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« l'affare Duhameldraghi permettendo »

bergoglio segreti

Post n°1205 pubblicato il 05 Febbraio 2021 da garden8
 

Lorenzo Riquelme afferma che la

squadra lo sequestrò 

e lo torturò nel 1976 , uscì  dalla

sede principale della Compañía

de Jesús, dove viveva, ed era

il principale responsabile, il

 superior provincial Jorge Mario Bergoglio.

Riquelme militava nella Juventud

Peronista e nel movimento cristiano

vincolato ai preti terzomondisti. 

(Il maggior movimento di ispirazione

cristiana presente in Argentina che

in quel periodo – 1976 -1983 – lottava

contro l’ingiustizia sociale era

la Teologia della Liberazione)

ser

Per farsi dire dove si trovava picchiarono la fidanzata, che lavorava presso l’Observatorio de Física Cósmica de San Miguel, che aveva sede all’interno del Colegio Máximo (la sede principale della Compañía de Jesús dove abitava Bergoglio).Riquelme pensa che i sequestratori appartenessero ad un gruppo operativo de la Armada il quale dopo il golpe si stabilì in quel luogo. A queste vicissitudini era presente un sacerdote, Martín González, che, con l’autorizzazione di Bergoglio, era capellano militare della Escuela de Suboficiales General Lemos, nella vicina guarnigione de Campo de Mayo.

 

L’ex gesuita Miguel Ignacio Mom Debussy, che oggi ha 63 anni, prese i voti il 13 marzo del 1976 e Bergoglio fu suo padrino di ordinazione il 3 de dicembre del 1984. Nei vari viaggi tra il Colegio Maximo de San Miguel e il centro di Buenos Aires, in cui egli fungeva da autista, Bergoglio gli parlò del progetto politico del capo de la Armada, Emilio Massera, e gli raccontò di aver partecipato a molte riunioni in cui lui era presente.ESMA Escuela de Mecánica de la Armada (prima Escuela Superior de Mecánica de la Armada da cui ESMA) conosciuta internazionalmente come ESMA, era la scuola per la formazione degli ufficiali della marina argentina di Buenos Aires. Passò tragicamente alla storia per essere, durante la dittatura autodenominatasi Processo di Riorganizzazione Nazionale (1976-1983), il più grande e attivo centro di detenzione illegale e tortura delle persone scomode al regime della giunta (capeggiata prima da Videla, e poi in successione da Viola, Galtieri e Bignone). Di qui sono passate più di 5.000 persone, molte delle quali poi gettate nell’Atlantico durante i tristemente famosi “Voli della morte”. Il giornalista Horacio Ríos lavoravanella Municipalidad di San Miguel, oggi General Sarmiento, e militava nella JTP e faceva parte della commissione direttiva del sindacato municipale. Sua madre e suo fratello lavoravano all’Observatorio. Ríos aiutò a creare una commissione interna molto combattiva, che tra il 1973 e 1975 riuscì a vincere importanti rivendicazioni.

 

il sacerdote che partecipò  alla cattura della fidanzata di Riquelme. Il suo nome era Martín González. Mentre la colpivano, González le suggeriva di collaborare. “Il torturatore cattivo e il torturatore buono”, dice Riquelme. Prima che cominciasse a operare nella Triple A, questo  sacerdote si comportava “come una pecorella” però dopo il golpe “divenne un lupo”, ricorda Graciela Podestá.



 
 
 
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Data di creazione: 28/10/2006
 

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SEX CRIMES

la visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Personalmente sono molto soddisfatto, il programma è stato equilibrato, non ha avuto paura di mostrare i casi scabrosi di pedofilia che riguardano il clero, non ha evitato di mostrare integralmente Sex Crimes and Vatican, ha usato la giusta sensibilità e prudenza nel mandare in onda il filmato solo dopo la prima interruzione pubblicitaria avvertendo più volte che si trattava di argomenti che potevano urtare la sensibilità dei minori lasciando ai genitori la scelta di far vedere o meno ai loro figli questo documento.

Sono reduce dalla visione della trasmissione di stasera di Anno Zero, la fatidica puntata con la trasmissione dell'inchiesta choc della BBC.

Gli interventi di Don Di Noto e Monsignor Fisichella sono stati garantiti nel pieno rispetto di un equo contradditorio. La presenza in studio di Colm O'Gorman, autore dell'inchiesta è stata preziosa, soprattutto per chiarire il punto più controverso e meno sostanziale della vicenda, quello riguardante il famoso documento segreto, il Crimen Sollicitationis. Non sta certo a me dire chi è risultato più credibile fra i contendenti, ma certamente il fatto che il confronto non si sia svolto essenzialmente su un'interpretazione giuridica, formale degli articoli del documento redatti in latino, bensì sul problema delle vittime, delle mancanze della Chiesa nella collaborazione con la giustizia ordinaria, sulla prassi di trasferire in altre parrocchie preti già accusati dalla polizia di abusi su minori, è innegabilmente positivo.

Credo, e resto convinto, che la bagarre politica generata prima della trasmissione di questa puntata, il fatto che politici si siano addirittura sbilanciati sostenendo in diretta tv che "il documentario non andrà in onda", che il consiglio d'amministrazione abbia tentato in ogni modo di limitare la libertà d'espressione e di censurare preventivamente Santoro e la sua redazione, resti un fatto grave. Un precedente pericoloso ed inquietante che lascia un interrogativo piuttosto deprimente: quanti giornalisti, in Rai come in Mediaset, che non hanno la "forza" e il seguito di Santoro, si sentiranno liberi di trattare argomenti tanto delicati in futuro?

Questa è la mia opinione, la parola va ora ai lettori, ovviamente sperando che coloro che votano siano anche stati spettatori della trasmissione e che il risultato - seppur dal valore relativo- non venga inquinato da quanti possono votare guidati da un semplice pregiudizio ideologico.
Cosa ne pensate?

 

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