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Messaggi del 20/02/2007

Definizione...

Post n°71 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da Kaos_101
 
Tag: BDSM

BDSM

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Un collare è un simbolo comune del BDSM
immagine
Un collare è un simbolo comune del BDSM

Il termine BDSM è un acronimo:

che indicano un complesso di pratiche relazionali e/o erotiche e/o preferenze sessuali. Queste stesse pratiche, che considerate al di fuori di un contesto consensuale sono generalmente considerate spiacevoli e indesiderabili , divengono qui fonte di soddisfazione reciproca, e strumento di costruzione di un rapporto interpersonale.

Generalità

Il BDSM si distingue nettamente dal sadomasochismo inteso in senso clinico per diverse ragioni:

  • La flessibilità nei ruoli : nel BDSM ognuno è libero di scegliersi il ruolo che trova più congeniale e anche cambiare questo nel corso del tempo o a seconda del partner, se lo sente necessario.
  • La soddisfazione reciproca: lo scopo è un'interazione bidirezionale positiva per entrambi.
  • La consensualità: qui la "vittima" "acconsente" di essere tale.
  • L'uso della "safe word" (o "parola di sicurezza") che dà la possibilità al partner passivo di interrompere il gioco in qualsiasi momento.

Le tre regole fondamentali e necessarie del BDSM e i principi fondamentali per la sicurezza delle sue pratiche possono essere riassunti con un la formula inglese Safe, Sane, Consensual (SSC) che può essere tradotta in italiano con Sicuro - Sano - Consensuale. La creazione di questa formula è attribuita all'attivista omosessuale David Stein che nel 1984 la usò per la prima volta in questa forma [1] lavorando per il GMSMA (Gay Male S/M Activists) con lo scopo:

Collabora a Wikiquote
«di distinguere il tipo di S/M consensuale a cui ero interessato da quello abusivo, criminale, neurotico e autodistruttivo generalmente associato con il termine sadomasochismo»
Simboli del BDSM
Bandiera dei Leather Pride
immagine
Bandiera dei Leather Pride

Esistono diversi simboli convenzionali utilizzati dalla comunità BDSM per riconoscere i propri membri o per chiarire immediatamante il ruolo interpretato .

I più comuni sono:

  • Il collare per il "bottom"
  • Il trischele del BDSM. Ideato nel 1994 da un americano nel tentativo di dare a tutta la comunità un simbolo univoco (e non legato ad un particolare gruppo all'interno della comuintà BDSM) sotto cui riconoscersi. Questo trischelion prende ispiarazione da alcuni simboli celtici e dalla descrizione che viene fatta nel romanzo Histoire d'O dell'anello dato alla protagonista come simbolo della sua servitude. Dato che l'unica forma libera di questo trischelion è quella digitale, ha una certa diffusione internazionale all'interno delle comunità virtuali e come decorazione su anelli e simboli .
  • L'anello d'O (con le due versioni, una tratta dalla descrizione sommaria presente nel romanzo Histoire d'O e l'altra, probabilemte più comune, tratta dalla versione cinematografica)
  • La bandiera dei "Leather Pride"

 
 
 

...Thiashyn

Post n°70 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da Kaos_101
 

...hai perfettamente ragione...
Il fatto è che ciò che vivo io non è diverso da ciò che si vive tutti i giorni...quello che cerco di dire è che non stiamo parlando di perversioni o di trasgressione, ma solo di un diverso linguaggio, applicato però al nostro quotidiano.
Non mi sognerei mai di usare un simile lessico con una persona che non ne fosse consapevole e consenziente...
A differenza di molti, che vivono il BDSM, come una sorta di parco giochi nel quale dar sfogo alle proprie frustrazioni, per me questo territorio è uno spazio di crescita reciproca e di comune maturazione.
Oggi una schiava mi chiedeva: "Chissà cosa c'è alla fine del percorso di una schiava?"
La mia risposta è stata pressappoco questa:
Mi auguro che alla fine del percorso una schiava si scopra una donna forte sicura di sè ed orgogliosa della scelta che ha fatto. Mi auguro che tovi, con l'esperienza e con la condivisione, la conferma che ciò che ha deciso di diventare è davvero la realizzazione di una sua dimensione interiore e non un prezzo da pagare ad un'atternzione che non si saprebbe ottenere in altro modo.
Il problema di fondo è che ciascuno di noi dovrebbe perseguire la realizzazzione della sua intima natura, mentre, purtroppo, spesso di fanno scelte sbagliate per soddisfare esigenze sbagliate...e questo, ovviamente non si verifica solo in ambito BDSM.

 
 
 

Affidarsi

Post n°69 pubblicato il 20 Febbraio 2007 da Kaos_101
 

Ci sono mille modi di vivere il BDSM, alcuni li condivido, molti non li comprendo, certi altri li trovo decisamente inaccettabili. Personalmente identifico nel raggiungimento della totale appartenenza di chi si affida a me,  Ho parlato di affidarsi perché è questa condizione necessaria e irrinunciabile. D'altro canto, visto che ci si affida solo se ci si fida, è evidente che io debba, a mia volta, dare molto, sia dal punto di vista chiamiamolo “tecnico” sia, anzi soprattutto, da quello mentale, di comprensione e di empatia.
Credo che affidarsi comporti in sé una implicita dichiarazione del tipo: “Voglio che sia tu a guidarmi e a portarmi dove vuoi” Domanda: dove la si può portare se non verso uno stato di maggior benessere? Tutti noi abbiamo limiti, tabù, fobie; su alcuni è assolutamente vietato intervenire (mica siamo psicoterapeuti), su altri, invece, è possibile incidere anche profondamente, rimovendo, un po’ con le buone un po’ con le cattive, le condizioni che li hanno generati.
In ultima analisi se per educazione intendiamo il prendere per mano chi ci ha investito di questo compito per accompagnarlo in quelle zone buie della coscienza in cui da solo non ha mai osato avventurarsi, beh allora sì. Credo che , schematizzando, il mio ruolo sia quello di educare.

Piccola postilla: lo è perché mi piace e mi ci diverto un casino, non certo perché io mi senta un salvatore della patria, ma questo attiene al problema delle vere scelte complementari che ci porterebbe molto lontano…
l’essenza del BDSM e trovo gratificanti e legittimi i comportamenti che vanno in tale direzione, molto meno tutti gli altri.

 
 
 
 

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