« ricordi lontani | settembre » |
Post n°356 pubblicato il 11 Settembre 2015 da fugadallanima
in questo strano mondo, tra tanti che vi nuotano accade per caso di incontrare qualcuno. Qualcuno che non sai perchè e neppure come, ma ti entra dentro e ti trovi a raccontare la tua vita, le cose che non non dici mai, neppure a te stessa. Qualcuno che senti fortemente in empatia col tuo dolore. Qualcuno che ascolta. Qualcuno che ascolta perchè lui pure, anche se in modo diverso ha sulle spalle uno zaino terribilmente pesante. Stasera, è accaduto. Uno sconosciuto che ora mi sta riempendo il cuore di lacrime. Non so niente di lui se non quello che che ho percepito dalle parole di una sera. Qualcuno a cui ho regalato un abbraccio da lontano ma che credo lo abbia raggiunto tanto forte era il mio desiderio di rendergli un grazie per la sua presenza. Qualcuno che mi ha salutato dicendo: mio figlio mi chiama. Qalcuno che ha detto che ha già dato il suo pegno di dolore ed ora sta aspettando che gli venga reso quanto gli spetta. Amico sconosciuto, ti voglio bene. Quel bene che si dà senza nulla volere, ma che sgorga da dentro e si protende con forza vitale. Amico sconosciuto, mi hai ricordato tanto chi un giorno mi disse: sembri un fiore. Anche a lui regalai un abbraccio, Un abbraccio che l'ha seguito fino alle stelle. Non volevo lacrime stasera, non volevo regalarne nè riceverne. Volevo pensare ai pesci nel mare, volevo pensare alle futilità ed al gioco del dare quanto ricevuto, volevo .... Ed invece ho pianto
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