”»; e sancito anche «l’ille­gittimità costituzionale, a par­tire dalla data del 19 aprile 2019, dell’art. 7 della legge della Regione Puglia 28 marzo 2019, n. 5, recante “Modifiche alla legge regionale 30 novembre 2000, n. 17 (Conferimento di funzioni e compiti ammini­strativi in materia di tutela ambientale) e istituzione del Sistema informativo dell’edi­lizia sismica della Puglia, non­ché modifiche alle leggi re­gionali 30 luglio 2009, n. 14 e 17 dicembre 2018, n. 59 (Modifiche ed integrazioni alla legge re­gionale 30 luglio 2009, n. 14)”». Le specificità pugliesi della Legge sul «Piano casa» pu­gliese, frutto di più interventi legislativi, vengono dunque meno, limitate dalle direttive che il governo Conte 1, con la maggioranza giallo-verde, ave­va inserito nello Sblocca can­tieri del 2019.

 

L’effetto principale riguarda l’abrogazione dell'art. 4, com­ma 5-ter, della legge regionale n. 14 del 2009, che con un passaggio legislativo consen­tiva interventi demolizione ricostruzione anche in una si­stemazione piano-volumetrica differente o con una diversa dislocazione della ricostruzio­ne nell’area di pertinenza. D’ora in poi si dovrà rico­struire sempre nel sedime pre­cedente. Anche la premialità con la maggiore edificabilità del 35% diventa molto più com­plessa (secondo alcune inter­pretazioni) rispetto al passa­to.

 

Gli effetti della sentenza del­la Consulta si faranno sentire anche sul piano occupazionale in un settore già in crisi pre-Covid, che però trovava ossigeno dalla snellezza buro­cratica e dalla rapidità di in­tervento dello strumento «Pia­no casa» per l’edilizia privata. È possibile ipotizzare che i progetti in attesa di un via o i progetti non ancora presentati subiscano un congelamento in attesa di un possibile nuovo intervento legislativo (con che maggioranza nelle Camere, visto che il prcedimento nasce dalla sensibilità urbanistica di M5S Lega?).

 

Sul tema è intervenuto il consigliere regionale Enzo Colonna di Noi a sinistra per Puglia, che evidenzia «il combinato disposto tra la norma statale, assolutamente contradditoria e superficiale, in­trodotta un anno fa nel Testo Unico dell’Edilizia e l’inter­pretazione che ne ha fornito ora la Corte Costituzionale evi­denziandone la sua vincola­tività», al fine di rilevare la necessità di un intervento in primis del parlamento per chiarire gli aspetti incerti del contesto normativo.

 

Colonna chiede anche agli uffici re­gionale dell’Urbanistica di chiarire se il vincolo di ri­costruire nel sedime preceden­te può essere superato a con­dizione di mantenere le «di­stanze legittimamente pre-esistenti». Di sicuro le aziende di costruzioni pugliesi, già im­pegnate con progetti nel piano casa, stanno in queste ore con­sultando i propri legali per avere - oltre alla chiara in­terpretazione restrittiva del «Piano casa» - un quadro degli effetti concreti di questa sen­tenza della Corte costituzionale per tutti i progetti in itinere.

 

Michele De Feudi

 

gazzettamezzogiorno

 
 
 
 
 

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